Recensione
Welcome to the N.H.K.
10.0/10
Welcome to the NHK è un capolavoro, un capolavoro sotto molti punti di vista.
La storia si occupa di un serio problema della società giapponese moderna, quello degli "hikikomori", ovvero persone che scelgono di isolarsi socialmente recludendosi in casa per lunghi periodi di tempo che possono variare dai mesi ai molti anni, infatti il protagonista Sato è uno di questi.
Il tema viene affrontato mostrando l'insieme delle paure, delle ossessioni e dell'insicurezza del protagonista, trasmettendo quel senso di impotenza e rassegnazione che ne caratterizza la vita. Tuttavia, sebbene la problematica sia resa perfettamente, la storia non risulta drammatica, anzi l'ironia e le situzioni comiche (tragicomiche) caratterizzano la narrazione, e il risultato è una riuscitissima commedia in un contesto serio.
Il cast dei personaggi non è numeroso, ma questi sono sicuramente il punto di forza dell'anime, infatti la caratterizzazione di ognuno è curata in maniera eccelsa. L'anime stesso è incentrato sulla delicata situazione psicologica di Sato, e altrettanto bene è resa la figura di Misaki (personaggio davvero ben riuscito secondo me), in apparenza una ragazza normale di cui non ci viene detto molto, il cui carattere si svela pian piano lungo la storia.
I disegni e le animazioni made in Gonzo rendono al meglio la singolarità dell'anime, e certe inquadrature, marchio di fabbrica della casa di produzione, sono spesso esplicative degli stati d'animo dei personaggi; il tutto affiancato da un godibilissimo chara design.
Un'altra cosa che mi ha colpito è l'atmosfera, quella sensazione di malinconia che certe scene regalano, e che rende unico questo anime; e ciò è dovuto sia alle ambientazioni, in primis il claustrofobico appartamento di Sato che sembra isolarlo al di fuori del tempo e dello spazio, ma soprattutto grazie alle musiche, infatti la colonna sonora, davvero azzeccatissima, riesce a trasmettere in maniera unica l'emozione della storia. Da evidenziare inoltre le due ending, la prima assolutamente geniale, e la seconda davvero molto bella. Infine una nota speciale per la sigla dell'anime nell'anime Mysterious Purupuru Pururin, stupenda perfino per essere usata come suoneria per il cellulare, proprio come fa Sato.
Insomma mi sento di consigliare quest'opera a tutti, ma proprio a tutti, grandi e piccini, belli e brutti, alti e bassi, grassi e magri.. appassionati di anime e non!
Benvenuti alla NHK!!
La storia si occupa di un serio problema della società giapponese moderna, quello degli "hikikomori", ovvero persone che scelgono di isolarsi socialmente recludendosi in casa per lunghi periodi di tempo che possono variare dai mesi ai molti anni, infatti il protagonista Sato è uno di questi.
Il tema viene affrontato mostrando l'insieme delle paure, delle ossessioni e dell'insicurezza del protagonista, trasmettendo quel senso di impotenza e rassegnazione che ne caratterizza la vita. Tuttavia, sebbene la problematica sia resa perfettamente, la storia non risulta drammatica, anzi l'ironia e le situzioni comiche (tragicomiche) caratterizzano la narrazione, e il risultato è una riuscitissima commedia in un contesto serio.
Il cast dei personaggi non è numeroso, ma questi sono sicuramente il punto di forza dell'anime, infatti la caratterizzazione di ognuno è curata in maniera eccelsa. L'anime stesso è incentrato sulla delicata situazione psicologica di Sato, e altrettanto bene è resa la figura di Misaki (personaggio davvero ben riuscito secondo me), in apparenza una ragazza normale di cui non ci viene detto molto, il cui carattere si svela pian piano lungo la storia.
I disegni e le animazioni made in Gonzo rendono al meglio la singolarità dell'anime, e certe inquadrature, marchio di fabbrica della casa di produzione, sono spesso esplicative degli stati d'animo dei personaggi; il tutto affiancato da un godibilissimo chara design.
Un'altra cosa che mi ha colpito è l'atmosfera, quella sensazione di malinconia che certe scene regalano, e che rende unico questo anime; e ciò è dovuto sia alle ambientazioni, in primis il claustrofobico appartamento di Sato che sembra isolarlo al di fuori del tempo e dello spazio, ma soprattutto grazie alle musiche, infatti la colonna sonora, davvero azzeccatissima, riesce a trasmettere in maniera unica l'emozione della storia. Da evidenziare inoltre le due ending, la prima assolutamente geniale, e la seconda davvero molto bella. Infine una nota speciale per la sigla dell'anime nell'anime Mysterious Purupuru Pururin, stupenda perfino per essere usata come suoneria per il cellulare, proprio come fa Sato.
Insomma mi sento di consigliare quest'opera a tutti, ma proprio a tutti, grandi e piccini, belli e brutti, alti e bassi, grassi e magri.. appassionati di anime e non!
Benvenuti alla NHK!!