Il Parlamento giapponese ha deciso: la revisione della legge contro la pirateria di manga, riviste e altri lavori accademici - di cui avevamo già discusso precedentemente - entrerà in vigore a partire dal primo gennaio 2021; ma la condanna per gli operatori dei famosi siti leech ("siti-sanguisuga", in cui vengono proposti i collegamenti per accedere a siti terzi da cui scaricare materiale pirata) sarà già in vigore il prossimo primo ottobre.
L'esecutivo ha approvato il disegno di legge lo scorso 10 marzo. Fino ad ora, infatti, la legge sul copyright formalizzava la punizione esclusivamente dei download di materiale caricato sul web in modo illegale (musica, video, materiale visivo di ogni tipo).
La seguente revisione permette comunque il download di "poche vignette" di un manga o una dozzina di pagine al massimo, così come permette di pubblicare foto in cui un fumetto non sia il soggetto principale dello scatto. Non saranno inoltre puniti i download di materiale "di derivazione", come le doujin o le fan fiction.
Per la recidiva di download illegale si parla di un massimo di 2 anni di carcere od una multa fino a 2 milioni di yen (più di 16000 euro), mentre per gli operatori dei leech-site il futuro è anche meno roseo: fino a 5 anni di carcere o multe fino a 5 milioni di yen (circa 40230 euro), o entrambi. A ciò seguirà ovviamente il la chiusura dei siti pirata.
Una sottocommissione dell'Agenzia per gli Affari Culturali giapponese acconsentì di creare leggi onnicomprensive riguardanti la violazione dei diritti di copyright, in particolare relative al download di materiale visivo e mediatico. Una delle critiche mosse sosteneva che ciò avrebbe finito per ledere la libertà d'espressione degli utenti del web. L'Agenzia per gli Affari Culturali ha svelato il 27 novembre, di fronte a degli esperti del settore, una bozza che conteneva delle eccezioni per gli screenshot.
Fonte Consultata:
Anime News Network
L'esecutivo ha approvato il disegno di legge lo scorso 10 marzo. Fino ad ora, infatti, la legge sul copyright formalizzava la punizione esclusivamente dei download di materiale caricato sul web in modo illegale (musica, video, materiale visivo di ogni tipo).
La seguente revisione permette comunque il download di "poche vignette" di un manga o una dozzina di pagine al massimo, così come permette di pubblicare foto in cui un fumetto non sia il soggetto principale dello scatto. Non saranno inoltre puniti i download di materiale "di derivazione", come le doujin o le fan fiction.
Per la recidiva di download illegale si parla di un massimo di 2 anni di carcere od una multa fino a 2 milioni di yen (più di 16000 euro), mentre per gli operatori dei leech-site il futuro è anche meno roseo: fino a 5 anni di carcere o multe fino a 5 milioni di yen (circa 40230 euro), o entrambi. A ciò seguirà ovviamente il la chiusura dei siti pirata.
Una sottocommissione dell'Agenzia per gli Affari Culturali giapponese acconsentì di creare leggi onnicomprensive riguardanti la violazione dei diritti di copyright, in particolare relative al download di materiale visivo e mediatico. Una delle critiche mosse sosteneva che ciò avrebbe finito per ledere la libertà d'espressione degli utenti del web. L'Agenzia per gli Affari Culturali ha svelato il 27 novembre, di fronte a degli esperti del settore, una bozza che conteneva delle eccezioni per gli screenshot.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Ad oggi tra manga plus e pubblicazioni su amazon in digitale persino il mercato italiano si sta svegliando sotto questo punto di vista (anche se manga plus è in inglese... ma vabbe).
Se l'offerta legale non è all'altezza possono mettere mille leggi ma alla fin fine ci sarà sempre qualcuno che farà il furbo.
100 manga/anime/film/mp3 scaricati non vuol dire 100 acquisti mancati.
Scommetto che l'80% del materiale scaricato illegalmente non è stato mai visionato e/o ascoltato.
Attualmente sì
1. Rendere più illegale una cosa illegale non risolve il problema. Chiudi un sito, ne apre un altro. Blocchi un modo di diffusione, se ne trova un altro.
Chi verrà colpito sarà l'utente che vuole semplicemente parlare della sua passione. Stringi qui, stringi là, e pure per citare qualcosa o fare una foto ai nuovi acquisti sarà violazione.
2. Anche se spazzassero via la pirateria dalla terra (improbabile. Se anche senza internet si piratavano i vhs del nolleggio,.si registrava dalla tv, si fotocopiavano libri in prestito e si modificavano schedine di nintendo), le mega impennate di guadagno che si aspettano...non ci sarebbero. Perché buona parte della gente i soldi che può spendere già li spende. Quello che scarica di solito è un plus. Quindi roba che comunque non avrebbe comprato. Se c'è bene, se no amen. Una volta finiti i soldi, sono finiti. Quindi nessuno o quasi triplicherebbe le spese. È lo stesso motivo per cui la pirateria era scesa con Netflix e poi ha avuto un'impennata quando è arrivato anche Prime, Disney+, Hbo max, nowTV...
(E non fate gli innocentini, che le persone completamente pulite saranno forse 1 su 100.000, 1 su 1.000.000 se consideriamo che anche salvare un immagine su pc è violazione di copyright).
Vale per tutti. Non è che qui, in America o altrove non esiste la pirateria.
Anche con un'offerta all'altezza si fa i furbi. Perché le offerte digitali finiscono per essere cumulative. Se poi hai più di una passione, la gente paga quello che gli interessa di più e poi stop. Tipo, se fossi costretta a scegliere tra romanzi e manga, sceglierei i romanzi. È come per lo streaming: finché c'era solo Netflix, la pirateria era calata tantissimo. Nel momento in cui le piattaforme sono diventate 10, è risalita più di prima.
2) Pulito non lo è nessuno, ma almeno ci si mette la buona volontà, in Giappone tra l'altro non ci sono i problemi dei diritti. Io forse la penso diversamente perché ho avuto a che fare con uno che caricava gli episodi pirata per un famoso sito warez (perché io principalmente ce l'ho con loro), e i ragionamenti che ci sono dietro sono assurdi. Tra l'altro che aumenti o meno le vendite è un altro discorso, fossi in un mangaka mi girerebbero particolarmente: non paghi? Non leggi.
La precisazione sul Giappone è d'obbligo perché li non hai neanche la scusa dell'inedito.
Non ha avuto ancora effetti rilevanti perché è una direttiva, deve essere prima recepita dai singoli stati.
Ah ok, pardon, ma comunque dubito cambierà qualcosa.
Comunque nessuno ha ragione o torto, semplicemente abbiamo modi diversi di vederla. Io se non posso permettermi una serie non la leggo.
This.
Tra una direttiva ed una legge cambia tanto.
È proprio perchè ogni stato la recepirà in maniera differente che ci sarà il casino, ogni stato avrà "filtri" propri.
In merito all'articolo, la parte sulle tot pagine che fanno eccezione é un po' troppo vaga ma se non altro non va a mettere un blocco totale sulle immagini. Se mettessero il blocco non potrebbero esistere nemmeno i meme. Inoltre, i siti non ufficiali non potrebbero mettere nessuna immagine negli articoli azzerando praticamente la pubblicità. A giudicare dai video bloccati su internet, immagino che molti giapponesi considerino il blocco totale come una cosa positiva, il che non ha alcun senso per me. Per esempio, ci sono molti canali ufficiali giapponesi che bloccano i trailer dei loro canali youtube per l'Italia o altri paesi e se non fosse per chi li ricarica illegalmente noi non sapremmo nulla di nulla delle serie che escono. Chi mai comprerebbe/guarderebbe una serie a scatola chiusa a quel punto?
Ma loro non pensano di eliminare la pirateria, ma di arginarla sensibilmente.
Cosa che gli sta riuscendo benissimo.
Solo 10 anni fa potevi vedere e scaricare gratis manga e anime , film ecc.. ovunque, e ora questi siti illegali sono calati sensibilmente, tanto che adesso pagate volentieri per servizi streaming come Netflix.
Pian piano il cerchio si stringe....
Perché ai nipponici dovrebbe dispiacere se gli occidentali scrocconi non si potranno più vedere gratis le loro serie ?
Tanto una volta viste, non gliele comprerà nessun distributore estero .
Non è un caso che Netflix compri e doppi gli anime in contemporanea col Giappone o quasi, per stroncare il fansub .
forse ti sfugge che a sto giro arriva la galera (per ora solo in Giappone, certo), non si parla più di uno schiaffetto sulle mani e la promessa di non farlo più
In base ai dati di download sulle piattaforme warez.
https://harvardpolitics.com/culture/piracy-prevails/
Lato anime è un piccolo mondo rispetto agli altri, ma la psicologia è la stessa.
Sicuramente ci sono moltissime persone che preferiscono non pagare, ma se 10 anni fa questo non avveniva è perché gran parte dei portali di streaming non esisteva ancora. Gli unici siti esistenti erano quelli dei fansub, che però non erano legali. Per esempio, Netflix ha aperto il suo sito internet nel 2008 ed è arrivato in Italia solo nel 2015.
Ho citato i trailer, non capisco cosa c'entrino gli scrocconi e le serie che vorrebbero vedere.
Netflix porta gli anime in contemporanea solo per il Giappone. Nel resto del mondo gli anime escono minimo 3 mesi dopo che la serie è terminata in madrepatria. Il fatto che in Giappone le serie di Netflix arrivino prima, però, dipende dal fatto che le serie vengono anche trasmesse settimanalmente in tv e quindi ai giapponesi serve il doppiaggio subito. Non a caso le serie di cui Netflix ha l'esclusiva, escono in blocco nello stesso momento in tutto il mondo (compreso il Giappone). Se queste serie non fossero in esclusiva, in Giappone sarebbero state trasmesse mesi prima come le altre.
Cmq i siti comodi esistono, ma hanno i suoi pro e contro. Per esempio, io mi trovo benissimo con Crunchyroll, ma bisogna vedere se gli altri sono disposti a spendere quei 3,33€ al mese. Considerando ciò che offrono, mi sembra più che corretto pagarli ( il costo è irrisorio praticamente). VVVVID è scomodo, ma in questo caso parliamo di un sito gratuito e il prezzo sono le pubblicità. Considerando che una serie di 12 episodi costa decine di migliaia di euro, è impossibile che un sito possa regalarla senza ottenere nulla in cambio.
Cmq in realtà gli anime che vengono portati sono circa la metà, ma gran parte di quelli rimanenti sono serie "fuffa" che non guarderebbe nessuno. Mi riferisco per esempio a serie come Washimo. Quelle buone che rimangono sono poche e alcune di queste probabilmente non vengono prese perché i giapponesi fanno i difficili. Per esempio, l'anno scorso non volevano concedere la nuova stagione di MHA perché, se non ricordo male, pretendevano che la serie venisse doppiata e trasmessa in tv. Alla fine sono riusciti a giungere ad un accordo trovando un canale che la trasmettesse, ma chissà quante altre serie sono state scartate per lo stesso motivo. Purtroppo, per loro portare una serie in tv é la normalità, non pensano che qui in Italia la tv è ormai morta.
Ma in tal caso, se anche fossero riusciti a bloccare la pirateria, la gente non si sarebbe abbonata ai servizi che piratava. Non credo che questo abbia portato ad un aumento della pirateria. Come in ogni ambito, il cliente fa una scelta e alla fine vince il servizio più convincente. Anche quando vai al supermercato per comprare la pasta, non prendi tutta la pasta del negozio, ma fai una scelta e prendi quella che ti interessa di più (anche se in questo caso la pasta non la puoi rubare XD).
Questo per dire che i pirati ci saranno sempre anche se lo streaming fosse gratuito.
Questo è vero.
Il problema non è il singolo nerd che si spera 300 serie in tre giorni..
E' la mamma che dice al bambino che vuole comprarsi il DVD, "tanto lo vediamo al computer" ( per Non citare un racconto di Orlando leone), lo scemo che manco spende 10 euro ( Dieci Euro, non 19 euro o 28 ) per un DVD economico in edicola, perchè lui è "Furbo!"
Ma che qualità pensate di avere cari miei??
Hai la memoria corta.
Noi avevamo You Tube ( e non solo) che era mooolto diverso da quello di oggi: si vedevano caricate centinaia di film e serie ( non solo anime ) e nessuno le faceva togliere.
Poi con gli anni, le pressioni delle major, e leggi e leggine dei governi , siamo arrivati alla situazione attuale .
E peggiorerà sempre più.
E piantiamola con questa scemenza che la pirateria non distrugge il mercato , avete stufato: i fatti incontrovertibili dicono il contrario, e le major lo sanno , visto quanto si sbattono per debellare la pirateria ( e pian piano ci stanno riuscendo )
La gente che scarica per collezionare, e non vedere "usa e getta" un film e un cartone sono pochissime , come erano poche quelle che registravano da tv un programma.
Per questo le mahor hanno spinto sullo streaming legale, perché sapevano che il 90% di chi scaricava poi cancellava il file una volta visto .
Così si sono inventati i vari Netflix per chi era troppo pigro per i download .
Ma i diritti di Mechander in italia di chi sono ora ?
Gli studi che ti smentiscono esistono e te li ho linkati più e più volte, se poi tu vuoi continuare a ignorarli o dire che sono cavolate, problema tuo ¯\_(ツ)_/¯, continua pure a combattere i mulini a vento.
A me degli studi della ceppa della Ciarlatani inc. frega nulla.
Io guardo i fatti: Blockbuster ha chiuso ( ed era una potenza economica diramata in tutto il Mondo) , Dynit e Yamato doppiano poco e nulla ( negli anni 90/inizio 00 doppiavano a manetta) , le vendite dei fumetti sono calate di brutto ( pure in JP ), e chissà perché , le Major e gli editori continuano a perseguitare la pirateria perdendo tempo e soldi , nonostante questa faccia bene al mercato.
Quindi di cosa parliamo ?
Del nulla, ovviamente.
Poi ti chiedi perché i fansub sono così apprezzati: sottotitoli di alta qualità (non sempre, ma mediamente meglio dei servizi ufficiali), contemporaneità, immediatezza d'uso.
Io ci sto pure a pagare eh (ho Netflix, Prime, Disney e Spotify), ma delle cose sono assurde. Poi i giapponesi sono un livello oltre: provate a cercare musica jappo su Spotify ad esempio...
Esempio lampante di come ragionano le major giapponesi nel 2020 nel campo dell'animazione.
Non so quanto potranno mantenere questa loro (stolta) politica, ma arriverà il giorno in cui volenti o nolenti dovranno scendere a patti in quanto secondo una famosissima locuzione latina, pecunia non olet.
Per quanto riguarda la decisione del parlamento, è un nonsense, specie nell'era delle app di messaggistica istantanea (WhatsApp, Telegram ecc ecc), spingerà solamente a cambiare il modo con cui il materiale illegale verrà trasmesso e fruito.
Se volessero veramente arginare (non totalmente) il problema dovrebbero creare un network come in Cina, sotto diretto controllo del partito, ma quanti giapponesi sarebbero disposti a rinunciare alle proprie libertà vista la violazione massiccia di privacy che comporta un sistema del genere ?
Detto questo il miglior compromesso (attualmente) è palese quale sia, i dati parlano chiaro e non ci sono pseudo-studi che tengano perché se offri alla gente un servizio legale economico, semplice e fruibile su ogni dispositivo e/o sistema operativo hai centrato un Win-win.
Magari fosse solo nell'animazione... Hanno un corporativismo e una uniformità di pensiero anche nel torto marcio e una capacità di sotterrare la testa sotto la sabbia che fa spavento.
Sì però se vuoi intavolare una discussione non cambiare argomento. É la seconda volta che io scrivo una cosa e tu mi rispondi parlando di tutt'altro. Le serie caricate su YouTube erano caricate illegalmente, quindi non c'entrano nulla con i siti legali di cui parlavo. Quando c'era questa libertà sul caricamento delle serie su internet, i siti di streaming legali non esistevano ancora. Per gli anime inediti non c'era alternativa che seguirli via fansub e si parlava di tante serie dato che le aziende televisive acquistavano i diritti solo delle serie più popolari tra i bambini (perché poi dovevano vendere i relativi giocattoli). In ogni caso, per le serie licenziate dovevi aver la fortuna di poter guardare la tv in quell'esatto momento altrimenti ti perdevi l'episodio. Se le persone avessero avuto la possibilità di vedere gli anime in tv non avrebbero dovuto ricorrere alla pirateria. I siti legali di streaming sono venuti in contro al pubblico permettendogli di vedere le serie all'orario che volevano loro, ma, come già detto, i siti legali esistono da pochi anni.
Cmq ai giapponesi interessa la questione della pirateria perché nel loro caso le persone non hanno problemi a reperire legalmente le serie dato che vengono trasmesse direttamente in tv. Inoltre, essendo doppiate in giapponese, per loro anche una serie con i sottotitoli coreani può creare un danno economico. Al contrario, noi che non conosciamo il giapponese non ce ne facciamo niente di un video senza sub o con dei sottotitoli diversi dall'italiano o dall'inglese.
Questa è una bella cavolata, molta gente compra se il prezzo è giusto, ma se si spara 5€ per un noleggio digitale di un film è chiaro che non lo farà...
Idem per i manga, 10€ al volume (digitale) è qualcosa di folle, chiaro che poi pochi comprano.
Lo so che erano caricate illegalmente, ma si vedevano lo stesso.
A YT non gli fregava nulla se erano legali o meno, loro facevano soldi con le visualizzazioni.
Poi sono arrivate le denuncie da parte delle Major e hanno cambiato tutto .
Lo streaming legale è nato proprio per battere i pirati sul loro stesso terreno .
Quindi ti fa capire che la lotta alla pirateria funziona eccome
Non è vero, gli anime non per bambini arrivavano girazie all' Home video.
La gente comprava le vhs, e con quei soldi, gli editori pagavano i diritti e doppiaggi.
Ma tutti quegli oav e serei tv anni 90/00 doppiati , da dove credi vengano ?
Falso pure questo.
Ai giappi non frega nulla se la gente si vede la versione tv di un anime ( censurata) , loro vogliono che compri il dvd/BR con la versione integrale.
E li che si fanno i veri soldi.
Una volta, in JP, uscivano più anime per l'home video che serie tv , e questo perché la pirateria era limitatissima.
Adesso gli OAV, OAD o come si chiamano, sono quasi spariti .
Il fatto che i siti di streaming siano nati per combattere la pirateria è quello che sto cercando di dirti. É inutile mettere imposizioni su imposizioni, perché chi non voleva sfruttare i siti legali non lo fa ora è non lo farà neanche in futuro. Per combattere la pirateria bisogna proporre un'alternativa che gli faccia concorrenza in modo da spostare gli spettatori verso le piattaforme legali. Per esempio, la comodità della pirateria era che ti permetteva di vedere le serie dopo qualche giorno/settimana, gratis e con il download. Adesso invece ci sono piattaforme legali che offrono il download (Netflix) che portano le serie ad un'ora dalla messa in onda giapponese (Crunchyroll) e a un bassissimo prezzo (5-10€ al mese contro i 50€ per ogni singola serie)
Sì ma quante serie portavano? Non ci credo che portassero in DVD 50 serie a stagione come avviene attualmente nelle piattaforme di streaming.
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Anche qui non vedo cosa ci sia di falso dato che non ho mai detto che non fanno soldi con i DVD. Anzi, appunto perchè le serie sono in lingua giapponese, chi non è molto interessato potrebbe guardarle in tv mentre chi lo é prenderebbe la versione pirata al posto di quella in home video.
In merito agli OVA, ci sono tanti fattori in ballo, non puoi pensare che la causa della "diminuzione" sia la pirateria solo perché a te fa comodo così. Cmq gli OVA sono più di quel che pensi, solo che di solito non se ne parla molto perché la maggior parte sono Hentai o cmq serie vietate ai minori. Senza contare che molti OVA sono inclusi nei box delle serie originali. Inoltre, proprio perché moltissime serie sono tratte dai manga, chi le richiede lo fa per pubblicizzare l'opera originale quindi sarebbe un controsenso pubblicizzarla distribuendola in un formato che solo chi è già fan è disposto ad acquistare. Se vuoi pubblicizzare la serie lo fai tramite la tv, così sei sicuro che raggiungerà più persone possibili. Pensa per esempio a come sono aumentate le vendite del manga di Demon Slayer dopo l'inizio dell'anime.
Detto questo lo sdoganamento degli ONA lo si deve a questa produzione (?):
Non so come sarà fra vent'anni, ma se il presente è digitale, il futuro lo sarà ancor di più, è inevitabile.
La Pirateria ha un suo peso. Ma un peso maggiore, in assoluto, lo hanno i cambiamenti dei modi di consumare i Media.
Io ho visto arrivare lo streaming - in un film Sony per il mercato occidentale, "Piovono Polpette", che poi è diventato un successone.
Sembrava una novità incredibile all'epoca..ed ora che si è parlato qui?? VVVVID, Crunchroll, Netflix, Amazon prime etc etc...
quanti anni sono passati???
Una rivoluzione che gli editori non hanno ancora digerito. E manco quelli musicali vi ricordo..
Altra questione, nessun investimento da parte delle TV sull'animazione - non parlatemi di Rai Ragazzi, fanno produrre le serie ed a momenti manco le mandano in TV - e senza l'aiuto delle TV i doppiaggi ( di qualità) non si fanno. SI finisce per tirare sul prezzo, gli studi le fanno a tirar via, per fretta, disinteresse, irritazione, manco mi importa, e scaturiscono biliardi di inutili polemiche ( ed allora non è meglio guardarseli con i sub?? )
Per produrre cose buone- lezione che vale ovunque- occorre impegno, soldi, talenti e idee.
Mah l'ho letto molto banalmente su Wikipedia. Però è effettivamente verificabile come fatto: a fine anni '80 c'è stato un boom di OAV, rispetto alle produzioni TV, ancora maggiore, calato poi ad inizio '90.
Uno dei motivi che fece riprendere l'industria dopo Evangelion fu che si cominciò ad optare per un minor numero di episodi, e quindi, in mancanza di vendite degli OAV, si ritornò a puntare sulle serie televisive, ma con appunto meno episodi. Quest'ultima cosa non ricordo dove l'ho letta però, da prendere con le pinze (ma anche questa direi abbastanza riscontrabile).
Non credo sia così. Se guardi come è andata con i videogiochi - con l'avvento di stream, gog e altri siti simili - in cui approfittando di varie promo si possono acquistare giochi a 3 lire, la pirateria videoludica è pressoché svanita...
Offrendo un'alternativa funzionante e dal prezzo equo, la gente non sta a sbattersi con torrent, emule (se esiste ancora) ecc.
E con i virus, si possono beccare parecchi virus scaricando giochi da fonti poco attendibili...
La cosa che mi scoccia di più comunque del giro di vite sulla pirateria è la moltitudine di opere che finiranno perdute, opere tradotte senza alcun scopo di lucro e dal valore commerciale tendente a zero (sfido qualunque casa editrice occidentale a pubblicare SAINT MUSCLE e farci un profitto) che probabilmente spariranno man mano che le leggi contro la pirateria si faranno più severe.
Comunque era ovviamente un esempio estremo, ma basta che consideri tutti coloro che piratano le serie di Netflix, di solito quando dico che lo pago la gente mi guarda strano: "ma lo sai che su xxxxx ci sono gratis?". Questa per Netflix è una grande perdita, che lui non faccia niente ok, ma fa capire che anche se fai il servizio con i manga in abbonamento la gente non smette di piratarli, lo fanno perché si. L'unica quindi è ricorrere a questa guerra.
Ovviamente il mio discorso per ora si ferma al Giappone, dove questo problema non c'è.
Inevitabilmente si ripercuoterà anche al di fuori del Giappone, è questione solo di tempo.
In quel caso spero sia limitato alle serie da noi edite, io non sono certo contro i fansub.
invece chi compra magari si leggeva lo scan per capire se gli piaceva e magari lo proponeva alle varie CE mentre se non ci saranno più scan probabilmente chi ha gusti raffinati/strani non avrà più la possibilità di provare prima di acquistare e non è detto che tutti comprano sempre ad occhi chiusi
Non sono molto fiducioso, i giappo talvolta sono così contrari alla pubblicazione non autorizzata anche di 30 secondi di loro anime su YouTube che probabilmente non gli frega molto se un tale anime (o manga) sia disponibile o meno in occidente, lo farebbero sparire comunque.
Il problema non è tanto che sia in inglese, quanto che sia tradotta male, e trovarsi delle traduzioni errate dal distributore ufficiale beh....
Per quanto riguarda la riduzione del numero di episodi lo avrai letto anch'esso su Wikipedia, nella pagina dedicata a Neon Genesis Evangelion, sono andato a controllare perché ricordavo a suo tempo di averlo letto anche io che è stata quella produzione a dettare i nuovi standard televisivi, ecco un estratto:
Il problema è che tu ( e non solo) ti informi leggono boiate scritte da non si sa chi su internet, e poi cerchi di dare lezioni a chi quegli anni li ha vissuti .
La bolla del 91 sugli oav ??????
E' vero che ha portato a una riduzione della produzione di OAV ( ma pure di serie tv ), ma ne sono continuati ad uscire tanti , e pure di alta qualità ( Giant Robot in primis).
Gli OAV ai tempi avevano un mercato così ampio che se avevano successo, diventavano addirittura serie tv ( come Mosquiton, Giant Robot, IL club della Maqia, Patlabor ...) .
Viceversa, se una serie tv aveva scarsi ascolti e veniva segata, poteva continuare come OAV perché aveva un pubblico che comprava i nuovi episodi ( tipo BTX ).
E Ginga Eien Dentesu ?
Una serie OAV durata 110 episodi, venduti a uno per vhs per più di un decennio ?
Vallo a fare ora, con gli scrocconi che scaricano a manetta!
Altro " pensare come ti fa comodo"
Questa era la potenza degli OAV e del comprare per guardare.
La pirateria ha svalutato tutto e ora con i costi non ci si rientra più.
Risultato ? Sempre meno anime, e sempre peggio disegnati .
Una volta l'OAV era sinonimo di animazione di qualità superiore rispetto a una serie tv, oggi sono disegnati uguali o pure peggio .
E' vero che grazie allo streaming vediamo molte più serie di una volta, ma snella maggior parte dei casi subbbate, e difficilmente verranno un giorno doppiate, perché nessuno spenderà soldi una cosa disponibile da anni e che tutti hanno già visto ( fosse inedito invece...)
Forse sei tu che dovresti rileggerti i miei commenti...
Che poi paragonare una serie TV ad una OAV è ovviamente sbagliato, io stesso adoro gli OAV anni 80/90 per questo motivo: serie con qualità quasi cinematografiche! Parlando delle sole serie TV è impossibile dire se siano migliorate o peggiorate, troppa differenza di produzione (che ovviamente abbassa la qualità media moderna), generi (oggi non sanno neanche più animarti il robottino di GITS senza CGI a momenti, ma vuoi mettere con il character acting delle commedie e serie action moderne?), lunghezza (cosa che è andata a discapito di molte serie del passato).
Ovviamente la mia vuole essere una discussione pacifica, oltre al fatto che stiamo andando OT, quindi mi fermo.
Purtroppo in Italia una leggere del genere, che si prefissa di combattere la pirateria in modo serio, non c'è, e infatti da noi fa ognuno come vuole, con siti che vengono chiusi dopo anni di battaglie legali che vengono riaperti il giorno dopo ad un indirizzo diverso.
Purtroppo è vero che l'occasione fa l'uomo ladro, finché ci sarà l'alternativa gratuita, molta gente preferirà sempre quella, anche se risparmierebbe solo un euro.
Multe salate o carcere non sono mai servite a nulla, ci hanno provato negli Usa, famoso il caso in cui le major discografiche chiedevano 12000$ ad una madre single per aver condiviso BEN 12 canzoni, il tutto si risolse in una bolla di sapone nonché una figuraccia colossale per la casa discografica in questione. L'unica cosa che è riuscita a fare calare la pirateria musicale sono stati servizi come Spotify, non certo lo spauracchio di multe ed affini.
Forse è complice anche il fatto che la pirateria non viene percepita come rubare. Comunque non so a quando risale l'accaduto, magari la percezione che la gente ha della pirateria è diversa
Probabilmente la cosa a loro interessa relativamente, in fondo i manga e gli anime vengono fatti per fare soldi, se tu non glieli dai prima e non glieli dai dopo, penso che per loro non cambia niente. Comunque leggi di questo tipo colpiscono anche (ma direi soprattutto) film, serie tv e musica.
La percezione della pirateria è sempre stata la stessa, almeno da 30/40 anni a questa parte, ma nessuno in tutti questi decenni ha mai pensato ad educare anziché punire...lo dimostra l'inutile spot anti-pirateria che per anni ha ammorbato i DVD, che cercava di spaventare chiunque producesse copie (o le scaricasse dal web) di suddetti DVD, sottolineando il fatto che fosse un reato grave, invece di fare capire perché non avrebbe dovuto farlo. Inutile dire che non servì a nulla. Eppure oggi milioni di persone si abbonano a Netflix, non tanto perché abbiano capito che la pirateria è un crimine, ma perché gli risulta più comodo rispetto a cercare contenuti video in giro per il web.
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