Era nell'aria da troppo tempo, ma ora è finalmente ufficiale: Ijiranaide, Nagatoro-san!, uno dei manga più celebri del momento, finalmente sarà trasposto in anime, un annuncio che tantissimi fan richiedevano da anni.
L'anime sarà prodotto dalla Telecom Animation Film, il regista è Hirokazu Hanai, la series composition e la sceneggiatura verranno curate da Taku Kishimoto, il character design da Misaki Suzuki e la musica da BUSTED ROSE.
Nagatoro avrà la voce di Sumire Uesaka (Angela di Carole & Tuesday), che ha commentato così questo suo nuovo ruolo: "Quando ho visto per la prima volta Nagatoro sono rimasta scioccata da come sia così cattiva... per poi diventare dolcissima a sorpresa! Farò del mio meglio per interpretarla al meglio!"
Ricordiamo che il manga è edito da Kodansha e l'8° volume sarà in vendita il 9 luglio.
Fonte Consultata:
Natalie
Nagatoro è una studentessa del primo anno delle scuole superiori e ama prendersi gioco del suo senpai. Ma il senpai lo sopporta, anche dopo essere passato per ogni tipo di situazione imbarazzante, perché è innamorato di lei.
L'anime sarà prodotto dalla Telecom Animation Film, il regista è Hirokazu Hanai, la series composition e la sceneggiatura verranno curate da Taku Kishimoto, il character design da Misaki Suzuki e la musica da BUSTED ROSE.
Nagatoro avrà la voce di Sumire Uesaka (Angela di Carole & Tuesday), che ha commentato così questo suo nuovo ruolo: "Quando ho visto per la prima volta Nagatoro sono rimasta scioccata da come sia così cattiva... per poi diventare dolcissima a sorpresa! Farò del mio meglio per interpretarla al meglio!"
Ricordiamo che il manga è edito da Kodansha e l'8° volume sarà in vendita il 9 luglio.
Fonte Consultata:
Natalie
Attendo con curiosità il primo video promozionale con la voce di Sumire Uesaka, anche se non mi sarebbe dispiaciuto sentirlo di nuovo con la voce di Tomoyo Kurosawa, che doppiò la protagonista in questo spot per il manga:
Spero però che non incappino nello stesso problema di Karakai Jōzu no Takagi-san, che per quanto lo abbia apprezzato in alcuni frangenti è risultato ripetitivo.
Comunque rispetto ai primi volumi il "sadismo" della protagonista viene molto limitato andando avanti, diventa un teasing abbastanza normale
*Ho tirato giù due cose a caso non conosco le opere cartacee dei titoli sopra citati. Unica fonte di "giudizio" i trailer (tranne per Tagaki-san)*
Spero anche in una buona sceneggiatura e una buona regia, che non facciano annoiare o rovinino la visione e l'opera di Nanashi.
E nel frattempo, ancora niente anime per chi sapete voi...
Che centra la qualità? hanno scritto celebri e questo manga lo è, sia in giappone che all'estero
Magari Komi san, ma magari anche nuove stagioni di Watamote.
mi fa tanto piacere (credo)
C'è poco da criticare la frase "tra i più popolari al momento", se le vendite lo dimostrano, lo è. Ovvio che non arrivi al dunque, altrimenti finirebbe immediatamente. Stesso discorso lo puoi fare per Kaguya-sama, o Takagi-san, sono opere basate su sketch che se va bene "il dunque" arriverà verso la fine della serie
Su kaguya la frase è completamente sbagliata, non sono minimamente solo sketch ne si arriva al dunque verso fine serie. il paragone con takagi invece si, dato che son lo stesso genere, anzi nagatoro è proprio un derivato
Non sono d'accordo, la prima serie di Kaguya-sama è praticamente solo sketch autoconclusivi, in cui entrambe le parti principali giocano a costringere l'altro a dichiararsi. La seconda approfondisce un po' più i personaggi (Ishigami su tutti) e c'è la storia dell'elezioni (noiosa, e comparabile alla sfida contro la presidente del club d'arte di Nagatoro), ma cambia poco secondo me.
Con "si arriva al dunque a fine serie" mi sono spiegato male: è solo una mia speranza che in generale, entro la conclusione dell'opera (non so quanto manca e non seguo il manga), si arrivi alla dichiarazione o comunque ad un'evoluzione più sostanziosa del rapporto tra i due che nella seconda serie secondo me non c'è stata
Beh nagatoro è shonen come takagi ma il target conta poco alla fine dati che ogni casa editrice a regole e standard diversi a riguardo (che cambiano nel tempo), devi guardare il genere.
Il paragone con takagi è perfetto, nagatoro deriva proprio dal grosso successo di takagi in giappone... Con kaguya non centra proprio nulla sia come stile che come narrazione.
Capisco che è più facile semplificare, ma così si rischia di fare un potpourri facendo al contempo disinformazione.
Son scelte editoriali comunque il genere e vabbe chi lo scrive è più importante del target
In ogni caso kaguya centra una mazza con nagatoro, sia come temi che come narrazione e stile
Di Kaguya ho visto solo l'anime, forse nel manga è diverso non lo so, ma nella prima serie questa connessione tra gli episodi non l'ho proprio vista. Lo schema mi è parso molto semplice, argomento del giorno e tentativo delle parti di costringere l'altro a dichiararsi. Nella seconda serie sicuramente vengono approfonditi di più personaggi
Non credo che un paio di episodi drammatici su Ishigami possono portare alla definizione delle prime due serie di Kaguya come seinen
Estratto da Wikipedia:
Detto questo è inutile continuare questa sterile conversazione, che oltretutto è quasi OT con l'articolo, se volete continuare a scornarvi fate pure, non vi fermerò di certo io. ?
@Subject-0709 L'episodio è stato preso come esempio per dimostrare il mio concetto in maniera che anche un troglodita lo potesse capire, ma l'anime deriva da un manga seinen, asserire il contrario è oggettivamente errato.
Detto questo buon divertimento, sono anche stanco di continuare questo discorso senza senso.
Non sono io che sto semplificando il discorso di sicuro.
[img]https://pbs.twimg.com/media/EcFH-dXUEAAXuKp?format=jpg[/img]
Se cerchi risposte alle tue domande: https://www.animenewsnetwork.com/encyclopedia/lexicon.php?id=19
Perché non sono o almeno non spesso i contenuti maturi o profondi, come ho detto a determinare la scelta editoriale di mettere un manga in target seinen o shonen. Ripeto deve prima di tutto entrare nei gusti degli adulti giapponesi e questo non ha molte volte a che fare con l'essere maturo o meno lol soprattutto se conoscete i giapponesi, e tra editori diversi cambiano anche molto le cose... k on o umaru chan son dei buoni esempi ma ce ne sono una miriade lol
L'ho incluso poiché nella scheda qui su AC è categorizzato come shonen.
Se opere come Kaguya replicano le strutture tipiche degli shojo, ma se ne differenziano in quanto le trattano con un maggiore realismo, non sarebbe più corretto classificarle come josei? Sono io che sbaglio nel pensare che il pubblico che segue Kaguya-sama e opere simili sia prevalentemente femminile?
Josei proprio no lol
Comunque potete ridurlo a più semplice se è pubblicatu su rivista seinen è un seinen senza se e senza ma, gli editori hanno le loro motivazioni per queste scelte.
Tanto i target si stanno a mano a mano assottigliando e anche perdendo di significato con le pubblicazioni digitali... Ci stanno anche manga senza target come alcuni pubblicati su niconico
Ormao siamo troppo fuori topic, per questo ho postato limmagine di nagotoro XD non dirò altro sui target
Sembra che abbia almeno una decina di anni in più rispetto all'originale, però è assai più credibile così come quattordicenne.
P.S. Per quanto riguarda le classificazioni dei manga, continuo a pensare che certe volte siano stabilite totalmente a caso.
Non è caso, è così e basta, qui si parla dell'essere seguiti dal pubblico non dai contenuti
"The Quintessential Quintuplets" (consiglio a tutti, ottimo anime ^^) è palesemente un harem, sentimentale... peccato però che venga classificato anche come ecchi... ma dove? quando? io , sinceramente non ce l'ho visto e direi anche per fortuna altrimenti, in questo caso, non si sarebbe andata a creare una storia così coinvolgente e ben fatta se ci si sarebbe dovuti "preoccupare" anche di quell'aspetto. Al contrario, "Monster Musume no Iru Nichijou" viene riportato, giustamente, come harem, fantasy, sentimentale... ma, il genere sentimentale, pur essendoci, è palesemente su tutt'altro piano rispetto al precedente, più rivolto alla gag, non alla storia... Insomma, quello che voglio dire con questi due esempi è che molto spesso anche due opere nello stesso target possono essere del tutto diverse pur condividendo lo stesso genere e che anche se è riportato un dato genere non per forza l'anime rispecchierà quei canoni in toto o in parte.
Ah si? Secondo me, se prendiamo cento persone e gli facciamo leggere Psycho Pass e Kill la Kill, chiedendogli di indicare al termine della lettura quale dei due secondo loro sia un seinen, scommetto che il 90% risponderebbe "Psycho Pass", eppure, stando a un'assurda classificazione, è l'esatto opposto.
Cerca di riflettere anche tu su come risponderesti se ti fosse posto lo stesso quesito, invece di accettare tutto acriticamente.
Capisci anche tu che ha avuto delle vicissitudini particolari, se vuoi approfondire: https://en.wikipedia.org/wiki/Dorohedoro.
Detto questo, per rispondere in maniera semplice e riassuntiva ai tuoi quesiti, come ti hanno già detto queste classificazioni valgono solamente per la popolazione nipponica, pertanto non vanno visti con i nostri canoni occidentali di fumetto.
Non sono suddivisioni solamente dettate dal target di riferimento della popolazione ma anche per la complessità delle tematiche trattate (è anche importante il come vengono trattate), come spiegato dal quote che ho fatto su Wikipedia o il link di Anime News Network, ma nonostante ciò ci sono delle eccezioni, come gli esempi che hai riportato, che comunque hanno come target finale quella fascia che viene identificata come seinen, spiegandone i motivi (trovi uno stralcio del perché anche su Wikipedia se quanto spiegato in lingua anglosassone su ANN ti da problemi).
Ciò non toglie che ognuno di noi possa avere una sua interpretazione personale, ma se dobbiamo parlare per terminologia e definizione bisogna dare le giuste spiegazioni, che non sono di certo dei dogmi (nessuno sa se in futuro queste classificazioni cambieranno o meno) ma vanno intese come generalizzazioni per includere certe tipologie di opere.
E con questo chiudo definitivamente prima di beccarmi un bel ban per ottemperato OT.
Discorso in realtà ha poco senso con qurgli esempi, perche nonostante molta gente sbagli a riguardo, seinen shonen ecc si usano solo per i manga e non per gli anime... A meno che non ti riferisci alle loro trasposizioni in manga... In ogni caso conta poco quale sia più matura ma quale rientra più nei giusti degli adulti giappi
Ma non sono 2 opere nello stesso target monster mosume è seinen e hanayome shonen, l'esempio non è corretto.. Per il resto abbastanza daccordo
Sei proprio fissato col contenuto. Il contenuto non c'entra nulla, per target si parla di seguito in base all'età del gruppo che lo segue, non alla maturità o contenuto (anche perché quello sarebbe soggettivo). I target son stati creati apposta per questo, non puoi dargli un significato diverso e dire che è quello il significato originale.
Sì, in effetti il target è diverso... per dire che soffermarsi solo sul genere non qualifica solo quella tipologia di anime, nonostante classificato nella medesima categoria.
Non metto in dubbio ciò che dici, però, a meno che lo schedista di AC si sia sbagliato, penso che ci sia un motivo se l'ha classificato come shonen.
È ovvio che mi stessi riferendo alle trasposizioni manga, ho pure specificato "gli facciamo leggere Psycho Pass e Kill la Kill".
Quindi se, per ipotesi, i giapponesi adulti dovessero preferire Fairy Tail a Berserk, dovremmo concludere che quest'ultimo è uno shonen, mentre l'opera di Mashima è un seinen? Non avrebbe alcun senso, pertanto io resto convinto dell'idea che la classificazione di un manga vada stabilita sulla base dei contenuti e non delle preferenze di una parte dei giapponesi adulti (sarebbe sbagliato generalizzare dicendo che tutti i giapponesi adulti hanno gli stessi gusti).
Quindi se da domani gli adulti giapponesi iniziassero ad acquistare in massa Doraemon, dato che per te non conta nulla la maturità o il contenuto di un'opera, sarebbe da considerare automaticamente un seinen?!
Stai facendo dei paragoni che non c'entrano proprio nulla. Un seinen è per pubblico adulto, shonen per ragazzi e così via. Il significato è quello, poi se hanno contenuti maturi o meno è una questione a parte. Se fosse come dici tu allora le serie con contenuti maturi sarebbero automaticamente seinen e non shonen
Molti manga del jump hanno pubblico per la maggiorparte adulta ma non cambia che leditore ritiene il loro target di base shonen fine, scelta dell'editore.
Vi fate troppi complessi su i target, gli attribuite troppo valore, ormai contano poco e ai giapponesi sinceramente non gli frega neanche molto lol
[img]https://pbs.twimg.com/media/Eb684grVcAAwcmx?format=jpg[/img]
I target di rivista non contano quasi nulla, se non per far conoscere un'opera.
Questo perchè tale targettizzazione poi si perde dove VERAMENTE si fanno i soldi, ovvero nella vendita dei volumi.
Le riviste sono un veicolo principalmente pubblicitario.
D'altronde anche su topolino mondadori (che sfido a non definire con un target per bambini) c'erano ad esempio pubblicità dei servizi militari che invitavano ad frequentare le varie accademie arruolandosi.... non certo una cosa che fa un bambino delle elementari.
I concetti della targettizzazione sono ormai superati, anche dagli stessi giapponesi che li usano più altro perchè ci sono affezionati.
Un palese esempio di manga al limite con la linea editoriale è Medaka Box di Nisio Isin.
Detto questo è più probabile che un'opera di un mangaka divenga uno shounen perché ha un bacino non indifferente rispetto agli altri target ed offre inevitabilmente margini di guadagno più alti (non pensate che nel processo creativo questo motivazione non sia inclusa, pecchereste di ingenuità), il rovescio della medaglia è che la concorrenza è spietata.
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