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    Anno 2016: Hideo Furukawa ritraduce in giapponese moderno la classica epopea del dodicesimo secolo "Heike Monogatari".
    Anno 2019: un folle incendia la sede della Kyoto Animation distruggendo completamente il palazzo e uccidendo 36 persone.
    Anno 2021: Naoko Yamada, esule dalla Kyoto Animation, dirige la versione anime della "Heike Monogatari".

    La visione di "Heike Monogatari" non può prescindere dai fatti elencati qui sopra: si tratta di un'oper1 [ continua a leggere]
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    Mi raccontava un mio giovane conoscente, figlio di genitori divorziati, che al momento della scelta degli studi universitari il padre gli aveva detto di avere completamente sbagliato scelta, ma che comunque, essendo un fallito, non sarebbe mai riuscito a fare nulla nella vita. Questo mio conoscente è un grande fan di "Neon Genesis Evangelion", e la cosa non mi sorprende.

    Personalmente non posso che considerare "Evangelion" come l'espressione di1 [ continua a leggere]

    8.5/10
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    Il periodo a cavallo del nuovo millennio è stato una fucina di idee per quanto riguarda il genere robotico: sono anni in cui il genere si svincola completamente dalle sue origini di prodotto per l'infanzia e si prende una reputazione di prodotto sofisticato, simbolico, filosofico e riflessivo, rivolto a un pubblico postmoderno ed esigente. E così a cavallo tra il 1998 e il 2002 escono opere come "Brain Powerd", "Gasaraki" e "RahXephon"; negli st1 [ continua a leggere]
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    NB: Da leggere dopo avere visto il film, contiene spoiler

    Alzi la mano chi è rimasto deluso nel 2012 quando, in occasione del quarantennale di "Mazinga Z", sorprendentemente nessun progetto commemorativo ha visto la luce. Si è trattato di un duro colpo per i fan; fortunatamente, quest'anno, in occasione del cinquantennale dall'inizio della carriera professionale di Go Nagai, i giapponesi si sono riscattati.

    Quest'anno è uscito "Mazinger Infini1 [ continua a leggere]
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    Non c'è dubbio che il più importante super robot di tutti i tempi sia "Mazinga"; ma immediatamente dopo, al secondo posto, troviamo "Raideen". Anzi, se giudicassimo dal numero di remake ad esso ispirati, "Raideen" vincerebbe anche su "Mazinga". Negli ultimi decenni infatti si sono susseguite ben tre serie pesantemente ispirate allo "Yuusha Raideen" del 1975: il "Chouja Raideen" del 1996 che mi appresto a recensire, il "RahXephon" del 2002 e infi1 [ continua a leggere]
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    "La Tigre e il Dragone"? "La Foresta dei Pugnali Volanti"? Qualunque altro film a scelta tra quelli di combattimento con spade e arti marziali? Tutta robetta rispetto a "Thunderbolt Fantasy", a mio avviso il vero capolavoro (post)moderno del genere wuxia. Uscito in sordina e ignorato dagli anime-fan con la scusa che non si tratta di un anime, questa si è rivelata la migliore serie della stagione e una delle migliori dell'ultimo decennio.

    La pri1 [ continua a leggere]
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    Gli anni a cavallo del terzo millennio sono stati una seconda età dell'oro per l'animazione giapponese: un'epoca di anime impegnati e impegnativi. "Earth Girl Arjuna" di Shoji Kawamori non fa eccezione. È strano vedere Kawamori alle prese con un anime impegnato che tocca tematiche quali il divorzio, l'aborto, il rapporto genitori-figli, il rapporto uomo-donna, il rapporto tra l'uomo e la natura e quant'altro. È strano, eppure in quegli anni anch1 [ continua a leggere]
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    Hirano Toshiki - o Toshihiro, come si faceva chiamare negli anni ottanta - è uno degli autori più famosi del genere robotico. Suoi sono molti dei più celebri OAV degli anni ottanta: titoli come "Iczer", "Megazone" e "Dangaioh" (l'antenato del "Great Dangaioh" che mi appresto a recensire). Negli anni novanta Hirano ha diretto ottime serie come "Magic Knight Rayearth", "Vampire Princess Miyu" e "Devilman Lady". Questo per citare solo una piccola p1 [ continua a leggere]

    9.0/10
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    Qual è la ragione del successo di "One Punch Man"? Certamente ce n'è più d'una. Da un lato l'ironia dissacrante e citazionistica appagherà tutti i conoscitori del genere shonen; dall'altro la qualità eccellente delle animazioni e del chara design, come pure della sigla del Jam Project, soddisferà gli estimatori degli aspetti tecnici. È indubbio che carte vincenti di questa serie siano l'originalità e un protagonista del tutto fuori dagli schemi;1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    All'uscita di "Cross Ange", ho immediatamente classificato la serie come la solita trashata moderna, tutta fanservice e niente sostanza, e ho deciso di non seguirla. Tuttavia, sorprendentemente, ho cominciato a sentirne parlare bene nel blog mecha, da più persone e consistentemente per vari mesi. Così, a circa metà serie, mi sono deciso a recuperarla dall'inizio, per vedere perché tutti ne tessevano le lodi. In quel momento sono rimasto aggangia1 [ continua a leggere]
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    Tomino esce con una nuova serie per festeggiare i trentacinque anni di Gundam! Quando ho letto questa notizia per la prima volta, in me è subito prevalso lo scetticismo. Una nuova serie di Gundam nel 2014? Con un regista di settantatré anni suonati? Va a finire che ci metteranno tutti gli stereotipi del momento, ragazze vestite da gatto, loli, tettone e chi più ne ha più ne metta! Così pensavo.

    Ma mi sbagliavo. Mi sbagliavo grandemente. Questa1 [ continua a leggere]

    6.0/10
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    Una serie senza infamia e senza lode, questo è il mio giudizio complessivo su Log Horizon. Non ci sono errori sufficientemente gravi da meritare una stroncatura, ma neanche idee tanto brillanti da meritare un premio.
    La trama sa di già visto: c'è un gruppo di giocatori di ruolo che per motivi non specificati e che non saranno mai chiariti rimane intrappolato nel mondo fittizio in cui si svolge il gioco. Qui si mettono al lavoro per costruire un1 [ continua a leggere]