Sempre più stranieri lavorano in Giappone. Negli ultimi mesi, il governo nipponico ha varato una serie di normative che rendono più facile rispetto a prima ottenere il visto lavorativo. Ma una volta che si è realizzato il sogno di esercitare la propria professione nel Sol Levante, è normale scontrarsi con un differente modo di vivere, pensare e porsi nei confronti dell'altro. L'arcipelago è famoso per amare rigidi protocolli da applicare in innumerevoli contesti, quindi perché non iniziare a prendere confidenza con piccoli gesti di buona educazione ed etichetta in modo da fare bella figura?
- Non sedersi per primi
Può sembrare banale ma è bene ricordarlo: se si va in visita nell'ufficio di qualcun'altro, è buona norma aspettare a sedersi finché non si viene invitati a farlo. E questo vale anche in contesti privati, come ad esempio a casa di qualcuno.
- Disposizione dei posti ad un tavolo
Nell'affrontare le relazioni sociali, è molto importante conoscere lo status di chi si ha di fronte per sapere come porsi con quella persona. I dipendenti di livello più elevato, gli ospiti, le persone con più esperienza e quelle più anziane hanno diritto ad essere trattate con maggior rispetto. Quindi bisognerà anche fare molta attenzione alla disposizione dei posti ad un tavolo durante una riunione, ad esempio.
Il diagramma sopra mostra il posto adatto dove sedersi, avendo l'ingresso in basso a sinistra e il capo dell'incontro o gicho (議長) al centro. Esistono diverse regole a seconda del layout delle stanze, così come sui treni o nei taxi, ma in generale è bene ricordare che la persona con lo status più alto (n. 1) deve sempre stare accanto al capo dell'incontro.
- Togliere il cappotto prima di entrare in un edificio
Se siamo d'inverno, occorre sfidare il freddo e togliere il cappotto o il giaccone prima di entrare nell'edificio in cui si ha un appuntamento di lavoro.
Lo si ripiega sul braccio e ci si presenta freschi e in ordine ai propri interlocutori (e non si staziona all'ingresso bloccando la strada ad altri dipendenti o altri visitatori).
- Imparare i giusti saluti formali da usare nella corrispondenza commerciale
Ovviamente, quando si scrive una lettera di lavoro, ci sono formule fisse da usare. Le più classiche in giapponese sono Haike ("Caro signore o signora") all'inizio e Keigu ("Con umili saluti") alla fine.
- Entrare in ascensore seguendo un preciso ordine
Come per la disposizione dei posti, anche qui vale la regola che hanno la precedenza le persone più importanti.
L'ultimo a entrare sarà la meno importante, che dovrà prendere posto vicino alla pulsantiera per premere i bottoni e mantenere la porta aperta per consentire una facile uscita agli ospiti.
- Bussare tre volte alla porta (Sheldon Cooper docet)
Prima di entrare in una stanza, si bussa tre volte alla porta. Questo perché sembra che due colpi siano la prassi per controllare se una stanza da bagno è occupata.
- Lasciare sulla scrivania il biglietto da visita degli ospiti
I biglietti da visita giapponesi hanno un loro codice ben preciso. Va sempre accettato con due mani e non inserito immediatamente in borsa, ma lasciato in bella vista sulla scrivania almeno fino a quando la riunione non inizia ad entrare nel vivo. A quel punto si può farlo scivolare nella cartellina, intanto che si sfogliano i documenti.
Altra regola mentre si scambiano i biglietti da visita, è quello di cercare di mettere il proprio sotto quello dell'altro, per dargli più importanza e più visibilità. E se inizia una gara fra le due parti? Buona educazione è provare per tre volte e se l'altra persona continua, allora arrendersi all'evidenza.
- Non bere il tè per primi
All'arrivo nell'ufficio di un cliente, sarà probabilmente servito il tè verde. Servire il tè ai visitatori è un compito comune per i dipendenti di livello inferiore nelle aziende senza receptionist dedicati. Bisogna però aspettare che siano gli altri ad iniziare o sembrerà che si sia più interessati alla bevanda gratuita rispetto agli affari che si stanno per discutere. Inoltre il tè giapponese viene spesso servito bollente, quindi eviterete anche un'ustione di terzo grado...
- Restare inchinati davanti all'ascensore fino a che le porte non si sono chiuse
Nei negozi di alto livello, di solito il cliente è accompagnato dallo staff fino alla porta e a volte anche fuori. Nel salutarlo, è prassi inchinarsi fino a quando non sparisce dalla vista.
La stessa cosa si fa negli uffici: l'ospite sarà salutato davanti all'ascensore. Ovviamente si aspetterà che il cliente vi entri e si resterà inchinati fino a quando le porte non saranno chiuse. Con un po' di pratica poi si imparerà quanto dovrà essere profondo l'inchino per trasmettere il giusto grado di rispetto verso l'altro.
Fonte consultata:
SoraNews
- Non sedersi per primi
Può sembrare banale ma è bene ricordarlo: se si va in visita nell'ufficio di qualcun'altro, è buona norma aspettare a sedersi finché non si viene invitati a farlo. E questo vale anche in contesti privati, come ad esempio a casa di qualcuno.
- Disposizione dei posti ad un tavolo
Nell'affrontare le relazioni sociali, è molto importante conoscere lo status di chi si ha di fronte per sapere come porsi con quella persona. I dipendenti di livello più elevato, gli ospiti, le persone con più esperienza e quelle più anziane hanno diritto ad essere trattate con maggior rispetto. Quindi bisognerà anche fare molta attenzione alla disposizione dei posti ad un tavolo durante una riunione, ad esempio.
Il diagramma sopra mostra il posto adatto dove sedersi, avendo l'ingresso in basso a sinistra e il capo dell'incontro o gicho (議長) al centro. Esistono diverse regole a seconda del layout delle stanze, così come sui treni o nei taxi, ma in generale è bene ricordare che la persona con lo status più alto (n. 1) deve sempre stare accanto al capo dell'incontro.
- Togliere il cappotto prima di entrare in un edificio
Se siamo d'inverno, occorre sfidare il freddo e togliere il cappotto o il giaccone prima di entrare nell'edificio in cui si ha un appuntamento di lavoro.
Lo si ripiega sul braccio e ci si presenta freschi e in ordine ai propri interlocutori (e non si staziona all'ingresso bloccando la strada ad altri dipendenti o altri visitatori).
- Imparare i giusti saluti formali da usare nella corrispondenza commerciale
Ovviamente, quando si scrive una lettera di lavoro, ci sono formule fisse da usare. Le più classiche in giapponese sono Haike ("Caro signore o signora") all'inizio e Keigu ("Con umili saluti") alla fine.
- Entrare in ascensore seguendo un preciso ordine
Come per la disposizione dei posti, anche qui vale la regola che hanno la precedenza le persone più importanti.
L'ultimo a entrare sarà la meno importante, che dovrà prendere posto vicino alla pulsantiera per premere i bottoni e mantenere la porta aperta per consentire una facile uscita agli ospiti.
- Bussare tre volte alla porta (Sheldon Cooper docet)
Prima di entrare in una stanza, si bussa tre volte alla porta. Questo perché sembra che due colpi siano la prassi per controllare se una stanza da bagno è occupata.
- Lasciare sulla scrivania il biglietto da visita degli ospiti
I biglietti da visita giapponesi hanno un loro codice ben preciso. Va sempre accettato con due mani e non inserito immediatamente in borsa, ma lasciato in bella vista sulla scrivania almeno fino a quando la riunione non inizia ad entrare nel vivo. A quel punto si può farlo scivolare nella cartellina, intanto che si sfogliano i documenti.
Altra regola mentre si scambiano i biglietti da visita, è quello di cercare di mettere il proprio sotto quello dell'altro, per dargli più importanza e più visibilità. E se inizia una gara fra le due parti? Buona educazione è provare per tre volte e se l'altra persona continua, allora arrendersi all'evidenza.
- Non bere il tè per primi
All'arrivo nell'ufficio di un cliente, sarà probabilmente servito il tè verde. Servire il tè ai visitatori è un compito comune per i dipendenti di livello inferiore nelle aziende senza receptionist dedicati. Bisogna però aspettare che siano gli altri ad iniziare o sembrerà che si sia più interessati alla bevanda gratuita rispetto agli affari che si stanno per discutere. Inoltre il tè giapponese viene spesso servito bollente, quindi eviterete anche un'ustione di terzo grado...
- Restare inchinati davanti all'ascensore fino a che le porte non si sono chiuse
Nei negozi di alto livello, di solito il cliente è accompagnato dallo staff fino alla porta e a volte anche fuori. Nel salutarlo, è prassi inchinarsi fino a quando non sparisce dalla vista.
La stessa cosa si fa negli uffici: l'ospite sarà salutato davanti all'ascensore. Ovviamente si aspetterà che il cliente vi entri e si resterà inchinati fino a quando le porte non saranno chiuse. Con un po' di pratica poi si imparerà quanto dovrà essere profondo l'inchino per trasmettere il giusto grado di rispetto verso l'altro.
Fonte consultata:
SoraNews
Cioè se un treno fa un ritardo di un minuto la compagnia è capace a rimborsare i biglietti di tutti i passeggeri con il licenziamento di minimo 3 persone.
Però...però...Bussare tre volte alla porta (Sheldon Cooper docet)
Se non peggio...
mi capita spesso che persone anche appena conosciute entrano e si siedono sulla poltrona o sedia senza chiedere come se fossero oberati dalla fatica di stare in piedi e aspettare qualche secondo
mmh questo ha un riferimento più generale- e più poliitico - su cui potremmo anche dibattere ( il Karoshi NON è un'invenzione della Stampa "Brutta e cattiva) ma in altra sede..A leggerle sono soprattutto regole di comportamento generali, per adattarsi alla realtà sociale e lavorativa in cui ci si và ad inoltrare. c
What? Ma in che aziende?
Il fatto di sottomettersi al capo arrivando ad apparire come schiavi, fare straordinari gratuiti e, in generale, una vita lavorativa sfiancante non è caratteristica del solo Giappone!
In Giappone è molto estremizzata, ma non è che in altri Paesi la situazione sia così diversa da sembrare rosa e fiori, anche in terra nostrana!
Magari a chi commenta o a chi è loro vicino non è mai capitato di vivere o sentire di casi simili qui in Italia, ma ciò non vuol dire che il nostro Paese è esente da tali situazioni!
Tra i miei amici, familiari, conoscenti e non conoscenti conosco persone che non vivono una vita lavorativa serena o tranquilla, sia un ufficio che, ancora peggio, in azienda!
Conosco persone che conducono una vita lavorativa massacrante, con turni di lavoro che coprono orari improponibili o straordinari quotidiani completamente gratuiti...senza contare che se non si dimostrano "fedeli"o accondiscendenti con i loro capi rischiano minimo un richiamo ufficiale e massimo il licenziamento!
In pratica, ok, qui in Italia e in altri Paesi, non esiste il Karoshi...ma non è che non esistono tutte quelle altre condizioni di vita lavorativa negative!
Ah...potete darmi contro quanto volete dicendomi che esagero o sto fuorviando qualcosa, ma di certo non è che se mi negate l'evidenza davanti allora le pessime condizioni lavorative di molti italiani(compresi chi conosco) spariranno!
Non è che coprendosi gli occhi con una mano allora tutti i problemi scompaiono rimanendo validi e attivi solo in altri posti! XD
Credo ci siano alcuni articoli di Hachi che affrontano i i problemi delle donne lavoratrici in Giappone, che sono abbastanza comuni anche da noi, aumentati da un machismo poco sensato e dalla tendenza dei due sessi a fare "gruppi a sse" poco conciliabili...
Per le donne no perché per i giapponesi dovrebbero stare a casa...
(e si, le persone che dormono sono scusate perche' hanno lavorato fino a tardi)
mah
Valgono, e sono un pretesto per licenziare la donna se non le rispetta, mentre ad un uomo si chiude un occhio spesso e volentieri, questo perché l'uomo "deve" lavorare mentre la donna "ha sicuramente qualcuno che la mantiene" che siano i familiari o un marito.
Personalmente ho vissuto in Giappone per quasi 15 anni ma più tempo mio marito passava in Italia per le vacanze ecc, più si rendeva conto di quanto fosse più "bella" la vita se si lavora di meno e si hanno meno pressioni psicologiche di questo tipo e infatti siamo tornati in Italia principalmente perché vivesse meglio lui (io facevo un part-time che corrispondeva comunque a 8-9 ore al giorno e quindi non mi pesava più di tanto perché erano comunque le stesse ore lavorative che facevo in Italia). Con il tempo è venuto anche il suocero e ormai si dicono fortunati di aver abbandonato il Giappone. Credo che tanti giapponesi se potessero vivere diversamente lo farebbero volentieri, solo che non lo diranno mai
Così dovrebbe essere ma poichè in Italia siamo avanti non seguiamo più alcuna alcun tipo di galateo o protocollo. Questo lo si nota anche nel nostro modo di parlare.
A mio avviso anche questo è segno dell'impoverimento culturale di questo paese. Per esempio anche l'uso del Lei o del Voi sta gradualmente scomparendo, in compenso adesso utilizziamo alla membro di cane quanti più inglesismi possibili...
Mah, personalmente non ci vedo nulla di male se spariscono protocolli obsoleti e norme vetuste, anche sul posto di lavoro (tipo giacca e cravatta obbligatoria). Meno contento che stia sparendo anche il Lei, ma se il mio capo mi invita a dargli del tu prima o poi mi tocca cedere (basta che poi non faccia finto di essere amicone dei suoi dipendenti/sottoposti).
Alcune le sapevo, altre le intuivo, altre ancora (tipo quelle dell'ascensore) quando le si vede coi propri occhi si rimane a bocca aperta, niente da fare. Non è sicuramente un mondo perfetto né tanto meno il mondo lavorativo che la maggior parte di noi si auspica; è un mondo molto difficile da accettare per davvero persino per loro, figurarsi per noi.
Però senz'altro ci sono tanti aspetti legati al rispetto (delle formalità e non solo) che ci colpiscono tanto, più di quanto non faccia la mera 'formalità da luogo di lavoro' che in effetti abbiamo anche noi.
Una delle società più capitalistiche al mondo dovrebbe tutelare i diritti delle donne? Mi dispiace ma sei fuori strada(ma questo riguarda tutti,che si cullano di aver,o almeno credono di aver, raggiunto la reale parità dei sessi,quando invece la società è ancora bloccata su valori gretti e mascolisti). Per non parlare sempre della propensione generale a un sistema verticale(i cui vertici sono irraggiungibili),che orizzontale(anche se ciò accade anche in tutti gli altri paesi capitalistici)
Bello scoprire anche questi aspetti, grazie Hachi
Ma puoi anche inchinarti di fronte al datore di lavoro, ma a che serve alla fine della fiera? A dimostrare di essere un dipendente fedele e produttivo? Ad aumentare la produttività?
Dai su, siamo seri...
Perché solo gli straordinari gratis a questo punto?
Perché altrimenti diventa lavoro nero, ovviamente!!
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