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    Mi domandavo spesso perché "Clannad - After Story" venisse considerato quasi all'unanimità uno degli anime più belli di sempre. Le classifiche, i commenti, i voti e le recensioni, sembrava proprio che non ci fossero dubbi. Io invece qualche dubbio ce l'avevo, perché dopo avere terminato la prima serie di "Clannad" ero rimasto piacevolmente sorpreso da una visione decisamente ben strutturata, rilassante, commovente in alcuni frangenti, ma che ris1 [ continua a leggere]
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    Dopo il meritato successo riscosso con "Toradora!", lo staff al completo ritorna con un nuovo anime: "Ano Hi Mita Hana no Namae o Bokutachi wa Mada Shiranai", o più semplicemente conosciuto come "AnoHana". Le aspettative, viste le premesse, erano decisamente alte. Dopo averci stupito con un classica commedia scolastico-sentimentale, disseminata di interessantissimi spunti originali, questa volta gli autori hanno deciso di cimentarsi in una stori1 [ continua a leggere]
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    Correvano i primi anni '80, quando alcune reti televisive private iniziarono a trasmettere "Conan Il Ragazzo del Futuro" (Mirai Shonen Conan). A quei tempi il nome Miyazaki, qui in Italia, non aveva nessun valore. Non bastava nominarlo per riportare alla mente dello spettatore serie come "Lupin III", "Heidi", "Rascal" o film come "Il Gatto con gli Stivali". Le poche informazioni arrivavano con il contagocce e, considerato il target verso il qual1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    Dopo diversi tentennamenti, qualche dubbio e una certa repulsione per il character design adottato, ho deciso di concedergli una possibilità. Guardiamoci Clannad.
    Tutto è cominciato dopo aver letto, nel corso degli ultimi anni, innumerevoli commenti entusiastici... che però, riguardavano la seconda serie, ovvero: Clannad- After Story. Le classifiche di molti siti lo riportano come uno dei migliori anime in circolazione, l'utenza internettiana lo1 [ continua a leggere]

    9.0/10
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    "Per fortuna...": queste sono le prime parole che mi vengono in mente dopo avere terminato di vedere i 12 episodi di Katanagatari, un misto di commozione ed entusiasmo. Per fortuna... sì, per fortuna che esistono ancora opere capaci di penetrarti dentro, di trasmettere emozioni tangibili, di lasciarti alla fine della storia quella sensazione di soddisfazione.

    Raccontare la storia di Katanagatari è tanto semplice quanto complesso.
    La semplicità1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    Se c'è un anime capace di gettare scompiglio in ogni discussione, quello è sicuramente K-On!.
    Amato, odiato, idolatrato, utilizzato come salviettina per pulirsi la suola delle scarpe, K-On riesce a tirare fuori il peggio o il meglio da ogni persona. K-On! è una fonte infinita. D'altronde questo è il prezzo da pagare quando si raggiunge l'alta vetta della notorietà, quando ci si trasforma in un fenomeno di massa capace di smuovere le grandi indus1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    Ci sono storie difficili da raccontare, difficili da assimilare, difficili da interpretare. Storie difficili insomma.
    Quando si decide di sviscerare i sentimenti confusi, embrionali, di un ragazzo delle medie attraverso la quotidianità dei suoi gesti, cercando di andare oltre, provando a spingere quella "confusione" verso una direzione opposta, allora le difficoltà di cui parlavo prima vengono a galla. In questo caso c'è di base una scelta corag1 [ continua a leggere]
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    Si riparte... dalla Francia. La storia di Nodame Cantabile: Paris-Hen ci catapulta direttamente attraverso le disavventure di questi due stravaganti protagonisti, questa volta tra i vicoli di una Parigi fatta di suoni e colori pastellati.
    Nodame è cresciuta, la vedremo risalire un sentiero che la porterà a maturare durante gli 11 episodi, mostrandoci alcuni nuovi risvolti del suo carattere, capace di prendere decisioni importanti e di sapere aff1 [ continua a leggere]
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    Chiamatele maghette, chiamatele majokko o chiamatele come vi pare, queste dolci fanciulle dagli stravaganti poteri cavalcano le scene fin dai tempi antichi (o quasi).
    Le abbiamo viste trasformarsi in bellissime idol o padroneggiare con destrezza complicati incantesimi, e ogni volta ci hanno fatto innamorare (o quasi).
    Perché prima bambini e poi adulti (noi), queste simpatiche "streghette" ci hanno sempre accompagnato offrendoci diverse interpret1 [ continua a leggere]
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    Ho iniziato a guardare Kami Nomi zo Shiru Sekai con quel pizzico di curiosità che solitamente mi accompagna durante la visione di una nuova serie.
    Diciamocelo, il fattore "games" ha sicuramente influito sulla scelta di un anime che propone da subito la sua vera natura e il suo vero scopo, quello di attirare un pubblico formato principalmente da videogiocatori.
    Ed è proprio a loro che si rivolge, proponendo una carrellata di abitudini e vizi tipi1 [ continua a leggere]
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    Ci sono generi come quello della commedia scolastica che puntualmente, e in dosi massicce, si presentano al pubblico ogni anno con decisa insistenza. E' una tipologia di anime che da una parte permette moltissimi sbocchi, se si desidera aggiungere ulteriori elementi, ma dall'altra rischia di ripetersi all'inverosimile, diventando l'ennesimo clone di un clone.
    L'argomento di base è sempre lo stesso, la vita scolastica all'interno di un classico l1 [ continua a leggere]

    6.0/10
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    Fractale non ha vie di mezzo. La struttura, la narrazione, le scelte stilistiche che accompagnano la storia non lasciano tante possibilità: lo si può trovare bello o brutto. Non c'è essuna sfumatura.
    Fractale si colloca abilmente in un ambito assai funzionale al classico spettatore, costruendosi intorno solidi muri, che hanno profumi di opere classiche, attingendo direttamente alla fonte del maestro per eccellenza: Hayao Miyazaki.
    Perché, che si1 [ continua a leggere]