Recensione
Special A
6.0/10
Al liceo Hakusen esiste una classe particolare chiamata Special A, di cui fanno parte i migliori 7 alunni della scuola. Ognuno di essi ha una caratteristica particolare: Ryu ama molto gli animali, Jun ha uno strano rapporto con le ragazze, Megumi comunica scrivendo su un blocco per non rovinarsi la voce, Tadashi mangia qualunque cosa gli capiti a tiro, Akira ama preparare il tè, Hikari è in perenne competizione con Kei, il primo della classe e suo eterno rivale. Ma si sa, essendo adolescenti, le pene d'amore sono dietro l'angolo...
Un anime semplice, tutto incentrato su questo gruppo di ragazzi, che, secondo me, fa molta fatica ad ingranare la marcia giusta. I primi 6/7 episodi sono tutti incentrati sull'eterna sfida Hikari/Kei e rischiano di essere molto irritanti, soprattutto per l'atteggiamento di Hikari, a volte estremamente esagerato. Poi quando le vicende si concentrano sul passato dei vari ragazzi e sui loro problemi, diventa più avvincente e gradevole da seguire.
Tecnicamente mi è piaciuto, essendo visivamente uno dei generi che preferisco: tratto preciso, nitido, pulito,occhioni e visi adorabili alternati a scene buffe e surreali. Doppiaggio nella norma. Nella colonna sonora, a mio giudizio abbastanza banale, spicca invece la seconda sigla di chiusura: brillante, orecchiabile, allegra. Ci si ritrova a canticchiarla fin dal primo mattino!
Consigliato ad un pubblico di bocca buona, meglio se femminile, che vuole qualcosa di molto leggero e poco impegnativo. Il voto sarebbe potuto anche essere 6 e mezzo, ma non essendo previsto mi limito a sei perché 7 mi sembra troppo.
Un anime semplice, tutto incentrato su questo gruppo di ragazzi, che, secondo me, fa molta fatica ad ingranare la marcia giusta. I primi 6/7 episodi sono tutti incentrati sull'eterna sfida Hikari/Kei e rischiano di essere molto irritanti, soprattutto per l'atteggiamento di Hikari, a volte estremamente esagerato. Poi quando le vicende si concentrano sul passato dei vari ragazzi e sui loro problemi, diventa più avvincente e gradevole da seguire.
Tecnicamente mi è piaciuto, essendo visivamente uno dei generi che preferisco: tratto preciso, nitido, pulito,occhioni e visi adorabili alternati a scene buffe e surreali. Doppiaggio nella norma. Nella colonna sonora, a mio giudizio abbastanza banale, spicca invece la seconda sigla di chiusura: brillante, orecchiabile, allegra. Ci si ritrova a canticchiarla fin dal primo mattino!
Consigliato ad un pubblico di bocca buona, meglio se femminile, che vuole qualcosa di molto leggero e poco impegnativo. Il voto sarebbe potuto anche essere 6 e mezzo, ma non essendo previsto mi limito a sei perché 7 mi sembra troppo.