Recensione
Clannad
6.0/10
Non di rado capita che un anime venga sopravvalutato e visto volentieri non per quello che è, ma per quello che cerca di apparire. Ed è questo che porta al successo molte opere il cui valore intrinseco non è poi così grande da poter essere definito "capolavoro".
CLANNAD è esattamente questo: un anime che vorrebbe forse spacciarsi per grande capolavoro quando le falle che possiede non possono assolutamente consentirglielo.
Dagli stessi autori dei pluriacclamati Air e Kanon 2006 (che per inciso non ho visto, il primo perché mi è bastato il movie, il secondo perché mi sa troppo di CLANNAD stesso), arriva nel 2007 quest'altra perla, dalle animazioni abbastanza fluide, dal design kawaii e dai contenuti infine colmi di un buonismo velato di soprannaturale. E fin qui, ci può stare.
Essendo un harem, vi è un protagonista maschio circondato da belle ragazze che volenti o nolenti lo amano, chi in un modo e chi in un altro. La personalità di Tomoya è abbastanza definita e anche piuttosto ben riuscita, quelle fanciulle un po' (molto) meno.
Questo è accaduto perché coloro che hanno realizzato CLANNAD hanno tentato - con ben poco successo - di rimediare dove i precedenti titoli avevano fallito: eliminare i compartimenti stagni entro cui ciascuna fanciulla era costretta a vivere.
La riuscita di questa ardua impresa però, non è propriamente avvenuta. Ma non nego che gli autori siano riusciti a dare questa impressione, seppur parziale. Sono stati bravi, non c'è che dire, e sono sicura che qualcuno l'hanno ingannato senza troppi problemi. Ma guardiamo l'anime più da vicino, e prendiamo in esempio Fuko della stella marina: dopo che questa storia dai risvolti soprannaturali si conclude, che ruolo ha Fuko nella storia? Nessuno, appare soltanto in occasione di qualche performance di dubbia utilità, in stile majo, con quella vocina che si ritrova, sparando una qualche boiata senza arte né parte, e svanendo così come è arrivata.
...
Capisco che non si volesse far scomparire Fuko dalla scena perché sarebbe stato come chiudere la poveretta nel suo compartimento stagno (cosa che si voleva evitare), ma per come si erano svolti gli eventi la cosa migliore che ella poteva fare era proprio togliersi di torno.
Parlando invece di Kotomi-chan, all'inizio la ragazza risalta proprio per il suo atteggiamento chiuso, timido e teneramente impacciato, e dopo che trova il suo kuma di peluche nella massima apoteosi della sua avventura in giardino con Tomoya-kun & Company... il suo carattere la mette in ombra rispetto alle altre, facendola invece passare in secondo piano. Io questa la chiamo incongruenza, magari qualcun altro la chiamerà magia.
Senza contare che la storia della valigia che fà il giro del mondo è così intrisa di buonismo assurdo da risultare patetico.
Lo stesso vale per Ryou e Kyou, le due sorelle. Se la prima non possiede uno straccio di personalità, la seconda ne possiede abbastanza per entrambe; c'è da dire che nella prima serie nessuna delle due accusa problemi esistenziali e ritengo questo un bene per la psiche del povero Tomoya-kun, che dovrà comunque sorbirsi i tentativi di Kyou di far mettere insieme lui e la sorella (o lei stessa?).
Ma rimane comunque il problema di Ryou, che risalta nella storia quanto un buco in uno scolapasta...
Passiamo invece a Tomoyo, la cui caratterizzazione è eccessivamente marcata tanto da farla sembrare ridicola. Anche nel suo caso le incongruenze volano come farfalle in un campo fiorito. Come Ryou, possiede ben poco spazio e ben poca utilità, e l'unica cosa buona che le si può attribuire è l'elezione del consiglio studentesco affinché Nagisa possa contendersi con il club di canto il supervisore delle attività (che per giunta non si è fatto vedere neppure una volta). Le scene in cui picchia Yohei non fanno per niente ridere...
E ciliegina sulla torta, anche lei si innamora di Tomoya: MA COME? Non l'abbiamo mai vista o quasi, e la terza volta che succede lei è già innamorata?! Ricordiamo che è una matricola e che le possibilità che conoscesse il ragazzo già da prima sono pari a 0... anche qui vi è l'opera di qualche magia? Ma per piacere!
In definitiva dunque, la vera essenza nello storia si concentra ESCLUSIVAMENTE su Nagisa Furukawa, fallendo miseramente nell'ovviare al problema degli scompartimenti stagni. Ma non c'è poi così tanto da stupirsi se consideriamo CLANNAD come un'opera proveniente da una Light Novel e se consideriamo Nagisa come la scelta di Tomoya. E' pertanto difficile poter dedicare uno spazio a delle ragazze che si sa a priori che saranno scartate... è l'inconveniente delle Novel :D ma non per questo motivo la Kyoto Animation può essere giustificata, perché un anime come Toradora, ad esempio, è davvero uscito bene dalle manine di chi l'ha realizzato...
Ne deduco pertanto che l'After Story si concentrerà quasi esclusivamente sulla coppia Nagisa/Tomoya, e non può che essere un bene. Pazienza per i compartimenti stagni, ma dopo che una storia viene avviata su un binario deragliare rappresenta l'incongruenza massima!
Parlandone positivamente, meritano attenzione la colonna sonora (che sarà poi parte di quella dell'AS), le animazioni dolci e il design carino, nonché la presenza di alcuni episodi davvero capaci di commuovere e divertire (tutto grazie a Yohei) e la capacità di lasciarsi seguire senza cariare i denti o far sbadigliare. Promosso con un 6/7 confidando nel seguito, che da quanto ho sentito sarà nettamente superiore... speriamo!
CLANNAD è esattamente questo: un anime che vorrebbe forse spacciarsi per grande capolavoro quando le falle che possiede non possono assolutamente consentirglielo.
Dagli stessi autori dei pluriacclamati Air e Kanon 2006 (che per inciso non ho visto, il primo perché mi è bastato il movie, il secondo perché mi sa troppo di CLANNAD stesso), arriva nel 2007 quest'altra perla, dalle animazioni abbastanza fluide, dal design kawaii e dai contenuti infine colmi di un buonismo velato di soprannaturale. E fin qui, ci può stare.
Essendo un harem, vi è un protagonista maschio circondato da belle ragazze che volenti o nolenti lo amano, chi in un modo e chi in un altro. La personalità di Tomoya è abbastanza definita e anche piuttosto ben riuscita, quelle fanciulle un po' (molto) meno.
Questo è accaduto perché coloro che hanno realizzato CLANNAD hanno tentato - con ben poco successo - di rimediare dove i precedenti titoli avevano fallito: eliminare i compartimenti stagni entro cui ciascuna fanciulla era costretta a vivere.
La riuscita di questa ardua impresa però, non è propriamente avvenuta. Ma non nego che gli autori siano riusciti a dare questa impressione, seppur parziale. Sono stati bravi, non c'è che dire, e sono sicura che qualcuno l'hanno ingannato senza troppi problemi. Ma guardiamo l'anime più da vicino, e prendiamo in esempio Fuko della stella marina: dopo che questa storia dai risvolti soprannaturali si conclude, che ruolo ha Fuko nella storia? Nessuno, appare soltanto in occasione di qualche performance di dubbia utilità, in stile majo, con quella vocina che si ritrova, sparando una qualche boiata senza arte né parte, e svanendo così come è arrivata.
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Capisco che non si volesse far scomparire Fuko dalla scena perché sarebbe stato come chiudere la poveretta nel suo compartimento stagno (cosa che si voleva evitare), ma per come si erano svolti gli eventi la cosa migliore che ella poteva fare era proprio togliersi di torno.
Parlando invece di Kotomi-chan, all'inizio la ragazza risalta proprio per il suo atteggiamento chiuso, timido e teneramente impacciato, e dopo che trova il suo kuma di peluche nella massima apoteosi della sua avventura in giardino con Tomoya-kun & Company... il suo carattere la mette in ombra rispetto alle altre, facendola invece passare in secondo piano. Io questa la chiamo incongruenza, magari qualcun altro la chiamerà magia.
Senza contare che la storia della valigia che fà il giro del mondo è così intrisa di buonismo assurdo da risultare patetico.
Lo stesso vale per Ryou e Kyou, le due sorelle. Se la prima non possiede uno straccio di personalità, la seconda ne possiede abbastanza per entrambe; c'è da dire che nella prima serie nessuna delle due accusa problemi esistenziali e ritengo questo un bene per la psiche del povero Tomoya-kun, che dovrà comunque sorbirsi i tentativi di Kyou di far mettere insieme lui e la sorella (o lei stessa?).
Ma rimane comunque il problema di Ryou, che risalta nella storia quanto un buco in uno scolapasta...
Passiamo invece a Tomoyo, la cui caratterizzazione è eccessivamente marcata tanto da farla sembrare ridicola. Anche nel suo caso le incongruenze volano come farfalle in un campo fiorito. Come Ryou, possiede ben poco spazio e ben poca utilità, e l'unica cosa buona che le si può attribuire è l'elezione del consiglio studentesco affinché Nagisa possa contendersi con il club di canto il supervisore delle attività (che per giunta non si è fatto vedere neppure una volta). Le scene in cui picchia Yohei non fanno per niente ridere...
E ciliegina sulla torta, anche lei si innamora di Tomoya: MA COME? Non l'abbiamo mai vista o quasi, e la terza volta che succede lei è già innamorata?! Ricordiamo che è una matricola e che le possibilità che conoscesse il ragazzo già da prima sono pari a 0... anche qui vi è l'opera di qualche magia? Ma per piacere!
In definitiva dunque, la vera essenza nello storia si concentra ESCLUSIVAMENTE su Nagisa Furukawa, fallendo miseramente nell'ovviare al problema degli scompartimenti stagni. Ma non c'è poi così tanto da stupirsi se consideriamo CLANNAD come un'opera proveniente da una Light Novel e se consideriamo Nagisa come la scelta di Tomoya. E' pertanto difficile poter dedicare uno spazio a delle ragazze che si sa a priori che saranno scartate... è l'inconveniente delle Novel :D ma non per questo motivo la Kyoto Animation può essere giustificata, perché un anime come Toradora, ad esempio, è davvero uscito bene dalle manine di chi l'ha realizzato...
Ne deduco pertanto che l'After Story si concentrerà quasi esclusivamente sulla coppia Nagisa/Tomoya, e non può che essere un bene. Pazienza per i compartimenti stagni, ma dopo che una storia viene avviata su un binario deragliare rappresenta l'incongruenza massima!
Parlandone positivamente, meritano attenzione la colonna sonora (che sarà poi parte di quella dell'AS), le animazioni dolci e il design carino, nonché la presenza di alcuni episodi davvero capaci di commuovere e divertire (tutto grazie a Yohei) e la capacità di lasciarsi seguire senza cariare i denti o far sbadigliare. Promosso con un 6/7 confidando nel seguito, che da quanto ho sentito sarà nettamente superiore... speriamo!