Gli Harvey Awards, che saranno trasmessi in streaming il 9 ottobre, premieranno i migliori fumetti giapponesi e non e, in generale, le cosiddette "arti sequenziali", termine coniato da Will Eisner per indicare tutte quelle forme di espressione artistica che fanno uso delle immagini in uno specifico ordine, al fine di raccontare una storia. Quest'anno, Atelier of Witch Hat, di Kamome Shirahama, riceverà il premio come miglior manga.
A competere per la gloria erano L'Uomo Senza Talento, di Yoshiharu Tsuge, Le Montagne della Follia, di Gou Tanabe, Il Clan dei Poe, di Moto Hagio e La Via del Grembiule - Lo yakuza casalingo, di Kousuke Oono.
Il manga ha iniziato a essere serializzato nel 2017 ed è ora in corso sia in patria che in Italia, edito da Panini Comics. Fu nominato anche l'anno scorso, ma il premio di miglior manga fu assegnato a My Hero Academia, di Kohei Horikoshi. Due anni fa, invece, il vincitore fu La Mia Prima Volta - My Lesbian Experience With Loneliness, di Kabi Nagata. Quest'ultimo fu anche il primo vincitore della categoria "best manga", creata appunto nel 2018.
Prima di allora i manga venivano nominati nella sezione "Best American Edition of Foreign Material" e l'ultimo a vincere questo premio fu L'Attacco dei Giganti di Hajime Isayama. Nel 2016 venne nominato anche One Punch Man, di One e Yusuke Murata, ma non riuscì a vincere.
A differenza di altri riconoscimenti nel Nord America, gli Harvey Awards sono nominati e selezionati da professionisti nel mondo del fumetto. Quest'anno celebreranno una cerimonia digitale, in occasione del Comic Con's Metaverse di New York che si tiene da giovedì a domenica. Il mangaka Osamu Tezuka verrà inoltre inserito nella Hall of Fame (per saperne di più, cliccate qui).
Fonte consultata:
Anime News Network
A competere per la gloria erano L'Uomo Senza Talento, di Yoshiharu Tsuge, Le Montagne della Follia, di Gou Tanabe, Il Clan dei Poe, di Moto Hagio e La Via del Grembiule - Lo yakuza casalingo, di Kousuke Oono.
Coco è una ragazza che vive in un piccolo villaggio e sogna di diventare una maga. Purtroppo però, ciò è impossibile per chi non è in grado di usare la magia sin dalla nascita quindi la ragazza si vede costretta ad abbandonare il suo sogno. Un giorno però, un mago fa visita al suo villaggio...
Il manga ha iniziato a essere serializzato nel 2017 ed è ora in corso sia in patria che in Italia, edito da Panini Comics. Fu nominato anche l'anno scorso, ma il premio di miglior manga fu assegnato a My Hero Academia, di Kohei Horikoshi. Due anni fa, invece, il vincitore fu La Mia Prima Volta - My Lesbian Experience With Loneliness, di Kabi Nagata. Quest'ultimo fu anche il primo vincitore della categoria "best manga", creata appunto nel 2018.
Prima di allora i manga venivano nominati nella sezione "Best American Edition of Foreign Material" e l'ultimo a vincere questo premio fu L'Attacco dei Giganti di Hajime Isayama. Nel 2016 venne nominato anche One Punch Man, di One e Yusuke Murata, ma non riuscì a vincere.
A differenza di altri riconoscimenti nel Nord America, gli Harvey Awards sono nominati e selezionati da professionisti nel mondo del fumetto. Quest'anno celebreranno una cerimonia digitale, in occasione del Comic Con's Metaverse di New York che si tiene da giovedì a domenica. Il mangaka Osamu Tezuka verrà inoltre inserito nella Hall of Fame (per saperne di più, cliccate qui).
Fonte consultata:
Anime News Network
Tanta tanta roba!!!Manga stupendo,dal disegno,dialoghi storia,personaggi e regia!!Incantevole!!!
Recuperatelo in fumetteria mi raccomando!!!
Tempo fa lessi online i primi due capitoli, e non mi convinse del tutto, sembrava un Harry Potter con le maghette. A tal proposito non capisco perché sia classificato come seinen, visto che, anche dal tratto, pare più un maho shojo.
Bisognerà vedere come si evolve.
Magari avrà tematiche da seinen nonostante per il momento non ne abbia niente.
Tipo Somali e lo spirito della foresta dove la tematica si sta evolvendo verso il seinen.
Ti anticipo la risposta di altri più esperti di me. Il tag Seinen non dipende strettamente dal genere ma dalla rivista sulla quale il manga è pubblicato. Va da sé che di solito c'è una forte correlazione...
C'erano tanti manga validissimi in classifica, sono tutti bei titoloni da recuperare
Credo utilizzino come criterio la data di pubblicazione negli USA. Sul sito degli Harvey Awards riportano "All titles released between Aug. 1, 2019-July 31, 2020 are eligible for nomination in this year's awards"
Come ti hanno detto altri, seinen non è un genere, è un target che prende dalla rivista fa cui viene pubblicato (rivista seinen --> manga seinen) poi il genere dipende dall'autore. Il target alla fine è molto poco indicativo (praticamente non lo è) basta pensare a Devilman che è shonen e One Punch Man e Shin Chan sono seinen.
This ^
Ai tempi l'ho comprato perché oggettivamente aveva un bellissimo disegno.
Leggendo però mi sono reso conto che la storia non era niente di che e, soprattutto, molto al di fuori delle mie corde (da hater di Harry Potter quale sono xD).
Anche se sono rimasto in dubbio per diversi numeri, alla fine ho deciso di dropparlo, anche se più che altro perché lo spazio rimasto nella libreria è limitato.
Se vuoi ti regalo i miei. xD
Non ti sta piacendo?
Little Witch Academia non è Harry Potter
Atelier non è Harry Potter
Ogni cosa che ha della magia e teenager non è Harry Potter
Come disegni sì, come storia no. Avesse almeno qualcosa di originale...
Prendetevela con Harry Potter che ha saturato il genere (e saturato anche qualcosa di mio, ma non voglio essere volgare).
1) Il sistema magico è completamente diverso da quello di Harry Potter e innegabilmente originale.
2) Le tematiche di fondo alle due storie sono (per quanto visto finora) completamente diverse.
3) L'ambientazione è completamente diversa.
4) La protagonista è caratterialmente completamente diversa e spinta da motivazioni completamente diverse.
5) Non c'è un villain che incarna il male assoluto e vuole dominare soltanto perché sì.
E potrei andare avanti...
Però prendiamocela con Harry Potter perché da solo avrebbe saturato un intero genere... ?? Ma dai, come si fa a scrivere seriamente una cosa così... Non è mica colpa di Harry Potter se i lettori non ci provano neanche a individuare le differenze e gli spunti originali delle altre opere. Ma d'altronde hai ammesso di essere un hater, non do molta credibilità al giudizio di chi parte da una premessa del genere.
E allora che t'incavoli a fare?
L'ho detto subito che odio il genere magico stile Harry Potter e che quindi il mio giudizio era di parte. Ma non ho mai affermato che sia uguale a Harry Potter, semplicemente l'ho collocato nello stesso genere (o vuoi negare che ne faccia parte?).
Ma odio anche tanto altro, come per esempio le storie con i vampiri vampirla. Nonché gli shoujo che nel 90% dei casi potrebbero concludersi in 10 volumi al massimo e invece durano un'eternità con millemila filler inutili. E gli shounen manga infiniti stile One Piece con pochissime eccezioni (per es. Ken'ichi).
E odio pure il genere umano, ma quello è un bonus. xD
Vuoi forse negare che queste produzioni siano fiorite dopo l'arrivo di Harry Potter?
A me pare ovvio che si siano ispirate, più o meno, a quello.
Così come il genere fantasy si ispira quasi tutto a Tolkien.
Per i mod: Scusate, mi sono partiti due commenti, potete unirli? Grazie.
Primo, stai tranquillo che non sono incavolato. Semplicemente nel commento precedente mi ero scordato di sottolineare le differenze e ho colto l'occasione per farlo oggi, visto che sembravano essere sfuggite.
Secondo, D_Mihawk ha espresso il seguente parere: "sembrava un Harry Potter con le maghette", cui tu hai risposto con "^This" , quindi sì, hai sostanzialmente detto che è, se non identico, molto simile a Harry Potter il che è falso.
Terzo, solo perché si parla di magia non significa che sia dello stesso genere (intendo in senso stretto, chiaramente sono entrambi fantasy ma le similarità sono pressoché inesistenti, fino a prova contraria, si limitano a "magia" e "cappelli a punta").
Quarto, come già detto da Alex Ziro, è abbastanza pesante che si butti Harry Potter in mezzo ogni volta che si parla di magia, anche quando palesemente non ha una mazza a che fare con l'opera in questione.
Edit: quinto, non fraintendere, tu puoi benissimo odiare entrambe le opere, io non entro nel merito della qualità. Quello che contesto è che si dica che sia un Harry Potter in salsa majokko.
Quelle con ragazzini che studiano la magia, accademie magiche, ecc. ecc.
https://www.animeclick.it/anime/tags/accademia-di-magia
Trovamene uno anteriore ad Harry Potter (premesso che il genere majokko era altra cosa). Il primo film di Harry Potter era del 2001.
Non è mica mistero che Harry Potter in Giappone abbia fatto un gran successo, mi pare.
Non vale solo per le opere giapponesi, intendiamoci. Il genere è esploso ovunque.
La cosa più divertente è che, se provi a fare la ricerca con lo stesso criterio in ambito manga (perché l'anime non esiste ancora), Atelier non rientra nella categoria...
Tipo? Fammi un esempio e sarò pronto a ridiscutere la mia tesi.
Perché non c'è un'accademia, forse?
L'insegnante sì, però. Il concetto non cambia.
Oppure anche un'opera letteraria (e una l'ho trovata io, risale agli anni '60: il Ciclo di Earthsea, da cui prende spunto "I racconti di Terramare").
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Il_mago_di_Earthsea
Altrimenti The Witcher è come Il signore degli anelli perché ci sono elfi, maghi e creature fantastiche...
Stesso genere <> Uguale.
Mi pare di scrivere in italiano.
Ransie la strega tocca molti argomenti di Harry Potter ed è leggermente anteriore.
Ancora più vecchia la saga di terramare dove c'è proprio la scuola di magia con i ragazzini e con "episodi alla Harry Potter".
Non ci trovo nulla di collegato, francamente.
Già citato io sopra. Abbiamo trovato un caso.
Peccato che un caso solo non vada contro la mia affermazione che "sono fioriti dopo l'uscita di Harry Potter".
Mi pare di star dicendo che avere un singolo elemento in comune (gestito anche diversamente perché, come ti sei accorto anche tu, non c'è neanche una vera scuola di magia) non li rende dello stesso genere. Sono storie con tematiche e toni completamente diversi, ambientazione diversa. Esattamente come
queste (a tuo dire).
Sono totalmente scollegate.
Ah, rettifico anche me stesso: accademia di magia non è un "genere" (e neanche un sottogenere). È al massimo un tropo. Fantasy è un genere (urban fantasy è un sottogenere). Quindi, come già detto, anche le li consideri dello stesso macro genere (letterario), non sono lo stesso genere di storia.
Comunque la tua tesi fa acqua da tutte le parti perchè gli anime ed i manga sono giapponesi e se non lo sapessi la cultura sull'occulto orientale è tutto l'opposto di quella occidentale.E' normale che "tranne Ransie e magari qualcosa altro che non conosco" non sia il classico genere alla magia occidentale.
E' ovvio che dopo il successo planetario si sia sviluppato un certo tipo di genere anche in altre culture dove prima non si conoscevano così bene e non erano sicuramente mainstream.
Ma toglimi una curiosità,a te fa schifo questo genere ma hai letto/visto Ransie e letto Terramare?
E' un controsenso gigantesco!
Ma scherzi? Una tonnellata di manga/anime pesca da opere della cultura occidentale...
Terramare no perché sono un hater dello studio Ghibli, tra tutte le altre cose. xD
Ma ti faccio notare che sono del '75, e avevo già visto e rivisto tutto Tokimeki Tonight prima ancora che tu nascessi.
Sì, vabbè, come il metal che è diviso in Black Metal, Death Metal, Heavy Metal e la cazzabubbola... Se vuoi capire, capisci, altrimenti non farmi le pulci sui sottogeneri di 'sto cavolo, che è solo un esercizio di dialettica già visto e rivisto.
Non è dialettica, è un dato di fatto. Evangelion e Mazinga non hanno nulla a che fare l'uno con l'altro nonostante abbiano entrambi i mecha. Allo stesso modo, Atelier e HP non hanno nulla a che fare l'uno con l'altro nonostante abbiano entrambi come protagonisti due ragazzi che imparano la magia (elemento, tra l'altro, anche meno influente di quello che accomuna Eva e Mazinga).
Trovami altri elementi in comune fra HP e Atelier allora. Spoiler: non ci sono. E infatti non ne hai mai menzionati altri.
Mi prendi in giro?
Ma parli dei romanzi o dell'anime/manga? Perché se correggi il post di partenza non si capisce e "Terramare" è il nome usato nell'anime.
E che c'entrano con ragazzini che imparano la magia? Ti rendi conto di quello che scrivi?
Non mi serve menzionarne altri.
Non è un fantasy con gilde e avventurieri, non è un majokko, non è supereroistico come Dr. Strange... È un anime con ragazzini che imparano la magia.
In tutte le cose che ti ho citato ci sono congreghe che insegnano le arti occulte.
Ora non ricordo il nome preciso del film,in teoria Excalibur, dove all'inizio Merlino da una pozione ad un cavaliere per giacere con la donna del re rivale dal quale viene generato re Arthur.La pozione lo fa diventare uguale al marito della donna...Non ti ricorda niente?
Altro manga contemporaneo a Potter con molti punti in comune è Full Metal Alchemist.
Come ben saprai l'alchimia è classificata come magia.Non parlo del manga ma della vita reale.
Chissà quanti altre storie od opere mi verrano in mente pian piano ma il discorso non cambia.
Harry Potter ha ispirato la cultura giapponese la quale, ripeto per l'ennesima volta, è quasi il contrario della nostra.
Ti basti pensare che rune e sigilli per noi occidentali vuol dire evocare,per gli orientali è bloccare.
Che non è un genere.
Dunque torno a chiederti: solo questo lo legherebbe a Harry Potter, lo renderebbe una storia dello stesso tipo? Solo questo lo renderebbe "Harry Potter con maghette"? Tutto il resto non conta? Tutto quello che c'è di originale e di diverso non lo vedi (gli hai negato persino l'originalità in precedenza...)? Tipo un sistema magico (leggermente importante in un manga che ha al centro del suo mondo la magia) che, personalmente, non ho mai visto?
Ripeto. Non ti deve piacere, ci mancherebbe. Ma sono storie che non hanno niente in comune. E se lo neghi vuol dire che l'hai letto con gli occhi chiusi.
Sì, va bene, allora mettiamoci anche Fantasia, Aladdin, Maga Magò e Houdini.
Buona giornata a tutti.
Magari essendotelo detto da solo adesso ci arrivi che nonostante si parli di un concetto generale in comune comunque sono diversi.
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