Ogni anno vediamo festeggiare il nuovo anno in Giappone con le immagini di un animale. Come mai? Perchè anche nel Sol Levante è usanza seguire il calendario cinesee che è composto da 12 animali dello zodiaco: ogni anno è dedicato ad uno di essi e, dopo dodici anni, si ricomincia a contarli partendo dal primo. Questo avviene per cinque volte, tanti quanti sono gli elementi della cosmologia cinese (legno, fuoco, terra, metallo e acqua). In totale, un ciclo completo di calendario ha dunque una durata di 60 anni.

Gli auguri di buon anno dello Studio Ghibli con l'immancabile coniglio

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Secondo il ciclo di 12 anni degli animali zodiacali, in giapponese noto come Eto, il 2023 sarà l'anno del coniglio. Già verso novembre e dicembre, illustrazioni e fotografie raffiguranti l'animale dell'anno nuovo hanno iniziato ad apparire nelle carte nengajō (年賀状) e nei calendari, ma scopriamo insieme le origini di questo tenero animale nella cultura giapponese e soprattutto le usanze più comuni e tradizionali.
 
Eto


Per fare un quadro generale breve e conciso, nei primi giorni di gennaio, durante il periodo shōgatsu, molte persone fanno la loro prima visita ai parenti dell'anno, oppure vanno in un santuario o tempio per pregare per la buona fortuna per i prossimi 12 mesi (hatsumōde). Questo in genere significa scrivere i propri desideri su una tavoletta di legno Ema, che spesso presenta un disegno dell'animale dell'anno su un lato.

Le campane dorei in terracotta a forma di animali Eto sono entrate nel mondo della moda con il loro fascino tradizionale contro la sfortuna. Queste campane sono un acquisto tradizionale durante il periodo di fine anno e Capodanno e diverse regioni vantano i propri disegni locali.
 
Campanelle Eto Dorei


Torniamo al nostro amico dalle lunghe orecchie. I conigli sono  considerati animali domestici popolari in Giappone, al pari di cani e gatti. Sono molto amati al pari dei vari tipi di "usagi" selvatici: la lepre giapponese (Honshū, Shikoku e Kyūshū); la lepre di montagna (Hokkaidō); e il Pika dell'isola settentrionale. Una varietà notevole è il coniglio Amami, una specie che si trova solo sulle isole meridionali di Amami Ōshima e Tokunoshima, che è stato chiamato un "fossile vivente" a causa della sua somiglianza con antichi conigli che vivevano sulla terraferma asiatica.

Probabilmente il coniglio più famoso in Giappone è la Lepre di Inaba, la cui storia è apparsa per la prima volta in una raccolta di leggende dell'ottavo secolo ancora insegnato nelle scuole: il Kojiki, il primo libro giapponese mai scritto.

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Lepre di Inaba


In questo racconto, una lepre inganna dei particolari yōkai marini, gli wani (oggi tradotto come "coccodrilli"),  a mettersi in fila attraverso il mare in modo così da usarli come un ponte da attraversare. Tuttavia, proprio mentre si avvicina alla riva, deride gli yōkai per essere stati ingannati e l'ultimo gli strappa la pelliccia.
Chiede ad alcune divinità (kami 神) di passaggio dei consigli per far passare il suo dolore, e loro gli dicono di lavarsi in acqua di mare e asciugarsi al vento. Ciò però non fa' altro che aumentare le sue agonie, almeno finché il fratello minore delle divinità, il buon Ōkuninushi, non gli dice di lavarsi nell'acqua dolce e rotolarsi nei giunchi: così guarisce il suo dolore.

Inaba si trova vicino a quella che oggi è la città di Tottori nella prefettura di Tottori, con il Santuario di Hakuto dedicato alla leggendaria lepre.

Un altro coniglio ben noto in Giappone è quello che, così dice la leggenda, crei le torte di riso mochi sulla luna. Questa altro non è che una variazione di una storia già trovata in un certo numero di paesi asiatici.
 
Ōkuninushi


Storicamente il ciclo Eto è stato utilizzato anche per le direzioni della bussola e le ore del giorno: per quanto concerne il coniglio, usagi (卯) corrisponde a est. Nel sistema in cui il giorno era diviso in 12 "ore", l'ora del coniglio ha avuto luogo da quello che per noi è dalle cinque alle sette del mattino.

Per essere più precisi, i kanji speciali usati per l'Eto sono diversi da quelli dall'uso quotidiano: il carattere per il coniglio è di solito 兎, ma il suo kanji Eto è 卯.
 
I Kanji del Calendario Eto


I kanji dei 12 Eto si allineano in ordine circolare. In senso orario dall'alto, rappresentano il ratto, il bue, la tigre, il coniglio, il drago, il serpente, il cavallo, la pecora, la scimmia, il gallo, il cane e il cinghiale.
Il coniglio in particolare è simbolo di benessere familiare e rapidi progressi.

I conigli appaiono anche in molti proverbi giapponesi, quali:

脱兎のごとし — Datto no gotoshi. “Come un coniglio in fuga” è un modo di descrivere qualcosa in maniera frettolosa. Deriva originariamente da un consiglio dell'antico stratega militare cinese Sun Tzu: una persona dovrebbe prima apparire delicato come una ragazza per incoraggiare la disattenzione, per poi agire rapidamente come un coniglio prima che il nemico sia pronto a rispondere.

うさぎに祭文 — Usagi ni saimon. In questa frase, i saimon sono le invocazioni agli dei. “Recitare i saimon al coniglio”, il quale certo non può comprenderli, significherebbe parlare senza motivo (o come diciamo noi, "parlare al vento").

うさぎの糞 — Usagi no fun. Questo proverbio è basato sull' “escremento di coniglio”, espulso in piccoli pezzi: ci si riferisce così ad un'azione interrotta piuttosto che pienamente compiuta.




Fonti consultate:
nippon.com I, II