Recensione
Puella Magi ★ Madoka Magica
9.0/10
<b>Attenzione! Contiene spoiler!</b>
Come destrutturare un genere, ovvero prenderlo e stravolgerlo dalle fondamenta, non lasciando più nulla che sia uguale a prima: Madoka non è quello che sembra, e non è quello che tutti ci aspettavamo.
Comincia la visione. Parte la sigla, carina, con un po' di malinconia adolescenziale sparsa qua e là, qualche lacrimuccia, l'animaletto puccioso di prammatica che dorme sul letto della protagonista, il costumino altrettanto d'ordinanza. E' tutta una finta, e infatti già dalla prima puntata si capisce che qualcosa non quadra: il design così dark delle streghe, le atmosfere inquietanti, Homura che tenta di uccidere la bestiola. La sensazione si acuisce ancora di più nella seconda puntata, per diventare certezza nella terza. L'animaletto puccioso è qualcuno la cui malizia e la cui freddezza lasciano di sasso, quanto di più lontano da Posi e Nega o da similari esserini alieni si possa immaginare. Le maghette muoiono come cani, vengono ingannate e plagiate e sono delle vittime sacrificali.
L'anime è bello, non c'è che dire. C'è grande approfondimento psicologico, e grande attenzione ai dettagli, è un complesso puzzle in cui ogni minimo particolare trova una collocazione. C'è una sensazione di predestinazione che permea tutto, le protagoniste lottano contro un destino avverso a cui non c'è verso di sfuggire. Non c'è lieto fine comunque, e sta anche qui la validità di una conclusione che è originale fino a un certo punto, con un bello spunto rubato a Lain, se il nome dice qualcosa.
I punti deboli sono in primo luogo i personaggi maschili, poco presenti, poco approfonditi, nel caso di Kamijo anche un po' antipatici. Ne parlavamo con amici, questa serie è materiale per fandom yuri proprio per questo motivo. E poi, non a tutti possono piacere le architetture, e a dirla tutta a me non sono piaciute granché. Però alla fine si tratta di difetti veniali, che non inficiano il voto complessivo che do alla serie, che trovo ottima. Peccato solo aver dovuto attendere così tanto per la messa in onda degli ultimi episodi.
Come destrutturare un genere, ovvero prenderlo e stravolgerlo dalle fondamenta, non lasciando più nulla che sia uguale a prima: Madoka non è quello che sembra, e non è quello che tutti ci aspettavamo.
Comincia la visione. Parte la sigla, carina, con un po' di malinconia adolescenziale sparsa qua e là, qualche lacrimuccia, l'animaletto puccioso di prammatica che dorme sul letto della protagonista, il costumino altrettanto d'ordinanza. E' tutta una finta, e infatti già dalla prima puntata si capisce che qualcosa non quadra: il design così dark delle streghe, le atmosfere inquietanti, Homura che tenta di uccidere la bestiola. La sensazione si acuisce ancora di più nella seconda puntata, per diventare certezza nella terza. L'animaletto puccioso è qualcuno la cui malizia e la cui freddezza lasciano di sasso, quanto di più lontano da Posi e Nega o da similari esserini alieni si possa immaginare. Le maghette muoiono come cani, vengono ingannate e plagiate e sono delle vittime sacrificali.
L'anime è bello, non c'è che dire. C'è grande approfondimento psicologico, e grande attenzione ai dettagli, è un complesso puzzle in cui ogni minimo particolare trova una collocazione. C'è una sensazione di predestinazione che permea tutto, le protagoniste lottano contro un destino avverso a cui non c'è verso di sfuggire. Non c'è lieto fine comunque, e sta anche qui la validità di una conclusione che è originale fino a un certo punto, con un bello spunto rubato a Lain, se il nome dice qualcosa.
I punti deboli sono in primo luogo i personaggi maschili, poco presenti, poco approfonditi, nel caso di Kamijo anche un po' antipatici. Ne parlavamo con amici, questa serie è materiale per fandom yuri proprio per questo motivo. E poi, non a tutti possono piacere le architetture, e a dirla tutta a me non sono piaciute granché. Però alla fine si tratta di difetti veniali, che non inficiano il voto complessivo che do alla serie, che trovo ottima. Peccato solo aver dovuto attendere così tanto per la messa in onda degli ultimi episodi.