Chi ha vissuto la scena manga degli anni ottanta sicuramente saprà che quello delle commedie sentimentali è stato uno dei generi più floridi. Oggi meno popolare di un tempo, ha comunque sfornato capolavori che sono rimasti scolpiti nel cuore di chi allora era adolescente come i personaggi di quelle storie e oggi è un adulto nostalgico.
Quale miglior pubblico, dunque, per una nuova ondata di merchandise dedicato ai capolavori della love comedy anni ottanta?
In primis, arriva il consueto mook della casa editrice Sanei, che dopo lo Studio Pierrot, Gundam, Lupin, Saint Seiya, Lady Oscar e molto altro sforna la nuova uscita dedicata proprio a questo genere.
"Analisi delle eroine delle commedie sentimentali anni ottanta", in uscita dal 30 ottobre, presenterà illustrazioni, descrizioni dei personaggi, analisi delle scene clou e risveglierà nei lettori l'amore adolescenziale per Lamù (protagonista di Lamù - Uruseiyatsura), Kyoko Otonashi (protagonista di Maison Ikkoku - Cara dolce Kyoko), create da Rumiko Takahashi; Miyuki Wakamatsu (protagonista di Miyuki) e Minami Asakura (protagonista di Touch - Prendi il mondo e vai), create da Mitsuru Adachi, Madoka Ayukawa (protagonista di Kimagure Orange Road - E' quasi magia Johnny), creata dal recentemente scomparso Izumi Matsumoto, e... Hibari Oozora (protagonista di Stop! Hibari-kun di Hisashi Eguchi... che in realtà è un maschio travestito da donna, ma nel genere rientra di diritto!).
Altri manga presi in esame dalla rivista saranno: Mune kyun deka e Heartcatch Izumi-chan di Hikaru Tooyama, Oh! Toumei Ningen di Yasuhiro Nakanishi, Ikenai! Runa-sensei di Sumiko Kamimura, Yarukkya Knight di Nonki Miyasu, Minna agechau di Hikaru Yuzuki (pubblicato da Star Comics col titolo Così fan tutte). Sono inoltre presenti interviste a Ken Akamatsu, Kazuhiro Fujita, Takashi Shiina, Kazumi Hattori, Keiko Shiomori.
Ma non finisce qui. Nell'ambito di una campagna promozionale che vede la produzione di nuovi gadget dedicati agli anime dello Studio Pierrot, arriva dal 15 novembre nuovissimo merchandise di Orange Road, venduto nella catena di negozi Tsutaya: magliette, felpe, borse con i disegni di Madoka Ayukawa e Hikaru Hiyama e... il leggendario grembiule della caffetteria Abcb che compare nell'anime!
La catena di negozi Village Vanguard, invece, proporrà nuovo merchandise tratto da Stop! Hibari-kun: magliette, cartelline, portachiavi, quadretti di acrilico, cartoline, adesivi. Il Village Vanguard di Shibuya, a Tokyo, organizzerà il 13 dicembre una sessione di autografi dell'autore Hisashi Eguchi.
E voi? Avete già attaccato "Night of summerside" di Masanori Ikeda e sulle sue note siete già corsi a prenotare tutto questo?
Fonti consultate:
Comic Natalie 1, 2
Sito ufficiale di Tsutaya
Mi spiace ma per quanto mi riguarda non si può parlare di eroine dei manga anni '80 (soprattutto se sono sentimentali!) senza includere anche lei, per me questa è veramente una mancanza imperdonabile
Non so se queste iniziative sono dovute a semplice marketing o effetto nostalgia '80, fatto sta che parliamo di personggi che hanno definito un epoca e ispirato gli autori dei decenni successivi!
Sono abbastanza "immerso" nelle commedie romantiche anni '80 in questo periodo, quindi l'operazione colpisce nel segno.
Ora rosico perché voglio quella rivista (ho quella generica dedicata agli anime dello Studio Pierrot ed è stupenda) e quei gadget
@zero___zone Video Girl Ai è del 1989 quindi in Giappone è considerato un altro mondo (letteralmente, visto che è l'inizio dell'era Heisei) e perciò manca, così come Ranma e Yawara che spesso sono accostati all'era Showa (visto che sono iniziati in quel periodo) ma sono borderline perché hanno sconfinato e fatto successo anche e soprattutto durante l'era Heisei, a differenza di tutte le serie qui presenti che si sono concluse all'interno dell'era Showa. Tra l'altro in Giappone Video Girl Ai non è particolarmente amato, a differenza dell'Italia. I giapponesi, infatti, si sono lamentati che nella rivista non sono state prese in considerazione altre serie, come Nanako SOS che da noi è un cartone per bambini di Mediaset qualunque e neanche particolarmente popolare ma per i cinquantenni giapponesi (target di questa rivista) è un'icona.
Già, quando ancora non erano quasi tutte moe
Ma, lo stesso vale per i cartoni Americani, mi sembra. Secondo me è la richiesta di censura dai perbenisti agguerriti e ora stiamo tornando nei tempi di pudore assoluto. Solo che questa volta viene festeggiato come libertà e giustizia....
Capisco che ce n'erano di cose un un po' al limite delle morali, ma nella nostra società di oggi stiamo esagerando. Di conseguenza, l'arte, cui scopo è anche di vendere, deve adeguarsi alle esigenze del pubblico di massa.
Almeno le donne nei videogiochi non hanno perso il loro fascino.
Anche questo è vero, sì.
Nel caso degli anime, la censura ha sicuramente frenato molti contenuti , ma nei cartoni animati no, quelli di oggi dicono e fanno cose che negli anni 80 si sognavano .
Erano moe pure loro , solo che a quei tempi il moe era di un altro tipo .
Cmq tra tutte le ragazze , è proprio il caso di dire che Hibari ha qualcosa in più delle altre .
Sono appunto escluse tutte le loli che pur dominavano le scene e le classifiche di gradimento, da quelle di Hideo Azuma alle eroine dei film Ghibli, ma perché questo volume riguarda solo le commedie mentre le summenzionate erano protagoniste di altri generi, per lo più fantasy o sci-fi, ma il moe c'era e anche in misura massiccia.
Per il resto è un volume che mi piacerebbe molto sfogliare.
Gli occhi grandi, i capelli cosi splendenti, un sorriso solare, oggi non sono più come una volta, belle ok, ma quel fascino stile anni 80 resteranno eterni ❤❤❤❤❤
La mia amica giapponese mi ha spedito dal Giappone la collana di Laputa che si attiva dicendo "barusu" poi il calendario di Maison Ikkoku, tantissime cartoline di Maison Ikkoku, diario di Maison Ikkoku e calendario di Maison iKkoku, mi ha detto che in Giappone gli anime anni 80 sono sempre ricordati, ancora oggi Madoka e Kyoko sono sempre le più gettonate ❤❤❤❤❤
A proposito, c'è qualche differenza tra la commedia sentimentale e la commedia romantica, oppure sono sinonimi?
Senza nulla togliere alle meraviglie in lista, le gatte o le fanciulle di City Hunter ce le ricordiamo sì?!
Tieni proprio ragione, chi se la scorda Saeko
Hibari-kun è divertente, ma lo trovo un capolavoro mancato per vari motivi.
"Oh Mia Dea" è l'unico che ho sempre trovato noioso fra questi. Non mi interessa.
Gli altri titoli meno famosi non li conosco, ma come disegni non mi attirano.
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