Il numero 16 della rivista Manga Action pubblicata da Futabasha riporta l’annuncio di un live action tratto dal manga Mori no Asagao di Mamora Goda. Il manga parla della segreta amicizia tra una guardia carceraria, assunta da poco, e un prigioniero condannato a morte. Goda ha vinto il Gran Premio della divisione manga nell’undicesima edizione (2007) del Japan Media Arts Festival Awards per il suo “ritratto” del sistema moderno della pena di morte giapponese.
La serie debutterà ad ottobre sul canale TV Tokyo, mentre altri dettagli, come il cast e gli orari di trasmissione, saranno rivelati su Manga Action prossimamente.
Goda ha serializzato Mori no Asagao tra il 2004 e il 2007, e i sette volumi di cui il manga è composto hanno venduto oltre 250.000 copie. L'autore pubblicherà una nuova mini serie spin-off in quattro capitoli nel numero 18 di Manga Action, in vendita dal 7 settembre.
Goda è anche l’autore di Kirakira Hikaru, manga su una giovane esaminatrice forense già adattato in live action, e di Hoshikuzu no Shonen-tachi, serie su cui è attualmente al lavoro e al momento in pausa, con un ritorno previsto sul numero 22 di Manga Action.
La rivista aveva già annunciato lo scorso anno che Jiro Shono (Tegami, Beatiful Life) avrebbe diretto una versione cinematografica di Mori no Asagao, tuttavia non ci furono più sviluppi sul progetto.
In Giappone le condanne a morte sono eseguite tramite impiccagione e in segreto. I detenuti sono informati solo la mattina stessa, le famiglie di solito a esecuzione già avvenuta.
La serie debutterà ad ottobre sul canale TV Tokyo, mentre altri dettagli, come il cast e gli orari di trasmissione, saranno rivelati su Manga Action prossimamente.
Goda ha serializzato Mori no Asagao tra il 2004 e il 2007, e i sette volumi di cui il manga è composto hanno venduto oltre 250.000 copie. L'autore pubblicherà una nuova mini serie spin-off in quattro capitoli nel numero 18 di Manga Action, in vendita dal 7 settembre.
Goda è anche l’autore di Kirakira Hikaru, manga su una giovane esaminatrice forense già adattato in live action, e di Hoshikuzu no Shonen-tachi, serie su cui è attualmente al lavoro e al momento in pausa, con un ritorno previsto sul numero 22 di Manga Action.
La rivista aveva già annunciato lo scorso anno che Jiro Shono (Tegami, Beatiful Life) avrebbe diretto una versione cinematografica di Mori no Asagao, tuttavia non ci furono più sviluppi sul progetto.
In Giappone le condanne a morte sono eseguite tramite impiccagione e in segreto. I detenuti sono informati solo la mattina stessa, le famiglie di solito a esecuzione già avvenuta.
la pena di morte è una pena necessaria. Certa gente non merita di essere lasciata in vita. Chi prova un dolore per la perdita di qualcuno caro, per colpa di qualche criminale, è molto difficile che possa perdonare, se potesse sarebbe lui stesso a mettere fine alla vita di quel criminale. Questo farebbe di lui un criminale a sua volta? Quando sentite di gente che ammazza i bambini, non pensate nel profondo del cuore:quella persona merita di morire?
Il perdono, il carcere, la rieducazione è necessario, ma alcune persone commettono degli atti di crudeltà in piena coscenza.Sono criminali ed è giusto che paghino con la vita.
Mi rendo conto che posso essere andato OT.
Il manga ha uno stile di disegno strano, ma è sicuramente interessante. Ma è di sicuro un prodotto "difficile" per essere commercializzato fuori dal Giappone
mi sa che intendevi omicidi dolosi... e non preterintenzionali! nella preterintenzione si vuole "solo" procurare lesioni alla persona, non se ne desidera la morte, la morte è una conseguenza ulteriore oltre l'intenzione; ciò la rende più grave della colpa in cui si è negligenti, imperiti o imprudenti, ma in nessun caso si vuole nuocere ad alcuno; ma meno grave del dolo (che è a sua volt graduato, ma lasciamo perdere, che non è diritto penale I) in cui l'intenzione di uccidere c'è tutta: il così detto omicidio volontario. Occhio!
Io credo che nessuno, per quanto aberrante o deviato che sia, meriti di morire per mano di un'altro uomo. Sia chiaro, non credo nella redenzione e nel recupero di certi soggetti. Quando arrivi a compiere certe efferatezze qualcosa all'interno della tua anima è probabilmente già marcito.
Tuttavia chiediamoci a cosa serve la pena di morte. Non è forse uno strumento per riappacificare le coscienze e sedare la massa in attesa del prossimo crimine? Quindi l'assassino che ha ucciso per una misera ragione viene ucciso a sua volta per un'altrettanto misera ragione o per cos'altro? vendetta? o forse giustizia?
Perchè se ci appelliamo alla giustizia, al senso bibblico di "occhio per occhio" allora uccidere chi ha ucciso è giusto. Quindi lo è anche rubare a chi ha rubato, picchiare chi ha picchiato, insultare chi ha insultato e, se nel caso dell'omicidio questo cerchio potrebbe finire con la pena di morte, nel caso di uno pugno si trasforma in una rissa, che porta a un'altro morto e a un'altra, inevitabile, pena di morte.
Una spirale di violenza e sangue che, francamente, mi disgusta.
Bel manga, bisogna vedere se oltre alle tematiche é valido anche in altri termini.
Avendo questo presupposto, mi spiace ma tanti, tanti reati meriterebbero la pena di morte. C'è chi parla di giustizia, ma chi può stabilire cosa è giusto e cosa no? La giustizia non è assoluta, è relativa al soggetto pensante, come tutte le cose.
E allora gente che lancia i sassi dal cavalcavia, che brucia i barboni per divertimento, anche loro per esempio, per me non meritano di vivere, perché loro per primi non danno valore alla vita e distruggono famiglie.
Il termine era già presente nella fonte da cui ho preso la notizia, e io per ignoranza in materia l'ho riportato senza rendermi conto che era sbagliato (sì direi che intendevano proprio il volontario); perciò ti ringrazio della spiegazione e correzione.
noi che danziam nei vostri sogni ancora
siamo l'umano desolato gregge
di chi morì con il nodo alla gola.
Quanti innocenti all'orrenda agonia
votaste decidendone la sorte
e quanto giusta pensate che sia
una sentenza che decreta morte?
Ecco, in quel caso, durante un primo controllo, carcerazione preventiva, della durata di pochi giorni, il giusto per verificare. Se poi si scoper che l'identità è falsa... in cella d'isolamento senza cibo, se hai tentato di fregare lo Stato che ti ha mantenuto senza dare documenti o identità vere, per lo Stato non esisti, e spera che ora si muova qualche ambasciata a portarci i tuoi documenti veri, così ti rimandiamo a casa.
Sia chiaro, non è razzismo, è solo rispetto per le norme, negli altri paesi (Giappone incluso) ci vanno molto più pesanti...
... sia chiaro non è razzismo... non ti preoccupare ti credo!!
L'unico motivo serio per cui abolirei la pena di morte è che, se per errore condanni a morte un innocente non puoi più riportarlo in vita.
1) Retributiva
2) Rieducativa
3) Preventiva
Ora, dando per assodato che la pena di morte è la seconda finalità sono in palese contrasto, non resta che valutare alla luce degli altri due elementi.
Dal punto di vista 'retributivo' è ovvio che la pena di morte potrebbe essere collegata solo a reati particolarmente gravi, va considerato infatti che la vita umana assurge a elemento prioritario, indi per cui condannare qualcuno a morte per aver dato un nome falso dal punto di vista logico fa un po' ridere.
Dal punto di vista 'preventivo' la pena di morte è molto meno efficace di quanto si possa pensare, come disse Beccaria una lunga pena detentiva riesce ad essere più 'persuasiva' e, aggiungo io, la certezza della pena lo è ancor di più.
Questo ovviamente restando a livello astratto, perché dal punto di vista pratico i lati negativi sono talmente pesanti da rendere il discorso alquanto futile. Per come la vedo io è la risposta semplice e grossolana a problemi complessi che, ovviamente, non vengono risolti.
sull'orario di trasmissione non ho dubbi: lo manderanno in onda nel primo pomeriggio così che anche i bambini possano vederlo!
sicuramente sarà durante la fase REM: tra le 2 e le 3 di notte, l'ora dei ladri.
@GianniGreed
comprendo bene il tuo punto di vista, e capisco che hai scritto ciò per aprire il dibattito, però io dissento:
o si applica la pena di morte e tutti, o a nessuno; personalmente la reputo una pratica barbara, degna del codice di Hammurabi; capisco la gente che vuole farsi giustizia da sola, ma se esiste l'ergastolo è perchè non ci si può abbassare al livello di chi ha commesso un determinato crimine; tra l'altro quando uno è morto non sente più niente, invece se sta rinchiuso anni e anni vedi che comincia a riflettere su quello che ha fatto.
i pedofili, per esempio, mi fanno schifo come credo a chiunque, ma non per questo meritano di morire; dovrebbero stare in prigione a vita, questo sì.
la soluzione è inasprire le pene, non ammazzare della povera gente che magari non ha fatto niente, come succede in America.
è ovvio che le vendette private ci saranno sempre, ma uno Stato civile deve elevarsi al di sopra della massa.
<i>In Giappone le condanne a morte sono eseguite tramite impiccagione e in segreto. I detenuti sono informati solo la mattina stessa, le famiglie di solito a esecuzione già avvenuta.</i>
conclusione agghiacciante al punto giusto; bravo.
Il mio non è razzismo, e lo ribadisco, ho imparato molto lavorando con egiziani credenti nel Corano e con rumeni con idee politiche opposte alle mie, ma mi chiedo perchè è normale che negli altri Paesi se sbagli a rimanerci un giorno in più ti danno il foglio di via e lì' non ci puoi più tornare mentre qui c'è gente che è tornata già 5 volte...
E non sono nemmeno tra quelli che crede che i delinquenti siano soprattutto stranieri, anzi, vivo in un comune dove si fa fatica a vedere un italiano per strada, e a parte alcuni rari accoltellamenti tra connazionali non ho problemi di alcun tipo, chiedo solo di non essere preso in giro da chi si approfitta della nostra carità, punto.
Se per voi avere una posizione dura contro chi sbarca irregolarmente vuol dire essere razzisti, allora avete gli occhi foderati di prosciutto, il razzismo è tutt'altro, il razzismo è dare del tu a uno straniero e guardarlo male, è pensare che sia stupido (cavolo, oltre alla sua lingua sa anche la tua!), è chi tenta di approfittarsi di loro, questi sono i razzisti, che discriminano per via della razza, non è il mio caso.
Chiedere la pena di morte per chi si ritrova suo malgrado nella clandestinità e vorrebbe uscirne ma non ci riesce è un'aberrazione senza capo né coda, ancor più nei confronti di chi subisce i peggiori reati (omicidio, stupro e via dicendo) da parte di italiani o di stranieri regolarmente residenti.
Il clandestino il più delle volte è una vittima di trafficanti, di leggi assurde e di imprenditori senza scrupoli, non certo il primo colpevole da perseguitare.
Chiedo scusa ad animelick per aver prolungato l'OT e chiedo che venga lasciato il mio commento, visto che sono questioni importanti su cui si fa troppa, troppa, troppa disinformazione.
Per tornare in topic il manga di Mamora Goda mi sembra molto interessante, il disegno è particolare ma ha un che di poetico che affascina. Chissà se qualcuno lo pubblicherà mai... magari Ronin o Kappa Edizioni, che hanno spesso avuto il coraggio di portarci titoli molto particolari e impegnati.
Ora vedi l'immigrazione irregolare c'è ovunque, dagli Stati Uniti all'Europa; allo stesso modo non fai certo la carità al clandestino, perché fuori dai centri di accoglienza (da cui non escono) i clandestini per lo stato italiano non esistono.
Ora potrei continuare, perché ne hai fatte di considerazioni erronee, a partire dal fatto che, come ti è stato fatto notare, esistono diverse situazioni all'interno del mondo della clandestinità, tuttavia fare analisi sommarie, senza avere né i dati né le competenze, porta solo ad aberrazioni, che sono poi l'anticamera non solo del razzismo (che è pur sempre una forma di ignoranza) ma, soprattutto, degli stati autoritari, e, permettimi una stoccata, visto che hai tacciato altri di razzismo per molto meno, faresti bene a terminare la cosa qui.
Riguardo a chi ha il permesso di soggiorno scaduto, sono d'accordissimo con te, è una vergogna che non gli venga rinnovato quando dovuto, ma lì almeno è chiaro chi è e cosa fa per vivere, che poi è costretto momentaneamente a lavorare in nero, non è certo una sua scelta, è lo Stato che l'ha portato a lavorare in questo modo, e non credo che gli faccia piacere, anzi...
Riguardo alla clandestinità, lo ripeto: un conto è se salta fuori chi sono davvero e poi si può cominciare a discutere su cosa farne, un conto è quando danno generalità false, è questo che non tollero, non certo l'essere clandestino. Anzi, ce ne vuole di coraggio per andare ad abitare illegalmente in un'altra nazione e rischiare pure la vita coi gommoni o scafi degradati... la criminalità credo che arrivi per ben altri mezzi.
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