Recensione
Consideratemi un folle. Sono fan sfegatato della Getter Saga e questa serie di 13 episodi la custodisco gelosamente in VHs (a oggi, 2011, non v'è ancora in DVD). Uscita nel 1998 (azz se passa il tempo) divenne un successo mondiale. Forse il suo successo fu anche spiegato dai tempi in cui il download non era così diffuso, celere e sicuro per miliardi di utenti che invece popolavano le videoteche per prenotarne le copie in arrivo.
Malinconia a parte, questa è una serie robotica adulta, ben concepita e strutturata egregiamente, con fondali ben realizzati, musiche da dieci e lode e grafiche, per l'epoca, sopra le righe. La trama è oscura e misteriosa e l'atmosfera cupa ne fa una serie adulta e distante anni luce dalle serie animate anni '70. Tuttavia la violenza e la sezione dark in cui è inserita si rifanno molto ai manga originali, intrisi di violenza e sangue. Qui i personaggi del manga e dell'anime sono stati un po' rimodellati e messi in una veste molto più curata e matura. Compare per la prima volta il Shin Getter Robot - che ha poi avuto altre due serie sino al 2004 - che elimina, a livello mnemonico e tecnologico, il vecchio sistema Getter, confinato nei primi episodi a mera arma da guerra costruita in serie, nel colore bianco. Compare anche il Black Shin Getter, robot pilotato da un Ryoma cattivo e vendicativo.
L'anime presenta una trama intrisa di misteri che, ahimè, spesso riesce solo a confondere le idee e a non dare spiegazioni utili alla comprensione del mondo nagaiano. Tant'è che molte affermazioni sono sempre tagliate a metà lasciando sì una certa dose di suspense, ma dando anche in pasto molta più confusione in più, tenendo conto che pure il finale è molto poco chiarificatore.
Nel complesso do 10 poiché la serie ha riesumato i mitici robot di Go Nagai evolutisi negli anni successivi (Mazinkaiser, Kotetsu Jeeg, Shin Mazinger Z, Mazinger SKL) e perché ha avuto una forza estremamente magnifica sotto l'aspetto grafico e contenutistico.
Mac Parak
Malinconia a parte, questa è una serie robotica adulta, ben concepita e strutturata egregiamente, con fondali ben realizzati, musiche da dieci e lode e grafiche, per l'epoca, sopra le righe. La trama è oscura e misteriosa e l'atmosfera cupa ne fa una serie adulta e distante anni luce dalle serie animate anni '70. Tuttavia la violenza e la sezione dark in cui è inserita si rifanno molto ai manga originali, intrisi di violenza e sangue. Qui i personaggi del manga e dell'anime sono stati un po' rimodellati e messi in una veste molto più curata e matura. Compare per la prima volta il Shin Getter Robot - che ha poi avuto altre due serie sino al 2004 - che elimina, a livello mnemonico e tecnologico, il vecchio sistema Getter, confinato nei primi episodi a mera arma da guerra costruita in serie, nel colore bianco. Compare anche il Black Shin Getter, robot pilotato da un Ryoma cattivo e vendicativo.
L'anime presenta una trama intrisa di misteri che, ahimè, spesso riesce solo a confondere le idee e a non dare spiegazioni utili alla comprensione del mondo nagaiano. Tant'è che molte affermazioni sono sempre tagliate a metà lasciando sì una certa dose di suspense, ma dando anche in pasto molta più confusione in più, tenendo conto che pure il finale è molto poco chiarificatore.
Nel complesso do 10 poiché la serie ha riesumato i mitici robot di Go Nagai evolutisi negli anni successivi (Mazinkaiser, Kotetsu Jeeg, Shin Mazinger Z, Mazinger SKL) e perché ha avuto una forza estremamente magnifica sotto l'aspetto grafico e contenutistico.
Mac Parak