Partiamo dall’inizio. Cosa è la Lezhin Comics? È una casa editrice coreana che si è affermata in questi anni come una delle realtà più interessanti nel mondo del fumetto. I suoi fumetti sono principalmente rivolti ad un pubblico maturo e sicuramente il suo fiore all’occhiello in questi ultimi periodi è stato Killing Stalking, il manhwa di grandissimo successo di Koogi che è arrivato anche da noi in Italia tramite J-POP (ed abbiamo inoltre avuto il piacere d’intervistare durante l’ultima edizione del Lucca Comics).
La Lezhin ha ricevuto negli ultimi anni principalmente complimenti, per il suo modo perfetto di entrare nell’editoria nell’era in cui si è a stretto contatto coi media, riuscendo a capitalizzare con successo la grande richiesta di opere BL/Yaoi o che comunque avessero dei contenuti non mirati ad un’audience composta da ragazzini.
Ma gli altarini sono stati scoperti e non è decisamente tutto oro ciò che luccica. Negli ultimi mesi difatti vi è stato un grandissimo caos che ha coinvolto la realtà coreana.
La situazione ha varcato i confini dell’Asia grazie a questo tweet:
“Il mio nome è EunSong. Sono l’autrice del web comic Reversi della Lezhin Comics. Da maggio 2017 la mia opera è stata completamente esclusa dalle attività promozionali, dopo che son entrata nella blacklist della Lezhin Comics” – 30 gennaio.
Vi invito di leggere i suoi tweet di risposta per avere una situazione ancora più chiara. Ma cosa è successo? Perché EunSong fa parte di questa fantomastica blacklist? EunSong è stata colpevole di non aver assecondato le politiche interne della casa editrice.
Entrare nel fulcro del discorso in modo dettagliato è molto complesso e ci dilungheremmo tantissimo, quindi v’invito a cliccare qui per avere tutte le info disponibili. In parole povere la Lezhin è accusata ufficialmente dal 5 dicembre (è stata pure aperta una petizione per far sì che il governo coreano faccia qualcosa a proposito) di apporre assurde multe per i ritardi, pagamenti ingiusti e chiaramente di mobbing nei confronti degli autori che osassero richiedere maggiormente rispetto ed equità.
Per rendere il tutto maggiormente più chiaro credo che sia il caso di parlare della situazione di 회색 (che per comodità chiameremo con la sua traduzione inglese, Grey). L’autrice era una delle punte di diamante della casa editrice, quattro anni con loro ma tutto d’un tratto ha annunciato la rescissione del contratto. Uno dei fattori imperanti in questa scelta è stato ciò che consegue l’aver scoperto di avere un tumore di 1.5 centimetri alla tiroide. Infatti nel momento in cui ha chiesto all’editor di avere una pausa la risposta, a sua detta, è stata la seguente: “I tumori alla tiroide sono perlopiù benigni, ne ho uno anche io ed anche più grande del tuo. Vuoi riposarti ancora? Eri appena tornata dalle ferie, basta”. L’autrice chiaramente stando male da molto tempo aveva già chiesto in passato una pausa. Lei ha quindi ha lavorato per altri 2 mesi senza poter trovare neanche il tempo per andare in ospedale e quando, finalmente, c’è riuscita ha scoperto che si trattasse di cancro. Quando lei era sul lettino aspettando l’operazione lo stesso editor è arrivato con del ginseng e le ha detto “Ah, allora eri sempre così stanca perché avevi il cancro”. La Lezhin nega che tutto ciò sia successo ma Grey ha registrato tutte le conversazioni col proprio cellulare.
I ritardi alla Lezhin costano caro. Se un autore dovesse ritardare per 2 volte nel consegnare le proprie tavole non entro i due giorni prima della pubblicazione loro avrebbero dovuto pagare una multa corrispondente al 3% dell’incasso mensile della propria opera, tre ritardi il 6%, quattro il 9%. Grazie a Grey ed altri autori si è arrivato a questo compromesso, inizialmente gli autori venivano multati al primo ritardo e la percentuale ammontava addirittura al 20%! Grey ha dichiarato che calcolando l’ammontare delle multe di tutti gli autori si supera la soglia di 10.000 dollari, inoltre pare che nel loro contratto non fosse scritto da nessuna parte che ci sarebbero state suddette multe. La Lezhin ha cancellato queste multe.
In più Grey ha avuto un grande problema con le sue pubblicazioni tramite la Lezhin in Cina, venendo pagata dopo ben 2 anni, ma di questo la casa editrice se n’è lavata le mani asserendo che è un errore causato dalla compagnia cinese che avrebbe dovuto gestire tutto questo. Penso sia inutile sottolineare quanto sia una scusa oltremodo superficiale.
Pure l’emittente coreano SBS 8 ha parlato di questo caos, mostrando che ci fossero chiarissime mail nelle quali si dicesse che le opere di Michii e EunSong sarebbero state escluse da ogni ordine ed evento Lezhin. La casa editrice ha quindi negato nuovamente di aver creato la blacklist, ed asserendo che loro avessero scritto quelle mail come conseguenza delle “bugie” delle autrici e che pagherà sempre il dovuto a chiunque.
Anche l’autrice Lee Aru ammette di essere entrata in blacklist. La sua opera è sempre stata tra le più popolari in assoluto, facendo guadagnare all’azienda decine di milioni di wons e quando ha finito il suo manhwa ha deciso di andare in un’altra casa editrice utilizzando gli stessi personaggi, dato che nel contratto non era stato scritto da nessuna parte che questo fosse vietato. La Lezhin prima ha cercato di dirle che stesse violando il contratto e che non potesse fare nulla di simile, ma una volta spalle al muro hanno deciso di cancellare direttamente la sua opera e di non promuoverla nemmeno nella lista delle opere di maggior successo dell’anno.
Un autore che è rimasto anonimo ha rivelato inoltre che la casa editrice dichiara di continuo che vengono promessi 2 miloni di won (quasi 1500 euro) ma se non riesci a far guadagnare alla casa editrice la stessa cifra loro t’insultano senza ritegno, nonostante si vantino continuamente di essere una realtà che garantisce senza alcun problema questa somma. Un altro autore dice di aver raggiunto un contratto con la Lezhin dopo aver vinto un determinato contest ma che nel contratto fosse scritto “Nel caso non si raggiungessero certi scopi il contratto verrà rescisso”, chiaramente l’autore chiese quali fossero certi obiettivi, non ricevette nessuna risposta chiara (“non conta, se vende va bene”), gli fecero cambiare tutta la storia e dopo 3 mesi gli annunciarono che entro 30 capitoli il suo fumetto sarebbe stato chiuso.
La Korean Manhwa Association e la Korean Webtoonista Association hanno pubblicato una dichiarazione contro il CEO della Lezhin, appuntando le proprie richieste inderogabili: scuse pubbliche a tutti gli autori, cancellare le multe dei ritardi e restituire i soldi agli autori, cancellare la blacklist, pagare gli autori per i danni recatigli, includere nel contratto che vi sarà della promozione delle opere, permettere agli autori di recidere il contratto normalmente, totale divisione tra contratti di secondo livello e degli accordi con i paesi esteri. La Lezhin non ha ascoltato le richieste per il momento, tranne come detto in precedenza per quanto riguarda la cancellazione delle multe per il ritardo.
Come se non bastasse Mediaus ha scoperto che la Lezhin ha uno strano rapporto coi giornalisti, avendo speso 21.533.435 di won (quasi 16.000 euro) per “intrattenere i giornalisti” negli scorsi 9 mesi. 15 testate hanno avuto pranzi con il PR Manager della Lezhin, eventi che ovviamente erano arricchiti da regali. Nessuno di questi giornali ha scritto nulla per mesi sul caos della Lezhin, hanno aspettato che la situazione esplodesse e che la casa editrice facesse dichiarazioni pubbliche sull’accaduto, ma 4 testate non hanno comunque scritto nemmeno una critica. Gli autori sottolineano che a loro non è mai stato offerto mai nemmeno un pranzo.
il 30 gennaio la Lezhin licenzia ufficialmente EunSong e Michii annunciando che i loro lavori non saranno più disponibili dal 6 febbraio. Le autrici hanno scoperto del licenziamento direttamente dai media, inoltre sono state minacciate dal team legale che nel caso non si fossero scusate e se non dovessero cancellare i loro account social saranno perseguite legalmente. Qui c’è una raccolta fondi per aiutarle nella loro battaglia, la quale ha raccolto 20.000.000 di won in poche ore! L’aiuto viene anche dalla Korean Webtoon/Manhwa Association e dalla Association for Game Developers.
La stessa Koogi condivide continuamente il post, ve lo ricordo cliccate qui perché c’è ancora molto di più, che sintetizza perfettamente la questione, facendo comprendere come la maggior parte dei creatori in Corea siano uniti nello stesso fronte.
È stato detto tanto, la questione chiaramente non è finita qua. Oggi è attesa una manifestazione contro la Lezhin nella loro sede e sicuramente chissà quanto altro deve succedere. Per adesso traete le vostre conclusioni.
La Lezhin ha ricevuto negli ultimi anni principalmente complimenti, per il suo modo perfetto di entrare nell’editoria nell’era in cui si è a stretto contatto coi media, riuscendo a capitalizzare con successo la grande richiesta di opere BL/Yaoi o che comunque avessero dei contenuti non mirati ad un’audience composta da ragazzini.
Ma gli altarini sono stati scoperti e non è decisamente tutto oro ciò che luccica. Negli ultimi mesi difatti vi è stato un grandissimo caos che ha coinvolto la realtà coreana.
La situazione ha varcato i confini dell’Asia grazie a questo tweet:
my name is EunSong. I'm the author of web comic series called "Reversi" from Lezhin Comics.Since the May 2017, my work has been excluded from the company's entire promotions after I was listed on Lezhin Comics' "blacklist". pic.twitter.com/XmUMiG9l8c
— 블랙리스트작가 은송 (@TkfEjr) 30 gennaio 2018
“Il mio nome è EunSong. Sono l’autrice del web comic Reversi della Lezhin Comics. Da maggio 2017 la mia opera è stata completamente esclusa dalle attività promozionali, dopo che son entrata nella blacklist della Lezhin Comics” – 30 gennaio.
Vi invito di leggere i suoi tweet di risposta per avere una situazione ancora più chiara. Ma cosa è successo? Perché EunSong fa parte di questa fantomastica blacklist? EunSong è stata colpevole di non aver assecondato le politiche interne della casa editrice.
Entrare nel fulcro del discorso in modo dettagliato è molto complesso e ci dilungheremmo tantissimo, quindi v’invito a cliccare qui per avere tutte le info disponibili. In parole povere la Lezhin è accusata ufficialmente dal 5 dicembre (è stata pure aperta una petizione per far sì che il governo coreano faccia qualcosa a proposito) di apporre assurde multe per i ritardi, pagamenti ingiusti e chiaramente di mobbing nei confronti degli autori che osassero richiedere maggiormente rispetto ed equità.
Per rendere il tutto maggiormente più chiaro credo che sia il caso di parlare della situazione di 회색 (che per comodità chiameremo con la sua traduzione inglese, Grey). L’autrice era una delle punte di diamante della casa editrice, quattro anni con loro ma tutto d’un tratto ha annunciato la rescissione del contratto. Uno dei fattori imperanti in questa scelta è stato ciò che consegue l’aver scoperto di avere un tumore di 1.5 centimetri alla tiroide. Infatti nel momento in cui ha chiesto all’editor di avere una pausa la risposta, a sua detta, è stata la seguente: “I tumori alla tiroide sono perlopiù benigni, ne ho uno anche io ed anche più grande del tuo. Vuoi riposarti ancora? Eri appena tornata dalle ferie, basta”. L’autrice chiaramente stando male da molto tempo aveva già chiesto in passato una pausa. Lei ha quindi ha lavorato per altri 2 mesi senza poter trovare neanche il tempo per andare in ospedale e quando, finalmente, c’è riuscita ha scoperto che si trattasse di cancro. Quando lei era sul lettino aspettando l’operazione lo stesso editor è arrivato con del ginseng e le ha detto “Ah, allora eri sempre così stanca perché avevi il cancro”. La Lezhin nega che tutto ciò sia successo ma Grey ha registrato tutte le conversazioni col proprio cellulare.
I ritardi alla Lezhin costano caro. Se un autore dovesse ritardare per 2 volte nel consegnare le proprie tavole non entro i due giorni prima della pubblicazione loro avrebbero dovuto pagare una multa corrispondente al 3% dell’incasso mensile della propria opera, tre ritardi il 6%, quattro il 9%. Grazie a Grey ed altri autori si è arrivato a questo compromesso, inizialmente gli autori venivano multati al primo ritardo e la percentuale ammontava addirittura al 20%! Grey ha dichiarato che calcolando l’ammontare delle multe di tutti gli autori si supera la soglia di 10.000 dollari, inoltre pare che nel loro contratto non fosse scritto da nessuna parte che ci sarebbero state suddette multe. La Lezhin ha cancellato queste multe.
In più Grey ha avuto un grande problema con le sue pubblicazioni tramite la Lezhin in Cina, venendo pagata dopo ben 2 anni, ma di questo la casa editrice se n’è lavata le mani asserendo che è un errore causato dalla compagnia cinese che avrebbe dovuto gestire tutto questo. Penso sia inutile sottolineare quanto sia una scusa oltremodo superficiale.
Pure l’emittente coreano SBS 8 ha parlato di questo caos, mostrando che ci fossero chiarissime mail nelle quali si dicesse che le opere di Michii e EunSong sarebbero state escluse da ogni ordine ed evento Lezhin. La casa editrice ha quindi negato nuovamente di aver creato la blacklist, ed asserendo che loro avessero scritto quelle mail come conseguenza delle “bugie” delle autrici e che pagherà sempre il dovuto a chiunque.
Anche l’autrice Lee Aru ammette di essere entrata in blacklist. La sua opera è sempre stata tra le più popolari in assoluto, facendo guadagnare all’azienda decine di milioni di wons e quando ha finito il suo manhwa ha deciso di andare in un’altra casa editrice utilizzando gli stessi personaggi, dato che nel contratto non era stato scritto da nessuna parte che questo fosse vietato. La Lezhin prima ha cercato di dirle che stesse violando il contratto e che non potesse fare nulla di simile, ma una volta spalle al muro hanno deciso di cancellare direttamente la sua opera e di non promuoverla nemmeno nella lista delle opere di maggior successo dell’anno.
Un autore che è rimasto anonimo ha rivelato inoltre che la casa editrice dichiara di continuo che vengono promessi 2 miloni di won (quasi 1500 euro) ma se non riesci a far guadagnare alla casa editrice la stessa cifra loro t’insultano senza ritegno, nonostante si vantino continuamente di essere una realtà che garantisce senza alcun problema questa somma. Un altro autore dice di aver raggiunto un contratto con la Lezhin dopo aver vinto un determinato contest ma che nel contratto fosse scritto “Nel caso non si raggiungessero certi scopi il contratto verrà rescisso”, chiaramente l’autore chiese quali fossero certi obiettivi, non ricevette nessuna risposta chiara (“non conta, se vende va bene”), gli fecero cambiare tutta la storia e dopo 3 mesi gli annunciarono che entro 30 capitoli il suo fumetto sarebbe stato chiuso.
La Korean Manhwa Association e la Korean Webtoonista Association hanno pubblicato una dichiarazione contro il CEO della Lezhin, appuntando le proprie richieste inderogabili: scuse pubbliche a tutti gli autori, cancellare le multe dei ritardi e restituire i soldi agli autori, cancellare la blacklist, pagare gli autori per i danni recatigli, includere nel contratto che vi sarà della promozione delle opere, permettere agli autori di recidere il contratto normalmente, totale divisione tra contratti di secondo livello e degli accordi con i paesi esteri. La Lezhin non ha ascoltato le richieste per il momento, tranne come detto in precedenza per quanto riguarda la cancellazione delle multe per il ritardo.
Come se non bastasse Mediaus ha scoperto che la Lezhin ha uno strano rapporto coi giornalisti, avendo speso 21.533.435 di won (quasi 16.000 euro) per “intrattenere i giornalisti” negli scorsi 9 mesi. 15 testate hanno avuto pranzi con il PR Manager della Lezhin, eventi che ovviamente erano arricchiti da regali. Nessuno di questi giornali ha scritto nulla per mesi sul caos della Lezhin, hanno aspettato che la situazione esplodesse e che la casa editrice facesse dichiarazioni pubbliche sull’accaduto, ma 4 testate non hanno comunque scritto nemmeno una critica. Gli autori sottolineano che a loro non è mai stato offerto mai nemmeno un pranzo.
il 30 gennaio la Lezhin licenzia ufficialmente EunSong e Michii annunciando che i loro lavori non saranno più disponibili dal 6 febbraio. Le autrici hanno scoperto del licenziamento direttamente dai media, inoltre sono state minacciate dal team legale che nel caso non si fossero scusate e se non dovessero cancellare i loro account social saranno perseguite legalmente. Qui c’è una raccolta fondi per aiutarle nella loro battaglia, la quale ha raccolto 20.000.000 di won in poche ore! L’aiuto viene anche dalla Korean Webtoon/Manhwa Association e dalla Association for Game Developers.
La stessa Koogi condivide continuamente il post, ve lo ricordo cliccate qui perché c’è ancora molto di più, che sintetizza perfettamente la questione, facendo comprendere come la maggior parte dei creatori in Corea siano uniti nello stesso fronte.
È stato detto tanto, la questione chiaramente non è finita qua. Oggi è attesa una manifestazione contro la Lezhin nella loro sede e sicuramente chissà quanto altro deve succedere. Per adesso traete le vostre conclusioni.
Forse si è raggiunto un punto dove le case editrici Giapponesi e Coreane che siano, richiedono troppo agli autori.
Gli fanno fare orari assurdi con scadenze assurde perché in questo modo posso guadagnarci di più.
Tra altro i buoni guadagni per gli autori si vedono solo sé un determinato autore realizza un opera che sfonda davvero.
Sè le cose fossero vere, sta coreana Lezhin con tutte queste richieste e regole assurde meriterebbe di fallire.
Forse è giunto il tempo che gli autori sia Giapponesi che Coreani ed anche Europei direi (per non parlare dei cinesi trattati come schiavi) pretendano più regole dalla loro parte, orari più umani, diritti, ect, è non farsi trattare male.
Per esempio Invece di realizzare 50 capitoli di un manga o manwa all'anno, lavorando come muli, né realizzino 20 o 25, prendendosi così più spazio per loro e la loro famiglie... Ect
Chissà poi quanto c'è di vero, sempre meglio ascoltare per bene entrambe le campane
mi pare davvero difficile pensare che tutta sta gente si sia inventate queste cose, tenendo conto anche che la Corea non è per nulla diversa dal Giappone quando parliamo dell'eccesso nel mondo del lavoro.
Ribadisco che Grey ha le registrazioni telefoniche e non credo che una povera persona col cancro si metta ad usare il suo tempo preziosissimo e le sue forze (che con la chemio...) per dire scemenze a caso.
La Lezhin nega tutto categoricamente ed urla "fake news" minacciando denunce alle autrici della blacklist, non c'è molto da sentire nella loro campana
Capitalisti sfrenati. ne più... ne meno.
Una soluzione potrebbe essere che tutti gli autori sotto contratto se ne vadino in massa, a costo di pagare penali - e forse un altro kickstarter o simili aiuterebbe. Non credo che, a fronte del successo avuto dai loro manwha ultimamente, non esistano case editrici disposte ad accoglierle. Certo è più facile a dirsi che a farsi. Però certo dover arrivare a questi punti solo perché "pretendi" di vivere del tuo lavoro a condizioni umane...
Un reportage agghiacciante.
Spero che la rivelazione di questa vicenda permetta all'opinione pubblica di montare talmente tanto da costringere questi carcerieri in erba a pagare per i loro atti.
Mi raggela soprattutto la storia di Grey, conoscendo varie persone che tengono la tiroide sotto controllo, è una parte del corpo delicatissima e soggetta a malattie.
E' un discorso giustissimo ma che si scontra col mercato.
Alla fine vieni pagato in base a quanto lavori, ridurre il lavoro inevitabilmente si ripercuote sul guadagno.
Se fai uscire 2 volumi l'anno al posto di 4, l'editore guadagna la metà e tu guadagni la metà.
E molti autori non possono permetterselo.
Per prima cosa quindi gli autori dovrebbero puntare a essere meglio pagati.
Non ho la benchè minima idea dei margini di guadagno, di quanto cioè l'editore si prenda del lavoro altrui (anche loro hanno spese e dipendenti da pagare) e quindi quanto margine ci sia in questa trattativa però mi pare il primo passo inevitabile per arrivare a quello.
A costo di alzare i prezzi al pubblico se fosse inevitabile.
Ehm, dunque come tutte le correnti economiche che devono essere moderate per funzionare?
Il capitalismo dal volto umano è una bella favola, vecchia oltretutto.
Grazie! ^^
Open an history book, just read. Mai sentito parlare di prima e seconda rivoluzione industriale (mai letto Dickens, Zola, Verga e compagnia cantante?)? Di crisi del '29 (cfr laissez faire)? Di affermazione di regimi autoritaria Europa (crisi del liberalismo)? O anche degli scioperi senza fine in Gran Bretagna durante il governo di M. Tatcher (e tutta la questione del neoliberismo)? Di sfruttamento minorile, che esiste ancora oggi? Degli espropri delle terre in America Latina da parte delle multinazionali (cfr caffè, banane, cacao)? Dei monopoli delle stesse multinazionali che vengono lasciati fare? E delle multinazionali, sempre, che vendono i loro prodotti in Africa senza farsi assolutamente alcuno scrupolo (cfr Nestlè)
Come diceva il buon vecchio Karl tutto nasce dall'economia, e come vedi quello che tu presenti come un'ovvietà non lo è affatto, non lo era due secoli fa, quando il capitalismo è diventato realmente "una cosa", non lo è anche nel mondo moderno.
Se nel mio elenco ci sono imprecisioni è perché alcune cose le ho studiate più approfonditamente mentre altre purtroppo un po' meno, o necessitano una rispolveratina.
mi dispiace, ma rimango comunque una persona poco adatta per porre domande retoriche
Ah, comunque certo, so che in Asia è una questione culturale, ma proprio per questo mi sento in dovere di ribattere ad alcune peculiari affermazioni. Ancor più se è insito nella cultura bisogna mettere in conto che l'economia non si modera in modo "naturale", ma attraverso un cambiamento culturale (ad esempio studiando e diffondendo teorie economiche che prevedono diritti del lavoratore )
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