Yutaka “Yamakan” Yamamoto, regista noto per Wake Up, Girls!, Lucky Star e La Malinconia di Haruhi Suzumiya, è entrato recentemente nell’occhio del ciclone per via di sue esternazioni piuttosto delicate. In suo tweet aveva detto che: “Già, le persone che continuano a guardare anime nonostante la propria età sono disabili”.
Yamakan ha cercato di mitigare la situazione asserendo quanto sia stato sbagliato da parte sua paragonare i disabili agli otaku, ma ha voluto anche sottolineare come molti altri abbiano usato espressioni non di certo migliori per apostrofarli, come “cervelli di gallina” “cani di Pavlov”, “maiali” o “vermi”, il tutto soprattutto quando si è intenti a sottolineare certi atteggiamenti propri degli otaku. Infine conclude dichiarando che il suo paragone è stata una leggerezza e che rifletterà pesantemente sul suo errore.
Rimane sicuramente il fatto che a suo modo di pensare se vedi anime dopo una certa età sei comunque un otaku (o molto peggio), quindi l’ironia di Twitter non si è fatta di certo attendere, tra chi chiedesse “perciò fino a che età possiamo guardare anime?” e chi chiosava repentinamente “è meglio non guardarli già da appena nati”. Un elemento che non poteva non saltare fuori è stato il rendersi conto che senza otaku le opere più celebri del regista non avrebbero mai avuto successo, e nonostante qualcuno possa aver apprezzato queste scuse altri non credono per nulla che esse fossero genuine, dato il tono comunque fortemente provocativo delle stesse, abbellite dalla sfilza di insulti ed ulteriori paragoni (ma con animali) da lui citati liberamente.
Il regista è decisamente famoso per essere continuamente sul piede di guerra. Nel giugno 2016 aveva detto addio alla “irragionevole industria dell’animazione giapponese” (addio che durò poco), il successivo ottobre 2016 aveva affermato che gli anime fossero morti, mentre a dicembre 2016 ha bloccato su Twitter il collega Seiji Mizushima (Fullmetal Alchemist), definendolo lui stesso un atto semplicemente infantile. In questo 2017 non è stato da meno: lo scorso gennaio ecco delle bordate contro i comitati di produzione degli anime (di nuovo), per poi tornare agli onori della cronaca a fine giugno per aver lasciato lo staff di Wake Up, Girls! Fino a queste infelici dichiarazioni.
Dulcis in fundo? Ha largamente apprezzato Your Name., definendosi altamente invidioso, conscio che sia un lavoro di un regista incredibile. Ennesima vittoria per Shinkai, forse una delle più difficili.
Fonte Consultata:
Anime News Network I, II, III, IV
Yamakan ha cercato di mitigare la situazione asserendo quanto sia stato sbagliato da parte sua paragonare i disabili agli otaku, ma ha voluto anche sottolineare come molti altri abbiano usato espressioni non di certo migliori per apostrofarli, come “cervelli di gallina” “cani di Pavlov”, “maiali” o “vermi”, il tutto soprattutto quando si è intenti a sottolineare certi atteggiamenti propri degli otaku. Infine conclude dichiarando che il suo paragone è stata una leggerezza e che rifletterà pesantemente sul suo errore.
Rimane sicuramente il fatto che a suo modo di pensare se vedi anime dopo una certa età sei comunque un otaku (o molto peggio), quindi l’ironia di Twitter non si è fatta di certo attendere, tra chi chiedesse “perciò fino a che età possiamo guardare anime?” e chi chiosava repentinamente “è meglio non guardarli già da appena nati”. Un elemento che non poteva non saltare fuori è stato il rendersi conto che senza otaku le opere più celebri del regista non avrebbero mai avuto successo, e nonostante qualcuno possa aver apprezzato queste scuse altri non credono per nulla che esse fossero genuine, dato il tono comunque fortemente provocativo delle stesse, abbellite dalla sfilza di insulti ed ulteriori paragoni (ma con animali) da lui citati liberamente.
Il regista è decisamente famoso per essere continuamente sul piede di guerra. Nel giugno 2016 aveva detto addio alla “irragionevole industria dell’animazione giapponese” (addio che durò poco), il successivo ottobre 2016 aveva affermato che gli anime fossero morti, mentre a dicembre 2016 ha bloccato su Twitter il collega Seiji Mizushima (Fullmetal Alchemist), definendolo lui stesso un atto semplicemente infantile. In questo 2017 non è stato da meno: lo scorso gennaio ecco delle bordate contro i comitati di produzione degli anime (di nuovo), per poi tornare agli onori della cronaca a fine giugno per aver lasciato lo staff di Wake Up, Girls! Fino a queste infelici dichiarazioni.
Dulcis in fundo? Ha largamente apprezzato Your Name., definendosi altamente invidioso, conscio che sia un lavoro di un regista incredibile. Ennesima vittoria per Shinkai, forse una delle più difficili.
Fonte Consultata:
Anime News Network I, II, III, IV
lui ha lavorato alla seconda stagione, vediamolo piuttosto come il creatore dell'Endless Eight.
Ora si capiscono più cose
La malinconia di Haruhi Suzumiya (2006): Direttore di produzione, Sceneggiatura (ep 1, 3, 5, 12), Storyboard (ep 1, 9, 12. ED), Direttore (ep 1, 12, Ending)
https://it.wikipedia.org/wiki/Yutaka_Yamamoto
Per altro sono uno dei pochi che ha adorato l'otto senza fine...
Già, gli conviene, altrimenti alla prossima uscita infelice lo seppelliranno di commenti molto meno piacevoli!
E allora???
Mi chiedo fra l'altro quale sarebbe allora il target di età ideale delle sue opere.. :/
Inoltre offende i disabili, collegando il loro stato alla stupidità e per lo stesso motivo offende le galline ed i volatili in genere, che, posso dirlo per esperienza, dato che da anni ho sempre canarini in casa, non sono affatto stupidi!
Per quanto mi riguarda non sono mai stata attratta dalle sue opere ed ora lo sono meno che mai.
A chi si riferisce il nostro?
Davvero vi sono certi comportamenti infantili di alcune persone che infanti non sono che occorre condannare... Gente che va in deliquio - o si mette a delirare sul serio - appena vede un episodio di Gurren lagan che , ohibò, gli sembra proporre "equivoci attegiamenti sessuali" ( ricordate la polemica? )
Oppure tipi che - forse troppo avendo capito - usano alcuni personaggi degli anime per dare fiato alla loro retorica pseudo patriottica ? ( questi ultimi sono tanti)..
.La terza soluzione è che l'egregio "Yamakan" come altri del suo settore non abbia un'opinione altissima degli spettatori, giacchè forse non "comprendono" bene la sua arte....
Fate Vobis...
"N-non dirigo per te, baka! >//<"
Ahi ahi ahi, quindi oltre a dirigerli vede anche qualche anime? Oltre ad usare insulti ignoranti e a sputare sul piatto da cui mangia si morde pure la coda, altro che cane di Pavlov...
Più che infelice è profondamente stupida, di fatto si è appena inimicato una grande fetta del suo stesso pubblico! Se non è un autogol questo..
Perché giustamente i disabili potevano offendersi ad essere paragonati agli otaku!
Giuro, questo uomo è un mito, una macchietta vivente!
Parlando di cose serie, questa è la conferma di come la figura dell'otaku sia in realtà ben distante da quella che noi pensiamo: se anche dall'industria dell'animazione stessa si arriva a livelli così alti di disprezzo, al di là dell'idiozia del soggetto, un motivo ci sarà.
Sì ma vorrei evidenziare una cosa:
Non tutti gli adulti che guardano gli anime sono otaku, perfino in Giappone. Chi offende delle persone adulte perché ritiene che abbiano hobby infantili o poco adatti alla loro età è, francamente, un rompi.... di prima categoria, nonché sputasentenze non richieste.
La cosa triste è che esisteranno ancora persone che andranno a comprare le sue future produzioni, vuoi perché ignorano l'esistenza del tizio e guardano solo all'opera o chissà perché.
In realta' voleva dire che lui si nutre tutti i giorni di diarrea freschissima.
Credo che Yamamoto si riferisse a quelle frange di utenti che più incarnano il concetto di otaku in senso dispregiativo. Al di là del fatto di essere una drama queen in tutte le sue sfaccettature, credo sia lapalissiano che il suo "j'accuse" sia rivolto alla suddetta fascia estrema che fa' degli anime una vera e propria ossessione (anche perché sono tantissimi i giapponesi, lui compreso, che lavorano nell'industria senza essere ossessionati a livello maniacale dal 2D).
Si tratta di una distinzione a noi ancora estranea in quanto tendiamo a etichettare tutti gli appassionati, da quelli occasionali a quelli più esaltati, con il termine otaku.
Che poi Yamamoto abbia aperto bocca come un imbecille solo per attirare l'attenzione, questo è un altro discorso su cui c'è poco da trovare giustificazioni.
Beh, io credo di no, altrimenti invece di scrivere "Già, le persone che continuano a guardare anime nonostante la propria età sono disabili” avrebbe detto esplicitamente qualcosa contro gli otaku. Invece lui parla di "età", parla di "disabilità" (mentale, ovviamente), non credo assolutamente sì riferisse solo alla parte veramente messa male, ma facesse un discorso generale.
Certe cose sono senza tempo e senza età!
Non possiamo piu nasconderci: su questo sito siamo quasi tutti dei disabili!!
Potete aggiornare il logo del sito e mettere il gattone su una carrozzina così da rendere chiaro che siamo soggetti da tutelare!
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.