Edge of Tomorrow - Senza domani (All You Need Is Kill)
“All you need is kill” è una light novel giapponese, scritta da Hiroshi Sakurazaka e illustrata da Yoshitoshi Abe.
Il romanzo è una storia di guerra ambientata in un futuro prossimo nel quale la Terra è stata attaccata da una spietata e letale razza aliena. L’umanità ha iniziato una lunga e logorante guerra contro gli invasori ma la vittoria appare ancora lontana. Il protagonista è una recluta giapponese dell’UDF (United Defense Force), il nuovo esercito mondiale creato per fronteggiare gli alieni. Keiji Kiriya, questo il suo nome, è un soldato privo di esperienza sul campo. Nel giorno della sua prima vera battaglia contro i Mimic, il soldato muore. Per fortuna, o forse no, il ragazzo si risveglia nella sua branda il giorno prima della sua morte. Per qualche motivo è tornato in vita e può ricombattere la battaglia in cui è stato ucciso. Due volte, tre volte, quattro volte, cinquanta volte, cento volte. Keiji a ogni ripetizione conserva i ricordi e l’esperienza acquista nelle battaglie precedenti. Per questo decide di lottare e uccidere tutti i suoi nemici, fino a che non avrà abbastanza esperienza per sopravvivere a tutti gli attacchi degli avversari e capire come uscire dal loop temporale in cui stranamente è intrappolato.
Lungo solo quattro capitoli, divisi a loro volta in sotto capitoli più corti, “All you need is kill” è un libro appassionante, veloce e scorrevole. Lo scrittore sa dosare bene i misteri ma soprattutto l’elemento delle ripetizioni temporali. Anche se Keiji rivive più volte le stesse giornate, e di conseguenza anche il lettore è costretto a rileggersi tre o quattro volte la descrizione della stessa persona o dello stesso evento, ciò non pesa per nulla sulla lettura. La descrizione dei campi di battaglia, della guerra, dell’ambiente militare, la caserma, i commilitoni, le morti sul campo. Anche se ambientato in futuro fantascientifico, sembra tutto molto reale grazie alle spiegazioni fornite dall’autore, e non è per nulla difficile immaginarsi di essere lì, in mezzo al caos della guerra. È invece un po’ più difficile immaginarsi le armature tecnologiche dei soldati o l’aspetto dei nemici alieni, ma questo come in tutti i libri, sta alla fantasia del lettore. Non è che manchino le descrizioni, ma sono limitate solo a quel che serve sapere, e nel caso degli alieni è anche giusto così, dato che gli umani sanno poco sul loro conto.
Il racconto è, come detto, accompagnato dalle illustrazioni dell’artista e mangaka Yoshitoshi Abe. Tali illustrazioni anche se belle a vedersi, sono relativamente poche, sei o sette, e forniscono davvero scarse informazioni aggiuntive, ma almeno sono utili a dare un volto ad alcuni dei personaggi principali. Gli alieni non sono stati disegnati da Abe, che nella postfazione esprime un po’ di rammarico per la cosa.
Da questo libro è stato tratto anche un adattamento manga in due volumi disegnato da Takeshi Obata, mangaka noto per “Death Note”, e soprattutto un film hollywoodiano dal titolo “Edge of Tomorrow” con protagonista Tom Cruise. Questo è anche il motivo per il quale la copertina dell’edizione italiana della Panini Comics/Planet Manga ha come immagine quella della locandina del suddetto film, invece di quella originale disegnata da Abe. A parte questo particolare certamente discutibile, l’edizione italiana è ben confezionata e ha un buon rapporto qualità/prezzo, ma c’è un discreto numero di refusi nel testo, nulla di troppo grave, ma comunque infastidiscono e rovinano il piacere della lettura.
In breve quindi, se vi piacciono le storie di guerra, fantascienza e viaggi temporali con casini e misteri annessi, “All you need is kill” è sicuramente una lettura da tenere in considerazione.
Il romanzo è una storia di guerra ambientata in un futuro prossimo nel quale la Terra è stata attaccata da una spietata e letale razza aliena. L’umanità ha iniziato una lunga e logorante guerra contro gli invasori ma la vittoria appare ancora lontana. Il protagonista è una recluta giapponese dell’UDF (United Defense Force), il nuovo esercito mondiale creato per fronteggiare gli alieni. Keiji Kiriya, questo il suo nome, è un soldato privo di esperienza sul campo. Nel giorno della sua prima vera battaglia contro i Mimic, il soldato muore. Per fortuna, o forse no, il ragazzo si risveglia nella sua branda il giorno prima della sua morte. Per qualche motivo è tornato in vita e può ricombattere la battaglia in cui è stato ucciso. Due volte, tre volte, quattro volte, cinquanta volte, cento volte. Keiji a ogni ripetizione conserva i ricordi e l’esperienza acquista nelle battaglie precedenti. Per questo decide di lottare e uccidere tutti i suoi nemici, fino a che non avrà abbastanza esperienza per sopravvivere a tutti gli attacchi degli avversari e capire come uscire dal loop temporale in cui stranamente è intrappolato.
Lungo solo quattro capitoli, divisi a loro volta in sotto capitoli più corti, “All you need is kill” è un libro appassionante, veloce e scorrevole. Lo scrittore sa dosare bene i misteri ma soprattutto l’elemento delle ripetizioni temporali. Anche se Keiji rivive più volte le stesse giornate, e di conseguenza anche il lettore è costretto a rileggersi tre o quattro volte la descrizione della stessa persona o dello stesso evento, ciò non pesa per nulla sulla lettura. La descrizione dei campi di battaglia, della guerra, dell’ambiente militare, la caserma, i commilitoni, le morti sul campo. Anche se ambientato in futuro fantascientifico, sembra tutto molto reale grazie alle spiegazioni fornite dall’autore, e non è per nulla difficile immaginarsi di essere lì, in mezzo al caos della guerra. È invece un po’ più difficile immaginarsi le armature tecnologiche dei soldati o l’aspetto dei nemici alieni, ma questo come in tutti i libri, sta alla fantasia del lettore. Non è che manchino le descrizioni, ma sono limitate solo a quel che serve sapere, e nel caso degli alieni è anche giusto così, dato che gli umani sanno poco sul loro conto.
Il racconto è, come detto, accompagnato dalle illustrazioni dell’artista e mangaka Yoshitoshi Abe. Tali illustrazioni anche se belle a vedersi, sono relativamente poche, sei o sette, e forniscono davvero scarse informazioni aggiuntive, ma almeno sono utili a dare un volto ad alcuni dei personaggi principali. Gli alieni non sono stati disegnati da Abe, che nella postfazione esprime un po’ di rammarico per la cosa.
Da questo libro è stato tratto anche un adattamento manga in due volumi disegnato da Takeshi Obata, mangaka noto per “Death Note”, e soprattutto un film hollywoodiano dal titolo “Edge of Tomorrow” con protagonista Tom Cruise. Questo è anche il motivo per il quale la copertina dell’edizione italiana della Panini Comics/Planet Manga ha come immagine quella della locandina del suddetto film, invece di quella originale disegnata da Abe. A parte questo particolare certamente discutibile, l’edizione italiana è ben confezionata e ha un buon rapporto qualità/prezzo, ma c’è un discreto numero di refusi nel testo, nulla di troppo grave, ma comunque infastidiscono e rovinano il piacere della lettura.
In breve quindi, se vi piacciono le storie di guerra, fantascienza e viaggi temporali con casini e misteri annessi, “All you need is kill” è sicuramente una lettura da tenere in considerazione.
"All you need is kill" è una light novel del 2003 pluripremiata in Giappone, scritta da Hiroshi Sakurazaka e illustrata da Yoshitishi ABe (disegnatore e ideatore di "Serial Experiments Lain"), il cui titolo è stato obbrobriosamente tradotto in italiano con "The edge of tomorrow - Senza domani", cioè col titolo italiano del live-action che il 29 maggio 2014 è uscito nelle sale cinematografiche.
Il romanzo tratta dell'avventura di Keiji Kiriya, recluta dell'esercito giapponese alla sua prima battaglia contro i Mimics, mostri alieni che hanno invaso la Terra con l'obbiettivo di sterminare la popolazione mondiale e trasformarla nuovamente in un pianeta vergine. C'è solo un problema: ogni volta che Keiji muore, si sveglia di nuovo nella sua branda, a poco più di 24 ore dalla battaglia nella quale perderà la vita. L'essere intrappolato in un loop temporale comporta un'inevitabile introspezione dello stato d'animo del protagonista, mostrando i diversi passi che lo portano da recluta inesperta a diventare il "Killer Cage". Ruolo di coprotagonista è rivestito da Rita Vrataski, l'eroe mondiale nella lotta contro i Mimics, soprannominata la Valchiria, che a dispetto delle aspettative è una ragazza di bassa statura e dalla figura esile, riconoscibile per i caratteristici capelli color ruggine.
Lo stile di scrittura di Sakurazaka è altalenante: in alcuni capitoli riesce a tenere magistralmente la tensione della scena a un livello alto, intrattenendo e allo stesso tempo fornendo particolari interessanti, grazie a un periodare schematico e segmentato; il difetto che ho riscontrato è però una tendenza a esagerare con la divagazione, tramite periodi più lunghi e articolati, durante i punti cruciali, da cui deriva una notevole perdita nella resa della "spunnung". L'atmosfera che si respira leggendo questo romanzo è invece appropriata al genere, e trasmette la cupezza dell'ambiente di guerra, la malinconia alternata a disperazione del protagonista e l'orrore della carneficine sul campo di battaglia.
Un buon lavoro anche per quanto riguarda le illustrazioni, grazie alla capacità di ABe di trasferire su tavola da disegno le accurate descrizioni dello scrittore. Unico rimpianto - anche dello stesso ABe - sotto questo aspetto è la mancanza di una rappresentazione dei Mimics, ma il perché di questa omissione non viene spiegato né dall'autore, né dal disegnatore.
In definitiva voto ampiamente positivo per "All you need is kill", 7.5, che viene arrotondato a 8 per la genialità dell'idea di base e nonostante questa perdita di tensione nei momenti critici che guasta l'atmosfera minuziosamente costruita nei paragrafi precedenti. Consigliato.
Un ultimo appunto sull'edizione che la Panini ha presentato per quest'opera. Tralasciando la traduzione, la quale, non essendo un esperto del settore, non mi sento in grado di giudicare, vorrei spendere due parole sulla copertina: se si tratta di una light novel giapponese, edita da una compagnia che distribuisce fumetti, perchè mettere la locandina del film come sovracopertina e cambiarne il titolo? Per citare il titolare della fumetteria da cui l'ho acquistato: "Non so a cosa pensassero i designer della Panini quando hanno progettato questa copertina... io però Tom Cruise sulla mia libreria non lo voglio vedere."
Il romanzo tratta dell'avventura di Keiji Kiriya, recluta dell'esercito giapponese alla sua prima battaglia contro i Mimics, mostri alieni che hanno invaso la Terra con l'obbiettivo di sterminare la popolazione mondiale e trasformarla nuovamente in un pianeta vergine. C'è solo un problema: ogni volta che Keiji muore, si sveglia di nuovo nella sua branda, a poco più di 24 ore dalla battaglia nella quale perderà la vita. L'essere intrappolato in un loop temporale comporta un'inevitabile introspezione dello stato d'animo del protagonista, mostrando i diversi passi che lo portano da recluta inesperta a diventare il "Killer Cage". Ruolo di coprotagonista è rivestito da Rita Vrataski, l'eroe mondiale nella lotta contro i Mimics, soprannominata la Valchiria, che a dispetto delle aspettative è una ragazza di bassa statura e dalla figura esile, riconoscibile per i caratteristici capelli color ruggine.
Lo stile di scrittura di Sakurazaka è altalenante: in alcuni capitoli riesce a tenere magistralmente la tensione della scena a un livello alto, intrattenendo e allo stesso tempo fornendo particolari interessanti, grazie a un periodare schematico e segmentato; il difetto che ho riscontrato è però una tendenza a esagerare con la divagazione, tramite periodi più lunghi e articolati, durante i punti cruciali, da cui deriva una notevole perdita nella resa della "spunnung". L'atmosfera che si respira leggendo questo romanzo è invece appropriata al genere, e trasmette la cupezza dell'ambiente di guerra, la malinconia alternata a disperazione del protagonista e l'orrore della carneficine sul campo di battaglia.
Un buon lavoro anche per quanto riguarda le illustrazioni, grazie alla capacità di ABe di trasferire su tavola da disegno le accurate descrizioni dello scrittore. Unico rimpianto - anche dello stesso ABe - sotto questo aspetto è la mancanza di una rappresentazione dei Mimics, ma il perché di questa omissione non viene spiegato né dall'autore, né dal disegnatore.
In definitiva voto ampiamente positivo per "All you need is kill", 7.5, che viene arrotondato a 8 per la genialità dell'idea di base e nonostante questa perdita di tensione nei momenti critici che guasta l'atmosfera minuziosamente costruita nei paragrafi precedenti. Consigliato.
Un ultimo appunto sull'edizione che la Panini ha presentato per quest'opera. Tralasciando la traduzione, la quale, non essendo un esperto del settore, non mi sento in grado di giudicare, vorrei spendere due parole sulla copertina: se si tratta di una light novel giapponese, edita da una compagnia che distribuisce fumetti, perchè mettere la locandina del film come sovracopertina e cambiarne il titolo? Per citare il titolare della fumetteria da cui l'ho acquistato: "Non so a cosa pensassero i designer della Panini quando hanno progettato questa copertina... io però Tom Cruise sulla mia libreria non lo voglio vedere."