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8.0/10
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Ho guardato "No.6" recentemente, incuriosita dalle critiche positive viste in giro.
L'ambientazione dell'anime è insolita, una sorta di grande fratello rivisitato in chiave moderna in cui le azioni sono moderate da un tecnologico sistema di bracciali, che possono ricordare i bracciali degli arresti domiciliari. Il sistema statale premia non solo i meritevoli dal punto di vista lavorativo o scolastico, come nel caso di Shion, ma anzi tende a privilegiare coloro che si sottomettono completamente al potere della città, una città utopistica dove in teoria il male è rappresentato da quelli che, come Nezumi, si ribellano al sistema.
E' subito chiaro fin dagli inizi il comportamento anticonformista del protagonista, che lo porterà ad abbandonare per un malinteso la città. Eppure, nonostante sia colpito dalla realtà della città, Shion non riesce a odiare il posto dove è cresciuto e dove si trova la sua amata madre. Si adatta immediatamente a quello che Nezumi chiama "il mondo reale", un mondo dove domina la criminalità, la prostituzione, dove sopravvivono solo i più forti e i più astuti. In questo sfondo si stagliano le vicende personali dei due personaggi, una storia commovente con un leggero fanservice shounen-ai.
Il finale lascia un po' a desiderare per chi come me ha fantasticato sui risvolti sentimentali del rapporto tra i due protagonisti, ed è per questo che le ultime scene sono letteralmente strappalacrime.
In conclusione posso dire che la storia è piacevole e intrigante, anche se quel finale lascia un po' di amaro in bocca.