Death Note - L Change the WorLd
Questo libro racconta una storia alternativa a quella dell'opera principale di Death Note che tutti conosciamo. Si tratta di una sorta di mondo parallelo in cui la lotta fra Kira ed L si è svolta in modo differente.
La premessa ha colto subito nel segno destando il mio interesse, complice la bellissima copertina e le illustrazioni meravigliose delle prime pagine (il tratto di Obata non delude mai!). Ho pertanto cominciato a leggere con entusiasmo e forse fin troppe aspettative, essendo una grande fan di Death Note. Purtroppo, devo a malincuore dire che fin dall'inizio la storia si rivela scontata e noiosa. Nella prima metà tutto procede con una prevedibilità disarmante, tanto che la mia lettura è proseguita a rilento. Da qui in poi sono andata avanti più volentieri, ma sempre con occhio critico, mentre il finale lascia di fatto il tempo che trova.
I personaggi non sono stati caratterizzati granché bene e per la maggior parte paiono un po' bandiere al vento. Un appunto importante va fatto su L che poco ha a che spartire con la sua versione originale, cosa che mi ha lasciata notevolmente interdetta.
Qua e là vi sono inoltre degli errori di battitura e talvolta capita che un nome venga erroneamente citato al posto di un altro, creando non poca confusione e costringendo a tornare indietro di qualche paragrafo per accertarsi di non aver tralasciato nulla.
Nel suo complesso l'opera non spicca per originalità e non coinvolge più di tanto il lettore. Considerando tutto ciò il mio voto è appena 5 (solo grazie alle illustrazioni) e ne sconsiglio vivamente l'acquisto e la lettura, se non a fini collezionistici.
La premessa ha colto subito nel segno destando il mio interesse, complice la bellissima copertina e le illustrazioni meravigliose delle prime pagine (il tratto di Obata non delude mai!). Ho pertanto cominciato a leggere con entusiasmo e forse fin troppe aspettative, essendo una grande fan di Death Note. Purtroppo, devo a malincuore dire che fin dall'inizio la storia si rivela scontata e noiosa. Nella prima metà tutto procede con una prevedibilità disarmante, tanto che la mia lettura è proseguita a rilento. Da qui in poi sono andata avanti più volentieri, ma sempre con occhio critico, mentre il finale lascia di fatto il tempo che trova.
I personaggi non sono stati caratterizzati granché bene e per la maggior parte paiono un po' bandiere al vento. Un appunto importante va fatto su L che poco ha a che spartire con la sua versione originale, cosa che mi ha lasciata notevolmente interdetta.
Qua e là vi sono inoltre degli errori di battitura e talvolta capita che un nome venga erroneamente citato al posto di un altro, creando non poca confusione e costringendo a tornare indietro di qualche paragrafo per accertarsi di non aver tralasciato nulla.
Nel suo complesso l'opera non spicca per originalità e non coinvolge più di tanto il lettore. Considerando tutto ciò il mio voto è appena 5 (solo grazie alle illustrazioni) e ne sconsiglio vivamente l'acquisto e la lettura, se non a fini collezionistici.
Secondo e meno fortunato rispetto al precedente "Death Note: Another Note", romanzo della serie di Tsugumi Ohba e Takeshi Obata. Questo novel è da considerare completamente una cosa a parte dalla serie orginale, poiché segue le vicende dei live action di Death Note. Chi infatti fa riferimento solo al manga, ma non ha visto il secondo film "Death Note: The Last Name" e il sequel "L Change The World" capirà poco di questa storia.
Il novel, anche considerato come opera a sé stante, purtroppo, non è granchè considerato il manga (che oserei definire uno dei migliori degli ultimi dieci anni). L'autore -il misterioso M- non riesce a non rendere il personaggio di L leggermente OOC, ovvero "out of character". L fa cose che non credo molte persone, leggendo l'opera ideata da Tsugumi Ohba, avrebbero immaginato potesse (o volesse) fare; l'autore del romanzo ha infatti cercato di renderlo più umano, facendo interagire lo strano detective con la sua sfera dell'emozione, un aspetto del personaggio che nel manga non era stato effettivamente esplorato. Ciò non vuol dire che il risultato di questo "esperimento" sia per forza negativo, ma chi si aspetta di trovare il detective diffidente, freddo e calcolatore di Death Note potrebbe rimanere deluso. Ricordo ancora che quest'opera non prende come riferimento diretto il manga ma il secondo film.
Gli altri personaggi, alcuni non presenti nel film, sono costruiti abbastanza bene; la trama è approfondita, ma piuttosto irreale e forse risulta più ridicola di come presentata dal film. Un finale commovente, ma nel complesso l'opera non convince granchè.
Un romanzo forse imperdibile per i fan sfegatati del titolo, ma qualitativamente trascurabile per tutti gli altri.
Il novel, anche considerato come opera a sé stante, purtroppo, non è granchè considerato il manga (che oserei definire uno dei migliori degli ultimi dieci anni). L'autore -il misterioso M- non riesce a non rendere il personaggio di L leggermente OOC, ovvero "out of character". L fa cose che non credo molte persone, leggendo l'opera ideata da Tsugumi Ohba, avrebbero immaginato potesse (o volesse) fare; l'autore del romanzo ha infatti cercato di renderlo più umano, facendo interagire lo strano detective con la sua sfera dell'emozione, un aspetto del personaggio che nel manga non era stato effettivamente esplorato. Ciò non vuol dire che il risultato di questo "esperimento" sia per forza negativo, ma chi si aspetta di trovare il detective diffidente, freddo e calcolatore di Death Note potrebbe rimanere deluso. Ricordo ancora che quest'opera non prende come riferimento diretto il manga ma il secondo film.
Gli altri personaggi, alcuni non presenti nel film, sono costruiti abbastanza bene; la trama è approfondita, ma piuttosto irreale e forse risulta più ridicola di come presentata dal film. Un finale commovente, ma nel complesso l'opera non convince granchè.
Un romanzo forse imperdibile per i fan sfegatati del titolo, ma qualitativamente trascurabile per tutti gli altri.