Sul numero 30 del 2023 di Weekly Shōnen Jump ha debuttato Ice-Head Gill, manga scritto e disegnato da Ikuo Hachiya.
Si sa veramente poco sull'artista, debuttante per la rivista. Avrebbe fatto da assistente a Gen Osuka per la serializzazione di Doron Dororon, e il suo unico lavoro noto prima di questo capitolo è stato un one-shot pubblicato sul sito Shōnen Jump+, e intitolato Seiryū no Magoi.
Vi ricordiamo che potete leggere Ice-Head Gil tramite l'app gratuita Manga Plus cliccando QUI. Di seguito la trama e le nostre impressioni, contenenti SPOILER.
Si sa veramente poco sull'artista, debuttante per la rivista. Avrebbe fatto da assistente a Gen Osuka per la serializzazione di Doron Dororon, e il suo unico lavoro noto prima di questo capitolo è stato un one-shot pubblicato sul sito Shōnen Jump+, e intitolato Seiryū no Magoi.
Vi ricordiamo che potete leggere Ice-Head Gil tramite l'app gratuita Manga Plus cliccando QUI. Di seguito la trama e le nostre impressioni, contenenti SPOILER.
Si narra la storia di Gill, un giovane braccato a causa di un crimine che suo padre sembrerebbe aver commesso. Il ragazzo riesce a portar con sé solo pochi oggetti, ricordi del padre, tra cui un'ascia da battaglia, nel cui uso è un prodigio. Arrivato su un'isola, dopo avervi vissuto per un paio d'anni, Gill parte all'avventura, per scoprire la verità su quanto accaduto a suo padre e su molto altro ancora.
Sulle piccole spalle di Gill grava un grande peso: la reputazione di suo padre, un grande guerriero, è stata macchiata per sempre. Pare abbia ucciso il principe del regno di cui era guardia fedele da tempo, per poi scomparire senza lasciare traccia. Due anni trascorrono e il mistero continua. Pochi si fidano del figlio di un traditore. L’unico lascito importante del padre al ragazzo è un’ascia. Il giovane sembra un prodigio con tali armi.
Si possono notare alcune leggerezze nel racconto, i paesani non sembrano essere dei geni a dire davanti al ragazzo quanto potrebbe diventare pericoloso da adulto senza temere una sua immediata reazione e confermano la loro innata intelligenza nell’essere pronti a uccidere una ragazza a sangue freddo alla prima minaccia per poi ripensarci due secondi dopo. Volendo essere buoni, ma molto, potremmo azzardare il paragone tra quanto visto al rapporto tra Thors e suo figlio Thorfinn, La ferocia non è forza… ah Thors quanto ci manchi, ma non stiamo a chiedere troppo all’autore.
Finisce il capitolo, inizia un lungo viaggio alla ricerca della verità, ormai il giovane ha raggiunto l’età giusta per affrontare una possibile scomoda verità e nel frattempo affrontare ogni sorta di ostacolo. La storia prosegue, le scene d’azione non sono malvagie, i disegni, tranne qualche sbavatura concessa all’inizio, sono nella norma con qualche tavola anche notevole, ci sono misteri e avventura, tali da mantenere vivo l’interesse del lettore durante il lungo capitolo. Se questo miscuglio di elementi venisse saggiamente dosato potrebbe divertire, intrattenere e durare o potrebbe, come altri, finire in pochi numeri. Gli auguro la prima e sorprendermi ma temo la seconda.
Si possono notare alcune leggerezze nel racconto, i paesani non sembrano essere dei geni a dire davanti al ragazzo quanto potrebbe diventare pericoloso da adulto senza temere una sua immediata reazione e confermano la loro innata intelligenza nell’essere pronti a uccidere una ragazza a sangue freddo alla prima minaccia per poi ripensarci due secondi dopo. Volendo essere buoni, ma molto, potremmo azzardare il paragone tra quanto visto al rapporto tra Thors e suo figlio Thorfinn, La ferocia non è forza… ah Thors quanto ci manchi, ma non stiamo a chiedere troppo all’autore.
Finisce il capitolo, inizia un lungo viaggio alla ricerca della verità, ormai il giovane ha raggiunto l’età giusta per affrontare una possibile scomoda verità e nel frattempo affrontare ogni sorta di ostacolo. La storia prosegue, le scene d’azione non sono malvagie, i disegni, tranne qualche sbavatura concessa all’inizio, sono nella norma con qualche tavola anche notevole, ci sono misteri e avventura, tali da mantenere vivo l’interesse del lettore durante il lungo capitolo. Se questo miscuglio di elementi venisse saggiamente dosato potrebbe divertire, intrattenere e durare o potrebbe, come altri, finire in pochi numeri. Gli auguro la prima e sorprendermi ma temo la seconda.
Che dire di questo primissimo capitolo di Ice-Head Gill? Non riesco ancora a inquadrarlo bene per dargli una sua identità ben precisa, ma qualcosa c'è. Forse anche troppo? Facciamo ordine.
Il setting non mi è sembrato sicuramente dei più esotici. Già da subito mi ha ricordato Hunter x Hunter per la questione familiare e, probabilmente, Vinland Saga per l'ambientazione. Forse alla lontana ci ho visto anche un po' di Demon Slayer. Mi attrae sicuramente tutta la premessa molto misteriosa che porta il giovane protagonista a interrogarsi sul padre, anche se forse l'ho trovata un po' troppo caotica. Il tratto, che riesce a donare al mondo la giusta rappresentazione fantasy, costituisce per me l'elemento di pregio di queste 55 pagine. Ammetto che il character design è ciò che fin da subito ha saputo catturare la mia attenzione, ancora prima del debutto sulla rivista. Ora che ho letto il capitolo posso dire di poter confermare l'entusiasmo.
Mi piacerebbe poter vedere che piega prenderà la storia con i futuri avvenimenti e mi auguro che, a poco a poco, possa distinguersi e modellarsi al meglio... Sempre che gli venga concesso il giusto tempo di raccontarla.
Il setting non mi è sembrato sicuramente dei più esotici. Già da subito mi ha ricordato Hunter x Hunter per la questione familiare e, probabilmente, Vinland Saga per l'ambientazione. Forse alla lontana ci ho visto anche un po' di Demon Slayer. Mi attrae sicuramente tutta la premessa molto misteriosa che porta il giovane protagonista a interrogarsi sul padre, anche se forse l'ho trovata un po' troppo caotica. Il tratto, che riesce a donare al mondo la giusta rappresentazione fantasy, costituisce per me l'elemento di pregio di queste 55 pagine. Ammetto che il character design è ciò che fin da subito ha saputo catturare la mia attenzione, ancora prima del debutto sulla rivista. Ora che ho letto il capitolo posso dire di poter confermare l'entusiasmo.
Mi piacerebbe poter vedere che piega prenderà la storia con i futuri avvenimenti e mi auguro che, a poco a poco, possa distinguersi e modellarsi al meglio... Sempre che gli venga concesso il giusto tempo di raccontarla.
【少年ジャンプ新連載2連弾第2弾】
— 少年ジャンプ編集部 (@jump_henshubu) June 26, 2023
「#アイスヘッドギル」公式PV❄
凍れる未来を斬り拓け❗️
氷と雪の少年冒険譚、開幕‼️
本日発売
週刊少年ジャンプ30号より連載開始❗️ pic.twitter.com/nhnhU5cckE
È decisamente difficile per me non dare un parere abbastanza duro a questo primo capitolo, in fin dei conti siamo solamente all'inizio delle avventure di Gill eppure non riesco a trovare qualcosa che sia riuscito ad attirare la mia attenzione.
La storia che ci troviamo davanti è piuttosto basica, cosa che non è necessariamente un difetto se avesse comunque degli spunti interessanti. Peccato che gli eventi presentati siano piuttosto anonimi e non sono riuscito nemmeno a empatizzare con i personaggi, tutto scorre ma non lascia nulla al lettore. Soprattutto per quanto riguarda la gestione del personaggio di Zakuro, che palesemente dovrebbe essere un momento che colpisce ma che in realtà lascia totalmente indifferenti e probabilmente è pure il punto peggiore del capitolo. A livello di disegni non mi dispiacciono i personaggi (a parte quel Gill che corre sul tetto nella color page, meglio non esprimersi) mentre questa ambientazione vichinga è l'unico punto di forza di questo inizio e probabilmente il motivo per la quale la mia delusione nei confronti di tutto il resto è amplificata.
A fine capitolo Gill parte per la sua avventura che promette essere piena di misteri e pericoli, però io sono qui che lo seguo senza nessun tipo di entusiasmo o aspettativa... un po' come è successo con Doron Dororon dove l'autore lavorava come assistente.
Leggerò i prossimi perché mi piace (e spero di) essere smentito, però detta onestamente se un titolo del genere fosse "axato" dopo poco tempo di sicuro non ne rimarrei stupito.
La storia che ci troviamo davanti è piuttosto basica, cosa che non è necessariamente un difetto se avesse comunque degli spunti interessanti. Peccato che gli eventi presentati siano piuttosto anonimi e non sono riuscito nemmeno a empatizzare con i personaggi, tutto scorre ma non lascia nulla al lettore. Soprattutto per quanto riguarda la gestione del personaggio di Zakuro, che palesemente dovrebbe essere un momento che colpisce ma che in realtà lascia totalmente indifferenti e probabilmente è pure il punto peggiore del capitolo. A livello di disegni non mi dispiacciono i personaggi (a parte quel Gill che corre sul tetto nella color page, meglio non esprimersi) mentre questa ambientazione vichinga è l'unico punto di forza di questo inizio e probabilmente il motivo per la quale la mia delusione nei confronti di tutto il resto è amplificata.
A fine capitolo Gill parte per la sua avventura che promette essere piena di misteri e pericoli, però io sono qui che lo seguo senza nessun tipo di entusiasmo o aspettativa... un po' come è successo con Doron Dororon dove l'autore lavorava come assistente.
Leggerò i prossimi perché mi piace (e spero di) essere smentito, però detta onestamente se un titolo del genere fosse "axato" dopo poco tempo di sicuro non ne rimarrei stupito.
Zakuro concordo che è una nota dolente, ho apprezzato l'idea ma non lo svolgimento. Mi ha dato la stessa sensazione di Rengoku in DS: se avesse avuto più spazio avrei provato qualcosa(sì, a me Rengoku non ha fatto ne caldo ne freddo), al momento è stato un << Oh, no... anyway...>> .
D'altro canto i Lich sono tra i miei non-morti preferiti, quindi sono felice di vederli nella trama.
Mi domando se arriverà ai canonici tre volumi prima che Gill venga battuto da un'ascia più potente della sua.
Pro:
- L'ambientazione simil Vinland Saga è carina e soprattutto è resa bene, coerente con lo stile di disegno e con l'atmosfera che in generale si respira in questi 2 capitoli.
- Ci sono un pò di misteri e parecchie cose da sviscerare, il che potrebbe dar il via ad una serie davvero dall'ampio respiro
- Col protagonista ci si familiarizza facilmente. Ha un design molto "tanjiresco", potrebbe entrare nelle grazie dei giapponesi
- La roba dei Lich non è stra abusata nel mondo dei manga. Se avessero tirato fuori altri demoni o spiriti mi sarei scocciato dopo un secondo. Fondamentalmente svolgono lo stesso compito, ma apprezzo l'impegno quanto meno di una fase di ricerca maggiore dietro.
- Scorre senza intoppi, non ci stanno manco spiegoni troppo lunghi
Contro:
- Sicuro non è il massimo dell'originalità. Parecchi elementi presi qua e là
- Tanta carne al fuoco che se gestita male può portare all'axata istantanea
- Qualche tavola nì
Il secondo capitolo è di passaggio, una prima mini avventura in solitaria. Non viene svelato nulla di grosso ma non mi è pesato leggerlo
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