The Eccentric Family 2: impressioni sugli episodi 3-4

Grandi ritorni e nuovi personaggi. Il terzo episodio si apre con il ritorno di Benten! La bella umana, che ha imparato a volare come i tengu, è tornata a scompigliare la vita degli abitanti di Kyoto, coi suoi malumori e la sua spocchia. Ma meno male che c'è il successore a metterla in riga, con la sua classe mi ha letteralmente conquistata! Un uomo che sa stirare le camicie, infatti, dovrebbe avere la stima del genere femminile a prescindere! Ma è stato il vederlo scaraventare Benten giù dal divano che me lo ha fatto apprezzare ancora di più! Certamente non è stato un gesto gentile, a tratti anche un po' maschilista, ma finalmente è comparso qualcuno che non lascia fare alla bella quel che diamine vuole lei! In verità sono contenta sia tornata, perché sicuramente Benten è l'elemento di disturbo e che non si riesce a categorizzare in nessun gruppo, la variabile X che scombina le carte in tavola e sorprende con la sua imprevedibilità. Considerando le immagini mostrate nell'ending e queste poche scene condivise, penso... è amore tra lei e il successore? Ma a proposito d'amore, ho trovato semplicemente adorabile la storia di Yaichiro e Gyokuran, che intrecciata allo shogi regala emozioni vere. La goffaggine di Yaichiro nel confrontarsi coi suoi sentimenti, lui che è sempre tutto d'un pezzo, è una nuova gradita sfaccettatura del suo personaggio, che sta avendo poco spazio in questo inizio di stagione. Ma dell'episodio quattro ho adorato anche altre scene: come quella con mamma Shimogamo che parla a Yasaburo sull'albero, o il flashback col padre e Yasaburo che si inventa la scacchiera, ma soprattutto divertentissima la partita a shogi fra tanuki! Erano carini come non mai in quelle strane vesti di pedine alternative, con Ginkaku e Kinkaku che rompevano le scatole più del solito! Però, più di tutto, di questi due episodi mi rimarrà sicuramente la scena con la nonnina. Ogni volta che mamma Shimogamo chiamava "okaasan" quel batuffolo canuto mi si stringeva il cuore... La confidenza madre-figlia che mi manca, la saggezza di una persona anziana che ne sa più di te e che vede al di là, dove tu ancora non riesci a posare lo sguardo. Inoltre, di nuovo ritorna il concetto del sangue degli idioti che guida le azioni dei figli Shimogamo, e Yasaburo è un maestro nel lasciarsi trascinare dal suo flusso. Uchōten Kazoku non smette mai di farmi innamorare...