Nara è una delle mete turistiche più popolari del Giappone, assieme a Tokyo, Kyoto e Osaka. Perfetta per una gita di un giorno, permette di ammirare bellissimi templi e antiche pagode. Ma è molto famosa anche per la sua popolazione di cervi, detti in giapponese shika. Questi animali, così come quelli dell'isola sacra di Miyajima, sono considerati messaggeri degli dei, tesoro nazionale e specie protetta entro i limiti della città, grazie alla loro connessione con il Santuario Kasuga Taisha.
Per questo i cervi possono vagare liberamente attraverso il parco di Nara arrivando anche fuori, sulle strade della città. I turisti si divertono a dar loro da mangiare cracker di riso denominati senbei, venduti apposta da diverse bancarelle della zona. Ma nonostante il loro aspetto dolce che ricorda il famoso Bambi, non bisogna mai dimenticare che i cervi sono animali selvatici, e anche se si sono abituati alla presenza dell'uomo, possono comunque dimostrarsi aggressivi e ferire gli incauti visitatori che, nonostante i cartelli ammonitori, si avvicinano troppo alle bestiole.
Secondo le autorità, gli incidenti sono in costante aumento: 121 casi documentati nel 2016, 186 nel 2017 e 209 infortuni nell'ultimo periodo, cioè da aprile 2018 al 31 gennaio 2019. La prefettura di Nara ha dichiarato che questo è un vero record ed è anche aumentato il numero dei feriti gravi, con la bellezza di otto persone che hanno riportato una frattura. Tanto per fare un raffronto, durante gli ultimi otto anni le lesioni gravi avevano coinvolto un totale di dieci persone.
Mentre la prefettura di Nara sta attualmente facendo il possibile per controllare il numero di cervi con programmi di abbattimento regolari, i funzionari governativi stanno anche intensificando gli sforzi per informare i visitatori dei possibili pericoli nel rapportarsi con i cervi. A partire da dicembre dello scorso anno, la prefettura ha iniziato a distribuire ai visitatori opuscoli informativi stampati in varie lingue.
Il Centro di consulenza per i cervi del Nara Park, che pattuglia quotidianamente il parco, esorta i turisti a fare attenzione soprattutto a non irritare i cervi quando si offre loro del cibo. La stragrande maggioranza degli infortuni, infatti, si verifica quando le persone danno dei cracker ai cervi e poi, a volte spaventati dal numero di animali che si radunano e dalla loro voracità, ritira improvvisamente il cibo, irritando le bestiole.
Fonte consultata:
SoraNews
Per questo i cervi possono vagare liberamente attraverso il parco di Nara arrivando anche fuori, sulle strade della città. I turisti si divertono a dar loro da mangiare cracker di riso denominati senbei, venduti apposta da diverse bancarelle della zona. Ma nonostante il loro aspetto dolce che ricorda il famoso Bambi, non bisogna mai dimenticare che i cervi sono animali selvatici, e anche se si sono abituati alla presenza dell'uomo, possono comunque dimostrarsi aggressivi e ferire gli incauti visitatori che, nonostante i cartelli ammonitori, si avvicinano troppo alle bestiole.
Secondo le autorità, gli incidenti sono in costante aumento: 121 casi documentati nel 2016, 186 nel 2017 e 209 infortuni nell'ultimo periodo, cioè da aprile 2018 al 31 gennaio 2019. La prefettura di Nara ha dichiarato che questo è un vero record ed è anche aumentato il numero dei feriti gravi, con la bellezza di otto persone che hanno riportato una frattura. Tanto per fare un raffronto, durante gli ultimi otto anni le lesioni gravi avevano coinvolto un totale di dieci persone.
Mentre la prefettura di Nara sta attualmente facendo il possibile per controllare il numero di cervi con programmi di abbattimento regolari, i funzionari governativi stanno anche intensificando gli sforzi per informare i visitatori dei possibili pericoli nel rapportarsi con i cervi. A partire da dicembre dello scorso anno, la prefettura ha iniziato a distribuire ai visitatori opuscoli informativi stampati in varie lingue.
Il Centro di consulenza per i cervi del Nara Park, che pattuglia quotidianamente il parco, esorta i turisti a fare attenzione soprattutto a non irritare i cervi quando si offre loro del cibo. La stragrande maggioranza degli infortuni, infatti, si verifica quando le persone danno dei cracker ai cervi e poi, a volte spaventati dal numero di animali che si radunano e dalla loro voracità, ritira improvvisamente il cibo, irritando le bestiole.
Fonte consultata:
SoraNews
Ne dubito, è una fonte di turismo enorme.
Ci sono anche belli grossi. Il discorso è un po' come per i gatti e i cani selvatici: ci vuol comunque testa quando ti avvicini ad un animale
Comunque è come qui con i cinghiali, se non si disturbano e ci si avvicina con cautela sono innocui (anzi, hanno più paura loro di noi), ma se poco poco li irriti (soprattutto quando ci sono i cuccioli con la madre) diventano letali.
Personalmente, nemmeno col mio cane "addomesticato" ho la sicurezza assoluta che facendo 'gesti strani' magari non gli venga l'istinto di abbaiare o digrignare i denti, figurarsi con dei cervi NON DOMESTICI XD
Quindi coi cervi di Nara il mio approccio è stato:
1) nascondergli ogni carta/volantino/mappa alla vista
2) niente biscotti (tanto si avvicinano lo stesso nella speranza...)
3) niente illusioni
4) carezzine si, ma solo con cautela. E meglio stare lontani da quelli con palco di corna notevoli, pure.
Finora sono sopravvissuta senza danni ^^''
Avevo sentito diverse persone raccontare di inquietanti esperienze con i cervi di Nara, ma dopo questo articolo e questa testimonianza, ne ho davvero paura!
E forse qui c'è la spiegazione. Forse è venuto il momento che si cominci a pensare alla salute di questi cervi e pure ad una vera istruzione di cari visitatori che pensano - temo- di aver davanti dei Tamagochi viventi.
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.