Recensione
Recensione di Turboo Stefo
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Il film "Yu Yu Hakusho - I guerrieri dell'inferno" è stato prodotto nel 1994, due anni dopo l'inizio della serie regolare, e solamente nel 2006 giunge nel bel paese grazie alla Yamato Video. Cronologicamente il film può essere visto in qualunque momento, perché la struttura semplicistica dello stesso non porta particolari paradossi, incongruenze o problemi di collegamento con la serie, comunque sembra trovare la sua collocazione ideale tra le due saghe più corpose, il Torneo e la saga di Sensui.
Il fiume Sanzo, il corso d'acqua che le anime dei morti devono attraversare, si è eccessivamente ingrossato per colpa di atipiche piogge nel Mondo Degli Spiriti. Ben presto gli argini cedono e tutto viene sommerso, ma il Piccolo Re Enma intuisce qualcosa di oscuro e affida a Botan un misterioso oggetto da portare a Yusuke. Inizia in questo modo una nuova avventura per Yusuke e compagni.
La storia è piuttosto semplice e lineare, si svolge con un buon ritmo ed è condita da diversi scontri. Senza particolari colpi di scena (l'unico è prevedibile) si arriva ben presto alla fase conclusiva dove le battaglie si fanno più aspre e spettacolari, lasciando il posto a qualche situazione stucchevole e banale ma nel complesso gradita. L'unico rammarico è il finale piuttosto sbrigativo che non lascia vedere allo spettatore la situazione completamente conclusa, ma nulla di particolarmente fastidioso.
Un piccolo pregio sono le diverse sfumature caratteriali dei personaggi che mostrano le stesse particolarità riviste nella serie, come il misterioso passato di Kurama o l'indole demoniaca di Hiei, che pur non portando nulla di importante alla storia permettono di avere maggiore varietà nei combattimenti.
Per tutta risposta però si vede quasi sparire la vena comica che arricchiva l'opera originale. Il film ha toni eccessivamente seri e drammatici che in "Yu Yu Hakusho" rappresentavano il climax dei momenti più importanti.
Come sempre i lungometraggi possono vantare una miglior cura nel livello di animazione e nei disegni, soprattutto rispetto alle serie più lunghe, ma in questo caso l'ottima qualità nella fluidità dei movimenti dei personaggi e, soprattutto, negli effetti ambientali è veramente eccellente, tale da essere paragonata a quella dei migliori kolossal d'animazione dell'epoca.
Il tutto è esaltato da una regia che ben si adatta allo stile cinematografico, con ottime inquadrature dalle ricercate prospettive e diventando incredibilmente dinamica nei mirabolanti scontri eccellentemente coreografati, altamente godibili.
Anche la colonna sonora può vantare una discreta cura. I primi brani utilizzati sono ben calzanti e orecchiabili, ma i migliori si possono sentire nelle battute conclusive, in un continuo crescendo che arricchisce perfettamente l'azione sullo schermo.
Il doppiaggio italiano della serie era semplicemente perfetto, soprattutto per le accoppiate con i personaggi. Invece nel film il cast è completamente cambiato e - come se questo non bastasse a fare storcere il naso - le voci snaturano i personaggi con impronte completamente diverse. Senza contare un adattamento differente, dai nomi di alcuni personaggi a quello delle tecniche.
Il film "Yu Yu Hakusho - I guerrieri dell'inferno" è un prodotto difficile da classificare. La visione è esaltata da ottime animazioni, gradevoli combattimenti e una colonna sonora ben strutturata, mentre la storia riesce a intrattenere i fan della serie anche se rinuncia alla vena comica e mostra una struttura banalmente lineare e priva di particolari pregi e, fortunatamente, difetti.
I fan della serie quindi non saranno delusi, ma nemmeno esaltati da questo prodotto che, pur essendo ben fatto e malgrado riesca a intrattenere con leggerezza, risulta alquanto anonimo.
Il fiume Sanzo, il corso d'acqua che le anime dei morti devono attraversare, si è eccessivamente ingrossato per colpa di atipiche piogge nel Mondo Degli Spiriti. Ben presto gli argini cedono e tutto viene sommerso, ma il Piccolo Re Enma intuisce qualcosa di oscuro e affida a Botan un misterioso oggetto da portare a Yusuke. Inizia in questo modo una nuova avventura per Yusuke e compagni.
La storia è piuttosto semplice e lineare, si svolge con un buon ritmo ed è condita da diversi scontri. Senza particolari colpi di scena (l'unico è prevedibile) si arriva ben presto alla fase conclusiva dove le battaglie si fanno più aspre e spettacolari, lasciando il posto a qualche situazione stucchevole e banale ma nel complesso gradita. L'unico rammarico è il finale piuttosto sbrigativo che non lascia vedere allo spettatore la situazione completamente conclusa, ma nulla di particolarmente fastidioso.
Un piccolo pregio sono le diverse sfumature caratteriali dei personaggi che mostrano le stesse particolarità riviste nella serie, come il misterioso passato di Kurama o l'indole demoniaca di Hiei, che pur non portando nulla di importante alla storia permettono di avere maggiore varietà nei combattimenti.
Per tutta risposta però si vede quasi sparire la vena comica che arricchiva l'opera originale. Il film ha toni eccessivamente seri e drammatici che in "Yu Yu Hakusho" rappresentavano il climax dei momenti più importanti.
Come sempre i lungometraggi possono vantare una miglior cura nel livello di animazione e nei disegni, soprattutto rispetto alle serie più lunghe, ma in questo caso l'ottima qualità nella fluidità dei movimenti dei personaggi e, soprattutto, negli effetti ambientali è veramente eccellente, tale da essere paragonata a quella dei migliori kolossal d'animazione dell'epoca.
Il tutto è esaltato da una regia che ben si adatta allo stile cinematografico, con ottime inquadrature dalle ricercate prospettive e diventando incredibilmente dinamica nei mirabolanti scontri eccellentemente coreografati, altamente godibili.
Anche la colonna sonora può vantare una discreta cura. I primi brani utilizzati sono ben calzanti e orecchiabili, ma i migliori si possono sentire nelle battute conclusive, in un continuo crescendo che arricchisce perfettamente l'azione sullo schermo.
Il doppiaggio italiano della serie era semplicemente perfetto, soprattutto per le accoppiate con i personaggi. Invece nel film il cast è completamente cambiato e - come se questo non bastasse a fare storcere il naso - le voci snaturano i personaggi con impronte completamente diverse. Senza contare un adattamento differente, dai nomi di alcuni personaggi a quello delle tecniche.
Il film "Yu Yu Hakusho - I guerrieri dell'inferno" è un prodotto difficile da classificare. La visione è esaltata da ottime animazioni, gradevoli combattimenti e una colonna sonora ben strutturata, mentre la storia riesce a intrattenere i fan della serie anche se rinuncia alla vena comica e mostra una struttura banalmente lineare e priva di particolari pregi e, fortunatamente, difetti.
I fan della serie quindi non saranno delusi, ma nemmeno esaltati da questo prodotto che, pur essendo ben fatto e malgrado riesca a intrattenere con leggerezza, risulta alquanto anonimo.