Recarmi in un luogo in cui è stato ambientato un film o una serie tv è sempre stato uno dei miei sogni da realizzare, in quanto appassionato di animazione giapponese, come dimostra la mia rubrica Real Life Anime Locations (ispirato al ben più famoso sito InfiniteMirai)
Quale migliore occasione quindi di portare a compimento i miei propositi che la mia prima esperienza in Giappone, durante il 5° viaggio organizzato da AnimeClick.it?
Nella mattinata del 7 aprile infatti, mentre una parte del gruppo si recava ad Hakone, abbiamo preso la metro con ben chiara la nostra destinazione: lo Shinjuku Gyoen, il parco cittadino di Tokyo che fa da sfondo all'ultimo film di Makoto Shinkai, il Giardino delle Parole.
Perché Kotonoha no Niwa (titolo originale della pellicola)?
Perché le opere di Shinkai, come 5 centimetri al secondo, mi hanno sempre lasciato a bocca aperta per il loro stupefacente realismo dei fondali e delle ambientazioni, un vero e proprio spot al Giappone e non è un caso se lo stesso regista è stato più volte chiamato in causa per varie campagne pubblicitarie.
Il 21 maggio poi questo film andrà, anche se solo per un giorno, nei cinema italiani grazie a Dynit e Nexo Digital, e per molti sarà la prima esperienza con questo regista capace, attraverso la bellezza delle sue immagini, di regalare allo spettatore le emozioni di luoghi lontani.
Come per 5 centimetri al secondo, anche il luogo che fa da cornice al Giardino delle Parole è reale, ed anzi possiamo ben dire che ne è praticamente il protagonista.
Lo Shinjuku Gyoen è un parco pubblico tra Shinjuku e Shibuya, i due quartieri più caotici e movimentati di Tokyo, e si raggiunge facilmente scendendo alla stazione della metro di Shinjuku-Gyoemmae sulla Linea Marunouchi.
E' uno dei polmoni verdi della città, un luogo che, oltre a regalare un angolo di natura e di colore in mezzo a tanto cemento, è meta ambita per un attimo di puro relax e di evasione per molti giapponesi, compresi i protagonisti del film.
Il giardino si estende su una superficie di 58,3 ettari, con una circonferenza di 3,5 chilometri e fu costruito nel 1772 per essere la dimora del signore feudale (daimyō)
la mappa del parco
Il suo aspetto attuale, rappresentativo di un giardino in stile occidentale, fu ultimato però nell'era Meiji, e più precisamente nel 1906, progettato interamente da Henri Martinet, architetto di giardini francese. Distrutto in larga parte durante la seconda guerra mondiale, fu interamente ricostruito e donato nuovamente ai giapponesi nel 1949.
La sua caratteristica è quella di unire tre stili diversi:
1) Giardino all'inglese: composto da un grande prato con zelkova e alberi che creano un'atmosfera molto aperta.
2) Giardino formale francese: un giardino dalla struttura simmetrica con al centro rose e ai lati alberi di sicomoro.
3) Giardino tradizionale giapponese, forse il più caratteristico e sicuramente il più antico, con grandi stagni e costellato di isole e ponti. Cespugli ben curati e alberi circondano l'acqua insieme ad alcuni padiglioni fra cui spicca il Kyu-Goryo-Tei (chiamato anche Taiwan Pavillion), che è stato costruito in occasione delle nozze dell'imperatore Hirohito (epoca Showa).
Shinjuku Gyoen è la patria di un gran numero di alberi di ciliegio di più di una dozzina di diverse varietà. Dalla fine di marzo ai primi di aprile, più di 400 alberi fioriscono intorno al giardino inglese che diviene meta di centinaia di persone.
Il parco ha poi la caratteristica di avere alberi la cui fioritura è precoce e altri in cui è tardiva offrendo per più di un mese, cosa assai rara, uno spettacolo di ciliegi praticamente continuo.
Siamo quindi stati fortunati come potete ben vedere dalla photo gallery qui sotto.
La passeggiata è facilitata da sentieri che si districano per tutta l'area ma che in qualsiasi momento possono essere abbandonati per vedere più da vicino le varie piante e i vari alberi (tranne in pochi casi dove è segnalato da appositi cartelli).
Il gazebo sotto il cui tetto si svolge la storia del film è facilmente raggiungibile, si trova infatti nella parte del giardino giapponese vicino al Taiwan Pavillion.
Chiedete all'Ufficio Informazioni all'ingresso, come abbiamo fatto noi, e vi tracceranno, con la consueta cortesia nipponica, il percorso da fare con un evidenziatore, rendendovi la vita molto più facile.
Alla fine la foto di rito sul posto non poteva mancare ed anche se non ho trovato Takao e Yukino, lo spettacolo e la tranquillità del luogo mi hanno davvero conquistato.
Non ho potuto fare a meno di girare un piccolo video con il cellulare per rendere partecipi anche voi dell'esperienza (scusate la non eccelsa qualità).
Il parco Shinjuku-Gyoen è aperto dalle 9 alle 16 circa, tutti i giorni tranne il lunedi, con l’eccezione del periodo 24 marzo-24 aprile, in cui è sempre aperto. L'ingresso è a pagamento ma è di soli 200 yen ( circa € 1, 40). Per ulteriori info potete andare sul Sito ufficiale .
Tra le chicche della programmazione degli anime al cinema di quest’anno, Nexo Digital e Dynit hanno voluto proporre al pubblico italiano Il Giardino delle Parole di Makoto Shinkai, considerato un vero maestro per la sua padronanza delle arti visive e per l’incredibile abilità narrativa che contraddistingue il suo lavoro che comprende titoli come 5 cm per secondo, Viaggio verso Agartha e La Voce delle Stelle. Il film, con i suoi panorami iper-realistici e le atmosfere malinconiche che hanno commosso e stregato milioni di fan in tutto il mondo, è stato proiettato con successo negli Stati Uniti, a Hong Kong, a Taiwan e in India (dove ha partecipato all’International Film Festival of India).
Il giardino delle parole (noto agli appassionati anche con il suo titolo giapponese Kotonoha no Niwa) racconta la storia di Takao, un giovane studente che sogna di diventare un disegnatore di scarpe. Un giorno Takao decide di saltare scuola per andare a disegnare in un delizioso e appartato giardino pubblico. Non immagina che questa decisione cambierà del tutto la sua vita grazie all’incontro con la misteriosa Yukino. Più grande di lui ma non certo più saggia, Yukino sembra alla deriva in un mondo in cui non si riconosce più. Nonostante la differenza d’età, il rapporto tra i due si sviluppa pian piano grazie ai continui incontri in quello stesso giardino ad ogni giornata di pioggia. Ma la stagione delle piogge sta per finire e tante cose sono rimaste in sospeso... Avrà ancora tempo Takao per esprimere i suoi veri sentimenti alla donna che ama?
tratto dal sito ufficiale Nexo Digital
Il giardino delle parole (noto agli appassionati anche con il suo titolo giapponese Kotonoha no Niwa) racconta la storia di Takao, un giovane studente che sogna di diventare un disegnatore di scarpe. Un giorno Takao decide di saltare scuola per andare a disegnare in un delizioso e appartato giardino pubblico. Non immagina che questa decisione cambierà del tutto la sua vita grazie all’incontro con la misteriosa Yukino. Più grande di lui ma non certo più saggia, Yukino sembra alla deriva in un mondo in cui non si riconosce più. Nonostante la differenza d’età, il rapporto tra i due si sviluppa pian piano grazie ai continui incontri in quello stesso giardino ad ogni giornata di pioggia. Ma la stagione delle piogge sta per finire e tante cose sono rimaste in sospeso... Avrà ancora tempo Takao per esprimere i suoi veri sentimenti alla donna che ama?
tratto dal sito ufficiale Nexo Digital
Mi piace molto vedere i luoghi reali dove sono ambientati gli anime! Ottimo articolo.
Per ora mi accontento della fotografia scattata da makoto shinkai (e la vostra ovviamente xD)
Qualcosa mi dice che sarà, grande spettacolo visivo, ma a storia e poetica...ci si fossilizzerà sempre sulle stesse cose. Spero nel contrario.
Non ci si sarà troppo abituati al modo completamente innaturale di recitare dei giapponesi che, per carità, sarà anche perfetto per il 99 % degli anime, ma che non regge assolutamente il confronto col nostro modo di recitare per un anime come questo, del tutto realistico come un film?
Già solo dal trailer si sente come i nostri doppiatori risultino in questo contesto perfettamente umani, naturali, leggeri, come se stessero doppiando un film con persone in carne ed ossa.
^_-
Non manca nulla di quanto sopra. Forse qualche pianta diversa ma merita decisamente.
http://youtu.be/GtNXQP9x_j8
Mi auguro però che la trama non sia incentrata solo su un ragazzo innamorato che fa un paio di scarpe ad una donna, perché dal trailer non ho visto altro.
@Shaka_no_virgo, grazie per il suggerimento, la prossima volta che andrò a Roma, l'orto botanico sarà mio!
Se riesco domani mi organizzo e faccio un salto al cinema
Certo che 10 euro +1 sono tanti per una visione totale di 1 ora circa...
Meglio seguire il consiglio di Ren e iscriversi...
Vedere il chiosco dal vero è stato molto emozionante. ma anche senza aver visto il film, il parco è veramente bellissimo, pensare che sia in mezzo ai grattacieli poi fa una certa impressione perchè è davvero enorme!
Si raggiunge facilmente con la metro, il personale dell'Ufficio Informazioni è davvero gentilissimo, le indicazioni sono chiarissime e è proprio una goduria, vale il viaggio decisamente!!
Ma piuttosto, mi ha un po' stupito il fatto che si paghi per entrare in un parco cittadino.
Molto interessante il confronto con l'originale, ma la pelata di Ironic nel chioschetto mi toglie un po' della poesia del film!
D'altronde in Giappone si paga anche per entrare in quasi tutti i templi, sono cifre variabili che oscillano fra i 200 e i 500 yen (cmq sotto i cinque euro).
Pagare per entrare al parco potrebbe riflettere il fatto che per loro anche quello è come un'opera d'arte, e per carità, li pagherei senza problemi pochi euro per visitarlo. Più che altro penso ai cittadini per cui il parco è motivo di relax, che magari ci vanno spesso.
Un film da non perdere, a mio avviso...
Il giardino delle parole ha una grafica stupenda, andrò sicuramente a vederlo al cinema.
Questo articolo è meraviglioso dev'essere un'esperienza favolosa poter vedere e visitare il posto dove è stato fatto questo film'animazione stupendo, anch'io vorrei andarci.
A titolo di paragone l'ingresso al giardino di Boboli a Firenze (ai miei tempi meta delle "forche" scolastiche perché ancora gratuito) costa 7 euro: vero che garantisce l'accesso ad alcuni musei posti all'interno del parco e che i residenti nel Comune di Firenze non pagano per entrare nel solo giardino, ma la cifra è comunque alta se paragonata a quella richiesta per lo Shinjuku Gyoen.
Bellissime immagini, mi fanno venire la voglia di andare a vedere il film più di quanta ne avessi già (e ancora non so se riuscirò ad esserci domani sera...).
Una sola osservazione: l'imperatore "Showa" in realtàèHirohito, Showa è l'era cui egli ha dato il nome.. http://it.wikipedia.org/wiki/Hirohito
e sììì, ammetto di aver dovuto consultare wiki per sapere che cos'è una zelkova ^^;;
corretto
Te l'ho già detto che ti odio,vero?! XD
Mi consolerò andando a vedere il film, stasera...
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