Nella mattinata del 7 aprile 2022 ci ha lasciato, all'età di 88 anni, il mangaka Fujiko A. Fujio (vero nome Motoo Abiko).
Membro del duo Fujiko Fujio insieme all'amico Fujiko F. Fujio (Hiroshi Fujimoto), quest'ultimo autore in singolo del celeberrimo Doraemon, i due hanno realizzato insieme Obake no Q-Taro.
Fujiko A. Fujio ha invece realizzato, da solo, opere molto note come Ninja Hattori-kun (Nino il mio amico ninja), Kaibutsu-kun (Carletto, il principe dei mostri) e Warau Salesman.
L'autore è morto in seguito a uno svenimento nella sua casa di Kawasaki, come confermato dalla polizia che era stata chiamata sul luogo.
Abiko aveva incontrato l'amico Fujimoto alle elementari e già allora avevano cominciato a disegnare insieme, dapprima nascondendosi da amici e compagni di scuola perché imbarazzati. Estremamente influenzati dalle opere di Osamu Tezuka, i due hanno fatto il loro debutto ufficiale mentre studiavano al liceo, ottenendo persino complimenti da parte dell'amato "dio dei manga", per il quale Abiko lavorerà persino come assistente in Kimba. La strada per il successo sarà lunga e ricca di traversie, ma lavoreranno insieme, diventando parecchio popolari tra gli anni sessanta e settanta. La loro collaborazione si concluse nel 1987, in seguito a divergenze creative che li avevano portati a lavorare in singolo, ognuno ai propri progetti.
Fonte consultata:
TBS News
Riposa in pace maestro
RIP
L'autore Fujiko A. Fujio è tra i pochi in giappone che hanno avuto il coraggio e le capacità di creare un personaggio davvero crudele (in giappone spesso i personaggi cattivi sono più che altro degli anti-eroi che hanno comunque motivazioni più o meno nobili dietro i loro atti) ma allo stesso tempo impossibile da odiare (grazie alla sua contagiosa risata e al suo modo di fare molto umano, viscido ma accomodante).
Peccato sia praticamente introvabile, l'ho scoperto solo grazie all'ultimo anime su crunchyroll, spero che in futuro venga recuperato anche il manga.
RIP e grazie per la lezione di vita.
Una leggenda. Resterà per sempre nella storia dell'arte dei fumetti e dell'animazione.
Spero portino più opere di questo maestro in futuro.
RIP e grazie di tutto.
Eppure, che scandalo non aver portato i suoi lavori!!!
Inspiegabilmente la jpop ci ha rifilato na piccola raccolta insignificante di Carletto. Figuriamoci poi Nino e tutto il resto...
Strana l'Italia, hanno fatto uscire e fanno uscire anche un mare di spazzatura e roba che in Giappone è simbolo , come Doraemon, astroby, gegege no kitaro, Sampei , Golfo 13, ecc.ecc. solo misere raccolte....
Non è strano, questi titoli sono molto grandi. Serializzarli significherebbe che in caso di mancato successo bisognerebbe interroperne la produzione.
Probabilmente le raccolte sono test per vedere se eventualmente ci sia un riscontro da parte del pubblico.
Test probabilmente non superati.
Non mi sorprende, il lettore medio italiota legge One Piece e poco altro. Se poi si sforza un po' comincia a leggere qualcosa di spessore, tipo Taniguchi, Tezuka, Matsumoto...ma se è roba troppo vecchia la gente non ne vuole sapere nulla.
Tezuka mi sembra stia andando benissimo. Segnalo che sta uscendo roba di UMezz, non so se mi spiego. Tutto Junji Ito. Addirittura tutto Yoshihiro Tatsumi!!!
Dai su ... roba che da ragazzo mi sognavo. Ho dovuto aspettare che arrivassi a oltre 40 anni per aprire un loro manga. Il mercato c'è.
Sfatiamo anche sta minchiata del settore in crisi, che dagli anni 80 la sento. Sfatiamo anche l'altra minchiata che certe cose non vendono:voi pensate che Doraemon non venda? Che Carletto non venda? Poi, se si ha paura, se ne stampano un numero esiguo.
Se in Italia non si vendono queste cose, allora abbiamo un grosso problema alla base.
Saro' scemo io, ma quando ho visto la serie, mi sembrava quasi di vedere una sorta di versione horror cinica di Doraemon, non solo per lo stile ma per il pattern narrativo che e' praticamente identico
Tezuka va bene, sicuro, perché è un nome importante, e grazie ad Hazard Edizioniche con il tempo è riuscita a fare conoscere l'autore ad un vasto pubblico, ma prova a proporre qualcosa di un pelo meno noto degli anni '70 e ti ritrovi in mano un flop epocale.
Molto simile tra l'altro anche a Paaman (Superkid eroe bambino).
Anche se poi si separarono, ebbero un ruolo fondamentale nella storia del medium, secondo forse solo a quello di Tezuka stesso.
Ricordo ancora benissimo gli anime arrivati da noi tratti dalle opere del sensei.
Condoglianze ai parenti.
Guarda caso poi giusto la settimana scorsa ho comprato su Amazon il 2° cofanetto di Carletto il principe dei mostri.
Ovvio è il coautore di Doreamon.
Genialmente horror e cinica.
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