La scuola, nell'adolescenza, e in particolare l'ultimo anno, è sempre traumatica per gli studenti, e si porta dietro una bella dose di ansie.
Pensate com'è per Nagisa e gli altri alunni della classe di reietti della 3-E (sezione con sede sperduta sulle montagne dove vengono spediti gli studenti più scarsi) quando viene loro detto che il loro nuovo professore sarà... un alieno giallo poliposo che ha appena distrutto la Luna per tre quarti, e che minaccia di ridurre la Terra allo stesso modo se non verrà ucciso nel giro di un anno!
Questa bizzarra creatura si chiama Koro-Sensei, cambia colore a seconda delle emozioni e può volare a velocità Mach-20, inoltre, le armi su di lui non hanno alcun effetto, solo un composto speciale lo danneggia, e con esso verranno forgiate armi che per gli esseri umani sono come di gomma, ma per lui sono letali. E proprio sugli studenti peserà la spada di Damocle dell'uccisione del mostro, infatti la classe sarà addestrata all'omicidio dall'alieno stesso!
La grande quantità di punti esclamativi nelle poche righe qui sopra, lasciano intendere quanto stravagante sia la trama di Assassination Classroom, trasposizione animata del manga omonimo di Yusei Matsui, della durata di una cinquantina di episodi, cioè esattamente un anno intero (anche se c'è stata una pausa tra una serie e l'altra, più o meno nel mezzo), così come un anno è disposizione dei protagonisti per eliminare il loro professore invincibile.
La stramberia delle premesse però non deve far pensare a una serie demenziale o sconclusionata: viene messo in chiaro già da subito che dietro al misterioso professore e alle sue azioni ci sono molti più dettagli, che la serie spiegherà a poco a poco, così come ci viene fatto capire piuttosto in fretta che gli studenti della classe 3-E hanno molto da raccontare, e così sarà: Assassination Classroom alterna l'azione delle lezioni di assassinio ad un grande approfondimento psicologico dei personaggi, permettendo allo spettatore di vivere l'anno scolastico più pazzo del mondo come se fosse anch'egli uno studente di Koro-Sensei, imparando a conoscere i vari compagni di classe e gli insegnanti che pian piano affiancheranno il polipone dietro la cattedra.
Se c'è una prima qualità che presto si nota in Assassination Classroom, infatti, è che nulla viene lasciato al caso ed anche i dettagli più marginali finiscono per avere una loro spiegazione, aggiungendo profondità ai personaggi, protagonisti e secondari, finendo per creare un profondo microcosmo dai contorni ben definiti.
Assassination Classroom, infatti, riesce in qualcosa di sempre più difficile nel panorama degli shonen attuali (anzi, negli ultimi venti-trent'anni): si pone un obiettivo e lo raggiunge, senza se, senza ma, senza allungare, senza perdersi, senza cambiare rotta. Vuole raccontare una storia e lo fa in maniera secca, diretta, ma profonda, accurata, non sterile ma ben precisa, con un'impronta stilistica forte.
La storia non parla solo di uno strambissimo insegnante e dei suoi studenti assassini, ma anche di un insegnante e dei suoi studenti che affrontano, sì, esercitazioni con pistole e coltelli, ma pure esami di matematica e grammatica, dove hanno sempre deficitato e dove vogliono, pian piano, prendersi una rivincita nei confronti degli studenti delle sezioni più "elitarie" della rigidissima scuola che frequentano.
E per aggiungere pathos, questi ostacoli "scolastici" verranno visivamente rappresentati come battaglie contro mostri giganti, da abbattere con ciò che si impara sotto la guida di Koro-Sensei.
Questi sviluppi, questi approfondimenti, faranno sprofondare lo spettatore in un turbinio di "grigi", quando inizialmente pare essere tutto bianco e nero (il professore è un mostro pericoloso, i ragazzini devono eliminarlo), ma senza scoprire tutti i veli fino alla conclusione, e questo mantiene lo spettatore sull'attenti, nella speranza di scoprire ulteriori dettagli sul come sia effettivamente possibile che un polpo alieno insegni in una classe di "sfigati".
In un certo senso, Assassination Classroom può essere visto come una sorta di erede di Classe di Ferro-Otoko Juku: una classe di reietti che, guidata da una figura fortissima e carismatica, si lancia contro sfide fuori dall'ordinario per diplomarsi. Ma al posto dei tornei e le arti marziali dell'opera di Akira Miyashita, qui abbiamo invece il superamento di traumi e difficoltà personali per gli studenti di Matsui, seguendo le tendenze stilistiche e narrative dei tempi che cambiano.
Non c'è membro della classe 3-E che non abbia qualcosa da raccontare, una personalità ben precisa, dei gusti e dei contorni ben definiti, e questo aiuta ancor di più lo spettatore ad affezionarsi ed immedesimarsi nei protagonisti.
Tra di essi, però, la parte del leone la fa sicuramente Koro-Sensei, personaggio estremamente pittoresco e carismatico, assurdo eppure sempre più "credibile", man mano che si prosegue nella trama e cadono i misteri sulla sua figura.
Buffo, ironico, divertente, messo facilmente alla berlina eppure fortissimo, ridicolo, superiore, saggio, la sua personalità calamita la gran parte delle attenzioni, eppure non offusca i suoi studenti e gli altri docenti, riuscendo a creare un buon equilibrio che lo rende mattatore sì, ma con raziocinio.
In questo senso, grande lavoro è stato fatto da parte di Jun Fukuyama, punta di diamante del cast di doppiaggio e voce, appunto, di Koro-Sensei, che riesce a pennellarne magnificamente ogni tratto del variopinto (letteralmente) carattere con la sua recitazione.
Restando in ambito sonoro, la parte musicale dell'anime è decisamente ben curata, con tanto di insert song da far entrare a gamba tesa nei momenti più importanti, e una buona cura hanno anche le opening e le ending.
Quattro le prime e due le seconde, si fanno riconoscere per una corrente stilistica ben precisa che accresce ancor di più il forte carattere della serie tutta: le due ending sono delle tenere ballate, mentre le quattro opening seguono lo spirito della trama: le prime due sono allegre e scanzonate, le ultime due più seriose, e tutte sono cantate dai 3-Nen E-Gumi Utatan, l'"Unità canora della 3-E", ovvero alcuni dei doppiatori degli studenti protagonisti.
In realtà, la prima e la terza opening, ovvero Seishun Satsubatsuron e Question, risultano un po' più efficaci della seconda e della quarta, ed è in particolare proprio la seconda la meno riuscita, visto che pare solo una "mezza fotocopia" della prima, soprattutto dell'idea divertente del "ballo" che accompagna le musiche.
Visivamente l'anime risulta avere un'impronta e un design ben definiti, personali (ovviamente seguendo lo stile del manga) e coloratissimi, le animazioni sono ottime, soprattutto nelle scene più concitate che vedono il professore matto utilizzare al massimo le sue capacità.
Pensate com'è per Nagisa e gli altri alunni della classe di reietti della 3-E (sezione con sede sperduta sulle montagne dove vengono spediti gli studenti più scarsi) quando viene loro detto che il loro nuovo professore sarà... un alieno giallo poliposo che ha appena distrutto la Luna per tre quarti, e che minaccia di ridurre la Terra allo stesso modo se non verrà ucciso nel giro di un anno!
Questa bizzarra creatura si chiama Koro-Sensei, cambia colore a seconda delle emozioni e può volare a velocità Mach-20, inoltre, le armi su di lui non hanno alcun effetto, solo un composto speciale lo danneggia, e con esso verranno forgiate armi che per gli esseri umani sono come di gomma, ma per lui sono letali. E proprio sugli studenti peserà la spada di Damocle dell'uccisione del mostro, infatti la classe sarà addestrata all'omicidio dall'alieno stesso!
La grande quantità di punti esclamativi nelle poche righe qui sopra, lasciano intendere quanto stravagante sia la trama di Assassination Classroom, trasposizione animata del manga omonimo di Yusei Matsui, della durata di una cinquantina di episodi, cioè esattamente un anno intero (anche se c'è stata una pausa tra una serie e l'altra, più o meno nel mezzo), così come un anno è disposizione dei protagonisti per eliminare il loro professore invincibile.
La stramberia delle premesse però non deve far pensare a una serie demenziale o sconclusionata: viene messo in chiaro già da subito che dietro al misterioso professore e alle sue azioni ci sono molti più dettagli, che la serie spiegherà a poco a poco, così come ci viene fatto capire piuttosto in fretta che gli studenti della classe 3-E hanno molto da raccontare, e così sarà: Assassination Classroom alterna l'azione delle lezioni di assassinio ad un grande approfondimento psicologico dei personaggi, permettendo allo spettatore di vivere l'anno scolastico più pazzo del mondo come se fosse anch'egli uno studente di Koro-Sensei, imparando a conoscere i vari compagni di classe e gli insegnanti che pian piano affiancheranno il polipone dietro la cattedra.
Se c'è una prima qualità che presto si nota in Assassination Classroom, infatti, è che nulla viene lasciato al caso ed anche i dettagli più marginali finiscono per avere una loro spiegazione, aggiungendo profondità ai personaggi, protagonisti e secondari, finendo per creare un profondo microcosmo dai contorni ben definiti.
Assassination Classroom, infatti, riesce in qualcosa di sempre più difficile nel panorama degli shonen attuali (anzi, negli ultimi venti-trent'anni): si pone un obiettivo e lo raggiunge, senza se, senza ma, senza allungare, senza perdersi, senza cambiare rotta. Vuole raccontare una storia e lo fa in maniera secca, diretta, ma profonda, accurata, non sterile ma ben precisa, con un'impronta stilistica forte.
La storia non parla solo di uno strambissimo insegnante e dei suoi studenti assassini, ma anche di un insegnante e dei suoi studenti che affrontano, sì, esercitazioni con pistole e coltelli, ma pure esami di matematica e grammatica, dove hanno sempre deficitato e dove vogliono, pian piano, prendersi una rivincita nei confronti degli studenti delle sezioni più "elitarie" della rigidissima scuola che frequentano.
E per aggiungere pathos, questi ostacoli "scolastici" verranno visivamente rappresentati come battaglie contro mostri giganti, da abbattere con ciò che si impara sotto la guida di Koro-Sensei.
Questi sviluppi, questi approfondimenti, faranno sprofondare lo spettatore in un turbinio di "grigi", quando inizialmente pare essere tutto bianco e nero (il professore è un mostro pericoloso, i ragazzini devono eliminarlo), ma senza scoprire tutti i veli fino alla conclusione, e questo mantiene lo spettatore sull'attenti, nella speranza di scoprire ulteriori dettagli sul come sia effettivamente possibile che un polpo alieno insegni in una classe di "sfigati".
In un certo senso, Assassination Classroom può essere visto come una sorta di erede di Classe di Ferro-Otoko Juku: una classe di reietti che, guidata da una figura fortissima e carismatica, si lancia contro sfide fuori dall'ordinario per diplomarsi. Ma al posto dei tornei e le arti marziali dell'opera di Akira Miyashita, qui abbiamo invece il superamento di traumi e difficoltà personali per gli studenti di Matsui, seguendo le tendenze stilistiche e narrative dei tempi che cambiano.
Non c'è membro della classe 3-E che non abbia qualcosa da raccontare, una personalità ben precisa, dei gusti e dei contorni ben definiti, e questo aiuta ancor di più lo spettatore ad affezionarsi ed immedesimarsi nei protagonisti.
Tra di essi, però, la parte del leone la fa sicuramente Koro-Sensei, personaggio estremamente pittoresco e carismatico, assurdo eppure sempre più "credibile", man mano che si prosegue nella trama e cadono i misteri sulla sua figura.
Buffo, ironico, divertente, messo facilmente alla berlina eppure fortissimo, ridicolo, superiore, saggio, la sua personalità calamita la gran parte delle attenzioni, eppure non offusca i suoi studenti e gli altri docenti, riuscendo a creare un buon equilibrio che lo rende mattatore sì, ma con raziocinio.
In questo senso, grande lavoro è stato fatto da parte di Jun Fukuyama, punta di diamante del cast di doppiaggio e voce, appunto, di Koro-Sensei, che riesce a pennellarne magnificamente ogni tratto del variopinto (letteralmente) carattere con la sua recitazione.
Restando in ambito sonoro, la parte musicale dell'anime è decisamente ben curata, con tanto di insert song da far entrare a gamba tesa nei momenti più importanti, e una buona cura hanno anche le opening e le ending.
Quattro le prime e due le seconde, si fanno riconoscere per una corrente stilistica ben precisa che accresce ancor di più il forte carattere della serie tutta: le due ending sono delle tenere ballate, mentre le quattro opening seguono lo spirito della trama: le prime due sono allegre e scanzonate, le ultime due più seriose, e tutte sono cantate dai 3-Nen E-Gumi Utatan, l'"Unità canora della 3-E", ovvero alcuni dei doppiatori degli studenti protagonisti.
In realtà, la prima e la terza opening, ovvero Seishun Satsubatsuron e Question, risultano un po' più efficaci della seconda e della quarta, ed è in particolare proprio la seconda la meno riuscita, visto che pare solo una "mezza fotocopia" della prima, soprattutto dell'idea divertente del "ballo" che accompagna le musiche.
Visivamente l'anime risulta avere un'impronta e un design ben definiti, personali (ovviamente seguendo lo stile del manga) e coloratissimi, le animazioni sono ottime, soprattutto nelle scene più concitate che vedono il professore matto utilizzare al massimo le sue capacità.
In conclusione: una serie che inizia con un preludio sconclusionato, ma realizzato con raziocinio e la consapevolezza di dove voler andare a parare, svelando i misteri poco per volta ed aggiungendone di nuovi che, prima, rendono tutto ancor più fumoso, per poi dare un senso logico ad ogni cosa e approfondire ogni singolo personaggio facendolo crescere, maturare, guardando indietro per poter andare avanti.
Assassination Classroom è una serie che si pone degli obiettivi ben precisi e li centra, senza perdersi in chiacchiere inutili e, al contempo, senza avere fretta, senza lasciare nulla di trattato in maniera superficiale.
E questo, al giorno d'oggi, è tanto, tantissimo.
Soprattutto se si considera la carovana di emozioni che le avventure di Koro-Sensei e dei suoi alunni e colleghi si portano dietro.
Assassination Classroom è una serie che si pone degli obiettivi ben precisi e li centra, senza perdersi in chiacchiere inutili e, al contempo, senza avere fretta, senza lasciare nulla di trattato in maniera superficiale.
E questo, al giorno d'oggi, è tanto, tantissimo.
Soprattutto se si considera la carovana di emozioni che le avventure di Koro-Sensei e dei suoi alunni e colleghi si portano dietro.
Pro
- Trama ben gestita
- Personaggi carismatici a cui è facile affezionarsi
- Bel comparto visivo e sonoro
Contro
- Non tutte le opening sono riuscite allo stesso modo
- L'alternanza tra azione e colpi di scena da un lato e slice of life scolastico dal'altro potrebbe indispettire alcuni spettatori
In effetti la seconda opening a mio parere non regge il confronto con le altre, però l'ultima non c'è male secondo me.
Ed è anche vero che ci sono episodi di slice of life ed episodi pieni di azione, sarebbe stato meglio se fossero stati alternati meglio.
Direi che 95 se lo merita tutto.
[img]http://vignette2.wikia.nocookie.net/steven-universe/images/a/a2/Korosensei.gif/revision/latest?cb=20160304054758[/img]
Poi qui su AC è stato pubblicato un articolo in cui si elencavano i manga/anime che i giapponesi avrebbero voluto mostrare ai figli, e AssClass era in una buona posizione. Mi sono incuriosita, e dopo poco l'ho iniziato... galeotto fu l'articolo e chi lo scrisse! ^^ La prima stagione l'ho divorata in un paio di giorni (ovviamente in periodo d'esami, se no non c'è gusto...), l'ho letteralmente adorata, così come la seconda (LE LACRIME!). Concordo appieno con la recensione, anzi, a me non ha dato per nulla fastidio l'alternanza fra azione e slice of life: era come se i due generi si complementassero più che alternarsi, ed è stata una piacevole novità per me.
Concordo sulle OP, Question mi è piaciuta molto, così come in realtà l'ultima, Bye Bye Yesterday (la parte visiva è davvero bella!). Le prime due invece non mi hanno lasciato niente... sarà perchè ero talmente assorbita dalla mia maratona che ci ho fatto poco caso! ^^;
Insomma: bello, bello, bello. Niente da dire.
Per quanto riguarda le opening, probabilmente sarò l'unica, ma la seconda e la quarta sono le mie preferite. In particolare la seconda, penso che le parole della canzone esprimano benissimo l'essenza di tutta la prima stagione.
Il balletto cretino sulla spiaggia era inguardabile, però
Concordo con la recensione, e non ho nulla da ridire o di cui lamentarmi.
Mi è piaciuto davvero molto, trama, personaggi, e musiche inclusi.
Comunque si tratta di un'ottima serie, divertente ed istruttiva fino ad un certo punto, con personaggi facilmente apprezzabili e nei quali ci si può immedesimare. Non è 95, ma un 80-85 per me è più che giusto.
Assassination Classroom è un lavoro bello e completo, come non se ne fanno più tanto spesso, e la sua lunghezza superiore alla media ma inferiore all'infinito aiuta molto.
La mia impressione è stata questa, di certo è riuscita a farmi affezionare ai suoi personaggi, Koro-Sensei in primis.
- azione
- slice of life
E anche gli anime compresi nella prima categoria diventano slice of life nel caso non ci siano scene di azione per qualche episodio.
Fantastico.
Non male per gli avversari che man mano si sono fatti avanti (la saga della gita con tanto di boss fight a turno mi è piaciuta, probabilmente una delle saghe migliori) ma anche lì si sarebbe potuto fare meglio.
Inutile a dirsi è proprio Koro-sensei che regge tutta la baracca, senza di lui crollerebbe tutto.
Devo dare atto che comunque è una serie che non si perde in lungaggini inutili e rimane coerente con il suo spirito dall'inizio alla fine. Discreta ma non la reputo imperdibile.
Come ho detto prima, se ne hai la possibilità passa al manga perché l'anime è solo un riassunto che elimina dei discorsi molto belli che creano spessore e profondità generali.
Koro-Sensei <3
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