Nei 2 anni passati si è fatto avanti anche il governo giapponese per impedire l'accesso ai siti pirata, ma questo ha sfavorito (e sicuramente sfavorisce tutt'ora) solo la pirateria giapponese.
L'autrice della serie Gangsta, Kosuke, ha recentemente postato su Twitter dicendo che la pirateria inglese potrebbe costringerla a interrompere la pubblicazione della serie. Le scan inglesi sono diventate sempre più popolari in Giappone e di conseguenza sempre più persone leggono e supportano questi siti, a scapito dei manga pubblicati.
Ecco di seguiti i tweet di Kosuke, e le reazioni che hanno avuto i lettori e i fan, che hanno risposto con le foto dei volumi acquistati e con parole a supporto dell'autrice:
I will admit I have read scans to keep up to date with your work, due to the necessary delay in translation. I do however make sure to purchase the volumes when they become available, and I will take your words to heart and support you in this admonish. pic.twitter.com/jaUv0xMshV
— Aoife Keane (@InsanelyCurious) 29 ottobre 2018
I try to keep up in both English and Japanese!
— Altraya (@kittymisha) 29 ottobre 2018
Don't know where to buy the manga from? Try Amazon Japan, Kinokuniya (in 11 countries!), or a proxy service! Make sure it'll come from a distributor! *NOT* someone selling their old copies! :D You can always buy the Japanese ver.! pic.twitter.com/t6aKVDCk57
I have all the volumes available in my country and all the volumes of the spin-off! I absolute love your work and it saddens me that people pirate your work. pic.twitter.com/cDh333qJfx
— Danny de Roode (@Dannyderoode1) 29 ottobre 2018
It's not expensive.
— Mievi (@Mievigon) 29 ottobre 2018
It's the price of your work. For those hundreds of hours you spent working on this manga. For those tears you shed, for those pains you ignored to draw. For the exhaustion you fought to give us an amazing piece of work.
It's not expensive.
It's shameful that people insult a writter, and it is even more when the writter just want to protect his work. People like this does not deserve to be called a fan of manga. I hope you receive the support you deserve, you not deserve to receive insult
— Clownlink (@Clownlinkk) 29 ottobre 2018
C'è stato anche chi ha risposto a supporto della pirateria:
Piracy is a huge promotion of your work!
— Nietzsche Bread (@bdsm_ili_zassal) 29 ottobre 2018
Furthermore, if you're talking about money, please blame the Japanese and not foreigners, since they give the money directly to you.
— deadFreak781: Un Friki Incómodo (@deadFreak781) 29 ottobre 2018
So, instead to blame us and scanlators, blame the people in your own country that won't buy a s.... because some Japanese are cheapstakes who want everything free.
— deadFreak781: Un Friki Incómodo (@deadFreak781) 29 ottobre 2018
Thanks to scanlations werstens know your work in first place, if people like your work they will buy it.
— Jesús A. (@JHarrtmann) 29 ottobre 2018
Meanwhile your manga isn't available on my country, how I, can read your work? Wait to be licenced here? Good joke
People aren't unwilling to pay for your work.
— crusnik (@crusnik26) 30 ottobre 2018
There is just no easy, consumer friendly way to do so.
Piracy is a lot easier. People have to jump through a lot of hoops to legally purchase doujin/manga most of the time.
Take a look at what Steam did for PC gaming.
Hardly a lost sale if people can't buy it in the first place due to lack of availability or ridiculous pricing.
— None Ofyourbusiness (@DutchHikki) 28 ottobre 2018
Want to stop piracy? Have your publisher work on better international services and customer support.
Hope you quit lol.Stupid japanese picking up on scanlators when are you idiots who make it so hard for foreigns to get material.Hell, only the most mainstrain possible shit get here and im not paying overseas shipping for eng versions.
— Adriano Ramos (@Best_Velkoz_BR) 30 ottobre 2018
Chi ha risposto attaccando e accusando Kosuke non ha ben chiare alcune cose importanti: innanzitutto l'autrice non ha diritto a dire mezza parola sugli accordi di licenza che vengono stipulati e di certo le traduzioni non si fanno schioccando le dita.
La cosa più "divertente" è che la maggior parte degli haters sono localizzati negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Germania e Francia... tutti paesi dove Gangsta è stato ufficialmente tradotto.
A differenza di casi in cui esistono vere difficoltà che impediscono di tradurre un'opera in un altro paese, chi ha attaccato Kosuke lo ha fatto ingiustamente e accusandola di cose che vanno al di là delle sue possibilità e del suo controllo (che siano i diritti o il costo di un volume).
Quindi i lettori dovrebbero supportare i loro autori, altrimenti il prezzo da pagare potrebbe essere davvero alto, come la sospensione della serie!
E comunque, anche se si visitano siti pirata, si può avere l'accortezza di evitare di sputarlo in faccia proprio all'autore.
Fonte Consultata:
Goboiano
L'ho già scritto in altro post, ma possibile che qualcosa di disegnato su carta possa avere la stessa qualità e offrire le stesse caratteristiche guardato sullo schermo 10" di uno smartphone???
Non scherziamo davvero
I fumetti hanno lo stesso "futuribile" mercato dei vinili e del vintage, cioé prodotti che ancora oggi hanno un grosso valore commerciale, nonostante ci sia chi dice che il futuro stia nel digitale.
Ed infatti ad oggi la musica si ascolta ancora su vinile XD. E sì, carta e digitale hanno la qualità anzi, il digitale evita l'usura e gli errori di stampa.
Certo che il vinile si ascolta ancora, anzi c'è un grosso ritorno a tale supporto, tanto che anche la grande distribuzione offre i nuovi album ormai di default anche su vinile. Ci sono aziende che fanno business con gli impianti hi-fi retrò e riviste e negozi specializzati.
Ma forse hai un'idea sbagliata di cosa significhi il collezionismo, che non è mero accumulo di oggetti per il loro scopo primario (nel caso del manga la "lettura"), ma anche quello che è il mercato dello scambio (impossibile su digitale) e l'approfondimento di opere e autori, spesso vincolato alle edizioni speciali e ai contenuti extra. Inoltre il concetto di "raro" è completamente avulso al digitale, dove sostanzialmente è pay-to-win, mentre nel collezionismo è ricerca, raccolta di informazioni, passa parola o ancora una volta scambio tra appassionati. Anche gli errori costituiscono rarità e aggiungono valore alle opere. Collezionare è momento di incontro, mentre leggere su uno smartphone per "comodità" è isolarsi.
P.S. a scanso di equivoci sul dibattito, non sto spolliciando sui commenti altrui
E' vero che molta gente che compra manga finisce a diventare un collezionista, ma non e' affatto vero che lo sono il 99% di chi compra manga.
Tutto cio' e' dimostrato dall'aumento dei siti pirata che propongono scan e c'e' chi comincia a perderci molti soldi per questo motivo, non puoi quindi affermare che un servizio modello Netflix (con i manga al posto delle serie tv) non serva a niente e che non lo farebbe nessuno. Ormai lo hanno capito (quasi) tutti, se vuoi battere la pirateria devi offrire un servizio migliore dei siti pirata.
Ovviamente continuera' a esistere anche il mercato delle edizioni fisiche, che non sara' quasi per nulla intaccato.
Per me e' questa la soluzione, poi se vogliono continuare a perdere soldi perche' si rifiutano di adattarsi sono cavoli loro.
Il vinile si ascolta ma non è il modello di base ed è inutile negarlo così come si va ancora a cavallo ma è l'automobile il mezzo principale. Il " ritorno " al vinile è appunto una roba che riguarda una minima parte della popolazione mondiale, la massa si scarica i brani sui cellulari o su ipod ed affini. Non ho un'idea sbagliata di collezionismo, sei tu ad avere un'idea sbagliata di collezionista. Fino all'arrivo del digitale giocoforza ogni appassionato diventava un collezionista perchè per fruire della propria passione doveva per forza accumulare materiale. Oggi il collezionista è molto più specializzato ed infatti anche le aziende si sono adeguate fornendo prodotti più curati ma in numero limitato. Leggere su uno smartphone per comodità è isolarsi XD? Ma lo sai che chi legge o fruisce di opere in digitale non è un'ameba senza vita sociale? Si parla con gli altri tranquillamente delle proprie passioni ed anzi, un collezionista ha più possibilità di entrare nel patologico con le proprie passioni.
Decennio no ma trenta,quarant'anni è possibile.
Roba di lusso per collezionisti.
Certo, e masturbarsi fa diventare ciechi.
"Non acquistarli se non hanno una versione in digitale".
Il che al momento si traduce in:
"Zero acquisti".
Non acquisto e non leggo più manga. Così non si possono lamentare che è colpa della pirateria se non vendono. Io risparmio. E magari quando si renderanno conto che non vendono proveranno a pubblicare tutto in digitale...se no che falliscano pure, io tanto non compro più carta (ho eliminato persino i contanti, uso solo carte prepagate collegate allo smartphone con pagamenti attraverso google pay).
Gli anime invece non ho problemi... Crunchyroll, VVVVID, Netflix, Yamato coprono tutte le mie necessità.
Se vuole vendermi gangsta può farlo su amazon.
<< Certo, e masturbarsi fa diventare ciechi. >>
La rete offre contenuti senza limiti per me può essere più pericolosa dei media tradizionali dopotutto tanti psicologi evidenziano certe problematiche!
Il Cyberbullismo dove nasce, cresce e prospera?
@ frence
Siamo agli antipodi! Non posso vivere senza carta...
La soddisfazione che mi da una rivista, fumetto, libro cartaceo il digitale non potrà mai darmela!
Abbiamo la stessa età però siamo di due universi diversi! Io sono legato alla tradizione ( mai avuto carte di crediti o simili, uso della tecnologia limitato ) te invece proiettato verso un futuro iper tecnologico che non so dove ci porterà...
Sì beh, molti già lo fanno, tranquillo. Per chi non lo fa invece non c'è molta speranza, forse se sono ancora in età scolare qualcosa si può fare, altrimenti è troppo tardi!
XD XD XD. Lo sai che queste stesse belinate venivano dette riguardo alla tua amata televisione?
Nei cervelli della gente che usa un MEZZO per esternare la merda che ha nel cervello. Merda probabilmente installata dentro a causa dei cartoni giapponesi violenti che fanno diventare i bambini ghei.
Che poi, ho capito male o si dice che i giapponesi addirittura aspettano scans in un'altra lingua piuttosto che comprare un titolo nella propria? Lo stesso popolo che negli anime ci mostra come l'inglese non sia proprio la loro lingua preferita? In loro, mi porrei il problema del perché succede.
Per quanto mi riguarda: leggo poche scans, per lo più per titoli che mi piacciono tantissimo, ma so che non arriveranno mai in Italia (leggere manga in inglese mi infastidisce, quindi lo faccio solo per quei titoli che stra-adoro e i gruppi italiani di scans per lo più non li reggo). Se un giorno verranno acquistati i diritti in Italia, li comprerò (come ho fatto per Nodame, La corda d'oro e altro, che avevo già letto in precedenza tramite scans). Comunque, non potendo spendere capitali per i manga, se un titolo mi incuriosisce, ma non tanto da comprarlo o me lo faccio prestare o non lo leggo proprio.
Già, purtroppo per lei roba da leggere di qualità non manca, che sia passata, presente o futura (a meno che la qualità delle nuove opere non cominci a calare paurosamente in futuro).
Mi ricorda la fine che hanno fatto i Timoria, che alla fine degli anni '90-inizio 2000 si lamentava che la pirateria rischiava di far sciogliere la band. La band si sciolse davvero, nel 2003, non si sa se a causa delle sempre minori o dell'atroce album "Un Aldo qualunque sul treno magico"
In ogni caso oggi quanti si ricordano dei Timoria? Magari un giorno faranno una reunion...o forse no.
Il metodo che uso io per decidere cosa comprare è completamente fuori di testa XD
Praticamente spendo al massimo 6€ a settimana, e appunto prendo solo manga e novel che ho già letto, dove compro con più frequenza quelli che mi sono piaciuti maggiormente, così anche delle serie che non mi fanno impazzire ho almeno un volume.
Ovviamente li prenderei subito se potessi ma dato che non ho tutta questa disponibilità economica questo mi sembra il modo più giusto per dare il mio contributo pur continuando leggere.
Arriverà un giorno nel quale dovrò comprarmi un kindle per leggere nonostante preferisca nettamente leggere su carta.
Digitale non vuol dire per forza gratis, le maggior case editrici hanno un catalogo online da cui puoi comprare ( a prezzo inferiore spesso ) i loro prodotti.
Per carità di Dio, i mangaka hanno orari di lavoro di merda, se fanno uscire che so, un capitolo di quindici pagine al mese ma queste sono curate va benissimo anzi, meglio così.
Il problema qua però non sono il numero di pagine che l'autrice produce al mese, ma il fatto che dal settimo all'ottavo volume quasi sicuramente ha perso molti lettori, perché sono passati più di 2 anni...Secondo lei è a causa della pirateria, invece è molto probabile che semplicemente la gente si sia dimenticata dell'opera e buonanotte.
Per carità sicuramente le scan illegali influiscono
Ma non mi pare che la pirateria impedisca a certi manga di fare numeri da capogiro come vendite
Assolutamente scandalosi.
ahahahah, ma chi, gli stessi genitori che negli anni '80 copiavano le audiocassette e negli anni '90 si facevano mettere il cippino alla playstation per giocare ai giochi masterizzati?
Il discorso “sono povero, non ho soldi” è assolutamente sbagliato e inconcepibile.
I manga non sono un bene primario, si puó benissimo vivere senza comprarli o comprandoli secondo le proprie possibilità economiche.
Se uno ha risorse limitate puó comprare un numero limitato di serie, dire “non ho soldi quindi leggo le scan” è assolutamente scorretto... Se non hai i soldi per comprarti le ultime scarpe alla moda allora le rubi?
Gli autori e gli editori vanno supportati, senno’ chiudono, lo capisce anche un asino.
Pensate che “siccome tanti altri scemi pagano i volumi al posto vostro” allora non fate un danno non comprando anche voi il manga? Ebbene, vi sbagliate di grosso.
Continuate pure cosí, dicendo di amare una cosa e non pagando mai per supportarla, è il modo migliore per distruggere quella cosa che amate.
Guarda per quanto riguarda i manga è più che altro ideologia (alla fin fine a me interessa il contenuto... carta o digitale sarebbe sostanzialmente uguale ma visto che il digitale costerebbe meno e sarebbe per me più comodo ho deciso di non supportare più la carta, almeno finché non si diffonderà anche il digitale). Contemporaneamente ho smesso anche di utilizzare qualsiasi tipo di scan (prima le usavo per digitalizzare le mie copie cartacee) proprio per non dare alcuna scusa a chi commercia... non compro e non pirato.
Ma per quanto riguarda i pagamenti con carte al posto che con contanti è più che altro la rabbia nel non vedere lo scontrino e doverlo chiedere ogni volta. Io sono lavoratore dipendente e le tasse (tante) le pago direttamente in busta paga ogni mese (non potrei evadere neanche volendo). Quindi mi fa davvero arrabbiare quando qualcuno cerca di fregarmi in questo modo.
Sono arrivato a boicottare i negozi che non accettano carte (accettarle dovrebbe essere obbligatorio, ma non ci sono multe per chi non tiene il pos).
Poi c'è ovviamente la comodità di non dover tirar fuori 13 centesimi di euro in monetine da mezzo centesimo... passi il telefono (o la carta se non hai nfc) e hai pagato. Spesso quando sto facendo la spesa vedo tanti che, davanti a me, ci mettono minuti per pagare, io passo e pago in mezzo secondo.
E quando un mendicante mi chiede gli spicci non ho mai nulla per davvero XD.
A dirla tutta comunque carte prepagate/conto corrente mi servono per lo stipendio e per comprare online... Sto semplicemente usando al meglio strumenti che più o meno tutti dovrebbero avere (magari non la usi, ma pure tu avrai una carta prepagata o bancomat... e nel 2018 quasi tutte sono contactless il che significa che fino a 25€ basta appoggiarle sul pos per pagare (non serve strisciare) sopra viene richiesto il pin... e nella stra-grande maggioranza dei casi le carte possono essere collegate all'app della banca e, se il cellulare ha l'nfc, si può quasi sempre usare l'app della banca per pagare... poi ci sono N26 e Hype che sono compatibili con google pay e per questa ragione si può pagare anche senza aprire l'app).
Insomma più che altro conosco quel che ho, non penso di essere tra i pochi ad avere una carta bancomat.
Hai assolutamente ragione, però il prezzo rimane comunque relativamente alto... Cmq il discorso è complicato. Le scan fanno una grande pubblicità al prodotto ma allo atesso tempo l'autore nn guadagna... Avere il cartaceo è sicuramente piu gratificante ma la realtà è che nn tutti possono permetterselo
Tanto tempo fà, quando era uscito ufo robot e mazinger, i ragazzini avevano la casa pienda di robot in miniatura (roba da collezione oggi). Adesso nelle camerette dei piccoli ci sono solo giochi inutili usa e getta.
Non sono per niente d'accordo, "Che i soldi se mezzo mondo mi legge... da qualche parte arrivano."
Intanto le probabilità se mezzo mondo mi legga sono basse, quindi non è certo che i soldi arrivino. Ma se anche fosse, negli anni in cui non arrivano che faccio? Uno che vive di rendita puoi anche permetterselo, non se sei un poveraccio che ha bisogno di un minimo di reddito per campare.
Si tratta di provvigioni con base da CONTRATTO, non fissa A PERCENTUALE.
Ah non sapevo che pretendere uno stipendio umano e un lavoro decente fosse ''politically correct'', w la schiavitù! w la dittatura del fandom delle scan! Quando arriveranno le bollette non le pagherò perchè troppo politicamente corrette
Mal che vada potrebbe chiedere ospitalità presso i suoi fan...
Da come la insultano mi sembrano persone generose
Proprio quelli che l'hanno insultata dovrebbero accoglierla in casa e foraggiarla almeno per una settimana...
Non penso proprio che questa morirà mai di fame...
Non ho mai scritto questo... ho scritto che ci sono paladini del politically correct che vorrebbero che in un mondo felice tutto sia a pagamento, e all'opposto esiste la pirateria. L'utente normale di solita fa quel che può, ovvero navigare in mezzo a questi due poli e magari certe cose se le compra e altre se le legge o guarda piratate, anche solo perchè non è che possa comprare tutto. Fermo restando che al di là delle opinioni personali, quando si risponde ad un commento andrebbe comunque sempre letto bene il commento in oggetto...
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