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    Diciamolo chiaramente: "Anata ga Shite Kurenakute mo", traducibile in italiano con "Anche se non lo fai", è un buon manga che fa molto riflettere. È buono per tanti motivi, che discuterò nel proseguo di questa di recensione, ma soprattutto per la scelta dell'argomento trattato, originale e difficile.

    "Anata ga Shite Kurenakute mo" parla di intimità sessuale mancante, di matrimoni in crisi, di tradimenti, di divorzi, di cosa fare quando ci si tr1 [ continua a leggere]

    4.0/10
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    Go Nagai, il nume tutelare del super robot anni settanta, non è rimasto del tutto disoccupato negli anni ottanta e ha prestato la sua mano a ben tre anime robotici: "Govarian" (1983), "God Mazinger" (1984) e "Liger" (1989). Sfortunatamente nessuno di questi è conosciuto al grande pubblico e nessuno è disponibile sottotitolato in lingue occidentali. Di questi tre, l'unico che sono riuscito a recuperare in qualche forma comprensibile è "Liger", i1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    I fan dell'Osamu Tezuka autore shojo non possono lasciarsi sfuggire "Angel no Oka", letteralmente l'isola dell'angelo, anche se sarebbe stato più sensato intitolarla l'isola delle sirene. Perché gli abitanti dell'isola discendono dalle sirene, discendono dal mare e al mare ritorneranno alla fine di tre volumi che sono una sarabanda di avventure e di colpi di scena per la giovane principessa Luna, per la sua sosia Akemi e per il fratello di Akemi1 [ continua a leggere]
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    Un vecchio detto dice che un libro non si giudica dalla copertina. Un manga però sì! Ho comprato "La Sonata del Vento" semplicemente perché mi ero innamorato di alcuni immagini trovate in rete. Mi hanno intrigato, si vedeva che l'autrice non era la Yumiko Igarashi di Candy Candy e Georgie, ma che si trattava comunque di qualcuno di quella scuola e di quegli anni. E infatti Chieko Hara è una perfetta rappresentante dello shojo ad ambientazione st1 [ continua a leggere]
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    Sesso, violenza, vendetta: questi sono gli ingredienti di Shura Yuki Hime, noto in occidente come Lady Snowblood. Si tratta di un manga del 1972 scritto da Kazuo Koike (celebre per Lone Wolf and Cub) e disegnato da Kazuo Kamimura. Il manga all'epoca ebbe un notevole successo e venne portato anche sul grande schermo; il film omonimo, del 1973, ha come protagonista Meiko Kaji ed è conosciuto in occidente per aver dato ispirazione a Kill Bill (si d1 [ continua a leggere]
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    "Knights of Sidonia" costituisce il mio primo incontro con Tsutomu Nihei, autore celebre per Blame! e altre opere cripto-cyberpunk. Non essendo un fan del genere, ho evitato quest'autore fino ad ora. Recentemente, però, si è fatto un gran parlare della versione anime dei Cavalieri di Sidonia e così ho letto il primo volume del manga. L'impressione è stata mediamente positiva, abbastanza da indurmi a vedere la serie corrispondente. L'anime lo giu1 [ continua a leggere]

    7.0/10
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    "Hanazakari no kimitachi e", per gli amici Hanakimi, è uno shojo scolastico degli anni Novanta ad opera di Hisaya Nakajo. Questa definizione lo riassume compiutamente, perché in ventitré volumi riesce a mettere insieme TUTTI gli stereotipi del genere senza perderne neppure uno. Ci saranno la gita scolastica, l'escursione alle terme, il festival della scuola, la gara sportiva e perfino una tappa negli Stati Uniti alla Marmalade Boy. Non mancheran1 [ continua a leggere]
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    Ambientato dieci anni dopo gli eventi narrati nel film di Gundam F91, Crossbone Gundam racconta il destino di Berah Ronah e Seabook Arno, come pure della Crossbone Vanguard. In questo senso è una lettura indispensabile per chi è rimasto insoddisfatto dal film, che avrebbe dovuto essere il prequel a una serie TV di cinquanta episodi, perché rivela cosa aveva in mente Tomino per il seguito della storia. D'altro canto va ammesso che Tomino non avev1 [ continua a leggere]
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    "Queen Emeraldas" è un manga in quattro volumi pubblicato per la prima volta in Giappone nel 1978. È un tassello importante del Lejiverse e uno dei manga migliori di Leiji Matsumoto. In Italia è stato pubblicato nel 2008 ad opera delle Edizioni Hazard. L'edizione è molto elegante ed è un piacere vedere nella propria libreria questi quattro volumetti azzurri, del colore del cielo. Il prezzo non è proprio popolare, ma ci sono quasi sempre dei for1 [ continua a leggere]

    7.0/10
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    "Onikiri Jyuzo" (letteralmente "L'occhio del cane") è una delle prime opere di Masaki Segawa, mangaka specializzato in storie di ninja e di magia ambientate nel Giappone medioevale. Forse in quanto opera prima Onikiri Jyuzo è solo un lavoro discreto, che si salva per i disegni e per le (poche) scenette comiche e ecchi, più che per la trama, che al giorno d'oggi risulta scontatissima e vista in tutte le salse più e più volte. Si parla di demoni,1 [ continua a leggere]
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    Negli anni settanta il panorama dello shojo giapponese venne rivoluzionato dalle autrici del gruppo del 24, mangaka del calibro di Ryoko Ikeda, Moto Hagio, Ryoko Yamagishi e Yumiko Ooshima. Keiko Takemiya è una delle più importanti autrici del gruppo, famosa per il celebre "Poema del vento e degli alberi", per "To Terra" e per vari altri lavori importanti, di genere fantascientifico, storico o drammatico. Di suo io ho letto "Natsu e no tobira" e1 [ continua a leggere]

    7.0/10
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    "Haru Koi" è un buon josei, che raccomando a chi apprezza le storie brevi. Il volume racchiude quattro storie, con personaggi di diverse età; è da notare il fatto che non ci sono adolescenti. Tutte le storie hanno delle atmosfere da vita reale e una notevole carica drammatica, ma nessuna è tragica. Commuovono, ma non fanno disperare.

    La prima storia (quella che dà il titolo alla raccolta) narra la vicenda di una signora cinquantenne che stringe1 [ continua a leggere]