Il cosiddetto “majokko sentai” è oggi uno dei sottogeneri più apprezzati e prolifici dell’editoria shojo. A partire da Bishoujo senshi Sailor Moon di Naoko Takeuchi, che apparve dal 1992 al 1997 tra le pagine della rivista Nakayoshi della Kodansha ed è considerato il capostipite del genere, sono innumerevoli le serie dello stesso tipo che si sono avvicendate sulle pagine delle riviste o sui teleschermi del Giappone nel corso degli anni.
Ai tenshi densetsu Wedding Peach (Wedding Peach: La leggenda degli angeli dell’amore), o più semplicemente Wedding Peach, è uno dei primi titoli nati sulla falsariga dell’opera della Takeuchi, poiché apparso in patria mentre questa era ancora in prosecuzione nonché all’apice del suo successo.
Wedding Peach ci narra di una guerra che sconvolge due mondi, quello celeste e pacifico degli angeli, governato dalla dea Aphrodite, e quello oscuro dei demoni, ove vige la legge della forza e della violenza, governato dalla perfida Reine Devila. Dopo aver seminato morte e distruzione nel mondo degli angeli, i demoni si spingono persino in quello degli umani, decisi a estirpare quell’amore che tanto li infastidisce e a trovare i leggendari Saint Something Four, quattro talismani angelici nascosti nel mondo umano e capaci di sprigionare un’energia tale da indebolire l’oscura stirpe.
Momoko Hanasaki è una ragazzina delle scuole medie vivace, goffa e simpatica che ama bighellonare con le amiche, fare fotografie per il giornalino scolastico e sogna un romantico matrimonio come quello dei suoi genitori, magari con il bel senpai Kazuya Yanagiba, capitano del club di calcio, nella parte dello sposo.
Ignara del conflitto fra le due fazioni e della minaccia incombente, Momoko si ritrova coinvolta e attaccata dai demoni, convinti che l’anello che la ragazza ha ereditato dalla defunta madre sia uno dei quattro talismani che cercano.
Per sua fortuna, accorrono in suo soccorso gli angeli, che reclutano la ragazza fra le loro fila, donandole il potere di trasformarsi in Wedding Peach, il leggendario angelo dell’amore.
Compito di Momoko/Wedding Peach sarà dunque quello di opporsi ai demoni che vogliono eradicare l’amore dal mondo. Per far ciò dovrà ritrovare i magici Saint Something Four dispersi chissà dove nel mondo umano, ma potrà avvalersi di amiche fidate che la aiuteranno nella sua missione: l’aggraziata e sofisticata Yuri Tanima alias Angel Lily, la sportiva e mascolina Hinagiku Tamano alias Angel Daisy e la scostante Scarlet Oohara alias Angel Salvia. Ad aiutarle nell’ombra c’è poi il valoroso ed enigmatico angelo Limone, un fascinoso individuo che soccorre le guerriere nei momenti di pericolo.
Momoko e le altre sono sì agguerrite paladine dell’amore, ma anche semplici ragazze delle scuole medie, e devono perciò fare i conti non soltanto con malvagi demoni, ma anche con problemi più consoni alla loro età, come la scuola, i rapporti con la famiglia o con gli amici e, soprattutto, l’amore.
La nostra protagonista, infatti, si dichiara innamorata del senpai Yanagiba, ma allo stesso tempo comincia ad affezionarsi al sarcastico Yousuke Fuma, portiere del club di calcio con cui la ragazza non fa altro che battibeccare. Ma, si sa, da cosa nasce cosa…
Quello di Wedding Peach è un progetto costruito a tavolino per avere successo. Si voleva percorrere la scia intrapresa da Sailor Moon realizzando una serie animata di sicuro appeal che avesse intorno un vasto giro di merchandising diretto ad un pubblico femminile che frequentava le scuole elementari e medie.
Mente dell’intera operazione è Sukehiro Tomita, stimatissimo scrittore e sceneggiatore (Ai shite knight, B’t X, Digimon Frontier, Gear Fighter Dendoh, Orange Road, Kamikaze Kaitou Jeanne, Yu Yu Hakusho, Wingman, il romanzo di Video Girl Ai e molto altro) che aveva firmato diversi copioni per le prime tre stagioni di Sailor Moon. E’ Tomita, infatti, a scrivere la storia e ad organizzare il progetto, che prevedeva inizialmente la stesura di un manga per sondare il terreno e “accalappiare” eventuali sponsor interessati a produrre una serie animata e del merchandising correlato. Serviva dunque una disegnatrice cui affidare il compito di creare il fumetto.
La scelta ricade su un’incredula Nao Yazawa, disegnatrice da poco assunta nella scuderia Shogakukan e desiderosa di lavorare ad una serie lunga che la portasse alla ribalta dopo le iniziali storie autoconclusive.
La Yazawa, tuttavia, racconta che ha sempre avuto ben poca dimestichezza con gli shojo manga, tendendo ad evitare di disegnare fiori, merletti e rossori, e che il suo sogno era quello di sfondare come una disegnatrice di shonen manga d’azione (sogno, questo, che realizzerà qualche anno dopo con Shinku Chitai, una storia fantascientifica autoprodotta per il mercato tedesco).
Scelta in virtù della sua bravura nel disegnare scene d’azione, l’autrice si ritrova invece a dover illustrare una storia incentrata sull’amore, su ragazze che combattono in abito da sposa e che i fiori li porta persino nei nomi dei personaggi.
Dopo un anno e mezzo di gestazione e diverse traversie, rimaneggiamenti alla trama e al design dei personaggi, finalmente il progetto Wedding Peach può partire. E’ il 1993.
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Ai tenshi densetsu Wedding Peach (Wedding Peach: La leggenda degli angeli dell’amore), o più semplicemente Wedding Peach, è uno dei primi titoli nati sulla falsariga dell’opera della Takeuchi, poiché apparso in patria mentre questa era ancora in prosecuzione nonché all’apice del suo successo.
Wedding Peach ci narra di una guerra che sconvolge due mondi, quello celeste e pacifico degli angeli, governato dalla dea Aphrodite, e quello oscuro dei demoni, ove vige la legge della forza e della violenza, governato dalla perfida Reine Devila. Dopo aver seminato morte e distruzione nel mondo degli angeli, i demoni si spingono persino in quello degli umani, decisi a estirpare quell’amore che tanto li infastidisce e a trovare i leggendari Saint Something Four, quattro talismani angelici nascosti nel mondo umano e capaci di sprigionare un’energia tale da indebolire l’oscura stirpe.
Momoko Hanasaki è una ragazzina delle scuole medie vivace, goffa e simpatica che ama bighellonare con le amiche, fare fotografie per il giornalino scolastico e sogna un romantico matrimonio come quello dei suoi genitori, magari con il bel senpai Kazuya Yanagiba, capitano del club di calcio, nella parte dello sposo.
Ignara del conflitto fra le due fazioni e della minaccia incombente, Momoko si ritrova coinvolta e attaccata dai demoni, convinti che l’anello che la ragazza ha ereditato dalla defunta madre sia uno dei quattro talismani che cercano.
Per sua fortuna, accorrono in suo soccorso gli angeli, che reclutano la ragazza fra le loro fila, donandole il potere di trasformarsi in Wedding Peach, il leggendario angelo dell’amore.
Compito di Momoko/Wedding Peach sarà dunque quello di opporsi ai demoni che vogliono eradicare l’amore dal mondo. Per far ciò dovrà ritrovare i magici Saint Something Four dispersi chissà dove nel mondo umano, ma potrà avvalersi di amiche fidate che la aiuteranno nella sua missione: l’aggraziata e sofisticata Yuri Tanima alias Angel Lily, la sportiva e mascolina Hinagiku Tamano alias Angel Daisy e la scostante Scarlet Oohara alias Angel Salvia. Ad aiutarle nell’ombra c’è poi il valoroso ed enigmatico angelo Limone, un fascinoso individuo che soccorre le guerriere nei momenti di pericolo.
Momoko e le altre sono sì agguerrite paladine dell’amore, ma anche semplici ragazze delle scuole medie, e devono perciò fare i conti non soltanto con malvagi demoni, ma anche con problemi più consoni alla loro età, come la scuola, i rapporti con la famiglia o con gli amici e, soprattutto, l’amore.
La nostra protagonista, infatti, si dichiara innamorata del senpai Yanagiba, ma allo stesso tempo comincia ad affezionarsi al sarcastico Yousuke Fuma, portiere del club di calcio con cui la ragazza non fa altro che battibeccare. Ma, si sa, da cosa nasce cosa…
Quello di Wedding Peach è un progetto costruito a tavolino per avere successo. Si voleva percorrere la scia intrapresa da Sailor Moon realizzando una serie animata di sicuro appeal che avesse intorno un vasto giro di merchandising diretto ad un pubblico femminile che frequentava le scuole elementari e medie.
Mente dell’intera operazione è Sukehiro Tomita, stimatissimo scrittore e sceneggiatore (Ai shite knight, B’t X, Digimon Frontier, Gear Fighter Dendoh, Orange Road, Kamikaze Kaitou Jeanne, Yu Yu Hakusho, Wingman, il romanzo di Video Girl Ai e molto altro) che aveva firmato diversi copioni per le prime tre stagioni di Sailor Moon. E’ Tomita, infatti, a scrivere la storia e ad organizzare il progetto, che prevedeva inizialmente la stesura di un manga per sondare il terreno e “accalappiare” eventuali sponsor interessati a produrre una serie animata e del merchandising correlato. Serviva dunque una disegnatrice cui affidare il compito di creare il fumetto.
La scelta ricade su un’incredula Nao Yazawa, disegnatrice da poco assunta nella scuderia Shogakukan e desiderosa di lavorare ad una serie lunga che la portasse alla ribalta dopo le iniziali storie autoconclusive.
La Yazawa, tuttavia, racconta che ha sempre avuto ben poca dimestichezza con gli shojo manga, tendendo ad evitare di disegnare fiori, merletti e rossori, e che il suo sogno era quello di sfondare come una disegnatrice di shonen manga d’azione (sogno, questo, che realizzerà qualche anno dopo con Shinku Chitai, una storia fantascientifica autoprodotta per il mercato tedesco).
Scelta in virtù della sua bravura nel disegnare scene d’azione, l’autrice si ritrova invece a dover illustrare una storia incentrata sull’amore, su ragazze che combattono in abito da sposa e che i fiori li porta persino nei nomi dei personaggi.
Dopo un anno e mezzo di gestazione e diverse traversie, rimaneggiamenti alla trama e al design dei personaggi, finalmente il progetto Wedding Peach può partire. E’ il 1993.
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Di Wedding Peach, io il manga che non ha avuto grosso successo in Italia me lo sono comprato e letto.
Non ricordo quasi nulla della lettura, tranne che le parti più importanti.
L'anime invece me lo sto guardando in questi giorni, mi mancano solo gli ultimi 8 episodi, i 4 special e poi i 4 del DX.
Per ovviare al problema della censura italiana, che sapevo esistere (ma che non sapevo arrivasse a modificare cosi pesantemente la trama, ma parlando di angeli e diavoli in un paese bigotto come il nostro...) me lo sto guardando in giapponese subbato in inglese.
L'anime mi piace molto, belli i disegni, i personaggi, le protagoniste, Momoko in particolare, i nemici, le musiche, le sigle.
Lo trovo molto piacevole da guardare. I nomi degli attacchi sono un po' particolari, tipo: il calcio della sposa, o il taglio della torta
L'unica nota negativa la trovo nella ripetitività delle sequenze di trasformazione e d'attacco delle protagonise che in media durano 3-4 minuti per episodio.
EDIT: non riesco a trovare gli special / omake quelli con le ragazze robot, ne ho trovato solo uno subbato in spagnolo
@GianniGreed: credo che per gli OAV del DX potresti trovarli facilmente in italiano dato che come dice anche l'articolo furono doppiati dalla Dynamic e sicuramente saranno integrali almeno quelli
Piacevole da leggere, non troppo lungo e ricco di informazioni, bel lavoro
Anch'io avevo iniziato a seguire l'anime in inglese ma poi gli episodi in streaming che beccai sparirono dalla circolazione... Auguriamoci di riprendere in futuro.
Certo è più facile trovarlo in italiano ma con tutto che sono un cultore del doppiaggio nostrano con quell'adattamento, e anche un pò con la recitazione troppo enfatica, è ahimè inascoltabile
L'opera però è interessante, se piace Sailor Moon è una visione consigliatissima
Però son riuscito a reperirla in modo diverso
Ok carino ma un pò troppo pomposo, poi non riuscivo a sopportare l'adattamento italiano!!! Talmente melense che pure il mile più dolce mi sembra amaro ahuahuahuaha
Tornando a Wedding Peach, anche qui Carrassi ci ha dato prova di tutto il suo "talento poetico", con la sola differenza che qui l'ha pompata alla 10 milionesima potenza. Cioè, sentite i titoli italiani di alcuni episodi:
"L'orologio dei fiori scandisce il tempo dei cuori" (O . O ma che caspero vuol dì?); "Un anello smarrito tra le pieghe del tempo" O_O ecc.
Per non parlare poi degli attacchi:
Originali - Italiani
- "Lovely Operation Tempete": "Onde luminose dell'amore, avvolgete la regina di cuori! Cuore di luce, entra in azione!"
- "Saint Miroire Bridal Flash": "Sfavillante rubino del cuore! Scettro di cristallo! Onde luminose dell'amore, cancellate l'oscurità dal suo cuore"
- "Saint Strahl Stardust": "Meraviglioso potere blu innamorato, libera le mille foglie stellate dell'amore! Ecco l'autunno d'orato di un cuore splendente!"
O_O
Ma io dico, come cavolo avranno fatto a farle stare tutte dentro al labbiale?! Mistero...
Wedding Peach è un'opera che sento particolarmente "mia" per vari motivi.
Nell'estate 2000 non ho mai visto l'anime. Sapevo che c'era, ma a quell'ora vattelo a vedere!
Mi è rimasta dunque la voglia di conoscere questa serie per tanti anni, finchè non hanno pubblicato il manga, che ovviamente ho comprato immediatamente sulla fiducia e che, dopo un inizio un pò stentato, mi ha conquistato immediatamente, grazie a dei personaggi simpaticissimi, una storia intrigante e una grafica per me davvero bella. Quel manga mi prese così tanto che lo rileggo puntualmente ogni tot (e lo adoro ogni volta di più) e mi comprai il volume inedito in versione inglese in una vacanza a Londra.
L'estate scorsa, dopo DIECI anni ( ) dalla sua trasmissione italiana, ho avuto finalmente il piacere di vedere tutto l'anime, in versione giapponese, e mi è piaciuto tantissimo, per via della grafica curatissima, della splendida colonna sonora, del bel doppiaggio, dei graditissimi fillers. Wedding Peach è uno dei migliori majokko sentai sulla piazza, insieme a Pretty Cure. Prende molto da Sailor Moon, ma è una storia molto diversa, poichè Wedding Peach è più intimistico e concentrato sulle relazioni fra i personaggi, oltre che sull'azione.
L'anime è davvero ben fatto, ma, da fan del manga, non ho apprezzato tantissimo molte modifiche effettuate alla storia originale. Ciò non toglie che sia comunque una bellissima visione, consigliatissima a tutti i fans di Sailor Moon e degli shojo in generale (il grande accento posto sulle storie d'amore può avvicinare anche chi non apprezza molto i majokko ma ama le love stories).
Questo parlando della serie tv, perchè il DX mi è sembrata una stupidaggine tutta fanservice che si poteva tranquillamente evitare e che dalla sua ha solo una buona grafica.
Sconsiglio naturalmente la versione italiana del cartone animato, che ha molti problemi elencati nel dossier, mentre invece quella giapponese è un gioiellino e vi permetterà peraltro di godervi di canzoni davvero carine come mon amour
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@ Kanedatetsuo
Ah ah! Lo sapevo! Ti aspettavo al varco, guarda! L'avevo già pronosticato quando uscì il dossier su Marmalade Boy, questo tuo intervento sulle censure!
@ Giannigreed
Pensa che io gli speciali li ho trovati solo doppiati in tedesco... Magari quello sottotitolato in spagnolo a me va pure bene...
Io ho letto il manga e mi è piaciuto molto... Il mio commento sembrerà pazzasco, ma lo preferisco a Sailor Moon, e non solo perché la protagonista è più intelligente e dotata d'iniziativa (a differenza di Usagi, che quasi sempre non scagliava il suo colpo vincente senza che qualcuno le desse il via )!
Nonostante avessi solo dieci anni all'epoca della trasmissione notturna su Italia 1, lo registravo puntualmente perdendo purtroppo molte puntate per questioni di durata di vhs
Lo nomino sempre con immenso affetto, pur ricordando molto poco. Mi piacerebbe recuperarlo in qualche modo, anche se mi rendo conto che ormai è quasi impossibile
Complimenti come sempre a Kotaro Solo lui riesce a realizzare dossier così lunghi ma scorrevoli e piacevolida leggere
Bhè il manga non lo conosco granchè, mentre dell'anime ho visto qualche puntata, ma comunque dopo aver leto questo uno sguardo glielo serio glielo vado a dare sicuro lo aggiungo nella mia lista di cosa da leggere e vedere
A parte ciò, son venuta a conoscenza di questa serie - e il chara simile a quello delle prime due serie di <i>Bishoujo Senshi Sailor Moon</i> è palesissimo! - grazie ad alcune carte dedicate alle più famose "magic girls" della storia degli anime, carte, queste, in regalo con un numero dedicato alle ragazze di JM. Carte che però mi han fatto sempre credere che Anemone fosse Umi e Marina Fu! Maledetti!
Procedendo col discorso, aggiungerei che il tratto del Manga non mi piace per niente, ma proprio per niente, per cui non lo prenderei per nulla al mondo! Faceva bene l'autrice a sentirsi imbarazzata! L'anime, invece, mi 'spira moltissimo! *_* Peccato solo che in terra nostrana non gli abbiano reso onore come si deve! Capisco - si fa per dire - stravolgere i nomi, ma addirittura la storia per ficcarlo addirittura nel cuore della notte? Già quella volta non ci capivano nulla di animazione giapponese, i bastardi! Ma come si fa? E poi le sigle di apertura - e non - come <i>Virgin love</i> o <i>Yume Miru Ai Tenshi</i> sono troppo belle!
Qualora riuscissi a guardare la serie in qualche modo, ti consiglierei comunque di dare un'occhiata al manga, che a livello di trama narrata è decisamente superiore alla resa animata, la quale ha modificato diversi aspetti rendendo molti punti della storia più raffazzonati ed esposti in maniera superficiale, come anche lo stesso finale che nell'anime è sbrigativo mentre nel manga, grazie anche a diversi capitoli extra, è più completo. Inoltre, l'aver saltato o modificato pezzi del manga, ha reso alcuni personaggi meno belli o più superficiali nella resa a cartoni animati.
I disegni dell'anime sono certamente fatti meglio, ma la Yazawa decisamente riesce a disegnare un manga del genere majokko sentai molto meglio, ad esempio, di una Mia Ikumi e forse anche della Takeuchi stessa, dato che le scene d'azione, combattimento e power up, qui, sono decisamente più chiare e complete rispetto a quanto visto da altre parti...
Ritengo quindi che Wedding Peach si debba fruire sia col manga che con l'anime per avere un quadro completo dell'opera, per quanto il manga da solo è già soddisfacente, ed essendo più facile da trovare in Italia rispetto all'anime tanto vale...
Poi Wedding Peach lo adoro, quando ero piccola un'estate lo trasmettevano alle 3 di notte io stavo sveglia fino le 3 solo per vederlo *^*
Mi piacerebbe avere il manga ^^
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