Sono stati svelati, dal giornale nipponico Chunichi Shinbun, alcuni interessanti dettagli sulla produzione del lungometraggio di animazione The Red Turtle, prima coproduzione estera dello Studio Ghibli, insieme al gruppo Wild Bunch, diretto dal regista Michael Dudok De Wit. Il regista è noto al pubblico per i suoi numerosi cortometraggi, Le Moine et le Poisson (nomination agli Oscars nel 1994, poi vincitore di un Césars nel 1996) e Father & Daughter che gli ha fatto conquistare l'Oscar nel 2001 e poi il Gran Premio del pubblico ad Annecy e attirato l'attenzione di Hayao Miyazaki.
La coproduzione, iniziata su impulso di Miyazaki, è stata realizzata grazie al diretto coinvolgimento di Toshio Suzuki, e soprattutto di Isao Takahata. Quest'ultimo ha personalmente assistito il regista olandese durante un suo lungo soggiorno, ben sei mesi, a Koganei, città nell'area di Tokyo, in cui sorge il quartier generale dello Studio Ghibli. Durante la permanenza, De Wit si è dedicato alla stesura dello storyboard dell'opera sotto il controllo del regista giapponese.
Solo dopo aver terminato la realizzazione dello storyboard, De Wit ha lasciato l'arcipelago nipponico per iniziare concretamente la produzione del progetto, i cui primissimi risultati video sono stati mostrati durante l'ultimo Festival di Annecy nella sezione Work-in-Progress e sono disponibili sul web da qualche tempo, avvertiamo che si tratta di frammenti estratti da una trasmissione del canale Arte.
Secondo le dichiarazioni fatte dal regista olandese ad Annecy, il film, che dovrebbe avere una lunghezza complessiva di 80 minuti, avrà tre protagonisti: un uomo, un bambino, ed una donna immersi in uno scenario naturalistico, un'isola tropicale ma molto diversa dallo stereotipo che ciascuno di noi può avere come confermano le parole del regista:
"Tutti noi abbiamo una visione idealizzata di come sia un'isola tropicale con le palme il cielo blu. Questa isola sarà completamente diversa. Il cielo è spesso grigio, piove, ci sono insetti. Al posto delle palme ci sono foreste di bambù. Voglio evitare di dare una visione da cartolina".
Animali e uomini e l'intero scenario saranno realizzati con tecniche digitali rifinite con il carboncino, tecnica prediletta dal regista, solo la grande tartaruga rossa verrà animata in 3D.
La cooperazione con lo staff Ghibli è partita, come ci si poteva attendere, in modo complicato: lo Studio Ghibli è qualcosa di più che uno studio di produzione, possiede una sviluppata cultura cinematografica ed è forte il rispetto per le scelte artistiche dei registi, anche quando non si è d'accordo con le scelte degli stessi. Alle molte domande del regista occidentale si opponeva un muro di gentile silenzio e riservatezza spezzato solo grazie ad un intervento di Isao Takahata. Il regista giapponese si è interessato in particolare ai tre personaggi presenti nell'isola ed in particolare sulla misteriosa donna il cui ruolo nella storia De Wit non riusciva a visualizzare e per la quale ha dato un suggerimento che è anche una dichiarazione culturale:
'Tu sai che in Giappone le donne sono più forti degli uomini'.
De Wit ha riconosciuto ampiamente i meriti della sua co-sceneggiatrice Pascale Ferran, intervenuta a ridefinire un copione fin troppo ricco di dettagli che ha consentito all'intera produzione di far importanti passi in avanti. Insieme hanno rielaborato il progetto, su cui De Wit preferisce ancora mantenere il segreto ma attraverso la storia del naufragio su un'isola tropicale deserta, piena di uccelli e granchi, attraverso la storia di Red Turtle, verranno raccontate le grandi tappe della vita di un uomo.
La produzione dovrebbe essere presentata entro la primavera del prossimo anno. Sono stati realizzati tutti i disegni e si è entrati nella fase di montaggio e calibrazione, resta però da realizzare l'intera sezione del sonoro, che avrà un'importanza capitale in questo lavoro:
"La natura è onnipresente. Inseriremo tutti i rumori, del vento, della risacca, del fruscio del bambù".
Il film non avrà dialoghi e nella presentazione non sono state inserite musiche, questo lascia spazio a possibili speculazioni su quali compositori legati al mondo Ghibli, potrebbero ancora intervenire su questa produzione.
Fra i produttori ricordiamo anche la Why Not Productions, Belvision, Arte France Cinema, il film gode inoltre del sostegno della Fondazione Gan, di Canal+, e del Pole Image Magelis, la seconda struttura, per importanza, dedicata allo sviluppo dell'animazione in Francia fondata ad Angouleme. La materiale creazione del film sarà realizzata da Prima Linea Productions.
Fonti Consultate:
Buta Connection
Lefilmfrancais
La coproduzione, iniziata su impulso di Miyazaki, è stata realizzata grazie al diretto coinvolgimento di Toshio Suzuki, e soprattutto di Isao Takahata. Quest'ultimo ha personalmente assistito il regista olandese durante un suo lungo soggiorno, ben sei mesi, a Koganei, città nell'area di Tokyo, in cui sorge il quartier generale dello Studio Ghibli. Durante la permanenza, De Wit si è dedicato alla stesura dello storyboard dell'opera sotto il controllo del regista giapponese.
Solo dopo aver terminato la realizzazione dello storyboard, De Wit ha lasciato l'arcipelago nipponico per iniziare concretamente la produzione del progetto, i cui primissimi risultati video sono stati mostrati durante l'ultimo Festival di Annecy nella sezione Work-in-Progress e sono disponibili sul web da qualche tempo, avvertiamo che si tratta di frammenti estratti da una trasmissione del canale Arte.
Secondo le dichiarazioni fatte dal regista olandese ad Annecy, il film, che dovrebbe avere una lunghezza complessiva di 80 minuti, avrà tre protagonisti: un uomo, un bambino, ed una donna immersi in uno scenario naturalistico, un'isola tropicale ma molto diversa dallo stereotipo che ciascuno di noi può avere come confermano le parole del regista:
"Tutti noi abbiamo una visione idealizzata di come sia un'isola tropicale con le palme il cielo blu. Questa isola sarà completamente diversa. Il cielo è spesso grigio, piove, ci sono insetti. Al posto delle palme ci sono foreste di bambù. Voglio evitare di dare una visione da cartolina".
Animali e uomini e l'intero scenario saranno realizzati con tecniche digitali rifinite con il carboncino, tecnica prediletta dal regista, solo la grande tartaruga rossa verrà animata in 3D.
La cooperazione con lo staff Ghibli è partita, come ci si poteva attendere, in modo complicato: lo Studio Ghibli è qualcosa di più che uno studio di produzione, possiede una sviluppata cultura cinematografica ed è forte il rispetto per le scelte artistiche dei registi, anche quando non si è d'accordo con le scelte degli stessi. Alle molte domande del regista occidentale si opponeva un muro di gentile silenzio e riservatezza spezzato solo grazie ad un intervento di Isao Takahata. Il regista giapponese si è interessato in particolare ai tre personaggi presenti nell'isola ed in particolare sulla misteriosa donna il cui ruolo nella storia De Wit non riusciva a visualizzare e per la quale ha dato un suggerimento che è anche una dichiarazione culturale:
'Tu sai che in Giappone le donne sono più forti degli uomini'.
De Wit ha riconosciuto ampiamente i meriti della sua co-sceneggiatrice Pascale Ferran, intervenuta a ridefinire un copione fin troppo ricco di dettagli che ha consentito all'intera produzione di far importanti passi in avanti. Insieme hanno rielaborato il progetto, su cui De Wit preferisce ancora mantenere il segreto ma attraverso la storia del naufragio su un'isola tropicale deserta, piena di uccelli e granchi, attraverso la storia di Red Turtle, verranno raccontate le grandi tappe della vita di un uomo.
La produzione dovrebbe essere presentata entro la primavera del prossimo anno. Sono stati realizzati tutti i disegni e si è entrati nella fase di montaggio e calibrazione, resta però da realizzare l'intera sezione del sonoro, che avrà un'importanza capitale in questo lavoro:
"La natura è onnipresente. Inseriremo tutti i rumori, del vento, della risacca, del fruscio del bambù".
Il film non avrà dialoghi e nella presentazione non sono state inserite musiche, questo lascia spazio a possibili speculazioni su quali compositori legati al mondo Ghibli, potrebbero ancora intervenire su questa produzione.
Fra i produttori ricordiamo anche la Why Not Productions, Belvision, Arte France Cinema, il film gode inoltre del sostegno della Fondazione Gan, di Canal+, e del Pole Image Magelis, la seconda struttura, per importanza, dedicata allo sviluppo dell'animazione in Francia fondata ad Angouleme. La materiale creazione del film sarà realizzata da Prima Linea Productions.
Fonti Consultate:
Buta Connection
Lefilmfrancais
Intanto gli autori ghibliani vanno avanti per la loro strada, creano nuove opere, intraprendono nuove strade, studiano, lavorano. Studio Ghibli vive ( ed il Museo è attivissimo!) e raccoglie pure premi!
E 80 minuti senza dialoghi mi incuriosiscono molto..
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