Il sito ufficiale di Fragtime ha riportato una notizia piuttosto sconcertante: il suo studio di produzione, Tear Studio, è improvvisamente svanito nel nulla.
Nell'annuncio si afferma che l’apparato di produzione dell’anime ha provato a contattare il rappresentante dello studio per avere degli aggiornamenti, senza alcun successo. La produzione continuerà a cercare un contatto con il rappresentante del Tear Studio.
L’account Twitter dello studio risulta inaccessibile da lunedì, e nello stesso giorno anche il sito web è andato offline. Ad oggi, il sito è però tornato attivo, nonostante alcuni link non siano più funzionanti.
L’animatore Gen Sato, che su Twitter scrisse di aver partecipato alla produzione di Fragtime in qualità di assistente al direttore delle animazioni, scrive il lunedì stesso che uno studio d’animazione non specificato è sparito nel nulla, cancellando il proprio account Twitter e senza pagare l’animatore. Poi aggiunge:
“Non avrei mai pensato che uno studio che produce lungometraggi potesse non pagare i propri lavoratori e, ancor peggio, cancellare ogni traccia di sé e sparire. Mi hanno rifilato davvero un bel problema".
Gen Sato è un illustratore, animatore e character/mecha designer freelance, che ha iniziato a lavorare nell’industria dal 1986. Sul suo Twitter, presenta la sua personale filosofia lavorativa così:
“Poiché sono povero, non rinuncio a nessuna offerta di lavoro, così che un giorno potrò permettermi di farlo”.
Come già detto, il nome dello studio in questione non viene menzionato apertamente… ma per chi è un po’ pratico della lingua giapponese, sul Twitter in lingua originale potreste scovare un kanji ripetuto più volte, ovvero quello di “piangere” (泣). Un kanji appropriato sia per il doloroso colpo di scena vissuto dall’animatore, sia per un possibile indizio sul nome dello studio sotto i riflettori, che per l’appunto sarebbe il Tear Studio di Tokyo.
Per concludere, Gen aggiunge che, a causa delle tante produzioni di fine anno a cui sta lavorando, non avrebbe tempo di consultare un avvocato, ma sta prendendo in considerazione l’idea di avviare una causa legale, assieme anche ad altri suoi colleghi che si sono ritrovati nella stessa situazione.
Non è stato menzionato il modo in cui l’animatore ha provato a contattare lo studio, e neanche se sia mai andato personalmente negli uffici per verificare, ma ciò non toglie che al momento è impossibile mettersi in contatto con i diretti interessati.
Tear Studio venne fondato il 15 marzo 2013, e opera ufficialmente sotto il nome di Next-Batter’s Circle. Il direttore è Jun Katou.
L’opera più recente dello studio è il già menzionato lungometraggio Fragtime, uscito nelle sale giapponesi il 22 novembre di quest’anno. Lo studio ha lavorato anche alla serie Lord of Vermilion: The Crimson King, il lungometraggio The Royal Tutor e alla serie Nande koko ni Sensei ga!?
Organi di stampa tendono a specificare come boicottare l’home-video dei progetti a cui lo studio ha preso parte è inutile, e al massimo controproducente. Infatti, Tear Studio ha prodotto ma non ha pubblicato nessuno degli anime sopracitati, non ottenendo dunque alcun guadagno dalla vendita dell’home-video.
Fonti Consultate:
Sora News24
Anime News Network
Nell'annuncio si afferma che l’apparato di produzione dell’anime ha provato a contattare il rappresentante dello studio per avere degli aggiornamenti, senza alcun successo. La produzione continuerà a cercare un contatto con il rappresentante del Tear Studio.
L’account Twitter dello studio risulta inaccessibile da lunedì, e nello stesso giorno anche il sito web è andato offline. Ad oggi, il sito è però tornato attivo, nonostante alcuni link non siano più funzionanti.
L’animatore Gen Sato, che su Twitter scrisse di aver partecipato alla produzione di Fragtime in qualità di assistente al direttore delle animazioni, scrive il lunedì stesso che uno studio d’animazione non specificato è sparito nel nulla, cancellando il proprio account Twitter e senza pagare l’animatore. Poi aggiunge:
“Non avrei mai pensato che uno studio che produce lungometraggi potesse non pagare i propri lavoratori e, ancor peggio, cancellare ogni traccia di sé e sparire. Mi hanno rifilato davvero un bel problema".
Gen Sato è un illustratore, animatore e character/mecha designer freelance, che ha iniziato a lavorare nell’industria dal 1986. Sul suo Twitter, presenta la sua personale filosofia lavorativa così:
“Poiché sono povero, non rinuncio a nessuna offerta di lavoro, così che un giorno potrò permettermi di farlo”.
Come già detto, il nome dello studio in questione non viene menzionato apertamente… ma per chi è un po’ pratico della lingua giapponese, sul Twitter in lingua originale potreste scovare un kanji ripetuto più volte, ovvero quello di “piangere” (泣). Un kanji appropriato sia per il doloroso colpo di scena vissuto dall’animatore, sia per un possibile indizio sul nome dello studio sotto i riflettori, che per l’appunto sarebbe il Tear Studio di Tokyo.
まさか、劇場アニメ制作会社が未払いの上、Twitter垢も削除して、トンズラするとは思わなかったわ(泣)
— 佐藤元 月南ヨ21a 冬コミ・コミッション受付中! おジャ魔女どれみ20周年おめでとう! (@GENP37) December 9, 2019
この師走に、でかいトラブルに巻き込まれたなぁ(泣)
Per concludere, Gen aggiunge che, a causa delle tante produzioni di fine anno a cui sta lavorando, non avrebbe tempo di consultare un avvocato, ma sta prendendo in considerazione l’idea di avviare una causa legale, assieme anche ad altri suoi colleghi che si sono ritrovati nella stessa situazione.
Non è stato menzionato il modo in cui l’animatore ha provato a contattare lo studio, e neanche se sia mai andato personalmente negli uffici per verificare, ma ciò non toglie che al momento è impossibile mettersi in contatto con i diretti interessati.
Tear Studio venne fondato il 15 marzo 2013, e opera ufficialmente sotto il nome di Next-Batter’s Circle. Il direttore è Jun Katou.
L’opera più recente dello studio è il già menzionato lungometraggio Fragtime, uscito nelle sale giapponesi il 22 novembre di quest’anno. Lo studio ha lavorato anche alla serie Lord of Vermilion: The Crimson King, il lungometraggio The Royal Tutor e alla serie Nande koko ni Sensei ga!?
Organi di stampa tendono a specificare come boicottare l’home-video dei progetti a cui lo studio ha preso parte è inutile, e al massimo controproducente. Infatti, Tear Studio ha prodotto ma non ha pubblicato nessuno degli anime sopracitati, non ottenendo dunque alcun guadagno dalla vendita dell’home-video.
Fonti Consultate:
Sora News24
Anime News Network
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ THIS
Se non bestemmio guarda...
Per il resto... il loro primo anime è stato Lord of Vermillion. Uno degli anime peggiori dell'anno scorso. Se il buongiorno si vede dal mattino...
(neanche nande koko ni sensei ga è riuscito a salvarli con il potere dell'ecchi)
Anche qualora non avesse una sede fisica, nessuno ha mai avuto un contatto di qualche tipo a parte l'account twitter?
Molto probabilmente si.Certo è abbastanza sconcertante.
Esatto...mi sembra assurdo.
Non l'ha ancora subbato nessuno perché per ora è uscito solo al cinema, normalmente bisogna aspettare l'uscita del BD, purtroppo però adesso non si sa neanche se uscirà in home video.
Dispiace per chi ha lavorato sodo e non è stato pagato, purtroppo temo che succederà sempre più spesso...
Entro in crisi, già escono pochissimi yuri. Sapevo che bisognava aspettare visto che è uscito al cinema. Ma passare dall'aspettare al non vederlo proprio...
Non dirlo troppo forte, ché magari qualcuno ti sente.
Ormai sono andata, potrei scrivere LN isekai senza alcun problema, non dovrei manco preoccuparmi di cercare loro un finale
Che ideona...hai un futuro come scrittrice.?
"Animezuki no gekokujou"
Fallire è una cosa, e ci sta, ma sparire...
Ah ma quindi è proprio un film! L'ultima volta che ho controllato la scheda qui su animeclick era segnato come oav...
Sì, è stato proiettato al cinema, ma dura circa un'ora.
Mica vorrai pagare i debiti e prenderti le tue responsabilità nei confronti di dipendenti e creditori?
Che razza di idee!
E pure peggio temo. La domanda ma da qualche parte un bilancio sociale, delle autorizzazioni, ci sarà pure? Soprattutto in ambito delle costruzioni è facile trovare curiose società che prendono in subappalto una parte dei lavori e due mesi dopo la fine dell'incarico sono di fatto morte e sepolte, vere scatole vuote, ma una società come questa che si presume debba avere magazzini, dipendenti?
Il Tear Studio è ora ufficialmente in bancarotta, ha 43 milioni di Yen di debiti (quasi 353 mila euro) di cui 8 milioni sono solo debiti nei confronto di 50 animatori (65.6 mila euro)
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.