In una recente intervista con il sito IndieWire, la regista di Turning Red, Domee Shi, ha parlato dell'influenza che hanno avuto gli anime e i manga con cui è cresciuta sul lungometraggio, oltre a rivelare la sua incertezza sulla possibilità di poter trattare determinati temi.
Oltre ad aver preso ispirazione da una serie di recenti successi, ad esempio La rivincita delle sfigate di Olivia Wilde e Lady Bird di Greta Gerwig, che esplorano le relazioni sia tra amici stretti sia tra madri e figlie, gran parte dell'aspetto e della sensibilità del film provengono dalle passioni dell'infanzia di Shi: anime e manga.
"Sono cresciuta guardando così tanti anime, e leggendo manga che erano scritti e disegnati da donne. Sailor Moon parla di ragazze delle medie che hanno salvato il mondo, ma che erano anche migliori amiche e andavano insieme al centro commerciale. Quello era davvero, davvero forte. Abbiamo provato a catturare quello spirito di amicizia tra ragazze nel nostro film. Fruits Basket e Ranma 1/2 sono due serie divertentissime create da donne riguardo la trasformazione in animali, mescolata a romanticismo delle superiori, comicità e drammaticità. Sono stata molto ispirata da tutto ciò, da quella fantastica energia adolescenziale che volevo davvero mettere sul grande schermo."
Prima che Mei si trasformi in un panda, si prende una cotta per un ragazzo del quartiere, disegnando immagini di lui in un quaderno segreto. Quando la madra scopre questi disegni si innescano una serie di drammatici eventi che portano alla trasformazione in panda.
"È stato sicuramente un rischio affrontare il tema del risveglio della sessualità di una ragazza sullo schermo" ha detto Shi. "Ma era così importante e divertente, oltre a essere una scena che non potevamo non mettere nel film. È così reale. Ognuno di noi è entrato nella pubertà, ogni singolo adulto. La sfida era come avremmo dovuto farlo in un modo divertente e inaspettato in un film Disney."
Ha aggiunto poi con una risata, "Alcune volte mi do un pizzicotto da sola, perché sono tipo 'Wow, non posso credere che l'abbiamo passata liscia.' Il nostro produttore Lindsey Collins scherza dicendo che è perché li ho bombardatoi con così tante cose. C'erano così tanti elementi nel film che un paio di temi chiave e battute sono riusciti a passare inosservati o qualcosa del genere. È stata quella la nostra strategia, credo."
Shi non è estranea al modo di fare le cose di Pixar e Disney: è entrata a far parte del gigante dell'animazione come tirocinante nel 2011, per poi essere incaricata di disegnare lo storyboard per successi della Pixar come Inside Out, Gli Incredibili 2 e Toy Story 4, prima del suo debutto alla regia con il corto Bao; quest'ultimo lavoro, presentato al Tribeca Film Festival nell'aprile 2018, ha poi vinto l'Academy Award per il miglior corto animato.
Dopo soli pochi giorni dall'uscita del corto al Tribeca Film Festival, la regista confermò di stare lavorando a un lungometraggio, dando il merito a Bao non solo per averle fatto guadagnare quella promozione, ma per averle dato la confidenza di farlo a modo suo. Il corto parlava della storia di una donna cino-canadese che cucina un raviolo che magicamente prende vita come il figlio che avrebbe sempre voluto, con un grandissimo colpo di scena verso la fine, per il quale anche Shi era preoccupata potesse essere "troppo cupo e troppo strano" per la Pixar. Non lo era.
La regista ha poi aggiunto: "Penso che essere stata in grado di tenere quel finale in Bao abbia davvero rinforzato la mia confidenza nel fare scelte coraggiose nella narrazione. È così che bene o male ho diretto Turning Red. Sin dall'inizio stavo provando a non trattenermi nel raccontare la storia di una ragazza che affronta la pubertà. È lì che andremo a puntare. Sin dalla prima versione c'erano gli assorbenti, c'era la pubertà, c'erano le strane cotte per i ragazzi e i disegni. Tutto ciò era presente nella prima versione."
Fonte consultata:
IndieWire
Oltre ad aver preso ispirazione da una serie di recenti successi, ad esempio La rivincita delle sfigate di Olivia Wilde e Lady Bird di Greta Gerwig, che esplorano le relazioni sia tra amici stretti sia tra madri e figlie, gran parte dell'aspetto e della sensibilità del film provengono dalle passioni dell'infanzia di Shi: anime e manga.
"Sono cresciuta guardando così tanti anime, e leggendo manga che erano scritti e disegnati da donne. Sailor Moon parla di ragazze delle medie che hanno salvato il mondo, ma che erano anche migliori amiche e andavano insieme al centro commerciale. Quello era davvero, davvero forte. Abbiamo provato a catturare quello spirito di amicizia tra ragazze nel nostro film. Fruits Basket e Ranma 1/2 sono due serie divertentissime create da donne riguardo la trasformazione in animali, mescolata a romanticismo delle superiori, comicità e drammaticità. Sono stata molto ispirata da tutto ciò, da quella fantastica energia adolescenziale che volevo davvero mettere sul grande schermo."
Prima che Mei si trasformi in un panda, si prende una cotta per un ragazzo del quartiere, disegnando immagini di lui in un quaderno segreto. Quando la madra scopre questi disegni si innescano una serie di drammatici eventi che portano alla trasformazione in panda.
"È stato sicuramente un rischio affrontare il tema del risveglio della sessualità di una ragazza sullo schermo" ha detto Shi. "Ma era così importante e divertente, oltre a essere una scena che non potevamo non mettere nel film. È così reale. Ognuno di noi è entrato nella pubertà, ogni singolo adulto. La sfida era come avremmo dovuto farlo in un modo divertente e inaspettato in un film Disney."
Ha aggiunto poi con una risata, "Alcune volte mi do un pizzicotto da sola, perché sono tipo 'Wow, non posso credere che l'abbiamo passata liscia.' Il nostro produttore Lindsey Collins scherza dicendo che è perché li ho bombardatoi con così tante cose. C'erano così tanti elementi nel film che un paio di temi chiave e battute sono riusciti a passare inosservati o qualcosa del genere. È stata quella la nostra strategia, credo."
Shi non è estranea al modo di fare le cose di Pixar e Disney: è entrata a far parte del gigante dell'animazione come tirocinante nel 2011, per poi essere incaricata di disegnare lo storyboard per successi della Pixar come Inside Out, Gli Incredibili 2 e Toy Story 4, prima del suo debutto alla regia con il corto Bao; quest'ultimo lavoro, presentato al Tribeca Film Festival nell'aprile 2018, ha poi vinto l'Academy Award per il miglior corto animato.
Dopo soli pochi giorni dall'uscita del corto al Tribeca Film Festival, la regista confermò di stare lavorando a un lungometraggio, dando il merito a Bao non solo per averle fatto guadagnare quella promozione, ma per averle dato la confidenza di farlo a modo suo. Il corto parlava della storia di una donna cino-canadese che cucina un raviolo che magicamente prende vita come il figlio che avrebbe sempre voluto, con un grandissimo colpo di scena verso la fine, per il quale anche Shi era preoccupata potesse essere "troppo cupo e troppo strano" per la Pixar. Non lo era.
La regista ha poi aggiunto: "Penso che essere stata in grado di tenere quel finale in Bao abbia davvero rinforzato la mia confidenza nel fare scelte coraggiose nella narrazione. È così che bene o male ho diretto Turning Red. Sin dall'inizio stavo provando a non trattenermi nel raccontare la storia di una ragazza che affronta la pubertà. È lì che andremo a puntare. Sin dalla prima versione c'erano gli assorbenti, c'era la pubertà, c'erano le strane cotte per i ragazzi e i disegni. Tutto ciò era presente nella prima versione."
Fonte consultata:
IndieWire
Le influenza anime in Red si vedono tutte, soprattutto nello stile degli occhi e delle espressioni nei momenti più concitati, il film è uno spasso delizioso assolutamente da vedere, e Meimei è praticamente il prontuario di una fujoshi in erba , se il film non fosse ambientato in un'epoca in cui non era così facile entrare in contatto con tanto materiale manga/anime di vario genere sicuramente un piccolo accenno all'universo BL ci sarebbe stato...
Posso capirti ma questo forse è il più ispirato degli ultimi tempi
Onestamente non capisco , che ci crediate o no ,Nemmeno tutti I vecchi film erano tutti capolavori, soprattutto dagli anni 60 in poi, cartoni come la Carica dei 101 si salvano soprattutto per alcune idee vincenti come i villain, ed avenge I capolavori indiscussi come Biancaneve o la bella ardomentata sono narrativamente molto poveri
Infatti non ho parlato dei film anni '60, né di quelli precedenti, ho chiaramente parlato di quelli anni '90.
Non è che adesso ogni film con un genitore che si impone sui figli sia lo stesso eh, a questo punto anche " La sirenetta " è uguale. Brave si limita al compitino del " genitore si impone perchè bisogna fare come dice lui ", in Red la cosa è molto più " umana " e trattata non solo dall'aspetto della madre che si impone programmando la vita della figlia perchè " è così che si fa, è così che è capitato a me". Ciò che affronta è soprattutto il non accettare che la figlia stia crescendo e non sia più una bambina. Al di là dei colpi di testa esagerati ( ma non irrealistici ahimè ) della madre che fa scenate in pubblico la cosa è ben evidente dal fatto che all'inizio la madre pensi che siano arrivate le mestruazioni e dica " è troppo presto ". A 13 anni. E si ritrovi a 13 anni a dover fare " il discorso ". E quando scopre che in realtà è il panda non è tanto meglio, sua figlia si trova totalmente impreparata ad un enorme ( letteralmente ) cambiamento del proprio corpo perchè la madre ha sempre vissuto come se lei rimanesse sempre una bambina quindi " immune " a questi cambiamenti. Tutto il film è improntato su questo legame mentre Brave ( o La sirenetta ) usano semplicemente il disaccordo tra genitori e figli come molla per far partire la trama.
Le influenze "anime" si vedono anche in certe soluzioni grafiche tipo i vari occhioni kawaii.
Vero, ma comprendo perche' la Disney abbia optato per lo streaming, per certi versi e' un film minimalista, la storia e' molto semplice, anzi il panda poteva anche non esserci, mi piacerebbe vedere un seguito magari ambientato nei nostri giorni dove si vede Men li adulta e magari lei stessa madre
Anche se resta peccato non abbiano messo la vera colonna sonora
No ma infatti infatti
Tipo
Nah, semplicemente Red a livello produttivo è un film minore, contando anche gli strascichi del Covid-19 con conveniva sprecare risorse per il cinema.
Spero che non succeda con Lightyear che gia' dal trailer si capisce che e' un film esplicitamente cinematografico
In verità no perché il panda è una palese e ben riuscita allegoria alla pubertà e tutto ciò che consegue con la crescità di un preadolesciente alla adolescenza unita alla cultura cinese e di come il loro stereotipo dei genitori trattano la pubertà (Bandire il panda ecc.), quindi alla fin fine la madre doveva essere uno stereotipo per riuscire a far approfondire quel tema, per il resto lo ritengo veramente un ottimo film, ingiustamente criticato e pregiudicato giusto perché va di moda denigrare a prescindere i lavori pixar e disney più recenti, magari solo per nostalgia dei vecchi lavori
D'accordissimo premettendo che gli ultimi film Disney Pixar sebbene ottimi siano lontani ad essere dei capolavori (escluso Soul), sono comunque godibilissimi(ho ascoltato allo sfinimento le canzoni di Encanto), e non capisco perche' bisogna dire che sono monnezza solo per partito preso, un capolavoro in quanto tale e' l' apice dell'arte, se tutti fossero cosi, non ci sarebbero capolavori
ti riferisci
Al bulletto che si scopre essere anche lui fan sfegatato dellla boyband, per poi fare amicizia con le ragazze?
Se si parla di quel personaggio io non l'ho visto così chiara come cosa
Io sono perfettamente d'accordo con te ma le associazioni del genitori (di quelle che sono una fetta consistente degli investitori attuali della Disney) pare abbiano avuto qualcosa da ridire.
Sì ma il tutto rimane in uno stereotipo che gli autori hanno deciso di sciare, tralasciando che i suoi genitori sono molto aperti nei suoi confronti
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