Spulciando tra saggi, interviste e articoli, sempre in cerca del nuovo approfondimento da scrivere, diventa abbastanza comune imbattersi in numerosi aneddoti dietro le quinte su questo o quell'anime, personaggio o studio di produzione. Piccole curiosità, non tali da realizzarne articoli dedicati, ma abbastanza interessanti da volerli diffondere agli interessati.
In questa rubrica andremo quindi a raccogliere alcuni di questi aneddoti e curiosità.
Abbiamo proibito le fotografie nel museo. Siamo stati costretti a farlo perchè, purtroppo, troppe persone venivano solamente per fare fotografie. Mentre si trovano nel museo, anzichè goderselo, non facevano altro che andare in giro cercando di fare foto, specialmente gli adulti. Ci siamo resi conto che gli adulti erano sempre a dire ai bambini "Ehi, mettiti qua" in modo da avere una buona inquadratura oppure a mettere i bambini sul Gattobus solo per poterli fotografare. Questo non va bene, perchè riteniamo che i bambini dovrebbero essere liberati dalle camere dei loro genitori. Per i bambini venire fotografati ovunque vadano è soltanto una cerimonia senza senso. Per questo non permettiamo ai visitatori di utilizzare videocamere o macchine fotografiche perchè è stupido. Lo facciamo anche perchè vogliamo che i visitatori ammirino il museo con i propri occhi e usino il proprio tempo all'interno in modo più proficuo. Ovviamente ci sono anche adulti che non vedranno nulla anche confiscando loro le camere. Ma per tali adulti, il mio punto di vista è che chi è al di là di ogni redenzione è semplicemente al di là di ogni redenzione. Per i bambini, invece, c'è sempre speranza. Alcuni bambini potranno crescere e diventare adulti noiosi, ma nuovi bambini continueranno ad arrivare.
Fonte consultata:
Nothing Makes Me Happier Than Watching Children Enjoy Themselves (Turning Point 1997 - 2008 di Hayao Miyazaki)
Nel pieno del successo del World Masterpiece Theater e di opere ad ambientazione occidentale, Kirin, un'azienda produttrice di bevande, colse l'occasione di sponsorizzare una collana di brevi serie televisive animate per pubblicizzare i propri prodotti. Essendo rivolte a bambini Kirin non potè spingere il proprio prodotto di punta, la birra, dedicandosi invece a bevande analcoliche come limonata o aranciata. Le quattro serie, trasmesse tra il 1979 e il 1980 e prodotte in collaborazione con Tokyo 12 Channel e Dax International, sono:
Le serie in questione hanno in comune l'ambientazione europea e l'utilizzo di musica classica e formano la collana Kirin meikyoku roman gekijo (Il teatro delle canzoni e delle storie famose della Kirin). Mentre le prime tre serie durano 13 episodi, con Julie e Isabelle che presentano storie originali mentre Jeanie è tratta da una canzone di Stephen Foster, Nell dura invece 26 episodi e adatta il romanzo La bottega dell'antiquario di Charles Dickens.
Fonte consultata:
キリン名曲ロマン劇場 (ja.wikipedia.org)
Nove anni prima che doppiassi Minky Momo era già stata trasmessa una serie chiamata Minky Momo. Quella Minky Momo e quella che interpretavo io sembravano talmente identiche da far pensare si trattasse di un remake. Ma venni informata che si trattava di un sequel, non di un remake. Il creatore della serie Takeshi Shudo insistette "Non è necessario che guardi la vecchia Momo. Abbiamo bisogno che diventi una Momo completamente diversa". Alla fine i fan iniziarono a chiamare la Momo originale la Momo del cielo, dal momento che la sua terra natale, il mondo dei sogni Fenarinarsa, fluttuava nel cielo; la Momo che interpretavo era conosciuta come Momo del mare, perchè il suo mondo dei sogno, Marinarsa, si trovava nell'oceano. Sebbene le due Momo siano pressochè identiche, ci sono alcune variazioni come il design della fascia che le rendono simili ma diverse. Il fatto che la nuova serie fosse un sequel e non un remake venne gradualmente trasmesso anche al pubblico.
Dal momento che i turni di doppiaggio finivano intorno alle 19, andavo spesso a cena insieme allo staff e al resto del cast, con cui parlavo di un sacco di argomenti. Principalmente si trattava di incontri alcolici allegri e scanzonati, ma ogni tanto discutevamo anche di questioni filosofiche o cercavamo di capire come si sarebbe sviluppata la storia, cosa che portò questa serie ad essere una vera collaborazione tra staff e cast. Il sig. Shudo istruì i giovani sceneggiatori a "sedersi a fianco di Hayashibara, scoprire le sue peculiarità e manie e rubarle per implementarle all'interno della serie". Successivamente, forse a causa del mio modo di mangiare e bere, Shudo iniziò a riferirsi alla mia Momo del mare come all'efficiente e sicura di sè Momo del centro città, mentre la Momo del cielo era la gentile e più raffinata Momo dei quartieri residenziali. "Potranno avere la stessa faccia, ma stanno diventando due persone completamente diverse." disse "Tu continua a interpretarla in questo modo, noi la renderemo sempre più simile a te".
Ripensandoci ora, è commovente constatare che generoso approccio alla creazione fosse. Dopo la fine della serie continuammo a incontrarci a mangiare e bere fuori, e formai solide amicizie con gli scrittori più giovani della mia stessa età. Ancora oggi, quando vedo alcuni dei loro nomi sulle sceneggiature di Pokémon, trovo conforto in tutte le memorie di quei tempi che mi tornano alla mente. All'epoca avevamo anche parlato a lungo della mia esperienze alla scuola per infermiere, quindi quando ricevetti la sceneggiatura dell'episodio in cui il mio personaggio Musashi / Jessie tenta di diventare un'infermiera insieme ad alcuni Chansey, risi "Oh, sig. Shudo... ti sei portato con te alcune delle mie storie di allora?" Chi avrebbe pensato che avrei influenzato non soltanto Momo, ma persino una serie successiva? Potrà sembrare strano da immaginare oggi, ma c'è stato un tempo in cui lo staff cercava di conoscere il doppiatore per poter scrivere il personaggio. É normale per un doppiatore adattare il proprio approccio per abbinarlo al personaggio, ma credo che questo metodo di adattare il personaggio per abbinarlo al doppiatore fosse unico di Takeshi Shudo.
Fonte consultata:
"Sky Momo", "Sea Momo" and "Uptown Momo"?! (The Characters Taught Me Everything - Living Life One Episode at a Time di Megumi Hayashibara)
Toriton, Raideen, Zambot 3, Daitarn 3, Ideon, Xabungle, Dunbine... nel suo primo decennio da regista Yoshiyuki Tomino ha realizzato diverse opere slegate dalla sua opera più famosa Gundam. Tuttavia dopo il successo dei modellini Gunpla, della trilogia cinematografica e delle repliche televisive fu deciso di proseguire il franchise con tante nuove serie ed è lo stesso Tomino a raccontarci di come si trovò in questo modo imprigionato all'interno della saga del mobile suit bianco:
In teoria io sarei un regista freelance. Tuttavia, a causa del successo di Gundam, sono in realtà un regista legato a Sunrise. In molti casi Sunrise avvia un progetto e poi lo passa a me. Dal momento che Gundam è così vistoso all'interno dell'industria nessuno mi vede veramente come un regista freelance. Questo mi ha causato diversi problemi personali. Finchè non si smetterà di realizzare opere di Gundam nessuno mi farà mai lavorare.
Fonte consultata:
Intervista a Yoshiyuki Tomino (Anime Interview - The First Five Years of ANIMERICA, ANIME & MANGA MONTHLY (1992-97))
Tra i maestri indiscussi della commedia romantica adolescenziale giapponese, Mitsuru Adachi è uno dei pochi mangaka ad avere superato il traguardo dei 200 milioni di volumetti venduti con le sue opere. Tra queste un posto speciale ce l'ha sicuramente Touch che, con i suoi 100 milioni di copie vendute, è la commedia romantica più venduta nella storia del fumetto giapponese. Nessun altro fumetto di quel genere si è mai anche solo avvicinato ad un traguardo simile, anche considerando il rapporto tra vendite totale e numero di volumi originali (quasi 4 milioni a volume).
Lo stesso discorso vale per la sua trasposizione animata. La serie televisiva di Gisaburo Sugii ha fatto segnare uno share medio superiore al 25%, scendendo sotto il 20% in solamente 5 episodi su 101 e raggiungendo l'apice con il 31,9% dell'episodio 37. Anche in questo caso si tratta di un risultato ineguagliato da qualsiasi altra commedia romantica nonchè uno dei migliori nella storia dell'animazione giapponese televisiva.
Fonti consultate:
- List of Best Selling Manga (en.wikipedia.org)
- 傑作純愛ラブストーリー「タッチ」が、長澤まさみさん主演で実写化!(toho.co.jp)
- Touch - Lista episodi (ja.wikipedia.org)
- Classifica degli anime più visti in Giappone (nendai-ryuukou.com) [versione italiana]
In questa rubrica andremo quindi a raccogliere alcuni di questi aneddoti e curiosità.
Niente fotografie al Museo Ghibli
Abbiamo proibito le fotografie nel museo. Siamo stati costretti a farlo perchè, purtroppo, troppe persone venivano solamente per fare fotografie. Mentre si trovano nel museo, anzichè goderselo, non facevano altro che andare in giro cercando di fare foto, specialmente gli adulti. Ci siamo resi conto che gli adulti erano sempre a dire ai bambini "Ehi, mettiti qua" in modo da avere una buona inquadratura oppure a mettere i bambini sul Gattobus solo per poterli fotografare. Questo non va bene, perchè riteniamo che i bambini dovrebbero essere liberati dalle camere dei loro genitori. Per i bambini venire fotografati ovunque vadano è soltanto una cerimonia senza senso. Per questo non permettiamo ai visitatori di utilizzare videocamere o macchine fotografiche perchè è stupido. Lo facciamo anche perchè vogliamo che i visitatori ammirino il museo con i propri occhi e usino il proprio tempo all'interno in modo più proficuo. Ovviamente ci sono anche adulti che non vedranno nulla anche confiscando loro le camere. Ma per tali adulti, il mio punto di vista è che chi è al di là di ogni redenzione è semplicemente al di là di ogni redenzione. Per i bambini, invece, c'è sempre speranza. Alcuni bambini potranno crescere e diventare adulti noiosi, ma nuovi bambini continueranno ad arrivare.
Hayao Miyazaki, marzo 2002
Fonte consultata:
Nothing Makes Me Happier Than Watching Children Enjoy Themselves (Turning Point 1997 - 2008 di Hayao Miyazaki)
Kirin meikyoku roman gekijo
Nel pieno del successo del World Masterpiece Theater e di opere ad ambientazione occidentale, Kirin, un'azienda produttrice di bevande, colse l'occasione di sponsorizzare una collana di brevi serie televisive animate per pubblicizzare i propri prodotti. Essendo rivolte a bambini Kirin non potè spingere il proprio prodotto di punta, la birra, dedicandosi invece a bevande analcoliche come limonata o aranciata. Le quattro serie, trasmesse tra il 1979 e il 1980 e prodotte in collaborazione con Tokyo 12 Channel e Dax International, sono:
Le serie in questione hanno in comune l'ambientazione europea e l'utilizzo di musica classica e formano la collana Kirin meikyoku roman gekijo (Il teatro delle canzoni e delle storie famose della Kirin). Mentre le prime tre serie durano 13 episodi, con Julie e Isabelle che presentano storie originali mentre Jeanie è tratta da una canzone di Stephen Foster, Nell dura invece 26 episodi e adatta il romanzo La bottega dell'antiquario di Charles Dickens.
Fonte consultata:
キリン名曲ロマン劇場 (ja.wikipedia.org)
Ispirarsi alla doppiatrice per scrivere il personaggio
Nove anni prima che doppiassi Minky Momo era già stata trasmessa una serie chiamata Minky Momo. Quella Minky Momo e quella che interpretavo io sembravano talmente identiche da far pensare si trattasse di un remake. Ma venni informata che si trattava di un sequel, non di un remake. Il creatore della serie Takeshi Shudo insistette "Non è necessario che guardi la vecchia Momo. Abbiamo bisogno che diventi una Momo completamente diversa". Alla fine i fan iniziarono a chiamare la Momo originale la Momo del cielo, dal momento che la sua terra natale, il mondo dei sogni Fenarinarsa, fluttuava nel cielo; la Momo che interpretavo era conosciuta come Momo del mare, perchè il suo mondo dei sogno, Marinarsa, si trovava nell'oceano. Sebbene le due Momo siano pressochè identiche, ci sono alcune variazioni come il design della fascia che le rendono simili ma diverse. Il fatto che la nuova serie fosse un sequel e non un remake venne gradualmente trasmesso anche al pubblico.
Dal momento che i turni di doppiaggio finivano intorno alle 19, andavo spesso a cena insieme allo staff e al resto del cast, con cui parlavo di un sacco di argomenti. Principalmente si trattava di incontri alcolici allegri e scanzonati, ma ogni tanto discutevamo anche di questioni filosofiche o cercavamo di capire come si sarebbe sviluppata la storia, cosa che portò questa serie ad essere una vera collaborazione tra staff e cast. Il sig. Shudo istruì i giovani sceneggiatori a "sedersi a fianco di Hayashibara, scoprire le sue peculiarità e manie e rubarle per implementarle all'interno della serie". Successivamente, forse a causa del mio modo di mangiare e bere, Shudo iniziò a riferirsi alla mia Momo del mare come all'efficiente e sicura di sè Momo del centro città, mentre la Momo del cielo era la gentile e più raffinata Momo dei quartieri residenziali. "Potranno avere la stessa faccia, ma stanno diventando due persone completamente diverse." disse "Tu continua a interpretarla in questo modo, noi la renderemo sempre più simile a te".
Ripensandoci ora, è commovente constatare che generoso approccio alla creazione fosse. Dopo la fine della serie continuammo a incontrarci a mangiare e bere fuori, e formai solide amicizie con gli scrittori più giovani della mia stessa età. Ancora oggi, quando vedo alcuni dei loro nomi sulle sceneggiature di Pokémon, trovo conforto in tutte le memorie di quei tempi che mi tornano alla mente. All'epoca avevamo anche parlato a lungo della mia esperienze alla scuola per infermiere, quindi quando ricevetti la sceneggiatura dell'episodio in cui il mio personaggio Musashi / Jessie tenta di diventare un'infermiera insieme ad alcuni Chansey, risi "Oh, sig. Shudo... ti sei portato con te alcune delle mie storie di allora?" Chi avrebbe pensato che avrei influenzato non soltanto Momo, ma persino una serie successiva? Potrà sembrare strano da immaginare oggi, ma c'è stato un tempo in cui lo staff cercava di conoscere il doppiatore per poter scrivere il personaggio. É normale per un doppiatore adattare il proprio approccio per abbinarlo al personaggio, ma credo che questo metodo di adattare il personaggio per abbinarlo al doppiatore fosse unico di Takeshi Shudo.
Fonte consultata:
"Sky Momo", "Sea Momo" and "Uptown Momo"?! (The Characters Taught Me Everything - Living Life One Episode at a Time di Megumi Hayashibara)
Prigioniero di Gundam
Toriton, Raideen, Zambot 3, Daitarn 3, Ideon, Xabungle, Dunbine... nel suo primo decennio da regista Yoshiyuki Tomino ha realizzato diverse opere slegate dalla sua opera più famosa Gundam. Tuttavia dopo il successo dei modellini Gunpla, della trilogia cinematografica e delle repliche televisive fu deciso di proseguire il franchise con tante nuove serie ed è lo stesso Tomino a raccontarci di come si trovò in questo modo imprigionato all'interno della saga del mobile suit bianco:
In teoria io sarei un regista freelance. Tuttavia, a causa del successo di Gundam, sono in realtà un regista legato a Sunrise. In molti casi Sunrise avvia un progetto e poi lo passa a me. Dal momento che Gundam è così vistoso all'interno dell'industria nessuno mi vede veramente come un regista freelance. Questo mi ha causato diversi problemi personali. Finchè non si smetterà di realizzare opere di Gundam nessuno mi farà mai lavorare.
Fonte consultata:
Intervista a Yoshiyuki Tomino (Anime Interview - The First Five Years of ANIMERICA, ANIME & MANGA MONTHLY (1992-97))
Una commedia romantica da record
Tra i maestri indiscussi della commedia romantica adolescenziale giapponese, Mitsuru Adachi è uno dei pochi mangaka ad avere superato il traguardo dei 200 milioni di volumetti venduti con le sue opere. Tra queste un posto speciale ce l'ha sicuramente Touch che, con i suoi 100 milioni di copie vendute, è la commedia romantica più venduta nella storia del fumetto giapponese. Nessun altro fumetto di quel genere si è mai anche solo avvicinato ad un traguardo simile, anche considerando il rapporto tra vendite totale e numero di volumi originali (quasi 4 milioni a volume).
Lo stesso discorso vale per la sua trasposizione animata. La serie televisiva di Gisaburo Sugii ha fatto segnare uno share medio superiore al 25%, scendendo sotto il 20% in solamente 5 episodi su 101 e raggiungendo l'apice con il 31,9% dell'episodio 37. Anche in questo caso si tratta di un risultato ineguagliato da qualsiasi altra commedia romantica nonchè uno dei migliori nella storia dell'animazione giapponese televisiva.
Fonti consultate:
- List of Best Selling Manga (en.wikipedia.org)
- 傑作純愛ラブストーリー「タッチ」が、長澤まさみさん主演で実写化!(toho.co.jp)
- Touch - Lista episodi (ja.wikipedia.org)
- Classifica degli anime più visti in Giappone (nendai-ryuukou.com) [versione italiana]
Grazie mille
Io ho l'edizione.... boh.... di 20 anni fa forse... L'hanno più ristampato?
EDIT: mi rispondo da solo: si, l'hanno ristampato!
Comunque questa è una delle mie rubriche preferite
Tomino che x vendetta si inventa regie sempre più "personalizzate.
Touch i cui diritti sono bloccati e non si può più vedere.(e speriamo non faccia la fine di CandyCandy)
Grandissimo Adachi, tra l'altro. I suoi manga sono emozionanti anche se letti da adulti.
L'anime di Touch nella versione italiana nemmeno si avvicina a quello originale e il manga è dieci spanne superiore all'anime. Lo dico avendo letto tutti i suoi manga, può non piacere e ci sta ma gli dia una chance. Non se ne pentirà.
Io li definirei anche "manga di formazione".
Bellissimo Touch, splendido e senza tempo, sia il manga sia l'anime (anche con tutte le pecche dell'edizione italiana). Di più: una buona guida per capire come funziona il baseball e come affrontare la morte negli anime senza stare a fare troppe pantomime.
Pazzeschi e innamorati i signori Uesugi e Harada un amico vero.
Di tanto in tanto lo rileggo, Touch, e mi dà gioia, felicità e commozione.
Indimenticabile.
Una maniera, che mi viene così su due piedi, per incentivare i visitatori del museo a seguire i tuoi (poco condivisibili) ideali potrebbe essere quella di dare una sorta di timbri di "buona condotta" a quelli che posano macchine fotografiche e quant'altro negli appostiti armadietti; timbri con i quali poter riscattare gadget esclusivi alla fine del tour.
Eviteresti la figura del romp1b@lle, faresti felici quelli che vogliono continuare a fare di testa propria, e vuoi che uno mentre passa davanti a tutto il merchandising per riscattare il suo "premio" non viene tentato dallo spendere un piccolo o grande extra nel negozio a fine tour? Tre piccioni con una fava. E se ci ho messo 30 secondi a formulare questa idea, sono sicuro che gente molto più in gamba di me possa fare anche decisamente di meglio... Il problema è che pare non ne abbiano proprio voglia e che preferiscano andare a dettare regole assurde.
Ma diffido sempre da chi vuole imporre la propria visione agli altri con regole totalitarie autoinalzandosi a maestro di vita e detentore della verità assoluta
Ci potevano anche stare le motivazioni sul vivere di più l’esperienza e avrei anche potuto concordare ma la moralizzazione finale ha svalutato il tutto
Aggiungo inoltre che è vero al bambino della foto in quel momento può non fregare (non necessariamente io da appassionato di fotografia ho sempre amato farle e riceverle e ci sono tanti bambini che amano farsi fotografare) ma sicuramente poi da adulto avrà piacere a rivederle e rivivere ricordi che magari aveva dimenticato
Per di più tante attrazioni hanno determinate aree apposite dove ti scattano le foto e tu te le compri per pochi €, sarebbe stato un compromesso sicuramente più funzionale e pratico di questa uscita
In Giappone, Adachi piace per questo, perché narra la vera adolescenza dei ragazzi Showa, è stato una ventata d'aria fresca per i ragazzi dell'epoca perché per una volta i protagonisti erano loro, non i teppisti poverissimi e sfigatissimi di Ikki Kajiwara e simili, e continua a piacere a quegli stessi ragazzi Showa ormai cresciuti che rimpiangono la loro adolescenza che non c'è più e la rivivono nel sogno dei ragazzi di oggi che vogliono arrivare a quel Koushien dove loro al tempo non sono arrivati anche se hanno passato tutto il liceo a impegnarsi per farlo.
In Italia, Adachi non fa numeri da capogiro, ma ha un piccolo zoccolo duro di affezionati che ne hanno riconosciuto il fascino, la semplicità, la poesia, il realismo di personaggi che sono giapponesi in tutto e per tutto ma hanno anche dei tratti in cui anche noi occidentali possiamo identificarci (Tatsuya Uesugi pigro e indolente ma che nasconde una grande forza interiore è tanti di noi). Chiaramente risulta meno appariscente di tanti altri autori che fanno manga dello stesso genere ma preferiscono fare personaggi femminili con le supertette, i capelli blu e rosa, la sorellina innamorata dell'oniichan, quella che ti mostra sempre le mutandine o quella con cui finisci per sbaglio nell'armadietto e ti ecciti della situazione e quant'altro, le storie di Adachi sono molto più semplici, normali, possono risultare noiose a chi cerca cose più fantasiose ma allo stesso tempo sono super realistiche, al punto che una volta andati in Giappone vi renderete conto che certi scorci, certe abitudini, le caffetterie, i campi da baseball, le viuzze, le casette col giardino ci risulteranno estremamente familiari perché i manga di Adachi ce le avevano mostrate pari pari.
E' un Giappone meno otaku, meno appariscente, quello di Adachi, ma è un Giappone puro, genuino, bello, che val la pena di essere vissuto anche se magari, e ci sta, non tutti risultano poi sensibili al suo fascino.
❤️
MIX sta crescendo come storia, speriamo che Starcomics pubblichi i 4 volumi che mancano per stare a pari con le uscite giapponesi. Pecca nella tempistica di uscita che è mensile purtroppo e qua in Italia sono quasi 2 anni che non viene aggiornato.
Il 17 esce ad Aprile, non vorrei che tale ritardo sia dovuto a scarse vendite.
Lo zoccolo duro degli Adachiani compra e sollecita. Io me lo seguo anche nelle uscite giapponesi e sto a Pri, uscirà anche la seconda parte dell'anime il 1 aprile prossimo. Mi ricordo Rough all'epoca che fu sospeso per scarse vendite e fatto riprendere a furor di popolo. Adachi è immenso e Mix non è da meno delle altre opere, anche se Touch è insuperabile.
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