Quarto appuntamento con la rubrica mensile atta a presentare i migliori anime degli ultimi anni secondo l'utenza di AnimeClick.it. Ogni notizia prenderà in esame un'annata dell'ultima decade a partire dal 2009 (per il 2010 invece è ancora troppo presto, è necessario far passare del tempo in modo da far accumulare un numero sufficiente di recensioni). A corredo della classifica dei primi 30 titoli verrà presentata una rassegna di recensioni di alcuni dei titoli della classifica, partendo dalle prime tre posizioni del podio e poi a scalare, cercando di evitare i grandi blockbuster che non hanno certo bisogno di pubblicità. In chiusura d'articolo verranno infine presentate brevemente le recensioni apparse in vetrina ad opera dello staff del sito.
Buona lettura!
* 5° posto assoluto
** 26° posto assoluto
*** 27° posto assoluto
**** 41° posto assoluto
***** 43° posto assoluto
****** 47° posto assoluto
>>Tutti gli anime del 2006<<
- LE NOSTRE RECENSIONI
Code Geass Lelouch of the Rebellion: Recensione (Tacchan)
Pretty Cure Splash Star: Recensione (Kotaro)
Paprika di Satoshi Kon - recensione e opinioni (Tacchan)
La Malinconia di Haruhi Suzumiya: Recensione DVD 1 (Slanzard)
La mia opinione su Gedo Senki di Goro Miyazaki (Tacchan)
Buona lettura!
* 5° posto assoluto
** 26° posto assoluto
*** 27° posto assoluto
**** 41° posto assoluto
***** 43° posto assoluto
****** 47° posto assoluto
Welcome to the N.H.K.
10.0/10
Recensione di ReiRan->--@
-
Questo è un anime ironico e pungente che castiga le aberrazioni della società moderna giapponese, attraverso un’analisi lucida e impietosa, che però lascia delle speranze nel finale. Vengono presi in considerazione: hikokomori, traumi da abusi famigliari, otaku, suicidio e dissociazione, alienazione, l’importanza della carriera del successo, l’importanza dello status, le truffe piramidali, l’ossitone per gli eroge, i giochi di ruolo e il fenomeno di chi crea i personaggi e li vende passando giorni e giorni attaccato al PC (in Cina è successo davvero), l’incapacità di distinguere tra reale e virtuale e così via…
Misaki, una ragazza carina e simpatica che prende come progetto personale far uscire dalla sua condizione psicofisica un hikikomori, tanto da firmare con lui un contratto per la sua “terapia di guarigione”, a ben guardare si intuisce dall’inizio, che dietro le sue intenzioni si cela dell’altro, un suo ben diverso dramma personale…
“Ho bisogno di te perché ho bisogno di qualcuno che sia ad un livello di disperazione peggiore del mio” o di inutilità sociale, una nullità peggiore di me. Due individui ai margini della società, si aiutano e finiscono per salvarsi vicendevolmente, in un processo graduale e e reciproco.
Sono stata colpita anche dal personaggio della “senpai”, e dalle sue manie di persecuzione, vedeva ovunque cospirazioni. È una donna giovane, bella, intelligente e di successo, ma profondamente infelice, fondamentalmente non ama se stessa e non pensa che gli altri la posano amare, cade nel più doloroso dei problemi del Giappone moderno: il vortice della depressione che in ultima analisi porta a rinunciare alla vita e a considerare il suicidio, come unica via di fuga dalla sofferenza.
Sono in un certo senso divertenti e quindi introducono un elemento tragicomico: gli elettrodomestici che prendono vita e interloquiscono con il protagonista; la figura dell’amico otaku; ma ancor di più le ricadute di Sato, ogni volta quando sembra che migliori fa il passo del granchio e ci ricasca, magari trovando una nuova ossessione inutile, per perdere tempo e non affrontare la realtà… qual è la realtà? È abbastanza lineare: il hikikomori esiste come parassita, egli è un prodotto della società opulenta, infondo è un pigro, che si permette di avere questo stile di vita perché c’è qualcuno che lo mantiene, se la fonte di mantenimento viene a mancare, il soggetto dovrà rimboccarsi le maniche, e noi ne abbiamo 2 esempi, quando ti tagliano i finanziamenti e si comincia a sentire i morsi della fame, si è costretti ad uscire dalla stanza affrontare il mondo e lavorare, la chiave è la fame: il bisogno fisico primario.
Misaki, una ragazza carina e simpatica che prende come progetto personale far uscire dalla sua condizione psicofisica un hikikomori, tanto da firmare con lui un contratto per la sua “terapia di guarigione”, a ben guardare si intuisce dall’inizio, che dietro le sue intenzioni si cela dell’altro, un suo ben diverso dramma personale…
“Ho bisogno di te perché ho bisogno di qualcuno che sia ad un livello di disperazione peggiore del mio” o di inutilità sociale, una nullità peggiore di me. Due individui ai margini della società, si aiutano e finiscono per salvarsi vicendevolmente, in un processo graduale e e reciproco.
Sono stata colpita anche dal personaggio della “senpai”, e dalle sue manie di persecuzione, vedeva ovunque cospirazioni. È una donna giovane, bella, intelligente e di successo, ma profondamente infelice, fondamentalmente non ama se stessa e non pensa che gli altri la posano amare, cade nel più doloroso dei problemi del Giappone moderno: il vortice della depressione che in ultima analisi porta a rinunciare alla vita e a considerare il suicidio, come unica via di fuga dalla sofferenza.
Sono in un certo senso divertenti e quindi introducono un elemento tragicomico: gli elettrodomestici che prendono vita e interloquiscono con il protagonista; la figura dell’amico otaku; ma ancor di più le ricadute di Sato, ogni volta quando sembra che migliori fa il passo del granchio e ci ricasca, magari trovando una nuova ossessione inutile, per perdere tempo e non affrontare la realtà… qual è la realtà? È abbastanza lineare: il hikikomori esiste come parassita, egli è un prodotto della società opulenta, infondo è un pigro, che si permette di avere questo stile di vita perché c’è qualcuno che lo mantiene, se la fonte di mantenimento viene a mancare, il soggetto dovrà rimboccarsi le maniche, e noi ne abbiamo 2 esempi, quando ti tagliano i finanziamenti e si comincia a sentire i morsi della fame, si è costretti ad uscire dalla stanza affrontare il mondo e lavorare, la chiave è la fame: il bisogno fisico primario.
Nana
8.0/10
Libra78
-
Mi sono avvicinato a Nana per curiosità, per capire il perché di un successo di una serie che, troppo semplicisticamente, buttavo nell'immenso calderone degli shojo per i quali generalmente non nutro grandi simpatie. Anzi i pochi shojo che ho apprezzato erano per lo più quelli leggeri e divertenti con non troppe sdolcinatezze alla Lovely Complex o Itazura na Kiss. L'inizio di Nana non mi faceva sperare molto di più, speravo che i toni scherzosi e divertenti accompagnassero tutta la storia e che non si cadesse in lunghe paranoie sentimentali e mielosità gratuite. Beh, finito di vederlo, posso dire che questa caduta nello sdolcinato gratuito non c'è stata, anzi. Dopo i primi 15-20 episodi piuttosto ordinari ma apprezzabili e importanti per la costruzione della relazione tra Nana e Hachi, la storia prende una strada sempre più matura e drammatica. Gli amori ci sono e gli intrecci amorosi che coinvolgono le due Nana e i personaggi dei Blast e dei Trapnest (cui se ne aggiungeranno altri...) ci sono e sono pregnanti certo, ma sono amori sofferti, amori che si scontrano con la realtà, con situazioni più grandi in cui il singolo individuo viene coinvolto spesso suo malgrado. Temi quali il sesso, l'aborto, la droga non si ritrovano così facilmente in altre serie e contribuiscono a dare un marchio di realismo inusitato accentuato poi dal passato travagliato di molti dei protagonisti (questa non è una novità, ma piuttosto la normalità per gran parte delle serie nipponiche). Non do 10 per principio a nessuna serie, il 9 credo e spero che in un futuro se lo potrebbe anche meritare se ci sarà un seguito dell'anime una volta completato il manga (sì, ma quando?), per ora un 8 se lo merita tutto per i motivi sopra esposti e per le emozioni che riesce a suscitare. La caratterizzazione dei personaggi è molto ben tratteggiata seguendo fedelmente il manga, inoltre sono ripresi molto bene i monologhi che le due protagoniste indirizzano l'un l'altra a modo di diario che risaltano l'aspetto intimistico delle vicende. Dal punto di vista grafico ho dovuto farci un po' l'occhio, i disegni accurati dei volti e dei dettagli si scontrano con dei fisici forse eccessivamente stilizzati e "anoressici", ma alla lunga ci si abitua; mi resta l'impressione dei visi, di certe espressioni del volto veramente belle che cancellano e nascondono il resto. Le bgm sono piacevoli e le sigle (che vengono riproposte nell'anime come brani dei Blast o dei Trapnest) sono molto, molto belle. Complessivamente un ottimo anime che consiglierei a quelli che, come me, hanno qualche remora e pregiudizio nell'avvicinarsi a un genere come lo shojo... Ma credo che Nana più che uno shojo effettivamente sia uno josei. Speriamo che il seguito anime ci sia veramente e che la Yazawa non ci metta un secolo a concludere la storia (che, detto per inciso, nel manga continua con toni sempre più seri e drammatici) possibilmente con una luce di speranza se non proprio un lieto fine.
Kanon (2006)
10.0/10
Kanon 2006 è una delle mie serie preferite in assoluto.
Mai come in questo anime si mescolano perfettamente dosati romanticismo, divertimento, magia, mistero.
Kanon 2006 è un remake della precedente serie animata del 2002 ma, sebbene ne mantenga invariata la trama ed in definitiva le caratteristiche essenziali dei personaggi, ne stravolge i disegni (decisamente bruttini), rendendoli, assieme all'animazione degni di nota e approfondisce senza però appesantire gli archi dedicati alle varie ragazze.
La storia racconta le avventure di Yuichi, un simpaticissimo ragazzo, che si ritrasferisce a 16 anni nel paesino in cui era solito passare le vacanze estive ed invernali quando era piccolo, ospite della zia e della cugina Nayuki sua coetanea.
Yuichi incontra un sacco di ragazze, tutte molto buffe e molto diverse tra loro, del quale diviene amico.
Sebbene tutte le protagoniste siano presentate fin dai primi episodi, la trama segue il ritmo del videogioco Key da cui Kanon è tratto e ci sono archi temporali di circa 5 episodi, ognuno dei quali è dedicato ad una ragazza diversa.
Ciò che rende speciali Ayu, Nayuki, Mai, Shiori e Makoto è la loro stessa vita; in alcuni casi dovuta o legata ad eventi sovrannaturali, in altri resa pesante a causa di episodi passati o presenti.
È per aiutare ognuna di loro, che Yuichi si appresta ad affrontare mille avventure, molte delle quali segnate dai suoi stessi ricordi d'infanzia che piano piano riaffiorano alla mente.
A far da cornice ad una trama già di per sé bellissima e capace di commuovere e appassionare grazie ai numerosissimi colpi di scena, si annoverano gli splendidi fondali tipici della Kyoto animation, le numerose scenette divertenti che intercorrono nell'anime, la simpatia dei personaggi doppiati in modo encomiabile, la colonna sonora e tutto il resto.
Per me infatti Kanon è un anime perfetto, piacevole come pochi, commuovente e romantico, di gran lunga superiore alla prima serie del suo successore Clannad, ma anche al suo predecessore Air.
Il character design è lo stesso degli altri anime firmati Key/Clannad da me precedentemente citati, ma a differenza delle altre due serie, Kanon non è prettamente un anime harem.
Solo due delle 5 protagoniste si innamorano di Yuichi e questo mi ha fatto apprezzare ancora di più la serie, perché se c'è una cosa degli anime harem che non sopporto è proprio la competizione che si crea tra i vari personaggi femminili per conquistare il protagonista di turno e che qui invece per fortuna è assente.
Non mancano i momenti romantici e l'affetto che lega il protagonista alle ragazze e le stesse ragazze, è così evidente da commuovere.
Consiglio Kanon a tutti! È un anime stupendo, non vi pentirete di averlo visto.
Mai come in questo anime si mescolano perfettamente dosati romanticismo, divertimento, magia, mistero.
Kanon 2006 è un remake della precedente serie animata del 2002 ma, sebbene ne mantenga invariata la trama ed in definitiva le caratteristiche essenziali dei personaggi, ne stravolge i disegni (decisamente bruttini), rendendoli, assieme all'animazione degni di nota e approfondisce senza però appesantire gli archi dedicati alle varie ragazze.
La storia racconta le avventure di Yuichi, un simpaticissimo ragazzo, che si ritrasferisce a 16 anni nel paesino in cui era solito passare le vacanze estive ed invernali quando era piccolo, ospite della zia e della cugina Nayuki sua coetanea.
Yuichi incontra un sacco di ragazze, tutte molto buffe e molto diverse tra loro, del quale diviene amico.
Sebbene tutte le protagoniste siano presentate fin dai primi episodi, la trama segue il ritmo del videogioco Key da cui Kanon è tratto e ci sono archi temporali di circa 5 episodi, ognuno dei quali è dedicato ad una ragazza diversa.
Ciò che rende speciali Ayu, Nayuki, Mai, Shiori e Makoto è la loro stessa vita; in alcuni casi dovuta o legata ad eventi sovrannaturali, in altri resa pesante a causa di episodi passati o presenti.
È per aiutare ognuna di loro, che Yuichi si appresta ad affrontare mille avventure, molte delle quali segnate dai suoi stessi ricordi d'infanzia che piano piano riaffiorano alla mente.
A far da cornice ad una trama già di per sé bellissima e capace di commuovere e appassionare grazie ai numerosissimi colpi di scena, si annoverano gli splendidi fondali tipici della Kyoto animation, le numerose scenette divertenti che intercorrono nell'anime, la simpatia dei personaggi doppiati in modo encomiabile, la colonna sonora e tutto il resto.
Per me infatti Kanon è un anime perfetto, piacevole come pochi, commuovente e romantico, di gran lunga superiore alla prima serie del suo successore Clannad, ma anche al suo predecessore Air.
Il character design è lo stesso degli altri anime firmati Key/Clannad da me precedentemente citati, ma a differenza delle altre due serie, Kanon non è prettamente un anime harem.
Solo due delle 5 protagoniste si innamorano di Yuichi e questo mi ha fatto apprezzare ancora di più la serie, perché se c'è una cosa degli anime harem che non sopporto è proprio la competizione che si crea tra i vari personaggi femminili per conquistare il protagonista di turno e che qui invece per fortuna è assente.
Non mancano i momenti romantici e l'affetto che lega il protagonista alle ragazze e le stesse ragazze, è così evidente da commuovere.
Consiglio Kanon a tutti! È un anime stupendo, non vi pentirete di averlo visto.
Aria the Natural
9.0/10
Se avete visto "Aria the Animation", non potete assolutamente perdervi anche questo piccolo capolavoro, ambientato su Aqua, da noi meglio conosciuto come Marte, in un futuro in cui il pianeta rosso sarà abitabile e ricco di acqua, tanto da poterci costruire una nuova Venezia.
Anche in questo secondo capitolo, attorno ad Akari-chan, la piccola single (apprendista) che vuole diventare Undine (gondoliera), si intrecciano le avventure degli altri personaggi apparsi nella prima serie (le sue due migliori amiche, compagne di allenamento, le tre Fate dell'Acqua, le tre maestre delle giovani, il postino, Ai-chan, Akatsuki-san e tanti altri) e quelle di nuovi personaggi di cui faremo conoscenza, come per esempio Caith Sith, il misterioso gatto protettore di Aqua, che ogni tanto fa visita alla nostra protagonista).
Proprio perché composta da più episodi, in questa serie è possibile esplorare più a fondo le paure delle tre ragazze circa il loro futuro, le gioie che provano in ogni nuovo incontro ed avventura, nonché le storie di tutti gli altri personaggi (le puntate incentrate sulle bizzarre avventure del Presidente Aria, mascotte della compagnia di cui fa parte Akari, sono forse quelle più divertenti di tutta la serie).
Il character è, come nella prima serie, molto bello, a mio giudizio. Solare, delicato, luminoso. Come è Aria, come lo sono tutti i personaggi.
Come nella prima serie, anche qui le sigle sono cantate da Yui Makino, la cui splendida e dolcissima voce sembra fatta a posta per questo anime.
Anche in questo secondo capitolo, attorno ad Akari-chan, la piccola single (apprendista) che vuole diventare Undine (gondoliera), si intrecciano le avventure degli altri personaggi apparsi nella prima serie (le sue due migliori amiche, compagne di allenamento, le tre Fate dell'Acqua, le tre maestre delle giovani, il postino, Ai-chan, Akatsuki-san e tanti altri) e quelle di nuovi personaggi di cui faremo conoscenza, come per esempio Caith Sith, il misterioso gatto protettore di Aqua, che ogni tanto fa visita alla nostra protagonista).
Proprio perché composta da più episodi, in questa serie è possibile esplorare più a fondo le paure delle tre ragazze circa il loro futuro, le gioie che provano in ogni nuovo incontro ed avventura, nonché le storie di tutti gli altri personaggi (le puntate incentrate sulle bizzarre avventure del Presidente Aria, mascotte della compagnia di cui fa parte Akari, sono forse quelle più divertenti di tutta la serie).
Il character è, come nella prima serie, molto bello, a mio giudizio. Solare, delicato, luminoso. Come è Aria, come lo sono tutti i personaggi.
Come nella prima serie, anche qui le sigle sono cantate da Yui Makino, la cui splendida e dolcissima voce sembra fatta a posta per questo anime.
Oksek
-
Ho appena finito di vedere quest'anime e ho subito sentito il bisogno di comunicare a qualcun altro ciò che avevo scoperto. A dispetto del titolo che a molti, i "tradizionalisti" dell'animazione ( cioè coloro che sono più legati agli anime delle reti nazionali) potrà indurre qualche sospetto per la difficoltà di pronuncia e per il fatto che è interamente in giapponese, Bakumatsu Kilansetsu è un opera davvero interessante, costruita con grande abilità e incredibile senso narrativo. Gli autori infatti sono riusciti ad integrare dei bellissimi personaggi con un grande contesto storico, l'affascinante Bakumatsu, l'epoca più caotica del Giappone, che era già stata spunto per un'opera importante come Rurouni Kenshin. Molto interessante infatti è l’attenzione dedicata agli avvenimenti storici che spesso sono introdotti da una voce narrante esterna e che, per come sono trattati, non annoiano nemmeno per un istante lo spettatore. Come accade nei Romanzi a contesto storico, i personaggi si fondono con la storia diventando in questo caso fautori della storia stessa. Così, episodi realmente accaduti come la creazione della Repubblica di Aidzu (questo lo so perché l'anime mi ha indotto a documentarmi) prendono vita mediante i protagonisti. Molti sono personaggi realmente esistiti che vengono ritratti in tutto il loro carisma e la loro grandezza. Si parla dunque di "grandi personaggi" della storia, accanto ai quali appaiono i personaggi inventati, fondamentali per lo sviluppo narrativo. Essi non sono affatto al di sotto delle figure reali, anzi sono di gran lunga superiori ai personaggi della storia stessa. E' il caso di Ibaragi Sōtetsu, uno sceneggiatore teatrale che si elegge a “sceneggiatore del Giappone e del Mondo”, un personaggio altamente enigmatico che soltanto alla fine vede svelata la sua psicologia. Ma anche di Akidzuki, spadaccino solitario ed impassibile che lotta per estinguere il male, di Kakunojo, ragazza dolce ma allo stesso tempo combattiva, a capo di una simpatica compagnia di artisti girovaghi; di Hijikata Toshizō (realmente esistito) e dell’affascinante e misteriosissimo Kanna, uomo armato di tue temibili pistole, dal passato oscuro e dalla psicologia parecchio intricata, che merita grande attenzione. Potrei fare il nome di molti altri personaggi che mi hanno colpito, ma ciò non farebbe altro che allungare ancora di più questa recensione. La cosa importante da capire è che il punto di forza di questo anime sono proprio i personaggi. Non uno di essi infatti, dai protagonisti alle semplici comparse, sembra lasciato al caso, ognuno di loro gode sempre di una certa caratterizzazione che viene conferita anche dall’accurato stile del disegno. I tratti dei personaggi infatti colpiscono molto per la loro unicità e rendono l’animazione fluida e scorrevole. Questo si può notare soprattutto negli scontri che non si riducono mai a semplici ripetizioni di immagini, come spesso avviene, ma presentano una complessità di azioni e di movimenti realizzati con straordinaria scorrevolezza. Allo stesso modo sono rappresentate le grandi battaglie, in cui non si utilizzano solo le spade, ma anche fucili, cannoni, navi da guerra ecc. La trama dell’anime è molto complessa e deve essere seguita attentamente per essere compresa, tuttavia non è mai noiosa, anzi sempre ricca di nuovi sviluppi. La musica che accompagna l’anime è davvero stupenda, così incalzante che quando si finisce di vedere una puntata, quello che rimane oltre all’anime stesso è proprio la musica che spinge a vedere gli episodi successivi. Molto bella anche la sigla iniziale, le cui parole tradotte mi hanno davvero affascinato. In definitiva Bakumatsu Kilansetsu rimane un’opera davvero ben realizzata, che chi ama i samurai ha l’obbligo di vedere. La consiglio anche agli amanti della storia e a chi oltre a guardare un anime ha anche la voglia di imparare qualcosa (viene naturale infatti documentarsi sul Bakumatsu, al fine di comprendere la storia dell’anime). Ovviamente è un anime che richiede un certo dispendio di energie e di attenzione, ma che è anche molto piacevole e quindi non pesa affatto. Lo consiglio a tutti! Spero di avervi fatto venire voglia di vederlo, se non fosse così, voi vedetelo lo stesso, così, per il gusto di scrivere un’altra recensione con cui contraddirmi.
Hanbun no Tsuki ga Noboru Sora, letteralmente "Nel cielo si alza una mezza-luna", è un anime drammatico scritto da Tsumugu Hashimoto i cui disegni sono stati affidati alla sapiente realizzazione di Keiji Yamamoto.
La trama si svolge tutta all'interno di un ospedale di provincia, dove Yūichi Ezaki, ricoverato per un'epatite sta passando le sue noiose giornate ad oziare, sorretto dalla travolgente infermiera Akiko Tanizaki. Le cose cambiano quando questa, desiderosa di aiutare il ragazzo ad ammazzare il tempo lo spinge a conoscere un'altra paziente dell'ospedale, Rika Akiba, ricoverata per complicazioni cardiache. Tra i due si instaurerà un rapporto molto particolare che li spingerà a riflettere sul senso della vita e sulla fragilità della stessa.
La sceneggiatura e la storia in generale affrontano un tema piuttosto delicato, quello della malattia, per il quale ci vuole tatto e buon senso onde evitare spiacevoli risvolti grotteschi. L'obbiettivo è centrato. In tutte le sei puntate gli autori sanno destreggiarsi tra momenti di serierà e spesso drammatici, passando poi a situazioni frivole e leggere.
Per gli argomenti trattati, sicuramente, Hanbun no Tsuki ga Noboru Sora è adatto a un pubblico adulto, in grado di comprendere (e digerire) i risvolti ironici e spesso tragici che la vita ci offre. L'autore ci guida nei risvolti delle paure che tutti possiamo avere quando abbiamo a che fare con una persona a noi cara che si ammala. E se invece scoprissimo di esserci affezionati a questa persona quando è già malata?
Il disegno è di buona fattura anche se non è nulla di eccezionale. A farla tutta da padrone in questo anime è la trama, relegando le immagini a puro scopo esplicativo. I tratti sono quindi poco pretenziosi, senza eccessi, ma che sanno regalare emozioni vivide, anche in quei momenti in cui le parole sarebbero eccessive.
Dall'anime è stato poi tratto un manga e nel 2007 anche un Drama di discreto successo in patria.
In sostanza un anime di sicuro spessore, quasi artistico per i contenuti e per i dialoghi, paragonabile forse a un film d'autore, soprattutto per le riflessioni sul senso dell'esistenza che il protagonista si pone con il suo fare adolescenziale. Consigliato.
La trama si svolge tutta all'interno di un ospedale di provincia, dove Yūichi Ezaki, ricoverato per un'epatite sta passando le sue noiose giornate ad oziare, sorretto dalla travolgente infermiera Akiko Tanizaki. Le cose cambiano quando questa, desiderosa di aiutare il ragazzo ad ammazzare il tempo lo spinge a conoscere un'altra paziente dell'ospedale, Rika Akiba, ricoverata per complicazioni cardiache. Tra i due si instaurerà un rapporto molto particolare che li spingerà a riflettere sul senso della vita e sulla fragilità della stessa.
La sceneggiatura e la storia in generale affrontano un tema piuttosto delicato, quello della malattia, per il quale ci vuole tatto e buon senso onde evitare spiacevoli risvolti grotteschi. L'obbiettivo è centrato. In tutte le sei puntate gli autori sanno destreggiarsi tra momenti di serierà e spesso drammatici, passando poi a situazioni frivole e leggere.
Per gli argomenti trattati, sicuramente, Hanbun no Tsuki ga Noboru Sora è adatto a un pubblico adulto, in grado di comprendere (e digerire) i risvolti ironici e spesso tragici che la vita ci offre. L'autore ci guida nei risvolti delle paure che tutti possiamo avere quando abbiamo a che fare con una persona a noi cara che si ammala. E se invece scoprissimo di esserci affezionati a questa persona quando è già malata?
Il disegno è di buona fattura anche se non è nulla di eccezionale. A farla tutta da padrone in questo anime è la trama, relegando le immagini a puro scopo esplicativo. I tratti sono quindi poco pretenziosi, senza eccessi, ma che sanno regalare emozioni vivide, anche in quei momenti in cui le parole sarebbero eccessive.
Dall'anime è stato poi tratto un manga e nel 2007 anche un Drama di discreto successo in patria.
In sostanza un anime di sicuro spessore, quasi artistico per i contenuti e per i dialoghi, paragonabile forse a un film d'autore, soprattutto per le riflessioni sul senso dell'esistenza che il protagonista si pone con il suo fare adolescenziale. Consigliato.
Hell Girl: Two Mirrors
9.0/10
Seconda serie di Jigoku Shoujo: la trama resta essenzialmente quella della prima serie, le storie degli sventurati che decidono di rivolgersi al sito internet collegato con l'inferno continuano a rivelarsi assai profonde, ma si può notare un certo passo indietro dal punto di vista della "serietà". La trafila tipica che precede ogni "esecuzione" è ora diventata più "scenografica", ma in senso negativo. E' un po' ciò che succede a un bel film che per essere riportato in auge viene rigirato con scene ed effetti speciali esagerati che in qualche modo ottengono il risultato opposto a quello sperato, ossia fanno svalorizzare l'opera. Oltre a ciò è più frequente imbattersi in situazioni, o addirittura interi episodi, a sfondo ironico e ciò mal si sposa con la natura di quest'anime.
Altre novità sono portate dall'arrivo di una misteriosa e inquietante "bambina" tra i collaboratori di Enma Ai, ma non solo questo. I collaboratori stessi in questa seconda serie avranno un ruolo molto meno marginale e anzi saranno spesso al centro dell'attenzione a volte interferendo direttamente con il naturale svolgimento dei fatti, cosa che nella prima serie sembrava rigorosamente impedita.
E' un piccolo stravolgimento rispetto alla natura originale dell'opera, da un lato serve ad approfondire la conoscenza dei protagonisti "di contorno", dall'altro snaturalizza le condizioni di base che avevamo imparato ad accettare nell'arco della prima serie, lasciando quindi il telespettatore abbastanza spiazzato.
Non necessariamente questo cambiamento può sortire effetti negativi su tutti, qualcuno potrebbe anche trovarlo di suo gradimento; per quanto mi riguarda si tratta di un piccolo passo indietro.
Il finale è tra i più coinvolgenti che abbia visto, ma sarà veramente la fine di tutto?
Ovviamente no, visto che è già uscita la terza serie "Jigoku Shoujo Mitsuganae".
Altre novità sono portate dall'arrivo di una misteriosa e inquietante "bambina" tra i collaboratori di Enma Ai, ma non solo questo. I collaboratori stessi in questa seconda serie avranno un ruolo molto meno marginale e anzi saranno spesso al centro dell'attenzione a volte interferendo direttamente con il naturale svolgimento dei fatti, cosa che nella prima serie sembrava rigorosamente impedita.
E' un piccolo stravolgimento rispetto alla natura originale dell'opera, da un lato serve ad approfondire la conoscenza dei protagonisti "di contorno", dall'altro snaturalizza le condizioni di base che avevamo imparato ad accettare nell'arco della prima serie, lasciando quindi il telespettatore abbastanza spiazzato.
Non necessariamente questo cambiamento può sortire effetti negativi su tutti, qualcuno potrebbe anche trovarlo di suo gradimento; per quanto mi riguarda si tratta di un piccolo passo indietro.
Il finale è tra i più coinvolgenti che abbia visto, ma sarà veramente la fine di tutto?
Ovviamente no, visto che è già uscita la terza serie "Jigoku Shoujo Mitsuganae".
ZegaPain
9.0/10
discografico
-
Questo anime aveva le potenzialità per diventare un cult assoluto dell'animazione, se solo gli autori avessero osato di più e fossero riusciti a sistemare alcune piccole lacune nella trama. L'idea di fondo è, infatti, eccezionale. Zega Pain riesce quasi a reinventare le fondamenta di "Matrix", immergendole in uno scenario fantascientifico ancora più ricco di spunti, per quanto non tutti sfruttati a dovere. L'anime mescola magnificamente i canoni tradizionali del filone Mecha con riflessioni flosofiche sull'esistenza, inaspettate teorie quantistiche, romanticismo semi-adulto, azione mozzafiato da video game e scenari suggestivi.
Tutto ruota attorno all'ipotesi che la realtà che viviamo sia una finzione. Il protagonista Sugoru Kyo viene improvvisamente catapultato da un mondo quieto ed accogliente in un'improvvisa e spettacolare lotta planetaria per la sopravvivenza del genere umano. Kyo si ritroverà a pilotare lo Zega Pain Altair, scoprendo progressivamente l'incredibile e angosciante verità.
L'anime emoziona sia per l'intensità delle battaglie, sia per i colpi di scena che svelano puntata dopo puntata una storia incredibile, senza alcun momento di stanchezza e costantemente in tensione.
Per quanto non indimenticabili, le animazioni sono di ottimo livello e le ambientazioni estremamente fascinose, così come il design dei vari Mecha. La caratterizzazione dei personaggi è purtroppo altalenante, con momenti di grande intensità e di magnifica introspezione e qualche scelta superficiale che lascia talvolta a metà le potenzialità enormi dei diversi protagonisti. L'uso della computer graphic è nella media, senza stupire, ma con una realizzazione che armonizza egregiamente il 3D computerizzato con il 2D disegnato, ottenendo un risultato egregio. Le musiche sono invece di altissimo livello.
Qualsiasi amante di robot e di fantascienza deve dare almeno una possibilità a Zega Pain. Il mio voto è altissimo, ma resta l'amaro in bocca per alcune scelte affrettate. E' probabile anche che gli autori non siano riusciti a trovare la completa quadratura del cerchio per un'idea di base sensazionale, per quanto ispirata decisamente a Matrix, ma comunque colma di intrichi e difficoltà per essere completamente realizzata, così talvolta viene risolta con prevedibili cliché.
Zega Pain poteva essere epocale, peccato. Anche così, resta però una grandissima esperienza visiva. Consigliato, assolutamente.
Tutto ruota attorno all'ipotesi che la realtà che viviamo sia una finzione. Il protagonista Sugoru Kyo viene improvvisamente catapultato da un mondo quieto ed accogliente in un'improvvisa e spettacolare lotta planetaria per la sopravvivenza del genere umano. Kyo si ritroverà a pilotare lo Zega Pain Altair, scoprendo progressivamente l'incredibile e angosciante verità.
L'anime emoziona sia per l'intensità delle battaglie, sia per i colpi di scena che svelano puntata dopo puntata una storia incredibile, senza alcun momento di stanchezza e costantemente in tensione.
Per quanto non indimenticabili, le animazioni sono di ottimo livello e le ambientazioni estremamente fascinose, così come il design dei vari Mecha. La caratterizzazione dei personaggi è purtroppo altalenante, con momenti di grande intensità e di magnifica introspezione e qualche scelta superficiale che lascia talvolta a metà le potenzialità enormi dei diversi protagonisti. L'uso della computer graphic è nella media, senza stupire, ma con una realizzazione che armonizza egregiamente il 3D computerizzato con il 2D disegnato, ottenendo un risultato egregio. Le musiche sono invece di altissimo livello.
Qualsiasi amante di robot e di fantascienza deve dare almeno una possibilità a Zega Pain. Il mio voto è altissimo, ma resta l'amaro in bocca per alcune scelte affrettate. E' probabile anche che gli autori non siano riusciti a trovare la completa quadratura del cerchio per un'idea di base sensazionale, per quanto ispirata decisamente a Matrix, ma comunque colma di intrichi e difficoltà per essere completamente realizzata, così talvolta viene risolta con prevedibili cliché.
Zega Pain poteva essere epocale, peccato. Anche così, resta però una grandissima esperienza visiva. Consigliato, assolutamente.
Kiba
9.0/10
Anime fantasy: Zed, un ragazzo di quindici anni che vive nella città di Calm, oppresso dalla vita di tutti i giorni e dalla malattia della madre, improvvisamente si ritrova in un mondo fantastico i cui abitanti utilizzano delle sfere per evocare attacchi magici e spiriti protettori. La storia si basa sui conflitti fra i quattro maggiori regni del nuovo mondo, ognuno caratterizzato da peculiarità differenti. Gli intrighi di potere alla conquisti degli spiriti più potenti, spiriti chiave, si susseguono per tutte e 51 le puntate, intrattenendo piacevolmente e senza mai annoiare; i personaggi secondari ruotano in maniera molto efficace e omogenea alla storia del protagonista. Consigliatissimo da guardare, benché la grafica non sia delle migliori, ma comunque accettabile, una nota parzialmente negativa di un anime splendido.
Pale Cocoon
8.0/10
Splendido. Come dire tutto quello che c’è da dire e nel modo in cui va detto, in venti minuti di profondità riflessiva e concettuale. In un’ambientazione claustrofobica ipertecnologica uscita direttamente da Blame! davvero suggestiva (meravigliose le interfacce grafiche dei computer), della gente che lavora per dei dipartimenti di ricerca reperisce e restaura file per ricreare il passato della Terra ormai interamente ricoperta da strati multilivello di strutture artificiali illuminate da neon acidi e tinte di colori opachi. Così andremo con Huro a ricreare un mondo con i pochi frammenti che ne restano come testimonianza, e se ci chiederanno che senso abbia, noi continueremo a cercare perché senza conoscenza è perso anche il senso. In questo corto c’è una nebulizzazione di tutto, dalla riflessione sulla memoria e gli archivi di dati, all’alienazione dell’uomo che porta alla sua completa indifferenza, fino alla denuncia ambientale e dei sistemi di controllo; tutti toccati con pochi accenni o flash, ma mai banali e di un’immediatezza intensa. Il tutto in una atmosfera light cyberpunk azzeccatissima ed estraniante, che ci trasporta sottovoce in un mondo davvero pesante e opprimente, che come sempre è solo un’impalcatura di menzogne, che sarà infranta in un finale bellissimo e di una delicatezza estrema (oserei dire circonfuso di bianco aereo – vedrete, vedrete…). Come dire?… forse i grandi produttori dovrebbero darsi un’occhiata in giro – e non guardare solo il portafogli – e magari sovvenzionare invece di baggianate pop-commerciali la gente in gamba che davvero se lo merita, che ha le idee e i pensieri e un modo originale e profondo di comunicarli.
Pretty Cure Splash Star
7.0/10
Recensione di Metaldevilgear
-
Terzo capitolo di una saga freschissima e sempre più acclamata, Pretty Cure Splash Star riesce a ravvivare e, più di una volta, a rievocare lo stesso identico bel clima che caratterizzava la serie d'origine "Pretty Cure", e ciò non può che essere valido motivo per non trascurare quest'ennesima avventura.
La novità più consistente è rappresentata da un totale cambio di personaggi, le nuove protagoniste sono infatti Saki Hyuuga, che si trasforma in Cure Bloom, e Mai Mishou che diventa Cure Egret (tuttavia è plateale la somiglianza, sia fisica, che caratteriale, con le precedenti Nagisa ed Honoka).
L'obiettivo delle nuove Pretty Cure sarà quello di combattere contro i malvagi abitanti di Dark Fall e trovare gli spiriti delle 7 Sorgenti per far rivivere la Terra Delle Sorgenti, un mondo parallelo da dove provengono anche Flappy e Choppy, due magici esserini che affiancheranno le nostre eroine durante l'avventura. Ma soprattutto le ragazze cercheranno di stringere una vera amicizia con due strane compagne di scuola, Michiru e Kaoru, dall'indole misteriosa...
Come previsto, la struttura di fondo della serie non è cambiata molto, come anche la solita ottima realizzazione grafica e sonora, mentre, riguardo alla trama, sembra esserci qualche piccolo miglioramento, rilevato nella quantità colpi di scena niente male e nel tono maggiormente drammatico della sceneggiatura.
Molto accurato è soprattutto l'andamento dei rapporti che legano le due protagoniste alle loro ambigue "compagne", le quali diverranno progressivamente determinanti nel corso delle vicende.
Un altro piccolo balzo in avanti è stato compiuto nella regia dei combattimenti, ancora più vivaci ed emozionanti, ma purtroppo non altrettanto variegati in sostanza.
Come sempre i nemici risultano abbastanza carismatici, e dobbiamo dirlo, anche insistenti, ma non per questo detestabili, anzi, il loro essere buffi fa più volte sorridere.
Concludendo, se amate il genere, o ancor meglio se vi sono piaciute le prime due serie delle Pretty Cure, anche l'opera qui descritta saprà accontentarvi.
La novità più consistente è rappresentata da un totale cambio di personaggi, le nuove protagoniste sono infatti Saki Hyuuga, che si trasforma in Cure Bloom, e Mai Mishou che diventa Cure Egret (tuttavia è plateale la somiglianza, sia fisica, che caratteriale, con le precedenti Nagisa ed Honoka).
L'obiettivo delle nuove Pretty Cure sarà quello di combattere contro i malvagi abitanti di Dark Fall e trovare gli spiriti delle 7 Sorgenti per far rivivere la Terra Delle Sorgenti, un mondo parallelo da dove provengono anche Flappy e Choppy, due magici esserini che affiancheranno le nostre eroine durante l'avventura. Ma soprattutto le ragazze cercheranno di stringere una vera amicizia con due strane compagne di scuola, Michiru e Kaoru, dall'indole misteriosa...
Come previsto, la struttura di fondo della serie non è cambiata molto, come anche la solita ottima realizzazione grafica e sonora, mentre, riguardo alla trama, sembra esserci qualche piccolo miglioramento, rilevato nella quantità colpi di scena niente male e nel tono maggiormente drammatico della sceneggiatura.
Molto accurato è soprattutto l'andamento dei rapporti che legano le due protagoniste alle loro ambigue "compagne", le quali diverranno progressivamente determinanti nel corso delle vicende.
Un altro piccolo balzo in avanti è stato compiuto nella regia dei combattimenti, ancora più vivaci ed emozionanti, ma purtroppo non altrettanto variegati in sostanza.
Come sempre i nemici risultano abbastanza carismatici, e dobbiamo dirlo, anche insistenti, ma non per questo detestabili, anzi, il loro essere buffi fa più volte sorridere.
Concludendo, se amate il genere, o ancor meglio se vi sono piaciute le prime due serie delle Pretty Cure, anche l'opera qui descritta saprà accontentarvi.
Bartender
10.0/10
Abarai Renji
-
Finito di vedere questo anime, il desiderio di avere un bar dove preparare cocktail si sarà impossessato di voi. Bartender è un anime di 11 puntate autoconclusive o quasi, non destinato solo agli amanti degli alcolici, bensì ad un pubblico che ama le storie di uomini qualsiasi che durante la vita si fermano a riflettere, in questo caso difronte un buon cocktail, il calice della divinità. Nulla di complicato o particolarmente profondo, questo anime affianca storie di liquori e bottiglie a vite di uomini, racconta il modo in cui un bar deve essere per il cliente come un porto per un marinaio stanco, un posto dove il barista (bartender) deve saper scrutare il viaggio del marinaio in piccoli dettagli e ricavarne la soluzione migliore per rigenerarne lo spirito. Aspetterete ogni volta la Ending per veder preparare il cocktail protagonista e segnarvi gli ingredienti. Vi appassionerà. Computer grafica ottima, character design buono, OST da intenditori.
- LE NOSTRE RECENSIONI
Code Geass Lelouch of the Rebellion: Recensione (Tacchan)
Pretty Cure Splash Star: Recensione (Kotaro)
Paprika di Satoshi Kon - recensione e opinioni (Tacchan)
La Malinconia di Haruhi Suzumiya: Recensione DVD 1 (Slanzard)
La mia opinione su Gedo Senki di Goro Miyazaki (Tacchan)
Rimediamo!
<b> Ryogo</b> Lo so come funziona il sistema di valutazione di AC! Fu una delle primissime cose che mi feci spiegare dal boss non appena arrivai in questo bel sito Hanno studiato un bel sistema per far si che pochi voti non influiscano in maniera radicale sulla media dell'opera tuttavia... ti basta cliccare su SPIDER RIDERS e contare...1,2,3,4 ci sono 4 recensioni e tutte e quattro riportano un 10! Grazie al sistema di equilibratura di AC quel titolo non si trova primo con la media di dieci ma... ovviamente sta li nelle posizione più alte....
<b> Franzelion</b> Welocme to the NHK ha toni molto blandi e io l'ho trovato molto noioso, quando lo guardai riuscì quasi a farmi addormentare, e per uno che soffre d'insonnia da dieci anni beh... non è cosa da poco non credi? XD
Cosa c'è da spiegare oltre, che l'aggettivo <i>noioso</i> da solo non riesca a spiegare? A me ha fatto sto effetto, tanta noia...
<b> Demone</b> Grazie dell'intervento , molto simpatico
Kanon è un altro che vorrei assolutamente vedere!! Maledetta università
Welcome to the N.H.K. è bell'anime ma a mio parere non è che merita il primo posto secondo me c'è di meglio
Nana è anime per una categoria di persone (ragazze) quindi nemmeno questo credo meriti una posizione così alta
Death Note come anime non è male ma sicuramente non è un capolavoro come invece può considerarsi il manga perchè a mio modo di vedere la qualità d'animazione è bassa
Code Geass - Lelouch of the Rebellion è ridicolo è l'unica parola che può commentare quest'anime non merita manco di stare nella lista
La ragazza che saltava nel tempo anime di buona fattura sono daccordo con la sua posizione di media classifica
Tutor Hitman Reborn! per me è sraordinario sia come animazione sia come storia questo sicuramente meritava il podio non riesco a credere che sia dietro anime che fanno pietà
D.Gray-man uno degli anime può penosi che abbia mai visto sicuramente è meglio di Code Geass ma quale anime non lo è?! xD
Ah vedo, evidentemente è piuttosto nuova come recensione...comunque se è per questo Surymae ha dato 5 a Kenshin, 4 a Rossana e 3 a Bakuman dopo aver letto un solo numero, ormai ho capito che recensisce senza la minima obiettività solo per il gusto di trollare e abbassare la media di opere famose.
<i>Io ho dato 6 ma solo per l'ottima realizzazione grafica, non certo per storia e dialoghi che sono decisamente insufficienti</i>
EPIC FAIL, i dialoghi sono proprio una delle cose migliori di Haruhi e che li hanno decisamente più profondi del normale.
E per la storia come fai ad esprimerti, se ancora non è finita?
Soprattutto se si ha visto gli episodi in ordine casuale sulla storia non si può avere nulla, ma proprio nulla da obiettare.
@Nyx: è semplicemente che non mi capacito di come potesse risultare noioso, uno degli anime più frizzanti e (soprattutto inizialmente) divertenti e allegri che abbia mai visto.
@Tormi: <i>sicuramente è meglio di Code Geass ma quale anime non lo è?! xD</i>
Sono d'accordo!
Di sicuro quelli che ho gradito maggiormente sono Aria the Natural e Pretty cure Splash Star ma comunque molti altri mi sono piaciuti, senza bisogno di fare elenchi...
Quanto a Spider Riders è un anime d'avventura onesto, ottimo per un pubblico giovane. Ho visto cose decisamente molto peggiori
Ma allora, se tutti siamo stupiti dei voti bassi o troppo alti, si può sapere chi è che vota?
No perchè io di certo non ho votato nessuno di quelli in alto.
Tutti si lamentano di non trovare giusta questa classifica per un motivo o per l'altro, chi più e chi meno, e allora il dubbio sorge spontaneo: Ma com'è possibile? o.O'
Insomma: E' l'utenza, quindi Noi. Ma se a NOI non soddisfa, allora com'è spiegabile? Cioè, è ridicolo! xDxD
Soprattutto se si ha visto gli episodi in ordine casuale sulla storia non si può avere nulla, ma proprio nulla da obiettare.
</i>
Però si sbavava all'idea di una seconda stagione, ancora nessuno mi ha spiegato dopo un anno che insisto su questo argomento perchè dovrebbero valere 2 pesi 2 misure...
La prima stagione è una cosa, la seconda è un'altra e il film è un'altra ancora, se mi devo basare solo sulla prima stagione, allora prende 5 solo grazie alle animazioni, fondali e colonna sonora, almeno secondo me, perchè 6 episodi di trama buona su 13, e il resto filler che per non ammorbare lo spettatore vengono infilati come pausa per la trama principale in standby, mi sembra una porcheria che solo gli allocchi possono apprezzare...
E se per apprezzare qualcosa che per me è decente devo pure sorbirmi una seconda stagione in cui i filler so già essere qualcosa di inguardabile, beh... al diavolo 'sto capolavoro, mi dedico a ben altro!
Invece ora che leggo le novel, il tutto è spiegato bene e al momento giusto, non posso certo dire sia un capolavoro, ma è una bella storia e sono curioso di vedere come prosegue.
Per la classifica in sè, io non capirò mai perchè alcuni preferiscono guardare l'anime <i>x</i> invece dell'anime <i>y</i> che ad esempio io non vedrei mai, ma immagino anche che se vengono prodotti è perchè hanno il loro pubblico.
Ma è veramente seccante leggere post di gente convinta che quello che hanno visto loro sia "il meglio" in assoluto.
Fortuna che comunque non mi sono interessato mai alle classifiche da cui tendo sempre a diffidare.
Inoltre se una cosa piace alle masse probabilmente non piacerà a me, finora più o meno è stato così.
E non solo quel che vedono sono il meglio in assoluto e non può esistere di meglio, ma se non la pensi come loro non capisci nulla di anime...
Sì, è tremendamente squallido...
Ma anche solo considerando la top 30 sopra, tutti i possibili ordinamenti di tale insieme sono ben 10^33 (30 fattoriale).
Per cui, mi stupirei enormemente se saltasse fuori anche un singolo utente perfettamente d'accordo con tale classifica.
@GianniGreed:
cit. "Ma è veramente seccante leggere post di gente convinta che quello che hanno visto loro sia "il meglio" in assoluto."
Mah io penso che comunque ognuno di noi si fa un'idea personale e cerca di condividerla, quindi è logico che si creino discussioni altrimenti sarebbe inutile parlarne...poi è logico che ci sono sempre i soliti che non accettano le opinioni degli altri, ma comunque dobbiamo accettare che la gente è tanta e diversa e che non tutti sanno partecipare ad una discussione in modo adeguato...
non so se mi sono riuscito a spiegare bene xD
Nana lo sto rivedendo dopo anni su Rai4 e lo sto completamente rivalutando: lo consideravo un'opera alquanto melensa adatta solo al pubblico femminile, ma in realtà è profondissima! e poi i pezzi rock sono stupendi!
Death Note è molto bello anche lui, e non sonoscendo gli altri titoli che si frappongono fra lui e il podio, per me potrebbe tranquillamente starsene al terzo posto se non al secondo.
Ergo Proxy altra meraviglia... decisamente troppo criptico l'ultimo episodio, ma per il resto è una signora serie.
Code Geass è bello, e se avessero compattato le due stagioni in un'unica da 30-35 episodi sarebbe stato il massimo.
La ragazza che saltava nel tempo è un ottimo film, peccato che non sia ancora riuscito a trovare il dvd...
ho visto solo i pochi episodi mandati da Mtv, ma Gintama lo reputo veramente spassosissimo!
di D.Gray-man leggo il manga e lo reputo uno shonen ben fatto, e senza dubbio in versione animata le atmosfere cupe e i combattimenti saranno resi anche meglio; certo se i volumi non uscissero ogni 4 mesi sarebbe meglio...
Higurashi mi è piaciuto, ma è decisamente particolare... in effetti 8 di media è un po' tantino secondo me; anch'io gli diedi 8 quando lo recensii, ma ragionandoci su non dovrebbe superare il 7 perchè la soluzione del mistero ci sarà solo nella stagione successiva.
no, 8 a Fate/stay night no... la trama di fondo è intrigante, ma invece di concentrarsi sui combattimenti ammorba lo spettatore con dialoghi prolissi!
per quanto la differenza tra i vari voti sia di pochi centesimi, Paprika in 26esima posizione mi fa davvero soffrire... l'ultima opera del Sommo Kon meriterebbe di stare tra i primi 10!
comunque in generale direi che questa classifica rispecchia i miei gusti; ci sono molti titoli che vorrei vedere: Kanon (più che altro per curiosità, visto che in teoria il genere non fa per me), Aria, Reborn, Black Lagoon Second Barrage (la prima mi ha elettrizzato, per cui presumo che questa non sia da meno), Pale Cocoon, Bartender, Busou Renkin...
PS: anche mio cugggino mi ha appena telefonato per dirmi che la condivide in pieno.
Ok, scherzi a parte, ho messo in wishlist Hanbun no Tsuki ga Noboru Sora, Kanon e Bakumatsu Kikansetsu Irohanihoheto; mi intrigano.
@Ryogo: se gli episodi che approfondiscono le interazioni, i rapporti fra i personaggi e il punto di vista di Haruhi nei confronti della realtà (ovvero il comportamento dell'anime stesso praticamente) sono filler allora W i filler.
Tra l'altro li ho sempre trovati godibilissimi, grazie anche al commento del protagonista Kyon che rende unico quest'anime rispetto ad altri, davvero continuo a non capire di cosa ci si possa lamentare.
Troppo alternativo? Riesce a fondere insieme generi tanto diversi da shockare gran parte del pubblico? Forse è quello, molti non digeriscono bene le cose diverse e originali.
@giorgio: d'accordo sulla qualità dell'anime di Nana, ma non sulle canzoni, le trovo inascoltabili, anche l'opening ad esempio la salto sempre, eppure molti mi sembra che l'elogino abbastanza XD
Ringraziamo Slanzard per la sua solita (e azzeccata) analisi intellettuale XD
Comunque, quando uno non è d'accordo credo che intenda che non lo è proprio per nulla, perchè appunto come dici tu è praticamente impossibile che qualcuno sia d'accordo in ogni punto.
Però ecco, su classifiche di altri anni alcuni utenti si erano trovati maggiormente d'accordo, tutto qui.
Io sono d'accordo nel fare discussioni perchè è bello parlarne, però appunto ci sono persone con cui è difficile fare un qualche tipo di discorso visto che alzano un muro con su scritto "ho visto i migliori anime / letto i migliori manga" e qualunque cosa gli si dica non si arriva da nessuna parte
{Altro che Surymae -che conosco abbastanza bene da sapere che i suoi voti, per quanto possano risultare scomodi o incomprensibili a terzi, sono dati con assoluta serietà di intenzioni e non per creare appositamente scompiglio tra l'utenza- mi sa qua la trollona sono io... }
Anche le altre posizioni riflettono, se non proprio il mio pensiero, quelle che erano le mie aspettative riguardo alla classifica stessa. Riguardo a <i>La malinconia di Haruhi Suzumyia</i>, grande assente di questo appuntamento, nutro per questa serie un complicato rapporto <i>odi et amo</i> che mi impedisce di esprimermi al riguardo, anche perché ho dovuto interromperne la visione e quindi non potrei giustificare del tutto il mio giudizio.
Concordo solo sul fatto che sarebbe strano trovare un solo utente che fosse d'accordo con tutte ( o quasi) le posizioni della "classifica"
Ed è verissimo che sono mescolate tra loro opere per target diversi.
Oltretutto è molto più difficile mantenere una media alta per un'opera che è stata valutata da 30 utenti anzichè quella valutata da 4 gatti
Ripeto, più che una classifica questa lista ha un valore statistico, ci può aiutare a conoscere titoli che non conoscevamo e ci da qualche spunto per discuterne assieme
Bene per Host club e School Rumble.... La ragazza che saltava nel tempo e Paprika meritavano di stare più in alto ._. Honey and Clover
Bello Bartender, l'ho visto di recente e mi è piaciuto assai...
Alternativo? E che hanno di alternativo una tsundere, una moe tettona, una quattrocchi e un bishonen che circondano un protagonista trascinato dagli eventi?
Fondere generi diversi? Non mi sembra proprio, sono semplici episodi autoconclusivi in cui si cerca forzatamente di fare qualcosa di diverso usando degli espedienti narrativi possibili solo in quell'opera, non che la cosa sia male, ma nemmeno così innovativa... e nemmeno schioccante, se è per questo...
Non digerire le cose diverse e originali? Le digerisco e mi piacciono pure, ho dovuto spiegare i dettagli di Serial Experiments Lain a gente che lo adorava e non ne capiva i collegamenti criptici, semplicemente per me è una storia ben fatta (che non mi è però piaciuta) con molti filler, se è questa la diversità allora preferisco ben altre opere.
<i>Tra l'altro li ho sempre trovati godibilissimi, grazie anche al commento del protagonista Kyon che rende unico quest'anime rispetto ad altri, davvero continuo a non capire di cosa ci si possa lamentare.</i>
Forse sarà dovuto all'adattamento fedele dalla novel, non saprei, se uscirà per Mondadori la prenderò e valuterò, ma la voce narrante del protagonista è più famosa nella saga di Twilight...
A Metal: sarà che son troppo buona, però io a <i>Splash Star</i> ho dato 10. Un voto simile lo dò solo agli anime che mi fanno commuovere, eh! Comunque non ti ho accusato, assolutamente! Ho solo detto in tutta sincerità e libertà quanto pensavo.
Mi aspettavo una risposta più intelligente
<i>Fondere generi diversi? Non mi sembra proprio</i>
Si fonde la normale commedia scolastica slice of life moe con una nerdissima storia di fantascienza.
Il fatto che non compaia tra i primi 36 la dice lunga su come vengono messi i voti agli anime.
Molto belli anche Kanon, Kateikyoushi Hitman Reborn!, Death Note, Code Geass, Hellsing Ultimate, NHK ni youkoso! e Ouran Koukou Host Club.
Toki wo kakeru no shoujo poteva essere fatto meglio ma rimane comunque migliore di Summer Wars.
Poi ce ne sono un po' che devo ancora vedere.
<i>Per valutarne la bontà, bisognerebbe aspettare di vederne tutto l'arco narrativo, in questo caso anche la seconda stagione (con Endless Eight inclusa) e film...</i>
E ti dirò di più: anche dopo aver visto il film non avrai ancora visto tutto l'arco narrativo, forse solo metà.
<i>Allora com'è che molti sbavarono sulla news dell'inizio della seconda serie?</i>
Perché avevamo apprezzato la prima serie che è solo l'inizio di un grande capolavoro e perché avevamo letto le novels e non vedavamo l'ora di vedere <b>capolavori</b> come la <i>Scomparsa</i> e <i>Sindrome della Montagna Innevata</i> (quest'ultima sacrificata per rendere al meglio l'<i>Endless Eight</i>).
Per questo adesso io (e molti altri) stiamo aspettando con ansia l'annuncio di una terza serie per vedere animate anche quei <b>capolavori</b> della saga degli <i>Intrighi</i> e della saga della <i>Separazione</i> per non parlare della saga della <i>Sorpresa</i> che concluderà la storia (personalmente sto sperando che il 25 marzo, con l'uscita dell'ultima novel venga annunciata la terza serie, sì, lo so, sono un illuso, ma lasciatemi sperare).
<i>Ma perchè se si afferma il contrario, ovvero che la serie NON è piaciuta, si comincia a dire che "va valutato tutto l'arco narrativo"?</i>
Per valutare la storia di Haruhi si <i>deve</i> conoscere tutto l'arco narrativo, indifferentemente dal fatto che la prima serie sia piaciuta o no.
<i>troppo facile coprire i buchi nella trama con la disposizione curiosa degli episodi</i>
Buchi nella trama? Ti pregherei di illustrarmeli.
Se ti riferisci al fatto che molte domande rimangono senza risposta mi sembra inutile rammentarti che l'anime è la trasposizione animata di una serie tutt'ora non finita. Se dai un 4 perché una trasposizione animata non presenta una vera e propria fine vuol dire che il 75% delle serie animate si merita un 4.
<i>Io ho dato 6 ma solo per l'ottima realizzazione grafica, non certo per storia e dialoghi che sono decisamente insufficienti</i>
Storia: una ragazza ha il potere di distruggere e ricreare il mondo inconsciamente, però non sa del suo potere. E' compiti delle persone a lei vicine impedirle di distruggere il mondo, ma di certo non è facile dato che la ragazza con i suoi poteri può creare, modificare e distruggere qualsiasi cosa, proprio come un dio. Per questo ci ritroviamo con un'aliena (o meglio un'interfaccia umanoide di origini aliene), una viaggiatrice nel tempo ed un esper che sono stati creati dall'inconscio della ragazza.
Come incipit non sarà un capolavoro, ma di certo non si può dire che non sia originale.
Giocando su questi elementi poi, Tanigawa crea dei veri e propri capolavori che portano avanti la trama principale.
Sì, c'è una trama principale. Aprite gli occhi. Come fa questa ragazza ad avere questi poteri? Pensate sia una cosa senza fondamenti?
Dialoghi: il momento in cui viene presentata la malinconia di Haruhi, le spiegazioni di Yuki e le metafore di Koizumi, così complicate che è impossibile comprenderle appieno senza averci riflettuto un po' su.
Siamo agli estremi: c'è chi dice che i dialoghi sono insufficienti e c'è chi dice che sono fin troppo elaborati e pieni di paroloni che risultano incomprensibili. La verità sta nel mezzo. Non sono né insufficienti né troppo elaborati, basta far andare un po' il cervello. L'avete fatto andare per Evangelion arrivando a inventarvi cose che nell'anime non ci sono, non credo sia difficile utilizzarlo per comprendere discussioni che sono esposte chiaramente.
<i>peccato manchino un paio di utenti che avrebbero reso più pepata la discussione ehehehehe</i>
Stavate parlando di me? [cit.]
"<i>perchè 6 episodi di trama buona su 13, e il resto filler che per non ammorbare lo spettatore vengono infilati come pausa per la trama principale in standby, mi sembra una porcheria che solo gli allocchi possono apprezzare..."</i>
~ Ryogo su Suzumiya Haruhi no yuutsu
<i>"Di P&S consiglio soprattutto di vedere l'inizio, il terzo episodio (l'arrivo di Brief), un paio di episodi coi loro nemici, un episodio in particolare e gli ulòtimi due che danno senso all'opera, gli altri sono solo filler secondo me.
Ciò non toglie che ho adorato questa serie, anche coi suoi difetti"</i>
~ Ryogo su Panty & Stocking with Garterbelt
<i>"Perchè 2 pesi e 2 misure?"</i>
~ Ryogo su coerenza
Lasciando da parte la tua sicuramente coerente idea sui filler, potresti dirmi dove hai visto i filler?
L'unico filler di Suzumiya Haruhi no yuutsu è <i>Someday in the rain</i> che nulla c'entra con la storia. E' stato infatti pensato apposta per l'anime, benché sia stato sceneggiato da Nagaru Tanigawa in persona e sia stato pubblicato su The Sneaker non è incluso nelle novel. Quindi, dove sono i filler nei restanti 13 episodi?
Tralasciando la saga della <i>Malinconia</i> (penso ti riferisca a quelli con "6 episodi di trama") abbiamo: la <i>Noia</i>, <i>Mistérique Sign</i>, <i>Sindrome dell'Isola Solitaria</i>, <i>Asahina Mikuru Adventure: Episode 00</i>, <i>Live Alive</i> e <i>Il Giorno del Sagittario</i>.
Con ordine:
La <i>Noia</i>. Una partita di baseball noiosa sì, ma con in gioco la distruzione del mondo. Se per te il rischio della distruzione del mondo è un filler credo che manchino le basi per avere una discussione seria con te. Altro fattore importante che ricorrerà più avanti nella storia è il fatto che Haruhi ha inconsciamente dato a Kyon il ruolo di quarto battitore.
<i>Mistérique Sign</i>. Haruhi risveglia una forma di vita aliena ostile che fa sparire le persone. Questa forma di vita aliena sarà una cosa buttata lì a caso? Ovviamente no.
Oltretutto chi è Kimidori Emiri? Una creazione di Yuki come pensa Kyon? O qualcos'altro? Sarà una cosa buttata lì a caso? Ovviamente no.
<i>Sindrome dell'Isola Solitaria</i>. Veniamo a conoscenza di alcuni affiliati dell'Organizzazione di Koizumi. Organizzazione e affiliati sono buttati lì a caso? Ovviamente no.
E vogliamo parlare di Haruhi che usa i suoi poteri per discolpare i suoi amici? L'Haruhi che fa la sua presentazione il primo giorno di scuola avrebbe mai fatto una cosa del genere? No. Haruhi sta cambiando.
<i>Asahina Mikuru Adventure: Episode 00</i>. Un film inutile con una trama assurda, fatto male e con elementi non collegabili tra loro e assurdità varie. Leggiti la saga dei <i>Sospiri</i>, poi dimmi se questo film è ancora un filler senza senso.
<i>Live Alive</i>. Haruhi aiuta un gruppo musicale. L'Haruhi che fa la sua presentazione il primo giorno di scuola avrebbe mai fatto una cosa del genere? No. Haruhi continua a cambiare. Hai forse perso il pezzo in cui confida a Kyon il suo stato d'animo quando è stata ringraziata?
<i>Il Giorno del Sagittario</i>. Possibile che avevi la testa così piena di pregiudizi da non vedere come una ragazza che è stata ferma e inattiva per 12 puntate si è accesa improvvisamente davanti ad un gioco per computer? Anche l'interfaccia umanoide aliena sta cambiando.
Devo pure aggiungere che questo capitolo sarà uno dei fattori che porteranno alla <i>Scomparsa</i> di Haruhi?
Come vedi Tanigawa non racconta mai niente che non sia attinente con la trama principale. Ad una prima occhiata potranno sembrare capitoli inutili che non hanno motivo di esistere, ma l'abilità di Tanigawa di farti ricredere su questo è uno dei motivi per cui Haruhi è un capolavoro. Cose che sembrano buttate lì a caso hanno sempre un senso.
Adesso sicuramente dirai "Farci assistere ad un concerto solo per far vedere come Haruhi sta cambiando è troppo". Devo forse ricordarti che Haruhi rientra nella categoria "slice of life"? Parla di vita scolastica, racconta della vita di cinque studenti, è normale che tratti di elementi di vita quotidiana degli studenti giapponesi come il festival della cultura.
<i>Alternativo? E che hanno di alternativo una tsundere, una moe tettona, una quattrocchi e un bishonen che circondano un protagonista trascinato dagli eventi?</i>
Già, nel 2003 era pieno di tsundere, moe, meganekko e bishounen
Sarà un caso poi che molti di quelli che considerano Haruhi un "niente di ché" (tipo Ryogo e GianniGreed) sono quelli che l'hanno visto doppiato in italiano?
Per fortuna sono riuscito a portare Gianni sulla giusta via facendogli leggere le novels e come ha detto lui stesso in una recente intervista: "<i>La malinconia di Haruhi Suzumiya in versione anime a me non è piaciuta. Ero partito con le migliori aspettative, ma sia l'ordine random che quello giusto non rendono bene la storia.
Invece ora che leggo le novel, il tutto è spiegato bene e al momento giusto, non posso certo dire sia un capolavoro, ma è una bella storia e sono curioso di vedere come prosegue</i>"
La cosa certa è che finché si guarderà Haruhi (o qualsiasi altro anime) mentre si ha fissa in testa l'idea "non è sicuramente niente di ché" alla fine della visione, indovinate un po'? L'idea sarà sempre "non è niente di ché".
E' questo il motivo per cui Haruhi non è presente in questa classifica. Essendo così famoso è facile preda di bimbominkia, troll e gente che non l'ha visto con la testa ma con qualcos'altro che scrivono recensioni con voti bassi, campate per aria, per abbassare la media.
Il fatto è che dopo certe uscite, soprattutto confrontando Haruhi con Evangelion, la gente non ti prende più sul serio XD
<i>Sarà un caso poi che molti di quelli che considerano Haruhi un "niente di ché" (tipo Ryogo e GianniGreed) sono quelli che l'hanno visto doppiato in italiano?</i>
Io l'ho visto in italiano e l'ho comunque apprezzato molto.
Non credo che il doppiaggio centri qualcosa, perlomeno non farebbe cambiare idea a chi la pensa già male.
A proposito micheles, sbaglio o tu prima avevi dato un 9 ad Haruhi?
In ogni caso, forse hai ragione a dire che sono elementi importanti, se studiati attentamente... ciò la rende un'opera così profonda? Sì, quanto le isole di One Piece, ma in pochi episodi, non è poco e non ho mai detto che non sia un buon anime, solo che A ME non è piaciuto.
E riguardo P&S, sono due tipologie di animazione troppo differenti per poterli valutare, e l'ho ammesso che i filler ci sono e che nonostante ciò mi sia piaciuto, mentre Haruhi, filler o meno, non mi ha fatto impazzire.
E non ho escluso la lettura della novel, anzi, ho detto che la prenderò se uscirà in Italia (supporto il mercato che m'interessa), e non parto con pregiudizi verso una serie, comincio a vederla e basta, altrimenti dovrei odiare Code Geass R2 per quanto me ne han parlato male, invece mi sta piacendo da matti, seppur coi suoi difetti di natura "Gundam 00 docet" (stesso staff o quasi)...
Comunque, l'opinione che Haruhi sia un "capolavoro" è una cosa soggettiva, ma vedo che dalla <i>sindrome di Ebancelion</i> è difficile guarirne...
Invece ora che leggo le novel, il tutto è spiegato bene e al momento giusto, non posso certo dire sia un capolavoro, ma è una bella storia e sono curioso di vedere come prosegue"</i>
Non sapevo di avere rilasciato interviste
Però appunto, posso dire che le novel mi stanno piacendo più dell'anime che invece non mi ha per niente impressionato. Comunque il mio giudizio è separato per le due opere, e l'anime non mi piace. Non è per il doppiaggio, che a me è piaciuto, ma proprio l'anime in sè che trovavo noioso in parecchi punti, trovo invece la lettura molto scorrevole e piacevole, in fondo è nato come libro e penso sia proprio la sua forma ideale. Comunque ho già detto non lo ritengo un capolavoro, ma solo una bella storia (per ora) potrei cambiare il parere sia positivamente che negativamente con il proseguire della lettura.
Comunue non ho intenzione per ora di guardare la "seconda serie" o il film, almeno finchè non avrò letto tutto.
Ultimamente mi pento di aver messo il mio nome nel nick
<i>Per fortuna sono riuscito a portare Gianni</i>
Ma sono l'unico Gianni del sito? non mi chiamo manco così
Lo so che è assurdo confrontare Haruhi con Evangelion, però il paragone è scappato all'improvviso parlando del fatto che la gente usa la testa solo quando vuole lei.
Poi lo so che è assurdo da credere, però c'è gente che dà 10 a Evangelion e 5 a Haruhi.
<i>Non credo che il doppiaggio centri qualcosa, perlomeno non farebbe cambiare idea a chi la pensa già male</i>
E' sicuro che non farebbe cambiare idea, stavo giusto parlando con qualcuno che non cambia idea nemmeno di fronte al capolavoro della <i>Scomparsa</i>, quindi vedi tu...
Comunque sì, il doppiaggio c'entra.
<i>Avevo provato a vederlo fansub, ma mi sono stufato a metà dell'episodio 0</i>
Forse perché l'episodio 0 va visto per undicesimo (venticinquesimo se si contano gli episodi della seconda serie).
Anch'io ho fatto l'errore di vederlo come primo episodio e alla fine della puntata mi sono detto "ma cos'è sta stronzata senza senso?". Ma dopo la saga dei <i>Sospiri</i> ogni tassello è andato al suo posto.
<i>il doppiaggio non c'entra con la valutazione che dò all'opera</i>
Ed è sbagliato. Il doppiaggio è una parte fondamentale di ogni anime, così come disegni, animazioni e colonna sonora. Se si vuole valutare un anime bisogna analizzare anche il doppiaggio.
<i>In ogni caso, forse hai ragione a dire che sono elementi importanti, se studiati attentamente... ciò la rende un'opera così profonda? Sì, quanto le isole di One Piece</i>
Ma che ca c'entrano le isole di One Piece???
<i>E riguardo P&S, sono due tipologie di animazione troppo differenti per poterli valutare, e l'ho ammesso che i filler ci sono e che nonostante ciò mi sia piaciuto, mentre Haruhi, filler o meno, non mi ha fatto impazzire</i>
Non cambiamo le carte in tavola.
Ti cito: <i>perchè 6 episodi di trama buona su 13, e il resto filler che per non ammorbare lo spettatore vengono infilati come pausa per la trama principale in standby, mi sembra una porcheria che solo gli allocchi possono apprezzare...</i>
Quindi 7/13 episodi filler (filler sempre secondo te) sono "una porcheria che solo gli allocchi possono apprezzare", mentre 13/13 episodi filler formano un anime che si merita 10.
<i>Comunque, l'opinione che Haruhi sia un "capolavoro" è una cosa soggettiva, ma vedo che dalla sindrome di Ebancelion è difficile guarirne...</i>
Se dire "Haruhi è un capolavoro" vuol dire essere un bancio allora lo sono, e ne vado fiero. Peccato che bancio, come hai scritto tu stesso, non ha questo significato.
Questa poi mi sembrava una frase da girellaro, come a voler dire che è impossibile che al giorno d'oggi ci siano capolavori
<i>Comunue non ho intenzione per ora di guardare la "seconda serie" o il film, almeno finchè non avrò letto tutto</i>
E fai benissimo
<i>Ma sono l'unico Gianni del sito? non mi chiamo manco così</i>
Se ti dà fastidio non ti chiamo più così, è che "GianniGreed" a volte risulta troppo lungo da scrivere, soprattutto dopo aver scritto un papiro come il mio commento precedente
E' una serie nata su modello dei cartoon americani, e questo prima di tutto richiede la presenza di episodi autoconclusivi fini a se stessi.
Il filler si riconosce quando è "inutile", riempitivo, e solitamente non diverte neanche.
Perchè per come ragioni tu anche Cowboy Bebop sarebbe un anime pieno di filler tranne una decina di episodi
@Skorpion: <i>Poi lo so che è assurdo da credere, però c'è gente che dà 10 a Evangelion e 5 a Haruhi</i>
Però Evangelion è un'opera conclusiva, mentre Haruhi no, sono 2 cose molto diverse... nel caso di un anime non conclusivo non ci vuole molto a dargli un'insufficienza.
E' superficialità, lo so, ma non è assurdo.
Haruhi come la maggior parte degli anime è una trasposizione animata. Come ho detto prima: <i>Se dai un 4 perché una trasposizione animata non presenta una vera e propria fine vuol dire che il 75% delle serie animate si merita un 4</i>.
Non si può considerare la mancanza di una fine in una trasposizione animata di un'opera in corso come un difetto.
> A proposito micheles, sbaglio o tu prima avevi dato un 9 ad Haruhi?
sbagli, cosa te lo fa credere?
delle idee. Vale la pena darci un'occhiata, almeno per chi ama le tematiche fantascientifiche.
@Skorpion: Evangelion è comunque nato per essere conclusivo con la serie animata, che poi molti lo reputino inconcludente o no (personalmente ho visto pochi finali migliori, anzi forse nessuno) è un altro discorso.
Paragonare Evangelion con Haruhi è come paragonare Haruhi a P&S, che ripeto, è tutt'altro tipo di animazione, fatto di episodi autoconclusivi. Un po' come se criticassimo Keroro e Doraemon per i filler, insomma non ha senso parlarne, ma ha senso indicarne igli eventuali momenti topici.
Per "sindrome di Ebancelion" non parlo tanto del bancio in sè, ma di come il bancio vede la realtà in modo distorto, con un filtro del tipo "io ho ragione, partendo da questo presupposto, chiunque la pensi diversamente da me ha automaticamente torto, perchè so che i miei princìpi sono basati su solide realtà"... peccato che spesso quelle "solide realtà" siano soggettive.
Lo stadio avanzato di questa sindrome riscontrata appunto soprattutto tra i fans di Evangelion (perchè a differenza di Death Note, DragonBall, One Piece. Naruto, InuYasha e Nana non è un'opera così mainstream da noi e un po' più impegnativa intellettualmente, e non è detto che Eva c'entri, ma parlo della sindrome da me rinominata così per altri motivi) arriva a distorcere così tanto la realtà da non riuscire a cogliere il senso dei discorsi degli altri interlocutori, a stravolgerne le intenzioni del messaggio e a reinterpretarlo filtrato per la propria concezione di realtà, rendendo così una comunicazione molto difficile da poter gestire.
L'ultimo stadio è l'intolleranza verso altre forme di ragionamento differenti dal proprio, casi limite ma in continuo aumento.
Se ne sono affetto io? No, parto sempre dal presupposto che potrei aver torto marcio...
<i>Evangelion è comunque nato per essere conclusivo con la serie animata</i>
Sì, ma poi il finale originale è stato cambiato con quel collage che ti piace tanto per mancanza di soldi.
@Ryogo
Sinceramente, il <i>"io ho ragione, partendo da questo presupposto, chiunque la pensi diversamente da me ha automaticamente torto, perchè so che i miei princìpi sono basati su solide realtà"</i> non penso sia prerogativa dei banci, ci sono un'infinità di persone che ragionano in questo modo, banci o girellari, otaku e non.
Se ne sono affetto io? Non credo. Certo quello che dico pensa sia giusto (credo sia anormale dire qualcosa che si pensa sia sbagliata, a quel punto è meglio stare zitti, no?). Ma di certo se mi vengono mostrate le prove di star sbagliando capisco e correggo la mia opinione con tanto di scuse.
2 - Nana** --> bellissimo
7 - Death Note --> spettacolare
8 - Ergo Proxy
9 - Code Geass - Lelouch of the Rebellion --> si capisce dal mio nick quanto mi sia piaciuto ?
12 - la Ragazza che Saltava nel Tempo --> bellissimi disegni, stupendi colori e il tema a me caro dei salti temporali (what-if-I... ?)
13 - Gintama --> divertentissimo
da vedere:
3 - Kanon (2006)***
4 - History's Strongest Disciple Kenichi ****
5 - School Rumble Second Term*****
10 - Aria the Natural
16 - Black Lagoon Second Barrage
17 - Honey and Clover 2
22 - Higurashi no Naku Koro ni
26 - Pretty Cure Splash Star
26 - Oh, mia Dea! - Sorezore no Tsubasa
26 - Paprika
Bleach - Memories of Nobody (tale manga, tale anime, tale film...il doppiaggio non è stato un granchè)
Death Note (Serie superba, con qualche baco)
Gintama (Visti 2 episodi su MTV...)
La malinconia di Haruhi Suzumiya (Visto 1 episodio in streaming su Popcorn TV, interessante)
Nana (bella serie, ma mi stupisce una media così alta, inoltre mi sembra stesse diventando una soap opera)
Tutor Hitman Reborn! (vista la prima stagione su Man-Ga, divertentissimo)
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.