Qui ci lavora da tre anni Miharu Hino, lo stereotipo del ragazzo sfigato che non riesce a trovare impiego migliore del commesso part time e che, vessato da colleghi e capo, si ritrova a trascorrere il 25 dicembre sul posto di lavoro. A conclusione di una giornata triste e deludente come le altre fa però un incontro inaspettato con uno strano personaggio: un Babbo Natale vestito di nero, di quelli che fanno visita a chi è stato un "bambino cattivo".
Da qui iniziano una serie di fatti surreali che lo vedranno finire mangiato dal sacco del sedicente Babbo Natale in total black, per risvegliarsi in una strana azienda, dove sarà costretto a lavorare per il losco figuro.
Lanciato sul magazine Weekly Young Jump nel Novembre 2016, il manga è ancora in corso e conta all'attivo quattro numeri.
Che dire dopo la lettura del primo albo? Da una premessa che, siamo realistici, potrebbe far storcere più di qualche naso, ci troviamo invece di fronte a una storia che si fa man mano più interessante. Il protagonista è sicuramente molto stereotipato ma i vari personaggi che gli ruotano intorno sono tratteggiati piuttosto bene e suscitano parecchia curiosità. Ci viene da chiederci, come il povero Miharu Hino, se sia vero tutto quello che gli viene presentato, a partire dalla misteriosa identità di Knecht, il Babbo nero, ma anche del Signor Cappello e del Palazzo stesso dove si svolge la storia. Molti sono i dubbi che ci restano di fronte alla conclusione del primo volume. Che fine ha fatto davvero il vero Babbo Natale? E come vengono scelti i nuovi aiutanti?
Momenti leggeri si alternano con sapienza ad altri più riflessivi, specie quando si inizia a scavare nella storia stessa dei personaggi del fumetto. La sensazione quindi è altamente positiva e alla fine resta nel lettore il desiderio di saperne di più. Se queste insomma sono le promesse, sicuramente va data, a mio avviso, una chance a Black Night Parade, anche quando il periodo natalizio sarà finito. Inoltre, potrebbe essere uno sprone ad essere più buoni durante l'anno, sia mai si finisca a ricevere regali da questo Babbo così poco generoso!
Black Night Parade 1
Il nuovo successo dell'autrice di Saint Young Men! Miharu Hino, un ragazzo che si ritrova a trascorrere il 25 dicembre lavorando, riceve la visita di un Babbo Natale vestito di nero, perché è stato un "bambino cattivo". Mangiato dal sacco del sedicente Babbo Natale in total black, il ragazzo si risveglia in una strana azienda, dove sarà costretto a lavorare per il losco figuro. Ma è un sogno o un incubo?!
Prezzo: 6,90 €
Totale voti: 18 4 2
Surricato02
Da leggere senza pretese, una bella lettura per staccare anche se delle volte è molto prolessico
15/04/2020
Hachiko94
La Nakamura ci regala un'altra storia assurda e divertente, dove il vero protagonista è un babbo natale... in nero! Sono curiosa di sapere quale sarà il destino di Miharu.
06/01/2020
Zero___Zone
L’idea di base è carina, ma l’ho trovato un po’ confuso e con un disegno appena sufficiente; potrebbe migliorare proseguendo, ma sinceramente speravo in qualcosa di meglio......
25/12/2019
LaMelina
Carino, anche se parlatissimo! Certo è un modo diverso di vivere il Natale, più inquietante e originale, ma che ti fa anche riflettere sul sistema del lavoro e sulla società giapponese.
16/12/2019
Utente92003
Preso il primo numero per curiosità, mi ha positivamente colpito. Lo continuerò.
11/12/2019
Mopinik
Preso senza alcuna aspettativa si è rivelata una lettura divertente ed interessante. Prenderò di sicuro anche i numeri seguenti
29/11/2019
Altri Voti
13
1
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Titolo | Prezzo | Casa editrice |
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Black Night Parade 1 | € 6.90 | JPOP |
Black Night Parade 2 | € 6.90 | JPOP |
Black Night Parade 3 | € 6.90 | JPOP |
Black Night Parade 4 | € 6.90 | JPOP |
Black Night Parade 5 | € 6.90 | JPOP |
Black Night Parade 6 | € 6.90 | JPOP |
Black Night Parade 7 | € 6.90 | JPOP |
riko akasaka
Ammetto che alcuni spunti sono interessanti ma nel complesso non mi ha convinta e non sono invogliata a continuarlo. Però che noia questo cliché "commesso konbini=sfigato senza futuro", è un lavoro onesto e dignitoso, non capisco tutto 'sto disprezzo.
14/02/2022