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7.0/10
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Sarà che non avendo giocato le visual novel non posso comprendere appieno il contesto e le scelte di alcuni personaggi, sarà che il fansub con cui ho guardato le puntate aveva delle basi inglesi fatte con i piedi, sarà che semplicemente sono rintronato e non l'ho capito, ma a me questo "Fate/Zero" non è piaciuto poi tanto.

Le premesse sono le stesse di "Fate/Stay Night", il fulcro delle vicende è sempre la guerra per il Graal, ma si capisce fin da subito che il nuovo studio ha deciso di prendere una strada diversa per la messa in scena, ritagliando a tutti i personaggi il proprio spazio nella vicenda e soffermandosi sui loro discorsi e sulla loro caratterizzazione. Quindi la crescita dei personaggi e lo sviluppo delle loro relazioni diventano centrali e non mancheranno momenti d'introspezione. "Bene", mi sono detto. Ma l'entusiasmo iniziale, purtroppo, è andato via via scemando mentre mi rendevo conto che molti dei personaggi risultavano essere caratterialmente inconsistenti e immobili nel loro percorso di crescita. Non che siano tutti privi di sviluppo, ci mancherebbe; alcuni di loro sono portati avanti abbastanza bene, altri non si schiodano minimamente dalla loro personalità, mentre altri ancora vengono fatti "crescere" con un metodo un po' furbetto che definirei "botta di vita": encefalogramma piatto fino al massaggio cardiaco e poi bam!, l'onda sul monitor sale al picco e improvvisamente ci si trova davanti un altro personaggio. Puro effetto scenico. Allo stesso modo, e probabilmente con lo stesso fine, alcuni personaggi sono stati eccessivamente calcati, risultando in un retrogusto di fanservice che in un anime con pretese di profondità come questo mi sembra in parte una mancanza di rispetto verso l'intelligenza dello spettatore.

I membri del cast che mi hanno convinto di meno sono sicuramente gli antagonisti, in particolar modo la coppia principale. Da un lato del ring abbiamo due psicolabili che fanno mattanza di bambini perché credono sia veramente "cool" (?!); dall'altro un prete inespressivo, che esce a scatto dall'apatia quando capisce che non capisce il perché delle sue azioni (!), per poi dedicarsi alle cattiverie più gratuite. Poi ci sono nonno Matou e la piccola Sakura. Il primo incarna la macchietta capace di sola malvagità, monodimensionale al massimo, mentre la seconda per gran parte dell'anime viene lasciata in disparte per poi rifare la sua comparsa nel finale. Non posso parlarne liberamente senza cadere in spoiler pesanti, quindi dirò soltanto che la conclusione della sua vicenda mi ha lasciato veramente l'amaro in bocca: senza capo né coda. Stesso discorso per Kariya: trovo che alcune sue azioni siano totalmente incoerenti con la caratterizzazione del personaggio e il suo sviluppo nel corso dell'anime. Assassin e Tohsaka, poi, mi hanno colpito così poco che quasi dimenticavo di citarli. Personalmente trovo i personaggi elencati fino ad adesso alquanto piatti e inverosimili, ma mi rendo conto che a molte persone sono piaciuti, quindi mi limito a dire "non è la mia tazza di tè, ma potrebbe essere la vostra". Nonostante tutto, qualche personaggio che è piaciuto anche a me c'è stato, come per esempio la coppia Rider/Waver e quasi tutto il cast femminile dell'anime.

Comunque, superate le delusioni, alcuni momenti di quasi-drop e le maledizioni virtuali ai personaggi, sono arrivato alla fine dell'anime, momento in cui la storia si ricollega all'inizio del sequel senza troppe forzature, non dando però un senso di completezza alla serie di per sé. Le musiche mi sono sembrate nella media e non mi sono rimaste impresse, il ritmo della trama è buono, ma ogni tanto indugia su discorsi infiniti di dubbia utilità (anche se alcuni mi sono piaciuti, soprattutto nella prima parte: per esempio quello del ritrovo dei re e il confronto della loro idea di sovrano). Non c'è nessun colpo di scena da far cadere la mascella e combattimenti un po' deludenti, anche se risulta essere il male minore, essendo palesato da subito che non sono il fuoco della serie. Il mio voto ai contenuti è 6, che si alza leggermente grazie al buon lavoro fatto per unire i puntini della mitologia Fate e alla realizzazione tecnica, ottima in certi casi e buona in altri. Non riesco a dare un voto più alto, le aspettative erano tante e, complice la mia ignoranza in materia di "nasuverse", mi sono ritrovato a non gradire la serie quanto avrei sperato.

Insomma, per gustarsi veramente quest'anime, o si scende a piccoli compromessi oppure bisogna avere ben presenti i vari rimandi alle serie e al resto della mitologia. Mi sento di consigliarlo a chi ha l'occhio rivolto alla resa visiva e ai fan dell'universo Type/Moon, soprattutto i più informati, che probabilmente lo apprezzeranno molto, sicuramente più di quanto ho potuto fare io. Per me, a conti fatti, tre quarti di delusione.