Recensione
Nodame Cantabile: Paris-Hen
8.0/10
Si riparte... dalla Francia. La storia di Nodame Cantabile: Paris-Hen ci catapulta direttamente attraverso le disavventure di questi due stravaganti protagonisti, questa volta tra i vicoli di una Parigi fatta di suoni e colori pastellati.
Nodame è cresciuta, la vedremo risalire un sentiero che la porterà a maturare durante gli 11 episodi, mostrandoci alcuni nuovi risvolti del suo carattere, capace di prendere decisioni importanti e di sapere affrontare con chiarezza la sua vita.
Anche Chiaki si dimostrerà più risoluto, forte delle sue grandi abilità, affronterà una nuova sfida ricca di ostacoli.
Ma quell'amore a volte poco definito, che continua a scavare dentro di loro diventando parte di ogni gesto, saprà riempire gli ultimi barlumi di indecisione lasciando ai due protagonisti nuovi sentimenti da gestire.
Alla fine della storia, di una comunque appagante visione, rimane un piccolo vuoto, come se mancasse un tassello. Quel piccolo segmento che ci rende "unici". Ma d'altronde è il peso che deve portare ogni "seguito", dove l'effetto novità è costretto a vedersi relegare in un piccolo angolino nascosto, lasciando tutto alla sola forza dei personaggi e della storia, l'unico elemento trascinante. E questo Paris-Hen non sfugge alla dura regola, ma lo fa con dignità, trasportandoci ancora una volta attraverso un viaggio ricco di emozioni, che grazie a un comparto sonoro di prim'ordine, riesce a trasmettere sensazioni profonde che passano con semplicità dal sorriso alla commozione.
Troviamo una carrellata di personaggi unici, stravaganti, divertenti, a volte malinconici, capaci di rivestire alla perfezione quel ruolo di "cornice" che gli è stato cucito addosso.
Chi ha amato la prima serie non può esimersi dalla visione di questo "seguito". Perché Nodame è un personaggio fantastico, e se anche la storia non avrà lo stesso impatto dei primi 24 episodi, la nostra amata eroina riuscirà da sola a tenervi incollati davanti allo schermo fino alla chiusura del sipario.
Gyabo!
Nodame è cresciuta, la vedremo risalire un sentiero che la porterà a maturare durante gli 11 episodi, mostrandoci alcuni nuovi risvolti del suo carattere, capace di prendere decisioni importanti e di sapere affrontare con chiarezza la sua vita.
Anche Chiaki si dimostrerà più risoluto, forte delle sue grandi abilità, affronterà una nuova sfida ricca di ostacoli.
Ma quell'amore a volte poco definito, che continua a scavare dentro di loro diventando parte di ogni gesto, saprà riempire gli ultimi barlumi di indecisione lasciando ai due protagonisti nuovi sentimenti da gestire.
Alla fine della storia, di una comunque appagante visione, rimane un piccolo vuoto, come se mancasse un tassello. Quel piccolo segmento che ci rende "unici". Ma d'altronde è il peso che deve portare ogni "seguito", dove l'effetto novità è costretto a vedersi relegare in un piccolo angolino nascosto, lasciando tutto alla sola forza dei personaggi e della storia, l'unico elemento trascinante. E questo Paris-Hen non sfugge alla dura regola, ma lo fa con dignità, trasportandoci ancora una volta attraverso un viaggio ricco di emozioni, che grazie a un comparto sonoro di prim'ordine, riesce a trasmettere sensazioni profonde che passano con semplicità dal sorriso alla commozione.
Troviamo una carrellata di personaggi unici, stravaganti, divertenti, a volte malinconici, capaci di rivestire alla perfezione quel ruolo di "cornice" che gli è stato cucito addosso.
Chi ha amato la prima serie non può esimersi dalla visione di questo "seguito". Perché Nodame è un personaggio fantastico, e se anche la storia non avrà lo stesso impatto dei primi 24 episodi, la nostra amata eroina riuscirà da sola a tenervi incollati davanti allo schermo fino alla chiusura del sipario.
Gyabo!