Recensione
K-On!
8.0/10
Se c'è un anime capace di gettare scompiglio in ogni discussione, quello è sicuramente K-On!.
Amato, odiato, idolatrato, utilizzato come salviettina per pulirsi la suola delle scarpe, K-On riesce a tirare fuori il peggio o il meglio da ogni persona. K-On! è una fonte infinita. D'altronde questo è il prezzo da pagare quando si raggiunge l'alta vetta della notorietà, quando ci si trasforma in un fenomeno di massa capace di smuovere le grandi industrie macina-soldi. K-On! è una fonte infinita.
Per molto tempo ho rimandato la visione di questo discusso anime, sempre in bilico tra il "Mi piacerà?" e il "Mi farà schifo?". E poi mi sono deciso. Lo vedo.
Diciamocelo, K-On! è un prodotto confezionato a dovere: ogni elemento, ogni tassello, tutto è parte di una struttura ben collaudata, costruita con un solo e unico scopo, appagare la massa.
Gli ingredienti ci sono tutti, dosati con maestria, una vera golosità per la tipologia di pubblico a cui si rivolge. E diciamocelo, questa tipologia di pubblico è decisamente vasta. Anzi, enorme, sconfinata, tanto da allargare i suoi confini quando questi diventano stretti. Ed è così che K-On! diventa "una fonte infinita".
K-On non è anime musicale. Il paragone con una serie come Beck è decisamente fuori luogo. Le serie hanno due obiettivi differenti, e quello di K-On! non è sicuramente quello di volere affrontare il percorso di una band attraverso una crescita artistica.
Le ragazze protagoniste suonano, fanno parte di un club; anche in questo caso l'elemento "musicale" serve solo da contorno, è uno di quegli ingredienti essenziali che garantiscono una fetta di successo.
K-On! è un piccolo spaccato di vita, racconta i gesti quotidiani di quattro ragazze, senza approfondire tematiche più complesse, mantenendosi sempre su una certa superficialità di base. Manca l'elemento maschile, mancano quelle piccole incertezze, quelle piccole paure, che fanno parte della crescita di una liceale in pieno sviluppo. Insomma, mancano tante cose.
I pochi personaggi, protagoniste e amiche annesse, sembrano vivere con spensieratezza ogni singolo momento, e anche quando un piccolo dubbio sembra volersi insinuare con forza, basta una tazza di tè per riportarle alla tranquilla e alla piatta "stabilità" di sempre.
Ma allora, finiti i 13 episodi (più i due extra), cosa rimane? Lo ammetto, rimane un senso di soddisfazione. Perché malgrado tutte queste premesse, K-On! riesce nel suo intento, e lo fa con stile.
La serie è una piacevole visione che regala momenti spensierati, offrendo divertenti siparietti comici che ricordano in alcuni frangenti la folle vena demenziale di Lucky Star, che, se anche decisamente lontana dalla genialità di Azumanga Daioh, riesce comunque a meritarsi i più sinceri e meritati sorrisi.
Alle quattro protagoniste sarà difficile non affezionarsi: malgrado la mancanza di un approfondimento di base, riusciranno comunque, ognuna con il proprio carattere, a farsi amare dallo spettatore.
Il tutto è condito da una colonna sonora decisamente orecchiabile, che faticherete a cancellare dalla vostra testa.
K-On! è una fonte infinita. E' un prodotto confezionato per appagare le masse, un prodotto decisamente commerciale che non si risparmia al più sfacciato fan-service. Ma è anche un prodotto di qualità.
L'astio e le incomprensioni che scaturiscono dalla visione di quest'anime sono del tutto normali, sono le ovvie conseguenze di un prodotto facilmente criticabile che può non piacere a tutti. Insomma, una possibilità gli va concessa, anche quando i dubbi sono decisamente insistenti. L'anime potrebbe, come nel mio caso, essere una piacevole sorpresa.
Voto: 8,5.
Amato, odiato, idolatrato, utilizzato come salviettina per pulirsi la suola delle scarpe, K-On riesce a tirare fuori il peggio o il meglio da ogni persona. K-On! è una fonte infinita. D'altronde questo è il prezzo da pagare quando si raggiunge l'alta vetta della notorietà, quando ci si trasforma in un fenomeno di massa capace di smuovere le grandi industrie macina-soldi. K-On! è una fonte infinita.
Per molto tempo ho rimandato la visione di questo discusso anime, sempre in bilico tra il "Mi piacerà?" e il "Mi farà schifo?". E poi mi sono deciso. Lo vedo.
Diciamocelo, K-On! è un prodotto confezionato a dovere: ogni elemento, ogni tassello, tutto è parte di una struttura ben collaudata, costruita con un solo e unico scopo, appagare la massa.
Gli ingredienti ci sono tutti, dosati con maestria, una vera golosità per la tipologia di pubblico a cui si rivolge. E diciamocelo, questa tipologia di pubblico è decisamente vasta. Anzi, enorme, sconfinata, tanto da allargare i suoi confini quando questi diventano stretti. Ed è così che K-On! diventa "una fonte infinita".
K-On non è anime musicale. Il paragone con una serie come Beck è decisamente fuori luogo. Le serie hanno due obiettivi differenti, e quello di K-On! non è sicuramente quello di volere affrontare il percorso di una band attraverso una crescita artistica.
Le ragazze protagoniste suonano, fanno parte di un club; anche in questo caso l'elemento "musicale" serve solo da contorno, è uno di quegli ingredienti essenziali che garantiscono una fetta di successo.
K-On! è un piccolo spaccato di vita, racconta i gesti quotidiani di quattro ragazze, senza approfondire tematiche più complesse, mantenendosi sempre su una certa superficialità di base. Manca l'elemento maschile, mancano quelle piccole incertezze, quelle piccole paure, che fanno parte della crescita di una liceale in pieno sviluppo. Insomma, mancano tante cose.
I pochi personaggi, protagoniste e amiche annesse, sembrano vivere con spensieratezza ogni singolo momento, e anche quando un piccolo dubbio sembra volersi insinuare con forza, basta una tazza di tè per riportarle alla tranquilla e alla piatta "stabilità" di sempre.
Ma allora, finiti i 13 episodi (più i due extra), cosa rimane? Lo ammetto, rimane un senso di soddisfazione. Perché malgrado tutte queste premesse, K-On! riesce nel suo intento, e lo fa con stile.
La serie è una piacevole visione che regala momenti spensierati, offrendo divertenti siparietti comici che ricordano in alcuni frangenti la folle vena demenziale di Lucky Star, che, se anche decisamente lontana dalla genialità di Azumanga Daioh, riesce comunque a meritarsi i più sinceri e meritati sorrisi.
Alle quattro protagoniste sarà difficile non affezionarsi: malgrado la mancanza di un approfondimento di base, riusciranno comunque, ognuna con il proprio carattere, a farsi amare dallo spettatore.
Il tutto è condito da una colonna sonora decisamente orecchiabile, che faticherete a cancellare dalla vostra testa.
K-On! è una fonte infinita. E' un prodotto confezionato per appagare le masse, un prodotto decisamente commerciale che non si risparmia al più sfacciato fan-service. Ma è anche un prodotto di qualità.
L'astio e le incomprensioni che scaturiscono dalla visione di quest'anime sono del tutto normali, sono le ovvie conseguenze di un prodotto facilmente criticabile che può non piacere a tutti. Insomma, una possibilità gli va concessa, anche quando i dubbi sono decisamente insistenti. L'anime potrebbe, come nel mio caso, essere una piacevole sorpresa.
Voto: 8,5.