Recensione
Recensione di paperconchiglia
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"Maison Ikkoku" è la commedia romantica per definizione. Per chi di voi è un "cuore di panna" come il sottoscritto, questa storia è una vera e propria droga, capace di fare riecheggiare ricordi e nostalgie.
La trama e i personaggi, nella loro semplicità e comicità, sono incredibilmente reali e profondi. Non c'è niente di straordinario o fantascientifico, solo pezzetti di vita quotidiana illustrati nel loro svolgersi pacato ma inesorabile. L'unico determinante, infatti, è il tempo, che si sente scorrere per tutta la serie attraverso la maturazione dei protagonisti.
L'autrice sembra volere fare un discorso in stile "L'attimo fuggente": il tempo è uguale per tutti. Cogliete ogni momento felice e vivete in fondo la vita.
P.S.
Il voto 9 è dovuto non a una mancanza dell'opera originale, ma alla realizzazione italiana, che ha tristemente cambiato l'ottimo doppiaggio a metà del racconto. Ora, una cosa del genere - per quanto mi riguarda - rientra a pieno titolo fra i reati punibili con la pena di morte, in quanto distrugge un'opera. È per questo che mi sono fermato al 52° episodio e sono saltato direttamente al film conclusivo, per il quale sono stati ripresi i vecchi doppiatori.
La trama e i personaggi, nella loro semplicità e comicità, sono incredibilmente reali e profondi. Non c'è niente di straordinario o fantascientifico, solo pezzetti di vita quotidiana illustrati nel loro svolgersi pacato ma inesorabile. L'unico determinante, infatti, è il tempo, che si sente scorrere per tutta la serie attraverso la maturazione dei protagonisti.
L'autrice sembra volere fare un discorso in stile "L'attimo fuggente": il tempo è uguale per tutti. Cogliete ogni momento felice e vivete in fondo la vita.
P.S.
Il voto 9 è dovuto non a una mancanza dell'opera originale, ma alla realizzazione italiana, che ha tristemente cambiato l'ottimo doppiaggio a metà del racconto. Ora, una cosa del genere - per quanto mi riguarda - rientra a pieno titolo fra i reati punibili con la pena di morte, in quanto distrugge un'opera. È per questo che mi sono fermato al 52° episodio e sono saltato direttamente al film conclusivo, per il quale sono stati ripresi i vecchi doppiatori.