Recensione
Gantz
8.0/10
Recensione di __Setsuna__
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<b>ATTENZIONE! POSSIBILE SPOILER!</b>
Cosa c'è dopo la morte? La risposta che vuole dare Hiroya Oku è proprio Gantz. Kei Kurono è un semplice studente delle superiori, caratterialmente timido, che cerca in tutti i modi di trovarsi una ragazza per frenare le sue fantasie erotiche attraverso la sua prima esperienza sessuale. Stufo della solita routine, delle persone che vede circolare tutti i giorni sulle strade, del puzzo dei vagabondi che affollano le città, ha un'incombente bisogno di qualcosa che dia un senso alla sua vita. Un giorno davanti alla metropolitana incontra un suo vecchio amico, Masaru Kato, gentile e altruista, che nel tentavo di soccorrere un barbone caduto sui binari finisce con il coinvolgere il nostro protagonista in un terribile incidente che causa la morte a entrambi. In un primo momento si potrebbe rimanere a bocca aperta, ma nella scena successiva ritroviamo i nostri ragazzi apparentemente vivi e vegeti all'interno di una stanza con al centro un'enorme sfera nera. Mentre cercano di capire se tutto ciò sia stato solo un brutto sogno, incominciano ad apparire altre persone e dalla sfera appare una dicitura: "Le vostre vite ora appartengono a me, dovete andare a uccidere questo tizio!". In men che non si dica dalla palla nera fuoriescono armi e tute speciali; sbalorditi di fronte a tutto ciò, Kato e Kurono cercano di capire e dare una spiegazione logica all'accaduto, ma nel frattempo appare un conto alla rovescia...
<b>FINE SPOILER</b>
Tecnicamente parlando, la regia fa un uso intenso di speciali movimenti della telecamera per dare l'animazione; sinceramente, per quanto ci si possa impegnare il tutto risulta sempre molto statico. Dopo un po' comunque ci si abitua e fortunatamente nelle scene d'azione abbiamo un ritorno allo stile "classico". I disegni sono buoni, con fondali che grazie alla computer grafica risultano gradevoli e abbastanza dettagliati. Il comparto audio non brilla per la sua eccezionalità, ma si fa apprezzare, aiutato da una discreta opening che da un po' di carica. Arrivando alla trama possiamo dire che si è difronte a una storia bella corposa, interessante e originale, che alterna momenti comici ed erotici a scene d'azione e splatter. I sentimenti e le emozioni dei personaggi sono espressi in maniera eccellente, e la paura risulta l'elemento cardine, sopratutto perché i personaggi sono persone comuni che si ritrovano in mezzo a situazioni impensabili e terrificanti. Le scene di sesso sono rappresentate magistralmente dalla mano del maestro Oku - grazie anche alla sua esperienza in ambito, dato che inizialmente le sue opere erano di genere Hentai - e danno alla storia quel giusto pizzico di erotismo atto a rendere il tutto più gradevole per un pubblico maggiorenne. Peccato che arrivati agli ultimi episodi abbiamo difronte un'ennesima rivisitazione del finale a causa del distacco dal manga originale.
In definitiva, una bella serie che consiglio vivamente di visionare, preferibilmente a persone adulte e mature.
Cosa c'è dopo la morte? La risposta che vuole dare Hiroya Oku è proprio Gantz. Kei Kurono è un semplice studente delle superiori, caratterialmente timido, che cerca in tutti i modi di trovarsi una ragazza per frenare le sue fantasie erotiche attraverso la sua prima esperienza sessuale. Stufo della solita routine, delle persone che vede circolare tutti i giorni sulle strade, del puzzo dei vagabondi che affollano le città, ha un'incombente bisogno di qualcosa che dia un senso alla sua vita. Un giorno davanti alla metropolitana incontra un suo vecchio amico, Masaru Kato, gentile e altruista, che nel tentavo di soccorrere un barbone caduto sui binari finisce con il coinvolgere il nostro protagonista in un terribile incidente che causa la morte a entrambi. In un primo momento si potrebbe rimanere a bocca aperta, ma nella scena successiva ritroviamo i nostri ragazzi apparentemente vivi e vegeti all'interno di una stanza con al centro un'enorme sfera nera. Mentre cercano di capire se tutto ciò sia stato solo un brutto sogno, incominciano ad apparire altre persone e dalla sfera appare una dicitura: "Le vostre vite ora appartengono a me, dovete andare a uccidere questo tizio!". In men che non si dica dalla palla nera fuoriescono armi e tute speciali; sbalorditi di fronte a tutto ciò, Kato e Kurono cercano di capire e dare una spiegazione logica all'accaduto, ma nel frattempo appare un conto alla rovescia...
<b>FINE SPOILER</b>
Tecnicamente parlando, la regia fa un uso intenso di speciali movimenti della telecamera per dare l'animazione; sinceramente, per quanto ci si possa impegnare il tutto risulta sempre molto statico. Dopo un po' comunque ci si abitua e fortunatamente nelle scene d'azione abbiamo un ritorno allo stile "classico". I disegni sono buoni, con fondali che grazie alla computer grafica risultano gradevoli e abbastanza dettagliati. Il comparto audio non brilla per la sua eccezionalità, ma si fa apprezzare, aiutato da una discreta opening che da un po' di carica. Arrivando alla trama possiamo dire che si è difronte a una storia bella corposa, interessante e originale, che alterna momenti comici ed erotici a scene d'azione e splatter. I sentimenti e le emozioni dei personaggi sono espressi in maniera eccellente, e la paura risulta l'elemento cardine, sopratutto perché i personaggi sono persone comuni che si ritrovano in mezzo a situazioni impensabili e terrificanti. Le scene di sesso sono rappresentate magistralmente dalla mano del maestro Oku - grazie anche alla sua esperienza in ambito, dato che inizialmente le sue opere erano di genere Hentai - e danno alla storia quel giusto pizzico di erotismo atto a rendere il tutto più gradevole per un pubblico maggiorenne. Peccato che arrivati agli ultimi episodi abbiamo difronte un'ennesima rivisitazione del finale a causa del distacco dal manga originale.
In definitiva, una bella serie che consiglio vivamente di visionare, preferibilmente a persone adulte e mature.