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"Liar Game" è allo stesso tempo uno dei primi live action da me visti e uno dei migliori. Basato sull'omonimo manga di Shinobu Kaitani, ancora in corso, esso riesce a coniugare in sé sia le caratteristiche del thriller cerebrale basato su strategie complicatissime, sia quelle della commedia umoristica al limite del demenziale, con in più un tocco di sentimento. Tutto ciò grazie a dei personaggi davvero in grado di bucare lo schermo, di risaltare e di essere ricordati. Forse il personaggio più genialmente umoristico è Fukunaga, il funghetto, la cui assurda pettinatura rimarrà stampata nella memoria dello spettatore. Nonostante un "chara design" da perfetto idiota, Fukunaga è un genio del male, in grado di elaborare strategie di altissimo livello, ma sempre destinato a essere sconfitto dall'eroe. Il contrasto tra il suo look assurdo, la sua intelligenza, e la sua malvagità destinata al fallimento lo rendono irresistibilmente simpatico. L'eroe Shinichi Akiyama, bellissimo e intelligentissimo, sembra costruito a tavolino per piacere al pubblico femminile, ma devo ammettere che può piacere a tutti. La protagonista Nao Kanzaki è irresistibile nella sua sconfinata ingenuità. La bellissima e misteriosa organizzatrice del Liar Game è probabilmente il personaggio femminile più intrigante.
I giochi, le strategie, sono ben pensate, la parte visiva (colori, ambienti, attori) è di grande effetto, proprio per il suo sconfinare nel grottesco. Pur essendo un'opera in larga parte umoristica non manca una forte analisi psicologica, né mancano i misteri nel background dei personaggi. Il tutto è pensato nei minimi dettagli.
Insomma "Liar Game" è un live che vi terrà incollati allo schermo e vi farà divertire. L'unico difetto è che si conclude dopo pochi volumi del manga, quindi dovrete anche la seconda parte per sapere come andrà avanti la storia. Da guardare.