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Quando incappi nel live di un titolo che in versione animata non hai avuto cuore di proseguire oltre i primi cinque episodi, probabilmente le alternative sono due. Essendo il film della durata di sole due ore - che non sono poche, ma pur sempre meno di una ventina di episodi - è quindi probabile che si siano eliminate le scene noiose e infinitamente lente di cui era condita la storia. Allora, o dai occasione a questo film di stupirti, oppure lo sfidi ad ammorbarti nuovamente, in una nuova salsa, e ad annebbiarti la mente della personalità assurda di una protagonista che non merita d'esser definita atipica. Perché purtroppo si sta spargendo a macchia d'olio la moda dell'incantevole ragazza svampita, nascosta dietro a un involucro di insicurezze, al cui interno cova sentimenti chiari e cristallini, che non conoscono la malizia né tanto meno l'autostima.
Eppure, nonostante le mie ferme idee su "Kimi ni Todoke" ("Arrivare a te"), ne consiglio il live action a chi cerca una storia romantica, molto lineare, dalle note dolci e pure. Sono fiera d'aver coraggiosamente insistito, spinta anche dalla noia pomeridiana e dalla ricerca di una scusa plausibile per non dover affaccendarmi in qualcosa di più producente.

La trama ruota attorno a Sawako, una ragazza ingenua e gentile, che ha la sventura di avere un nome e un viso molto simili alla protagonista di un noto film horror internazionale, Sadako di "The ring". Negli anni in cui il film riscuote successo ed è visto da grandi e piccini, l'innocua Sawako è allontanata da tutti. In realtà, oltre all'aspetto, la ragazza ha un tratto ben poco felice, e non riesce ad approcciare con i suoi coetanei. Ciò avviene fin quando non riuscirà a entrare in contatto con due compagne di classe, anche loro vittime dell'etichetta sociale. Oltre ai sentimenti di amicizia, che le sono incredibilmente poco chiari, Sawako imparerà a riconoscere i sentimenti d'amore, che anche ai più sfuggono e si confondono con gli affetti amichevoli. E, se la strada che la nostra protagonista percorre non è così semplice, ancor meno lo è per Shota, il primo a innamorarsi. Credo di esprimere il pensiero di tutti quando dico che questo personaggio ha tutta la nostra solidarietà. E' un ragazzo onesto e paziente, ed è il perno della coppia. "Kimi ni todoke" è una storia che inizia con il descrivere la vita di Sawako, nel farne conoscere la purezza dei sentimenti, oltre che delle azioni. In seguito invece, a un occhio attento, non sarà certo sfuggito che il personaggio degno di nota non è certo lei, ma lui!

Infatti, questo compagno di scuola bellissimo e popolare - interpretato da Haruma Miura, già noto per aver vestito in maniera eccellente i panni di Hiro in "Koizora" - dimostra quanto siano profondi i suoi sentimenti. Sawako non afferrerà le sue intenzioni? E lui sorride amabilmente. Sawako non capisce che l'invito a uscire era diretto solo a lei? E lui ci riprova. Sawako passa agli altri i biglietti indirizzati a lei? E lui specifica il destinatario - e a me cadono le braccia.
Il titolo di quest'opera è un palese rinvio ai sentimenti di Shota, che non riescono a raggiungere l'inesperta Sawako. E' un costante avvicinarsi per poi rimanere al punto di partenza. Sawako stessa trova difficoltà a dare un nome a ciò che le si addensa dentro, e che non trova la sicurezza necessaria per emergere.
Al di là della prevedibile psicologia dei personaggi, il film risulta piacevole grazie a una serie di gesti e situazioni che costruiscono questa semplice love story: Shota che scorge il sorriso spensierato che una ragazza rivolge alla primavera; Aoyama che, sapendo che l'amica ha il morale a pezzi, l'aspetta nel suo posto preferito; insomma, tanti piccoli istanti che arricchiscono il racconto su dei liceali divisi fra le incomprensioni e i primi amori. La recitazione è stata abbastanza convincente e meno enfatica di quanto ci si possa aspettare, visti i pregiudizi frequenti sui live action. In linea generale, mi sembra che sia stato tratto il meglio dalla prima parte dell'omonimo manga di Karuho Shiina. Il live di "Kimi ni Todoke" è una storia narrata in modo efficace, con un comparto tecnico luminoso e gradevole; ottimo per intrattenersi un paio d'ore in maniera spensierata.