Il sito ufficiale di Shin Kamen Rider, il film live action diretto, sceneggiato e prodotto da Hideaki Anno, il famoso regista di Neon Genesis Evangelion e Shin Godzilla, ha rilasciato un nuovo trailer e un poster per la pellicola in uscita a marzo 2023. Il lungometraggio farà parte del "Kamen Rider 50th Anniversary Project Unveiling", evento che celebra l’anniversario dell’iconico supereroe ideato da Shotaro Ishinomori.
Tasuku Emoto (Masaki da Piece of Cake), Shinya Tsukamoto (Michio Takeyama da Tokyo Trial - Il processo Tokyo), Tōru Tezuka e Suzuki Matsuo (Taro Otsuki da Kaiji) si uniscono al cast. Vi ricordiamo che Takeshi Hongo/Kamen Rider verrà interpretato da Sosuke Ikematsu (Higen da L'ultimo samurai), mentre Ruriko Midorikawa avrà il volto di Minami Hamabe (Meiko Honma da Anohana - The Flower We Saw That Day).
Katsuro Onoue è accreditato come regista associato, con Ikki Todoroki come assistente alla regia. I celebri designers Mahiro Maeda, Ikuto Yamashita e Yutaka Izubuchi, che hanno già collaborato con Anno su diversi progetti tra cui Evangelion, si occupano dei design per il film. Isao Tsuge si occupa dei costumi, mentre Taku Iwasaki (Read or Die, Jormungand, Gurren Lagann) compone le musiche.
Il 13 maggio debutta nei cinema giapponesi Shin Ultraman, il film prodotto da Studio Khara e sceneggiato dal suo fondatore Hideaki Anno. Per festeggiare il ritorno di uno dei franchise più amati in Giappone, la città di Kyoto ha organizzato uno speciale evento che coinvolge il Toei Kyoto Studio Park e la linea tranviaria Keifuku Randen.
Il Toei Kyoto Studio Park ha posizionato una statua del nuovo Ultraman, che possiamo vedere nel film, di fronte al busto dell'EVA-01 di Neon Genesis Evangelion, facendo quasi sembrare che i due stiano combattendo fianco a fianco. Ovviamente si è creato così un punto perfetto dove poter scattare delle foto, magari mostrando qualche bizzarra posizione come il ninja della foto.
La linea di tram Keifuku Randen ha invece posizionato ben quarantotto kaiju provenienti dalla serie. I mostri si trovano nelle fermate di tutta Kyoto, con dei veri e propri set fotografici. Inoltre per ogni mostro vi è un menù creato ad hoc e delle speciali stampe. Vi sono, poi, dei punti dove poter provare l'"Ultra Beam" di Ultraman, con effetti sonori e giochi di luce.
Si afferma che Shin Ultraman avrà lo stesso impatto delle serie originali, come Shin Godzilla ha modernizzato il brand per la nuova epoca. Infatti troviamo proprio lo staff di quest'ultimo film negli stessi ruoli, tra cui Shinji Higuchi alla regia, il già citato Hideaki Anno alla sceneggiatura con il compositore Shiro Sagisu al lavoro sul progetto.
Ultraman fu il capostipite dei tantissimi nuovi eroi giapponesi che rinverdirono i fasti dei classici nipponici degli anni '60, quelli che avevano per protagonista mostri come Godzilla e Gamera, incarnazioni delle paure post atomiche del popolo giapponese. Ultraman, però, era differente: il protagonista della storia, infatti, non è più il mostro ma l'eroe buono che combatte contro il male, una lotta spesso impari ma il più delle volte vittoriosa. Niente da stupirsi quindi che il suo creatore sia Eiji Tsuburaya, autentico mago degli effetti speciali per lo Studio Toho, dove lavorò su tanti film di mostri, a partire proprio dal più famoso: Godzilla del 1954. Nel 1963 decise di mettersi in proprio fondando la “Tsuburaya Production" e di puntare tutto sui telefilm di fantascienza (il primo fu Ultra Q, sorta di X Files ante litteram) ma soprattutto di supereroi. Con Ultraman (Urotoraman in giapponese), nel 1966, Tsuburaya fece una scelta coraggiosa puntando sulla qualità per una produzione considerata ad altissimo budget per l’epoca, e dopo tutti questi anni e tante produzioni, ora questo eroe del genere tokusatsu arriva nelle mani di Hideaki Anno, che finalmente ha potuto cimentarsi con uno degli eroi della sua infanzia.
Fonti Consultate:
Anime News Network
Crunchyroll
Takeshi Hongo è un ragazzo in gamba e con un’intelligenza sopra la media. Proprio per questo motivo attira l’attenzione di una organizzazione terroristica chiamata Shocker che lo rapisce per trasformarlo in un essere superiore, dotato di grandi poteri. In questo modo potrà aiutare la loro causa, ovvero creare un mondo abitato da superuomini. Ma questo per Takeshi avrà un prezzo molto pesante: verrà trasformato in un cyborg e gli verrà fatto il lavaggio del cervello. L’operazione fortunatamente viene interrotta e riesce a fuggire prima che la sua personalità venga cancellata. Da quel giorno dedicherà la sua vita a sconfiggere i ‘superuomini’ che la Shocker manda per eliminarlo e si porrà come obiettivo quello di debellare questa pericolosa organizzazione. La pellicola fa parte del "Kamen Rider 50th Anniversary Project Unveiling", evento che celebra l’anniversario dell’iconico supereroe ideato da Shotaro Ishinomori.
Tasuku Emoto (Masaki da Piece of Cake), Shinya Tsukamoto (Michio Takeyama da Tokyo Trial - Il processo Tokyo), Tōru Tezuka e Suzuki Matsuo (Taro Otsuki da Kaiji) si uniscono al cast. Vi ricordiamo che Takeshi Hongo/Kamen Rider verrà interpretato da Sosuke Ikematsu (Higen da L'ultimo samurai), mentre Ruriko Midorikawa avrà il volto di Minami Hamabe (Meiko Honma da Anohana - The Flower We Saw That Day).
Katsuro Onoue è accreditato come regista associato, con Ikki Todoroki come assistente alla regia. I celebri designers Mahiro Maeda, Ikuto Yamashita e Yutaka Izubuchi, che hanno già collaborato con Anno su diversi progetti tra cui Evangelion, si occupano dei design per il film. Isao Tsuge si occupa dei costumi, mentre Taku Iwasaki (Read or Die, Jormungand, Gurren Lagann) compone le musiche.
Il 13 maggio debutta nei cinema giapponesi Shin Ultraman, il film prodotto da Studio Khara e sceneggiato dal suo fondatore Hideaki Anno. Per festeggiare il ritorno di uno dei franchise più amati in Giappone, la città di Kyoto ha organizzato uno speciale evento che coinvolge il Toei Kyoto Studio Park e la linea tranviaria Keifuku Randen.
Il film è ambientato in un mondo in cui misteriosi mostri conosciuti come "kaiju" hanno invaso il Giappone e le armi militari tradizionali sono per lo più inutili contro le creature. Quando ormai ogni speranza sembra persa fa la sua apparizione un misterioso gigante argentato..
Il Toei Kyoto Studio Park ha posizionato una statua del nuovo Ultraman, che possiamo vedere nel film, di fronte al busto dell'EVA-01 di Neon Genesis Evangelion, facendo quasi sembrare che i due stiano combattendo fianco a fianco. Ovviamente si è creato così un punto perfetto dove poter scattare delle foto, magari mostrando qualche bizzarra posizione come il ninja della foto.
La linea di tram Keifuku Randen ha invece posizionato ben quarantotto kaiju provenienti dalla serie. I mostri si trovano nelle fermate di tutta Kyoto, con dei veri e propri set fotografici. Inoltre per ogni mostro vi è un menù creato ad hoc e delle speciali stampe. Vi sono, poi, dei punti dove poter provare l'"Ultra Beam" di Ultraman, con effetti sonori e giochi di luce.
Si afferma che Shin Ultraman avrà lo stesso impatto delle serie originali, come Shin Godzilla ha modernizzato il brand per la nuova epoca. Infatti troviamo proprio lo staff di quest'ultimo film negli stessi ruoli, tra cui Shinji Higuchi alla regia, il già citato Hideaki Anno alla sceneggiatura con il compositore Shiro Sagisu al lavoro sul progetto.
Ultraman fu il capostipite dei tantissimi nuovi eroi giapponesi che rinverdirono i fasti dei classici nipponici degli anni '60, quelli che avevano per protagonista mostri come Godzilla e Gamera, incarnazioni delle paure post atomiche del popolo giapponese. Ultraman, però, era differente: il protagonista della storia, infatti, non è più il mostro ma l'eroe buono che combatte contro il male, una lotta spesso impari ma il più delle volte vittoriosa. Niente da stupirsi quindi che il suo creatore sia Eiji Tsuburaya, autentico mago degli effetti speciali per lo Studio Toho, dove lavorò su tanti film di mostri, a partire proprio dal più famoso: Godzilla del 1954. Nel 1963 decise di mettersi in proprio fondando la “Tsuburaya Production" e di puntare tutto sui telefilm di fantascienza (il primo fu Ultra Q, sorta di X Files ante litteram) ma soprattutto di supereroi. Con Ultraman (Urotoraman in giapponese), nel 1966, Tsuburaya fece una scelta coraggiosa puntando sulla qualità per una produzione considerata ad altissimo budget per l’epoca, e dopo tutti questi anni e tante produzioni, ora questo eroe del genere tokusatsu arriva nelle mani di Hideaki Anno, che finalmente ha potuto cimentarsi con uno degli eroi della sua infanzia.
Fonti Consultate:
Anime News Network
Crunchyroll
La vedo più difficile per Kamen Rider ma magari la presenza di Anno aiuterà
Può essere perché da noi è arrivato doppiato, anche se in parte, mentre mi pare che Kamen Rider no (o forse dei suoi derivati).
È più conosciuto e lo staff è quello di shin godzilla...è uno di quei pochi che da noi pure si conoscono.
Kamen Rider purtroppo non ha la stessa fama
Come dici non sono così conosciuti e sinceramente il nome di Anno non credo sia questo grand richiamo: chi non è interessato probabilmente non conosce ne uno ne l'altro. Secondo me è interessante che siano resi disponibili e poi qualcuno curioserà e magari gli piacerà. Se non c'è modo di vederli non si può nemmeno capire se c'è un possibile pubblico.
Vederli al cinema da noi mi sembra piuttosto difficile, a me no che non si organizzi qualche proiezione evento ben pubblicizzata. Ma secondo me qualche grande piattaforma streaming si comprerà i diritti fuori dal Giappone e in qualche modo arriveranno anche da noi.
Mi interesserebbe dare un'occhiata a entrambi (Kamen Rider magari anche al cinema, se il Giappone mi permette di andare a vederlo il prossimo anno), anche se in realtà sono più interessato al remake di Kamen Rider Black RX.
Sperando che il Sakoku versione Reiwa finisca sul serio questa estate.
Comunque si andrà di import per eventali HV anche a sto giro e va benissimo così, riporre ogni volta le speranze nella nicchia e nella girella per sperare che una cosa arrivi da noi (e mai sia arriva tipo sub-only) ormai è puro accanimento terapeutico.
Specie se poi bisogna sempre ritrovarsi perle del genere
Mi rammarico proprio del fatto che l'opzione sub-only, dove il doppiaggio non è considerato fattibile, non sia mai esplorata in contesto home video. In fondo si tratta di portare l'home video che si avrebbe di import con l'aggiunta dei sottotitoli, sarebbero comunque soldi che girano qua invece che all'estero. E si potrebbe finalmente poter dare un segnale.
Io ad esempio ho sempre evitato l'import, che già ha il suo costo, perché poi dovrei trovare un modo di utilizzarci dei sottotitoli esterni, se esistono, ed avere tutta una serie di difficoltà e limiti nel dove poter consumare il prodotto.
Spero prima o poi di poter colmare le mie lacune su questo genere.
Secondo me con il giusto prezzo potrebbe avere senso. Io spesso mi trovo nella situazione opposta, non voler finanziare un home video perché non voglio un doppiaggio che magari so essere non buono. E comunque pagare di più per qualcosa che non voglio. Però capisco che in alcuni casi sia auspicabile avere un prodotto completo: ma allora lasciamo la possibilità dei solo sub dove proprio speranze di un doppiaggio non ce ne sono.
La Criterion è l'ultima degli scemi?
No, ovviamente sono gli italiani che si portano appresso uno strascico culturale da quasi 100 anni e non hanno minimamente voglia di fare marcia indietro (nonostante una generazione stia quasi per tirare le cuoia e un'altra sta crescendo con la stessa testa dei predecessori.)
Di rant come questi posso scriverne a gazzillioni ma non è il punto, non c'è volontà di fondo di far cambiare la situazione perchè un'intero settore deve lavorare e un'altro si è ormai fossilizzato su pratiche triassiche.
Kotaro può scrivere siti interi di recensioni delle serie in questione qui o sui relativi social o la redazione può fare tutti gli endorsement/pubbliredazionali che vuole
ma se alla fine della storia il messaggio è "io i film voglio vederli, non voglio leggerli" il discorso sarà sempre puntualmente lo stesso e post come questi e relative sezioni commenti sono dei cockblock sociali.
Soluzione download digitale con sub, ma comprendo che possa non piacere a chi preferisce il classico home video. Il pregio sarebbe la riduzione dei costi di produzione e distribuzione e la possibilità di espandere con un doppiaggio in un secondo tempo.
Soluzione crowdfunding per realizzazione di versione home video. Il pregio è poter tastare il mercato e sostenere i costi di produzione raggiunto il minimo di copie. Penso ad alcuni esperimenti con film e riedizioni particolari che possono anche partire da un minimo di 250 copie e che spesso vanno in porto permettendo di creare il prodotto. Poi se ha molto successo si può pensare ad un doppiaggio e accontentare tutti. In genere non viene tentato in ambito solo sub, però perché non provare?
Poi certo per carità, ci sono eccezioni (Eraserhead o Tetsuo ad esempio) di titoli così particolari che posso accettare anche solo sottotitolati in home video, ma sono eccezioni. Non è proprio la stessa cosa, ma mi viene in mente il film Zombie contro Zombie, uscito inizialmente in DVD solo sottotitolato. Quando però il film fu trasmesso su Rai4 passò doppiato. Successivamente CG Entertainment ha fatto una delle sue solite start up per produrre la versione blu ray, con il doppiaggio.
Sì, ma è sensato. Come consumatore devi poter sostenere la cura del prodotto e la direzione del mercato che ritieni più corretta. Io ad esempio non sono contro il doppiaggio, ma troppo spesso anche quello è pigro, c'è ma non è realizzato nel miglior rispetto dell'opera e vorrei poter esercitare questo controllo per spingere a far meglio perché non sono convinto che qualunque doppiaggio sia meglio di nessun doppiaggio. Diverse serie americane le prendevo in edizione inglese proprio per questo, ma raramente ho questa scelta (e perché i sub inglesi mi va vanno bene).
Al tempo stesso non mi scandalizza un'edizione solo sub, ma andrebbe posizionata ad un prezzo più basso della media dei prodotti doppiati. A questo punto si sceglie.
Infatti con crowdfunding mi veniva in mente proprio l'esempio di CG Entertainment. È vero che lì comunque si tratta di riedizioni speciali con doppiaggio già esistente, però sono comunque progetti con numeri molto bassi per arrivare ad una prima tiratura e al momento credo anche l'unico modo. Zombie contro Zombie infatti l'ho preso proprio partecipando al progetto Start-up.
Niente poi vieterebbe di avere degli stretch goal come per altri crowdfunding e prevedere nel caso un doppiaggio. È un'opportunità per avere un prodotto commerciale e i margini per estendersi al di fuori della propria nicchia e al tempo stesso mitiga i rischi per chi tenta tale operazione.
Non succederà
Più che altro vorrei capire perchè questi film giapponesi mi diano sempre l'idea di film di serie B...
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