Goblin Slayer è senza dubbio uno dei fenomeni più discussi degli ultimi tempi, un po' per la sua narrativa cruda e diretta, un po' per il trend attuale che vede le light novel di stampo fantasy spadroneggiare nel mercato giapponese.
Approfittando della messa in onda dell'anime (disponibile con sottotitoli in italiano su VVVVID) e dell'imminente pubblicazione del manga da parte di J-Pop Manga, vi proponiamo l'intervista dello youtuber The Anime Man all'autore della novel, Kumo Kagyu.
Approfittando della messa in onda dell'anime (disponibile con sottotitoli in italiano su VVVVID) e dell'imminente pubblicazione del manga da parte di J-Pop Manga, vi proponiamo l'intervista dello youtuber The Anime Man all'autore della novel, Kumo Kagyu.
-Chi è il suo autore di light novel preferito e cosa l’ha spinta a scriverle?
In ambito light novel, la serie da cui sono stato più influenzato è probabilmente Black Rod di Hideyuki Furuhashi. È la prima delle tre parti che formano la serie “Chaos Hekisa”, credo che mi abbia influenzato profondamente.
-Le light novel che legge sono solitamente di genere dark fantasy?
In realtà leggo di tutto, se c’è qualcosa che cattura il mio interesse la leggo indipendentemente dal genere.
-Immagino che ci siano persone che non conoscono Goblyn Slayer, quindi da suo creatore, potrebbe introdurne la storia?
In un qualche mondo fantasy, in una qualche regione remota, in un qualche continente, c’è uno strano avventuriero che uccide goblin. Ci sono delle ragioni per cui lo fa e sono queste stesse ragioni a renderlo così ostinato in questa lotta. La storia ruota intorno alle relazioni con le persone che lo circondano e lo aiutano a dirigersi verso qualcosa di positivo.
-Perché le persone dovrebbero seguire Goblin Slayer?
L’unica cosa che posso fare è pregarvi di leggerlo, se per qualche motivo vi sembra interessante! Personalmente amo cose come i classici romanzi fantasy, i giochi di ruolo da tavolo e i librogame, quindi se vi piacciono questo genere di cose, vi consiglio di dargli un’occhiata.
-Cos’ha Goblin Slayer di diverso dalle altre light novel di genere dark fantasy?
È un’opera fortemente influenzata dai fantasy classici, credo che ci siano parecchie storie che prendono in prestito questo tipo di idee, ma molte light novel fantasy moderne raccontano di reincarnazioni in un altro mondo o di personaggi intrappolati in un mondo in stile videogame, quindi credo che paragonando Goblin Slayer a questo tipo di storie si possa godere di uno stile completamente diverso.
-Ho letto il primo volume.
Grazie!
-Ho letto tante light novel di genere diverso ma concordo con lei quando dice che il fantasy moderno tende a focalizzarsi sulla reincarnazione o su qualcosa legato ai videogiochi, ma Goblin Slayer si addentra ancora di più nel dark fantasy, dovendo classificarlo con un solo genere. Le light novel moderne non offrono più storie di questo tipo.
Credo sia tutto legato al boom di questi generi, alla tendenza attuale… per esempio noi della generazione passata avevamo Lodoss War, che è molto lontano dagli isekai. Record of Lodoss War è un’altra serie che è stata influenzata dalle storie fantasy classiche e dai giochi di ruolo da tavolo, da lì poi sono nate storie come Orphen, Slayers, che erano leggere ma avevano una narrativa piuttosto dark tra le loro pagine. E da allora… non so quando sia iniziata questa tendenza…
-Sono diventate storie più orientate sullo slice of life, giusto?
Esattamente! Da lì si è passati agli isekai, all’ispirazione ai videogiochi, che sono il trend attuale. Quindi quello che sto cercando di fare è prendere un trend del passato e riportarlo in auge a modo mio.
-C’è un motivo per cui non ha creato una storia di genere isekai o basata su videogame?
Non c’è stata una ragione precisa, questo tipo di storie mi piace anche, è solo che i libri che leggo sono solitamente quei vecchi libri che trovi in biblioteca, ho più affinità con le vecchie light novel che non con le serie moderne, quindi, dovendone scrivere una io, mi sono avvicinato con naturalezza a quello stile.
-Credo che scrivere qualcosa con cui si ha familiarità renda anche il processo di scrittura più semplice.
Sì, È una cosa che mi piace e mi diverte. Ho sempre voluto provare a scrivere una storia fantasy in stile videogame, ma per adesso, quello che ho iniziato è Goblin Slayer.
-Ho notato una cosa leggendo la sua novel: tutto è narrato dalla prospettiva di una terza persona. Ripensando alle Light novel che ho letto non mi viene in mente nessun’altra serie raccontata in terza persona. Molte storie sono scritte in un modo che renda il lettore protagonista, c’è un motivo per cui ha deciso di adottare la narrativa in terza persona?
Sinceramente non ho prestato molta attenzione alla cosa mentre scrivevo ma lo sterminatore di goblin non dovrebbe essere considerato il protagonista principale di questo mondo, è il protagonista di questa particolare storia ma agli occhi del resto del mondo è solo un avventuriero come tanti. È una cosa che ho deciso sin dalle prime fasi di sviluppo della storia quindi ho scritto tutto da un punto di vista esterno, per essere sicuro di poter far arrivare per bene al lettore tutte le informazioni necessarie. L’idea dello sterminatore di goblin viene dai fumetti americani come Batman, The Punisher e film più recenti come Kick Ass. Più che un supereroe che salva il mondo come Superman, lo sterminatore di goblin è un eroe di tutti i giorni che non è poi così potente e semplicemente sconfigge i criminali della città.
-Un eroe del quotidiano.
Esatto. Se avessi scritto una storia dal punto di vista dello sterminatore di goblin tutto questo mondo avrebbe ruotato intorno a lui e nient’altro, quindi ho voluto scrivere una storia in cui Superman esiste già e dall’altro lato c’è lo sterminatore di goblin che fa le sue cose. Per poter rappresentare al meglio questo mondo e le relazioni tra i personaggi era necessario scrivere da un punto di vista esterno.
-Quindi è una narrativa basata più sul mondo che non sul protagonista.
Direi di sì?! Non posso dirlo con certezza, sicuramente si basa più su uno stile che non sull’altro. L’idea che volevo rappresentare era quella di diversi individui che abitano questo mondo, ognuno con i propri pensieri e avventure. Quindi in questo senso possiamo dire che è una narrativa focalizzata più sul mondo.
-Mentre leggevo la storia ho trovato molto interessante una cosa: c’è un motivo per cui non ha dato un nome proprio ai personaggi?
All’inizio stavo scrivendo questa storia per un altro medium, mi è stata proposta la pubblicazione dopo un po’ di tempo e a quel punto avevo pensato di dare un nome a tutti ma mi sembrava che le cose non quadrassero. Nella mia mente avevo l’idea che tutti questi personaggi fossero mossi da qualcuno in qualche gioco di ruolo da tavolo, quindi era meglio dare ad ogni lettore la possibilità di scegliere per ognuno i nomi che preferiva.
-Sarei curioso di sapere che nomi aveva in mente. Può dirceli?
Potrei dirli ma… ho fatto una lista di nomi ma nessuno spiccava, quindi ho pensato “se lo sterminatore di goblin è lo sterminatore di goblin, allora anche la chierica resta la chierica”.
-Che consiglio darebbe agli aspiranti scrittori di light novel?
Parlo di qualcosa che riflette la mia esperienza personale quindi non so dire se valga per tutti ma continuate a scrivere e finite quello che avete iniziato. Se continuerete a fare così, vi porterà a qualcosa. Nessuno può sapere quanto tempo ci vorrà, alcuni riescono a ottenere la pubblicazione velocemente, per altri passano anni, ma sono una persona fiduciosa, quindi finché continuerete a scrivere, prima o poi potrete diventare degli autori.
-Per curiosità, quanto tempo c’è voluto per lei?
Ho scritto novel per un anno prima che pubblicassero questa.
-Wow, solo un anno?
Ma prima facevo scrittura creativa e sono stato impegnato in altri progetti letterari online per circa 10 anni. È da un anno circa che ho iniziato a scrivere seriamente novel e a portare a termine le storie che avevo iniziato. Prima di Goblin Slayer ho attraversato un periodo in cui iniziavo a scrivere storie ma poi le mettevo da parte senza motivo.
-È diverso scrivere online dallo scrivere per una pubblicazione come questa?
Sì, decisamente. Se scrivo online posso rilasciare piccole parti di storia mentre continuo a scrivere il resto. Posso ricevere dal mio pubblico un feedback in tempo reale e usarlo per correggere certe parti o vedere se ottengo le reazioni che mi aspettavo, cosa che mi rende molto felice. Una pubblicazione invece implica che io debba scrivere tutta la storia da solo. È una cosa che non riesco a fare del tutto quindi ogni tanto chiedo feedback agli amici e alla famiglia. Non poter condividere la storia con nessuno finché non è definitivamente completa, è dura.
-È stata annunciata una serie anime di Goblin Slayer, che ne pensa?
Continuo a pensare che prima o poi mi sveglierò in un letto d’ospedale ma ancora non sta succedendo!
-Non sembra reale, vero?
No, per niente. Voglio dire, sono così da quando è iniziata la pubblicazione della mia storia quindi inizio a preoccuparmi per la mia salute!
-Non c’è da stupirsene, avere a che fare con tutto questo dopo solo un anno!
Prima che succedesse tutto questo ho sempre sognato che una mia storia venisse pubblicata o trasposta in anime. Sto facendo del mio meglio e tutto sta andando alla grande. Credo che farò passare ancora un po’ di tempo prima di svegliarmi!
-Per finire, vuole dire qualcosa ai fan e a tutti quelli in attesa dell’adattamento anime?
Con la novel e lo script dell’anime ho dato il massimo per far sì che piacessero a tutti, quindi se il risultato vi soddisferà, per me significherà davvero tantissimo. Spero che vi godiate al massimo la novel, il manga e l’anime.
In ambito light novel, la serie da cui sono stato più influenzato è probabilmente Black Rod di Hideyuki Furuhashi. È la prima delle tre parti che formano la serie “Chaos Hekisa”, credo che mi abbia influenzato profondamente.
-Le light novel che legge sono solitamente di genere dark fantasy?
In realtà leggo di tutto, se c’è qualcosa che cattura il mio interesse la leggo indipendentemente dal genere.
-Immagino che ci siano persone che non conoscono Goblyn Slayer, quindi da suo creatore, potrebbe introdurne la storia?
In un qualche mondo fantasy, in una qualche regione remota, in un qualche continente, c’è uno strano avventuriero che uccide goblin. Ci sono delle ragioni per cui lo fa e sono queste stesse ragioni a renderlo così ostinato in questa lotta. La storia ruota intorno alle relazioni con le persone che lo circondano e lo aiutano a dirigersi verso qualcosa di positivo.
-Perché le persone dovrebbero seguire Goblin Slayer?
L’unica cosa che posso fare è pregarvi di leggerlo, se per qualche motivo vi sembra interessante! Personalmente amo cose come i classici romanzi fantasy, i giochi di ruolo da tavolo e i librogame, quindi se vi piacciono questo genere di cose, vi consiglio di dargli un’occhiata.
-Cos’ha Goblin Slayer di diverso dalle altre light novel di genere dark fantasy?
È un’opera fortemente influenzata dai fantasy classici, credo che ci siano parecchie storie che prendono in prestito questo tipo di idee, ma molte light novel fantasy moderne raccontano di reincarnazioni in un altro mondo o di personaggi intrappolati in un mondo in stile videogame, quindi credo che paragonando Goblin Slayer a questo tipo di storie si possa godere di uno stile completamente diverso.
-Ho letto il primo volume.
Grazie!
-Ho letto tante light novel di genere diverso ma concordo con lei quando dice che il fantasy moderno tende a focalizzarsi sulla reincarnazione o su qualcosa legato ai videogiochi, ma Goblin Slayer si addentra ancora di più nel dark fantasy, dovendo classificarlo con un solo genere. Le light novel moderne non offrono più storie di questo tipo.
Credo sia tutto legato al boom di questi generi, alla tendenza attuale… per esempio noi della generazione passata avevamo Lodoss War, che è molto lontano dagli isekai. Record of Lodoss War è un’altra serie che è stata influenzata dalle storie fantasy classiche e dai giochi di ruolo da tavolo, da lì poi sono nate storie come Orphen, Slayers, che erano leggere ma avevano una narrativa piuttosto dark tra le loro pagine. E da allora… non so quando sia iniziata questa tendenza…
-Sono diventate storie più orientate sullo slice of life, giusto?
Esattamente! Da lì si è passati agli isekai, all’ispirazione ai videogiochi, che sono il trend attuale. Quindi quello che sto cercando di fare è prendere un trend del passato e riportarlo in auge a modo mio.
-C’è un motivo per cui non ha creato una storia di genere isekai o basata su videogame?
Non c’è stata una ragione precisa, questo tipo di storie mi piace anche, è solo che i libri che leggo sono solitamente quei vecchi libri che trovi in biblioteca, ho più affinità con le vecchie light novel che non con le serie moderne, quindi, dovendone scrivere una io, mi sono avvicinato con naturalezza a quello stile.
-Credo che scrivere qualcosa con cui si ha familiarità renda anche il processo di scrittura più semplice.
Sì, È una cosa che mi piace e mi diverte. Ho sempre voluto provare a scrivere una storia fantasy in stile videogame, ma per adesso, quello che ho iniziato è Goblin Slayer.
-Ho notato una cosa leggendo la sua novel: tutto è narrato dalla prospettiva di una terza persona. Ripensando alle Light novel che ho letto non mi viene in mente nessun’altra serie raccontata in terza persona. Molte storie sono scritte in un modo che renda il lettore protagonista, c’è un motivo per cui ha deciso di adottare la narrativa in terza persona?
Sinceramente non ho prestato molta attenzione alla cosa mentre scrivevo ma lo sterminatore di goblin non dovrebbe essere considerato il protagonista principale di questo mondo, è il protagonista di questa particolare storia ma agli occhi del resto del mondo è solo un avventuriero come tanti. È una cosa che ho deciso sin dalle prime fasi di sviluppo della storia quindi ho scritto tutto da un punto di vista esterno, per essere sicuro di poter far arrivare per bene al lettore tutte le informazioni necessarie. L’idea dello sterminatore di goblin viene dai fumetti americani come Batman, The Punisher e film più recenti come Kick Ass. Più che un supereroe che salva il mondo come Superman, lo sterminatore di goblin è un eroe di tutti i giorni che non è poi così potente e semplicemente sconfigge i criminali della città.
-Un eroe del quotidiano.
Esatto. Se avessi scritto una storia dal punto di vista dello sterminatore di goblin tutto questo mondo avrebbe ruotato intorno a lui e nient’altro, quindi ho voluto scrivere una storia in cui Superman esiste già e dall’altro lato c’è lo sterminatore di goblin che fa le sue cose. Per poter rappresentare al meglio questo mondo e le relazioni tra i personaggi era necessario scrivere da un punto di vista esterno.
-Quindi è una narrativa basata più sul mondo che non sul protagonista.
Direi di sì?! Non posso dirlo con certezza, sicuramente si basa più su uno stile che non sull’altro. L’idea che volevo rappresentare era quella di diversi individui che abitano questo mondo, ognuno con i propri pensieri e avventure. Quindi in questo senso possiamo dire che è una narrativa focalizzata più sul mondo.
-Mentre leggevo la storia ho trovato molto interessante una cosa: c’è un motivo per cui non ha dato un nome proprio ai personaggi?
All’inizio stavo scrivendo questa storia per un altro medium, mi è stata proposta la pubblicazione dopo un po’ di tempo e a quel punto avevo pensato di dare un nome a tutti ma mi sembrava che le cose non quadrassero. Nella mia mente avevo l’idea che tutti questi personaggi fossero mossi da qualcuno in qualche gioco di ruolo da tavolo, quindi era meglio dare ad ogni lettore la possibilità di scegliere per ognuno i nomi che preferiva.
-Sarei curioso di sapere che nomi aveva in mente. Può dirceli?
Potrei dirli ma… ho fatto una lista di nomi ma nessuno spiccava, quindi ho pensato “se lo sterminatore di goblin è lo sterminatore di goblin, allora anche la chierica resta la chierica”.
-Che consiglio darebbe agli aspiranti scrittori di light novel?
Parlo di qualcosa che riflette la mia esperienza personale quindi non so dire se valga per tutti ma continuate a scrivere e finite quello che avete iniziato. Se continuerete a fare così, vi porterà a qualcosa. Nessuno può sapere quanto tempo ci vorrà, alcuni riescono a ottenere la pubblicazione velocemente, per altri passano anni, ma sono una persona fiduciosa, quindi finché continuerete a scrivere, prima o poi potrete diventare degli autori.
-Per curiosità, quanto tempo c’è voluto per lei?
Ho scritto novel per un anno prima che pubblicassero questa.
-Wow, solo un anno?
Ma prima facevo scrittura creativa e sono stato impegnato in altri progetti letterari online per circa 10 anni. È da un anno circa che ho iniziato a scrivere seriamente novel e a portare a termine le storie che avevo iniziato. Prima di Goblin Slayer ho attraversato un periodo in cui iniziavo a scrivere storie ma poi le mettevo da parte senza motivo.
-È diverso scrivere online dallo scrivere per una pubblicazione come questa?
Sì, decisamente. Se scrivo online posso rilasciare piccole parti di storia mentre continuo a scrivere il resto. Posso ricevere dal mio pubblico un feedback in tempo reale e usarlo per correggere certe parti o vedere se ottengo le reazioni che mi aspettavo, cosa che mi rende molto felice. Una pubblicazione invece implica che io debba scrivere tutta la storia da solo. È una cosa che non riesco a fare del tutto quindi ogni tanto chiedo feedback agli amici e alla famiglia. Non poter condividere la storia con nessuno finché non è definitivamente completa, è dura.
-È stata annunciata una serie anime di Goblin Slayer, che ne pensa?
Continuo a pensare che prima o poi mi sveglierò in un letto d’ospedale ma ancora non sta succedendo!
-Non sembra reale, vero?
No, per niente. Voglio dire, sono così da quando è iniziata la pubblicazione della mia storia quindi inizio a preoccuparmi per la mia salute!
-Non c’è da stupirsene, avere a che fare con tutto questo dopo solo un anno!
Prima che succedesse tutto questo ho sempre sognato che una mia storia venisse pubblicata o trasposta in anime. Sto facendo del mio meglio e tutto sta andando alla grande. Credo che farò passare ancora un po’ di tempo prima di svegliarmi!
-Per finire, vuole dire qualcosa ai fan e a tutti quelli in attesa dell’adattamento anime?
Con la novel e lo script dell’anime ho dato il massimo per far sì che piacessero a tutti, quindi se il risultato vi soddisferà, per me significherà davvero tantissimo. Spero che vi godiate al massimo la novel, il manga e l’anime.
Titolo | Prezzo | Casa editrice |
---|---|---|
Goblin Slayer 1 | € 6.50 | JPOP |
Goblin Slayer 2 | € 6.50 | JPOP |
Goblin Slayer 3 | € 6.50 | JPOP |
Goblin Slayer 4 | € 6.50 | JPOP |
Goblin Slayer 5 | € 6.50 | JPOP |
Goblin Slayer 6 | € 6.50 | JPOP |
Goblin Slayer 7 | € 6.50 | JPOP |
Goblin Slayer 8 | € 6.50 | JPOP |
Goblin Slayer 9 | € 6.50 | JPOP |
Goblin Slayer 10 | € 6.50 | JPOP |
Goblin Slayer 11 | € 6.50 | JPOP |
Goblin Slayer 12 | € 6.50 | JPOP |
Goblin Slayer 13 | € 6.50 | JPOP |
Goblin Slayer 14 | € 6.50 | JPOP |
Vero. Anche io trovo che lo stile di disegno non sia propriamente adatto al tono dell'opera per quanto riguarda il manga
I due episodi dell'anime non sono male ma trovo sia troppo rimarcato il fattore sessuale in due episodi è tutto uno stupro. Penso che sarebbe bastato rimarcare sui saccheggi e uccisioni da parte dei goblin questa perversione a tutti i costi la trovo superflua. Spero che con il proseguire della vicenda questa morbosità sessuale passi in secondo piano.
non è un nuovo berserk ne nulla del genere, è un buon manga d'azione tutto lì e intrattiene bene e va bene così.
Cupo per delle ragazze struppate? che anche il motivo principale della fama del titolo, allora sono cupi tutti gli hentai del genere fantasy/rape tipo Kuroinu?
Non posso parlare con cognizione di causa perché come ho detto conosco poco e niente l'opera, ma appunto mi sa che si sta alzando un polverone, probabilmente, per nulla. Magari il manga/anime/novel è anche bello ma forse se ne parla in toni eccessivi e magari neanche per i giusti motivi.
L'intervista comunque è stata molto interessante, mi piace l'idea di un avventuriero "semplice" che non è un uber eroe e che persegue un obiettivo personale senza pensare a qualcosa di grosso come salvare il mondo dal cattivone di turno.
Spero che il protagonista faccia gruppo con altri personaggi (e così sembrerebbe) e che ognuno abbia la sua storia, così come dice l'autore. In quel caso, potrebbe essere una storia a me molto affine.
PS speriamo che l'elfa non schiatti perché è il mio personaggio tipo nei giochi di ruolo! XD
la gente critica l'opera peri i stupri e la violenza, ma bisognerebe informarsi su le leggende riguardanti i goblin.
perchè pensare i goblin siano mostri deboli e stupidi è dovuto al fatto che nella magior parte dei videogiochi (manga e anime) siano rapresentati come deboli e facili da far fuori.
Trama nulla, ogni capitolo sempre uguale con goblin come conigli che stuprano umane e i protagonisti che massacrano goblin. Fine.
Il fatto che siano famosi in Giappone non implica che in Italia avranno successo.
In ogni caso io sto ancora spettando 3gatsu no lion lol
E' questo: un opera abbastanza semplice senza molte pretese ma sa avere "presa" e che strizza l'occhio a d&d, e non è Mainstream! (solo per questo meriterebbe un premio) Sono stufo marcio degli isekai o delle cose tipo videogiochi che vengono sfornate ogni 2 secondi, seguo solo overlord e basta e avanza! Sono stufo anche della classica trama stile JRPG in cui Eroe salva mondo e principessa di turno... che scatole...
Anche sul tema dei contenuti forti... non ho capito come mai la gente ha iniziato a classificarlo e sminuirlo in confronto a Berserk... Berserk è Berserk, GS è Gs non c'è bisogno di comparare due storie solo perché hanno contenuti forti...
Infine dico anche ridicola la pretesa di certa gente su Internet che sostiene che Goblin Slayer promuove la "cultura dello Stupro" o "sminuisce le donne"... certa gente deve trovare la polemica anche quando non vi è solo per dar aria alla bocca
senza questo stile di disegno avrebbe venduto meno della metà
Babby's first dark anime
A tal proposito qualcuno mi sa consigliare opere degne che appertengono al primo tipo?
La novel non l'ho ancora letta, ma il manga si presenta bene nella propria idea quasi originale, cioè quella di narrare di un avventuriero qualsiasi con uno scopo preciso che, senza super poteri o altro ma semplicemente con un po' d'ingegno e fantasia porta avanti il suo cruento compito.
Non è un capolavoro ma, sia il manga che l'anime, a me stanno piacendo. Forse l'autore doveva solo fare in modo di strutturare il mondo meno simile alle logiche dei videogiochi (come i limiti dell'eseguire gli incantesimi come se ci fossero dei PM alla "Dragon quest") poiché, se negli isekai funziona, in questo genere non molto. Doveva costruire un mondo con regole più definite, come in "Spice and wolf", ma a parte questo dettaglio, nemmeno poi così tanto fastidioso, tutto il resto è profondamente interessante.
Per quanto concerne quelli che insistono sulla questione stupri, adesso che mi sono documentato leggendo il manga e vedendo la serie, posso affermare che essi, seppur presenti, non sono onnipresenti come molti fanno intendere e che non sono nemmeno cruenti tanto da dover costringere alla censura.
Certo, sono scene di un particolare spessore (anche se, ripeto, finora, dove sono arrivato io, scene esplicite a parte quella della prima avventuriera non ci sono), un bambino non dovrebbe vederle, ma un adulto che lo guarda con la consapevolezza del genere lo guarda giudicandolo obiettivamente e senza focalizzarsi solo su quello.
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