Recensione
Skip Beat!
8.0/10
Skip Beat un anime che ho guardato all'inizio solo perché mi era stato consigliato (se ti è piaciuto Kimi no Todoke non può non piacerti) di conseguenza mi ci sono fiondata al volo. Devo ringraziare chi mi ha consigliata perché mi è piaciuto moltissimo per tanti punti di vista.
I disegni mi sono piaciuti, devo dire che lo stile rende meglio i personaggi maschili e comunque questo rispecchia interamente l'anime a mio avviso.
La storia è un luogo comune, la delusione di essere scaricata dopo aver messo tutta se stessa in una relazione in cui hai fatto la parte del pollo da spennare, questo fa scatenare un sentimento tale di dolore che, trasformato in rabbia, diventa vendetta, una vendetta che fa prendere alla protagonista una decisione che stravolgerà la sua vita nuovamente. Decide di sfidarlo, lei lo ha sostenuto per il suo debutto come Star, ora lei vuole diventare a sua volta un astro luminoso e oscurare il suo ex come vendetta. I suoi propositi la porteranno a entrare, attraverso varie vicende, nell'agenzia per artisti rivale del suo nemico, e qui viene a contatto con Ren, che per i per i suoi trascorsi aveva imparato a odiare. Ma le vicende dovranno farla ricredere, e non solo sui sentimenti per Ren, ma sopratutto sulle motivazioni che la continuano a mantenere nello show business.
I personaggi spesso diventano caricature e questo rende tutto molto umoristico, ma hanno la capacità di catturare lo spettatore e metterlo al proprio posto, specialmente quando pongono le domande i pensieri si ricalcano tra di loro e ti accorgi che è come se tu fossi proprio li con gli stessi dilemmi del personaggio in questione, questo mi ha coinvolto parecchio e, a maggior ragione, mi ha un po' delusa sul finale, perché non ti fa sapere nulla. Deve essere un vizio dell'autore, perché anche Kimi no Todoke mi ha lasciato lo stesso sapore, indubbiamente lascia la porta aperta ad una seconda serie, anzi, secondo me la pretende, perché davvero è proprio monca la fine, quindi aspetto con fede una seconda serie, che appaghi questo senso di incompiutezza.
I disegni mi sono piaciuti, devo dire che lo stile rende meglio i personaggi maschili e comunque questo rispecchia interamente l'anime a mio avviso.
La storia è un luogo comune, la delusione di essere scaricata dopo aver messo tutta se stessa in una relazione in cui hai fatto la parte del pollo da spennare, questo fa scatenare un sentimento tale di dolore che, trasformato in rabbia, diventa vendetta, una vendetta che fa prendere alla protagonista una decisione che stravolgerà la sua vita nuovamente. Decide di sfidarlo, lei lo ha sostenuto per il suo debutto come Star, ora lei vuole diventare a sua volta un astro luminoso e oscurare il suo ex come vendetta. I suoi propositi la porteranno a entrare, attraverso varie vicende, nell'agenzia per artisti rivale del suo nemico, e qui viene a contatto con Ren, che per i per i suoi trascorsi aveva imparato a odiare. Ma le vicende dovranno farla ricredere, e non solo sui sentimenti per Ren, ma sopratutto sulle motivazioni che la continuano a mantenere nello show business.
I personaggi spesso diventano caricature e questo rende tutto molto umoristico, ma hanno la capacità di catturare lo spettatore e metterlo al proprio posto, specialmente quando pongono le domande i pensieri si ricalcano tra di loro e ti accorgi che è come se tu fossi proprio li con gli stessi dilemmi del personaggio in questione, questo mi ha coinvolto parecchio e, a maggior ragione, mi ha un po' delusa sul finale, perché non ti fa sapere nulla. Deve essere un vizio dell'autore, perché anche Kimi no Todoke mi ha lasciato lo stesso sapore, indubbiamente lascia la porta aperta ad una seconda serie, anzi, secondo me la pretende, perché davvero è proprio monca la fine, quindi aspetto con fede una seconda serie, che appaghi questo senso di incompiutezza.