La compagnia Epic Stone Group, situata in Florida ha recentemente mosso accusa verso 20th Century Fox, incolpandola di aver volutamente violato il marchio "Battle Angel" tramite il film che uscirà nei cinema a febbraio, Alita: Battle Angel.
Epic Stone asserisce che la Century Fox stia giocando slealmente, monopolizzando un marchio che la compagnia della Florida depositò nel 2009 nel campo dei videogiochi, dei giocattoli, delle action figures e altri prodotti.
L'accusa si propone di far cessare la vendita da parte di Century Fox dei prodotti recanti il marchio "Battle Angels", che fino ad ora hanno portato danni economici ad Epic Stone.
Ricordiamo che il live action è basato sulla celebre serie manga di Yukito Kishiro. Il film, scritto e prodotto da James Cameron (Terminator, Aliens, Titanic, Avatar) e Jon Landau, sarà diretto da Robert Rodriguez(Desperado, Dal tramonto all'alba, Sin City).
Fonte consultata:
Anime News Network
Epic Stone asserisce che la Century Fox stia giocando slealmente, monopolizzando un marchio che la compagnia della Florida depositò nel 2009 nel campo dei videogiochi, dei giocattoli, delle action figures e altri prodotti.
L'accusa si propone di far cessare la vendita da parte di Century Fox dei prodotti recanti il marchio "Battle Angels", che fino ad ora hanno portato danni economici ad Epic Stone.
Molti secoli nel futuro. Alita (Rosa Salazar) viene trovata da Ido (Christoph Waltz) nella discarica di Iron City. Il compassionevole cyber-chirurgo porta Alita priva di sensi alla sua clinica. Quando la ragazza cyborg si risveglia non ha memoria, non ricorda il suo nome né riconosce il mondo in cui si trova. Tutto è nuovo per Alita, e così ogni esperienza. Mentre lei impara a muoversi per le insidiose vie di Iron City, Ido tenta di proteggerla dal suo misterioso passato, diversamente dal ragazzo conosciuto per strada, Hugo (Keen Johnson), che invece cerca di farle recuperare i ricordi. Una minaccia mortale all'amore appena nato tra Alita e Hugo la porta a riscoprire le straordinarie abilità di combattimento grazie alle quali potrà proteggere i suoi nuovi amici e la sua nuova famiglia. Determinata a conoscere la verità dietro la propria nascita, Alita intraprende un'avventura che la metterà di fronte alle ingiustizie di questa società oscura e corrotta, e scoprirà che proprio lei, giovane donna cyborg, potrebbe riuscire a cambiare il mondo in cui vive.
Ricordiamo che il live action è basato sulla celebre serie manga di Yukito Kishiro. Il film, scritto e prodotto da James Cameron (Terminator, Aliens, Titanic, Avatar) e Jon Landau, sarà diretto da Robert Rodriguez(Desperado, Dal tramonto all'alba, Sin City).
Fonte consultata:
Anime News Network
Comunque un po' tutto ciò che ruota attorno al copyright fa a volte un po' schifo come legislatura... e qua sento puzza di gente che vuole lucrare...
La affiancheranno alle action figuere di ET
Avvocato della EPIC STONE : buongiorno sig. giudice, la 20century fox sta infrangendo il copyright della mia assistita e cerchiamo nmilioni di dollari di danni e il blocco del loro prodotto
Io : Considerando che il primo annuncio di questo film è stato fatto N anni fa e che ci sono stati diversi aggiornamenti al riguardo e considerando che la EPIC STONE non ha mosso un dito sino al rilascio del prodotto, condanno la EPIC STONE al pagamento del doppio appena richiesto allo stato per aver fatto perdere tempo alla giuria ed un risarcimento pari a quanto da loro richiesto alla 20century fox a questi ultimi perché è questo che si meritano i patent troll.
Caso chiuso e se ancora vi permettete di farci perdere tempo con ste fesserie vi facchio sbattere in galera!!!
La corte è qui per lavorare e non per perdere tempo dietro ste cavolate!!!
Esce il manga di Alita Battle Angel. Epic stone e depositario di quel merchio dal 2009, con tutta franchezza, se vogliamo mettere i puntini sulle "I", basta un nonnulla che si possa rigirare specularmente l'accusa per aver copiato un nome di un titolo esistente per farne un Marchio, versus una ripresa di un titolo originale per farci un Film.
Chiariamoci... solo Bull Shit. Hanno perso in partenza, e fanno pure ridere.
Questo discorso potrebbe non funzionare. Alita Battle Angel potrebbe anche essere uscito 20 anni prima, ma se non è un marchio registrato in america allora non vale nulla.
Qui la cavolata è che non si sono mossi subito dopo i primi annunci della trasposizione in film con nomi coinvolti del calibro come quello di James Cameron ma solo dopo che il film è pronto per le sale!
E l'avvocato della difesa ti distrugge con una sola frase:
Il marchio registrato, quindi è su un registro accessibile, perchè nessuno ha provato a consultarlo o ha contattato la nostra casa per un accordo prima di mettersi a produrre merchandising?
Non raccontiamoci favole da paladini della giustizia, si sono comportati nei loro interessi e la Century Fox è stata inadempienti. L'unica possibilità è dimostrare quanto sia legittimo aver depositato il marchio, vincoli contrattuali per la produzione, guardare quali zone geografiche sono soggette dal marchio registrato ed eventualmente controllare le stime esatte.
I marchi si registrano in un certo ambito, quindi film, videogiochi, merchandise. Tale ditta produceva già giocattoli prima che il film fosse annunciato, quindi trovo difficile che si possa parlare di un tentativo di far soldi facili. Contiamo inoltre che Battle Angel Alita non è un nome così conosciuto negli Stati Uniti.
Poi che tale nome esistesse già prima in Giappone e nei vari paesi che hanno importato il manga, è un discorso diverso, quello che conta è su cosa è stato registrato il marchio.
Se come dice la notizia la Epic Stone ha registrato il marchio per videogiochi, giocattoli e action figures, allora non c'è problema per il film. Discorso diverso per il merchandise e prodotti paralleli, che andranno rivisti. Che poi è sufficiente togliere "battle angel" e si risolve tutto.
Mi chiedo inoltre se chi stesse realizzando prodotti parlalleli al film non si fosse trovato a dover registrare il marchio a sua volta e si fosse accorto che questo fosse già registrato altrove. Non so come funziona nella pratica.
Per me rimane sempre un difetto di copyright e trademark, che poi portano a queste situazioni, sopratutto quando si può registrare nomi comuni o frasi come queste. Ma finché le regole sono quelle non ce la si può prendere con chi lavora secondo questi termini.
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