logo AnimeClick.it

8.0/10
-

Prima di avviarmi a recensire la serie, mi sento di fare una premessa, sopratutto a chi ha appena terminato di vedere questa prima serie e vorrebbe già scrivere una sua impressione.
Vi consiglio di aspettare e soprattutto di vedervi prima l'After Story. Io stessa ero intenzionata a scrivere immediatamente appena conclusa la serie. Per fortuna mi sono fermata e dico per fortuna perché senza la visione dell'After Story si rischierebbe di sottovalutarla immeritatamente.

Detto questo, passiamo alla recensione vera e propria.
Mi sono avvicinata a quest'anime senza troppe pretese, ero perlopiù incuriosita dal clamore che questa serie ha suscitato.
La primissima impressione è stata più che buona: ottimo chara in stile "kawai", piacevole visivamente, sia per lo stile sia per i colori adottati; colonna sonora bellissima; animazione ottima; buona la regia. Sul piano tecnico Clannad è senz'altro un anime di alto livello e non si può dire che deluda.
La storia apparentemente è da classico shuojo harem con un protagonista maschile che si trova a dover fare la solita scelta tra 5 ragazze tutte molto belle; in realtà di harem non ha assolutamente nulla perché già dalle prime puntate si capisce benissimo quale sarà la scelta di Tomoya.

Di per sé, questa prima serie è una sorta d'introduzione dei vari personaggi, la storia vera e propria parte dal 10° episodio dell'After Story, con un radicale cambio di registro nella narrazione e nelle situazioni. I vari episodi dedicati ai personaggi sono di fatti un pretesto per portare avanti il rapporto tra Tomoya e Nagisa e approfondire la loro psicologia.
Tomoya e Nagisa sono di fatto gli unici personaggi, insieme a Fuko, a Sunohara, a Kotomi e in parte a Tomoyo, ad avere una psicologia più approfondita ma allo stesso tempo anche abbastanza stereotipata; gli altri sono per lo più personaggi di contorno non essenziali al fine della storia (come ad esempio Ryou, un personaggi per molti versi inutile).
Non c'è inoltre una reale maturazione da parti dei protagonisti.

La narrazione appare comunque leggera e scorrevole, alterna a momenti drammatici altrettanti momenti piacevolissimi con molte gag divertenti, sopratutto quelle dedicate a Sunohara e quelle dei genitori di Nagisa.
Tutto sommato Clannad non è esente da difetti, uno fra tutti l'eccessivo buonismo - concordo con chi storce il naso per la storia della valigetta di Kotomi - abbastanza irreale e improbabile.
La vera forza di Clannad tuttavia è un'altra e risiede, cioè, nella capacità di sapere attrarre l'attenzione dello spettatore riuscendo a colpirlo dal punto di vista emotivo. Clannad sa sapientemente e abilmente toccare gli aspetti più emotivi dell'animo umano con assoluta delicatezza, già in questa prima serie e ancora di più e con più forza nell'After Story.
Personalmente ho trovato molto belli gli episodi dedicati a Fuko e Kotomi.
L'anime ha inoltre una componente soprannaturale senz'altro molto interessante, in grado di spezzare la narrazione degli eventi in modo da alleggerire ulteriormente il ritmo del racconto.
Nota di merito va infine all'ending Dango Daikazoku, semplicemente stupenda e impossibile da non canticchiare.

Per concludere, Clannad è un anime leggero, piacevole, dolcissimo in grado di stupire ed emozionare come solo pochi anime sanno fare. E' un anime che entra nel cuore, credo però che non sia adatto a chi è alla ricerca di puro intrattenimento e non ama storie complesse in grado di fare commuovere lo spettatore.
Per me è un 8 più che meritato!