La scorsa notte, durante il Comic Con di San Diego, sono stati annunciati i vincitori degli Eisner Award 2022.
Tra i vincitori troviamo anche Junji Ito, che ha vinto il premio nella categoria "Migliore edizione statunitense di opere straniere – Asia”, con il manga Lovesick Dead. In un messaggio letto durante l’evento, l’autore ci dice: “Sono molto legato a questo lavoro e mi sta ancora molto a cuore”.
Le altre opere in competizione per il premio erano:
Chainsaw Man di Tatsuki Fujimoto
Kaiju No. 8 di Naoya Matsumoto
Robo Sapiens di Toranosuke Shimada
Spy × Family di Tatsuya Endo
Zombie 100 di Haro Aso e Kotaro Takata
Junji Ito aveva già vinto questa categoria l’anno scorso con Remina l’astro infernale. L’anno scorso gli era stato conferito anche il premio come Miglior scrittore/disegnatore sempre per Ramina. Lovesick Dead avrà presto una riedizione per J-POP Manga.
Sempre ieri notte durante la premiazione degli Eisner Award al Comic Con di San Diego, Moto Hagio è stata inserita nella Will Eisner Comic Awards Hall of Fame. Al momento della premiazione è stata letta una dichiarazione, in cui l’autrice afferma di aver tratto ispirazione da Osamu Tezuka e di come l’ispirazione venga passata da una generazione a un’altra. Questo era il terzo anno consecutivo in cui l’autrice veniva nominata per l’Hall of Fame.
Moto Hagio debutta appena ventenne nel 1969 con la storia breve Lulu to Mimi nella rivista Nakayoshi di Kodansha. Con Shogakukan disegna molte storie brevi per diverse riviste. Due anni dopo il suo debutto pubblica Juichigatsu no Gimunajiumu una storia breve che tratta apertamente la storia d'amore tra due ragazzi in collegio.
Nel 1974 sviluppa il tema nella storia più lunga Toma no Shinzo (Il Cuore di Thomas) e insieme ad altre autrici che verranno poi identificate come Gruppo 24 si fa pioniera di un movimento che ridefinisce il genere shoujo e getta le basi per i boy's love. Nel 1976 Moto Hagio viene premiata con lo Shogakukan Manga Award per il suo fantascientifico Juichinin Iru! (Siamo in 11!) e Poe no Ichizoku (Il Clan dei Poe), entrambi pubblicati in Italia.
I precedenti autori giapponesi che sono stati inseriti nella Hall of Fame sono: Osamu Tezuka (2002), Kazuo Koike (2004), Goseki Kojima (2004), Katsuhiro Otomo (2012) e Rumiko Takahashi (2018).
Fonte consultata:
Animenewsnetwork: I, II
Tra i vincitori troviamo anche Junji Ito, che ha vinto il premio nella categoria "Migliore edizione statunitense di opere straniere – Asia”, con il manga Lovesick Dead. In un messaggio letto durante l’evento, l’autore ci dice: “Sono molto legato a questo lavoro e mi sta ancora molto a cuore”.
Le altre opere in competizione per il premio erano:
Chainsaw Man di Tatsuki Fujimoto
Kaiju No. 8 di Naoya Matsumoto
Robo Sapiens di Toranosuke Shimada
Spy × Family di Tatsuya Endo
Zombie 100 di Haro Aso e Kotaro Takata
Junji Ito aveva già vinto questa categoria l’anno scorso con Remina l’astro infernale. L’anno scorso gli era stato conferito anche il premio come Miglior scrittore/disegnatore sempre per Ramina. Lovesick Dead avrà presto una riedizione per J-POP Manga.
Sempre ieri notte durante la premiazione degli Eisner Award al Comic Con di San Diego, Moto Hagio è stata inserita nella Will Eisner Comic Awards Hall of Fame. Al momento della premiazione è stata letta una dichiarazione, in cui l’autrice afferma di aver tratto ispirazione da Osamu Tezuka e di come l’ispirazione venga passata da una generazione a un’altra. Questo era il terzo anno consecutivo in cui l’autrice veniva nominata per l’Hall of Fame.
Moto Hagio debutta appena ventenne nel 1969 con la storia breve Lulu to Mimi nella rivista Nakayoshi di Kodansha. Con Shogakukan disegna molte storie brevi per diverse riviste. Due anni dopo il suo debutto pubblica Juichigatsu no Gimunajiumu una storia breve che tratta apertamente la storia d'amore tra due ragazzi in collegio.
Nel 1974 sviluppa il tema nella storia più lunga Toma no Shinzo (Il Cuore di Thomas) e insieme ad altre autrici che verranno poi identificate come Gruppo 24 si fa pioniera di un movimento che ridefinisce il genere shoujo e getta le basi per i boy's love. Nel 1976 Moto Hagio viene premiata con lo Shogakukan Manga Award per il suo fantascientifico Juichinin Iru! (Siamo in 11!) e Poe no Ichizoku (Il Clan dei Poe), entrambi pubblicati in Italia.
I precedenti autori giapponesi che sono stati inseriti nella Hall of Fame sono: Osamu Tezuka (2002), Kazuo Koike (2004), Goseki Kojima (2004), Katsuhiro Otomo (2012) e Rumiko Takahashi (2018).
Fonte consultata:
Animenewsnetwork: I, II
Mi sono avvicinato a questa autrice di recente ma è indubbiamente una mangaka molto dotata ed una narratrice non indifferente.
Lovesick Dead e Remina invece non sono tra le opere migliori di Ito, a mio avviso, ma visto che veniva premiata l'edizione ci sta che dei volumi unici ricevano un trattamento più "di lusso" rispetto a serie più popolari o con tanti volumi all' attivo.
Ito è uno dei più accattivanti autori del mondo manga.
La Hagio è parte integrante della storia del medium. What else?
Lovesick Dead lo dovrei leggere anche io, è da un po' che non prendo qualcosa del Sensei.
Si, JPOP ripubblicherà tale volume sotto la collana Junji Ito Collection (come nell'edizione originale giapponese). Per il momento non vi è una data di uscita esatta, se non questo autunno.
Naturalmente sono contentissimo anche per Junji Ito e, uscendo dal campo dei mangaka, per il grande Barry Windsor-Smith la cui graphic novel Monsters è a mio parere uno dei migliori fumetti pubblicati lo scorso anno.
Ps. ai nostalgici degli anni 80 farà piacere il fatto che nella HOF quest'anno sono entrati anche Kevin Eastman (cocreatore insieme a Peter Laird delle Tartarughe Ninja) e Larry Hama, ovvero il signor G.I. Joe.
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