Andare in fumetteria, edicola o libreria, e scegliere un volume nuovo di zecca, in una data non troppo distante dalla sua uscita, resta forse il modo più diretto per il lettore medio di approcciarsi ad un manga, tuttavia sia in Giappone, che dalle nostre parti, non è l’unico metodo per leggere i manga.

Da noi molti prestano gli albi da amici, molti ricorrono all’usato tramite fiere, fumetterie o acquisti online; ma anche in Giappone il mercato dell’usato è molto fiorente, esistono vere e proprie catene di negozi dedicate alla merce di seconda mano, o catene specializzate in merchandising vario che hanno settori dedicati all’usato. Poi per chi non è interessato a collezionare, ma solo a sapere come va avanti una storia (oltre alla solita pirateria), è possibile recarsi presso i manga caffè, dove gli avventori - pagando una tariffa oraria – hanno l’accesso ad una fornitissima biblioteca da consultare liberamente. Inoltre si può anche prestare/noleggiare manga.
Tutta questa possibilità di scelta avvantaggia i consumatori che posso decidere cosa comparare nuovo da collezionare, cosa rivendere, cosa comprare usato, cosa leggere solo di sfuggita… è tutto un equilibrio tra velocità di fruizione ed accesso, costi ed esigenze di collezionismo.

Hiroya Oku - Gantz

Su questo tema, di recente ha fatto molto clamore un tweet di Hiroya Oku (mangaka conosciuto per GantzHen, Zero One e Inuyashiki - L'ultimo eroe), nel quale l'artista ha sostenuto che il sopra prospettato ampio ventaglio di possibilità di accesso ai manga,  in particolar modo il mercato dell’usato, danneggia i mangaka.
 
Quello che sto per dire, probabilmente infrangerà le illusione di qualche ragazzino, ma nessun mangaka è in grado di continuare a produrre le proprie opere, se i lettori continuano a leggerle nei negozi senza comprarle o se continuano a comprarle di seconda mano in aste online su Yahoo! o in negozi specializzati per l’usato. I mangaka semplicemente non ce la fanno. Pur essendo ben cosci della situazione, molti adulti continuano ad usare questi metodi d’acquisto. Quindi se volete davvero supportare i mangaka, per favore comprate manga nuovi, al prezzo di listino, più frequentemente possibile.”
 



Hiroya Oku fa riferimento al modo delle royalties, ogni mangaka ha diritto ad un compenso percentuale su ogni nuovo volume venduto, e vi è una percentuale anche sul noleggio di manga; tuttavia l’autore non percepisce, ovviamente, nulla dalla compravendita di manga usati, né tanto meno per l’uso che viene fatto delle opere dagli avventori dei manga caffè.

Alcuni lettori online hanno proposto di instaurare un sistema che garantisca i diritti d’autore anche sui manga usati, riservando una percentuale degli incassi al mangaka, ma poi si è subito posta la questione su chi dovrebbe ricadere questo sovraprezzo, sul venditore o sull’acquirente? E nel caso vi sia una situazione trilaterale: venditore privato, intermediario commerciale, acquirente terzo privato, su chi ricadrebbero i costi? Inoltre i diritti d’autore sull’usato potrebbero avere un effetto negativo sull’acquisto del nuovo, il costo aggiuntivo renderebbe meno inclini i lettori ad acquistare il nuovo, nell’ottica della futura rivendita post-lettura.

E voi che ne pensate? Siete per il nuovo, per l’usato da collezione o per una lettura occasionale senza collezionare?

Fonte consulta:
Rocketnews24