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6.0/10
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Fractale non ha vie di mezzo. La struttura, la narrazione, le scelte stilistiche che accompagnano la storia non lasciano tante possibilità: lo si può trovare bello o brutto. Non c'è essuna sfumatura.
Fractale si colloca abilmente in un ambito assai funzionale al classico spettatore, costruendosi intorno solidi muri, che hanno profumi di opere classiche, attingendo direttamente alla fonte del maestro per eccellenza: Hayao Miyazaki.
Perché, che siano plagi o omaggi, quei segnali così insistenti, che ci riportano alla mente la bella Nausicaa o i personaggi dalle sembianze assai familiari, riescono comunque a coinvolgere il sopra citato classico spettatore.

La storia, malgrado non spicchi per originalità, riesce comunque a ritagliarsi un suo (sincero) posticino speciale. Magari la si può accusare di essere un po' troppo pretenziosa in alcuni frangenti, lasciando lo spettatore leggermente disorientato.

Le animazioni, così come i meravigliosi paesaggi, meritano decisamente una menzione speciale, a differenza di alcune scene in CG che, per quanto mi riguarda, stonano rispetto a tutto il resto.
L'opening non mi ha colpito particolarmente, a differenza della meravigliosa sigla finale, il cui testo è tratto da una poesia di Yeats e dove si respira tutto il profumo della vecchia Irlanda.

In conclusione, Fractale è un anime che merita di essere visto, una possibilità gli va data, perché è capace di offrire differenti interpretazioni, positive o negative.